Ero molto interessata all’Oman, anche se non sapevo bene cosa aspettarmi da questo viaggio. Della Penisola Arabica prima avevo visto solo Dubai ed Abu Dhabi e la paura che anche l’Oman fosse qualcosa di simile un pò ce l’avevo. In realta è un paese molto, ma molto diverso, dai paesi confinanti. L’Oman è un paese molto legato alle tradizioni e ai valori della cultura beduina, e non c’è quel fastidiosissimo sfoggio della ricchezza tipico degli Emirati o del Qatar. È un paese che è cambiato moltissimo negli ultimi anni, ed ha subito un rapido processo di modernizzazione grazie al sultano Qaboos Bin Al Said, venerato come un dio. Lui ha imposto la sua visione di una cultura araba moderna e ha puntato tutto sui servizi e sull’educazione. L’istruzione ora è accessibile a tutti nel paese (anche nei villaggi più piccoli) e le infrastrutture sono incredibili. Grazie a questo, e al fatto che sia una paese in pace da tanti anni orami, l’Oman è cresciuto moltissimo anche nel turismo, come destinazione turistica. Le cose belle da vedere in Oman davvero non mancano e con questo articolo spero di invogliarvi un pò a visitarlo. Trovate tutte le informazioni pratiche per organizzare un viaggio in Oman nell’articolo Viaggio in Oman fai-da-te: i miei consigli (vedi box sotto).
In questo articolo:
Cosa vedere in Oman
1. Muscat (o Mascate)
La capitale dell’Oman, per ovvie ragioni, sarà la prima cosa che vedrete arrivando in Oman. Qui si trovano l’aeroporto internazionale e tutti i palazzi istituzionali. Muscat (o Mascate) è una città particolare perchè si sviluppa lungo la costa sotto forma di sobborghi diversi, e perchè, praticamente, non ci sono grattacieli. A Muscat non c’è un vero e proprio centro storico, ma ci sono diverse zone interessanti come Mutrah, con il forte omonimo e l’antico suq, la Città Vecchia, dove si trova il palazzo del sultano e della corte reale, e il quartiere nuovo di Al Mouj, quello più moderno dove i giovani di Muscat escono per andare a bere e mangiare. Le cose che vi consigli di vedere a Muscat e nei suoi dintorni sono queste:
- Moschea del sultano Qaboos: prima che venisse costruita la grande moschea di Abu Dhabi, questa era la moschea dei record. È comunque immensa e molto bella. Si può entrare solo dalle 8 alle 11e bisogno avere braccia e gambe coperte (le donne anche il capo).
- Al Alam Palace (Palazzo del Sultano): si può vedere solo da fuori, ma è bello visitare tutta la zona dove si trovano i palazzi reali e quelli della corte reale.
- Royal Opera House: inaugurato nel 2011, ha un’architettura fantastica che può essere apprezzata con una visita guidata di 20-30 minuti (tutti i giorni, tranne venerdì, dalle 9 alle 16)
- Mutrah: la zona più tradizionale di Muscat con il Suq (mercato), la bella passeggiata sul lungomare (la Corniche) e il forte omonimo che domina il porto.
- Al Mouj Marina: la zona più nuova e moderna di Muscat, si trova vicino all’aeroporto ed è piena di ristoranti, locali e negozi alla moda.
- Bandar Khayran: se volete fare un bagno al mare in un bel posto senza sentirvi troppo osservati questo è il posto perfetto. Si trova una mezz’oretta di auto fuori da Muscat.
Dove mangiare a Muscat
- Bait Al Luban Omani Restaurant: ristorante tradizionale a Mutrah, bello e buono
- Zahr El Laymoun Muscat: ristorante libanese a Al Mouj Marina, buonissimo
- Huqqa: ristorante internazionale e tradizionale a Al Mouj Marina, bello e buono
2. Isole Dimaniyat
Prima di arrivare in Oman non sapevo che avrei potuto vedere anche un mare bellissimo, con la barriera corallina e tanti pesci. Le isole Dimaniyat, che si trovano 70 chilometri al largo delle coste di Muscat, offrono proprio questo. L’arcipelago è costituito da 9 isolette rocciose di colore ocra protette da una riserva marina. Il colore dell’acqua è incredibile ed è possibile fare snorkeling nuotando tra le tartarughe e dei bellissimi pesci colorati. Le isole Dimaniyat sono raggiungibili in circa 2 ore da Muscat, partecipando ad un’escursione di 6-7 ore. Nell’escursione spesso si riescono a vedere anche i delfini (noi ne abbiamo visti diversi) e sono incluse diverse soste per fare snorkeling (anche l’attrezzatura è inclusa), oltre al pranzo e alle bevande. È una gita perfetta anche per sopravvivere alle temperature proibitive di Muscat in aprile (più di 40°!). Tornando lungo la costa verso il porto è poi possibile ammirare dal mare anche il palazzo del sultano e diverse fortezze che risalgono alla colonizzazione portoghese dell’Oman.
PRENOTA QUI l’escursione alle isole Dimaniyat (6 ore)
3. Bimmah Silk-hole
Spostandosi da Muscat lungo la costa verso la punta più orientale del paese, vale la pena fare una sosta nel Bimmah Silk-hole, ovvero la “Casa del Demonio”. Questo è uno dei luoghi più instaggramati dell’Oman, ma non mi ha deluso. Parliamo di una pozza calcarea che si apre nel terreno lunga 40 e larga 20 metri, le cui acque sono color turchese. Si può scendere all’interno della pozza con una scalinata e fare un bel bagno rinfrescante. L’ingresso è gratuito; se ci sono dei local nei paraggi è preferibile fare il bagno indossando una t-shirt.
4. Wadi Shab
Tra tutte le cose da vedere in Oman, il Wadi Shab è entrato in direttissima in prima posizione per me. Una delle cose che mi ha stupita di più dell’Oman è stata l’acqua. Ebbene sì, a differenza dei paesi confinanti, l’Oman è pieno di acqua sorgiva che, nei secoli, ha solcato dei magnifici canyon (i famosi wadi). Ce ne sono tantissimi ma, tra quelli che ho visto, il Wadi Shab è sicuramente il più eclatante. Per visitarlo dovrete parcheggiare qui e prendere la barchetta che porta sull’altra sponda del fiume (1 Rial a persona A/R). Da qui si segue un sentiero tracciato per circa 50 minuti- 1 ora fino a raggiungere la prima pozza. Qui potrete fare il bagno, ma il pezzo forte viene più avanti. Risalendo il fiume, camminando nell’acqua all’inizio, poi nuotando, in 15-20 minuti si raggiunge una bellissima grotta con una cascata (bisogna passare all’interno di una piccola spaccatura nella roccia). Per raggiungerla vi consiglio di portare con voi delle scarpette da scoglio (o delle scarpe che possono bagnarsi) e una sacca stagna con cui nuotare per portare il cellulare per fare le foto.
5. Sur
Lungo la strada tra il Wadi Shab e Ras Al-Hadd vale la pena fare una sosta nella cittadina costiera di Sur. Famosa per i cantieri navali dei dhow, le imbarcazioni da pesca tipiche omanite costruite in legno, Sur ha una bella passeggiata lungo il mare (la corniche) e due grandi fortezze che la proteggono dall’alto: il Sunaysilah Castle e il Bilad Sur Castle. Alcuni dei cantieri navali sono ancora in funzione e possono essere visitati. Non c’è molto altro da vedere, ma Sur può rappresentare anche un sosta “tecnica” prima di scendere verso le Sugar Dunes o il Wadi Bani Khalid. Molti raggiungono Ras Al-Hadd (località per me insignificante) per avvistare le tartarughe (tra settembre e novembre c’è la schiusa delle uova). Ci sono stata anche io ma ho trovato tutto molto artificioso quindi non vi consiglio di andarci.
6. Pink Lake e Sugar Dunes
Tra le cose più belle da vedere in Oman non potevo non menzionare il Pink Lake e le Sugar Dunes, anche se per vederle dovrete allontanarmi molto dal circuito classico che tutti fanno in Oman (e dovrete procurarvi anche una tenda). Il Pink Lake, o lago rosa, si trova circa 300 km a sud di Muscat, lungo la costa, in questo punto. Come tutti i laghi rosa che ci sono nel mondo (es. nello Yucatan, giusto per citarne uno), il colore rosa è determinato da un’alga chiamata Dunalilla Salina e da un batterio che vi risiede. Il lago non è sempre rosa, l’intensità cambia durante l’anno, ma ho avuto la fortuna di vedere questo di un rosa incredibilmente intenso. Scendendo ancora di altri 300 km, seguendo una pista che parte da questo punto della strada e raggiunge il mare, si arriva sulle Sugar Dunes. Come dice il nome stesso, sono delle magnifiche dune di sabbia chiarissima che finiscono sulla spiaggia. L’effetto visivo è incredibile, soprattutto all’alba e al tramonto. Io ho avuto la fortuna di dormire qui in tenda (non c’è nulla per decine e decine di chilometri intorno) e vivere questo paradiso senza nessuno intorno è davvero impagabile. Se non siete pratici di tenda/campeggio, ho visto che alcuni camp nel deserto del Wahiba Sands organizzano dei tour in 4×4 di 2 o 3 giorni per raggiungerle.
7. Wadi Bani Khalid
Tornando di nuovo a nord, non lontano da Sur c’è un altro wadi che vale la pena vedere in Oman, il Wadi Bani Khalid. Per esplorarlo dovete parcheggiare qui e proseguire a piedi lungo la sponda destra del wadi, dove potrete fermarvi in più punti per fare il bagno. Se avete tempo (e acqua da bere) potete camminare ancora un’ora e mezza circa (solo andata) fino a raggiunge una grotta, la Moqal Cave. Il Wadi Bani Khalid è molto amato e molto frequentato anche dai local, oltre che dai turisti, quindi siate rispettosi quando vi fate il bagno (indossando una t-shirt ad esempio). Anche la strada per raggiungere il Wadi Bani Khalid è molto bella perchè si attraversano delle zone con delle incredibili formazioni rocciose di colore verde e ruggine, grazie alla presenza dell’’ossido di rame e di ferro).
8. Sharqiya Sands
Se, comprensibilmente, non riuscite/potete arrivare fino alle Sugar Dunes, c’è un altro deserto che vale la pena vedere in Oman: le Sharqiya Sands. Questo deserto è molto più “a portata di mano”, trovandosi a un’ora di distanza dal Wadi Bani Khalid. Nelle Sharqiya Sands le dune sono molto alte e la sabbia è di un magnifico colore rosso. Potete visitare le dune anche in giornata, ma il mio consiglio è quello di fermarvi a dormire in uno dei tanti camp tendati, per godervi il tramonto e l’alba sulle dune, non chè un bellissimo cielo stellato senza inquinamento visivo. A questo proposito vi consiglio il Sama Al Wasil Desert Camp, l’unico camp raggiungibile anche in autonomia (ma solo se avete noleggiato un 4×4 con marce ridotte). Per raggiungerlo dovrete percorrere una pista di sabbia; la prima parte è più “brutta” (e ho temuto di rimanere insabbiata) poi migliora ed è più semplice guidare. Il camp è molto bello, offre sia tende che bungalow, ed è protetto da una duna su cui si può salire per vedere l’alba e il tramonto. Affidandosi a loro è anche possibile fare diverse attività come una passeggiata sul cammello, il dune bashing (la guida “acrobatica” sulle dune con le jeep), ma anche altre.
9. Nizwa
La cittadina che mi è piaciuta di più tra quelle viste in Oman è stata indubbiamente Nizwa, con il suo gigantesco forte circondato da un’oasi di palme. Nizwa è una cittadina molto conservatrice dove le tradizioni vengono tramandate di padre in figlio, e questa cosa la rende particolarmente interessante. Il centro storico è costituito da un dedalo di stradine su cui si affacciano edifici storici color ocra, ed è racchiuso dentro delle alte mura. L’occhio viene catalizzato subito dal Nizwa Fort, un grande fortino che risale al XVII secolo, perfettamente ristrutturato. Nel suq di Nizwa (che è uno dei più antichi del paese) il venerdì si svolge poi il mercato del bestiame, una tradizione che resiste da secoli, dove gli animali vengono fatti sfilare in cerchio prima di essere battuti all’asta. Non ne avevo mai visto uno e, a parte il fatto che mi è venuta ancora più voglia di diventare vegetariana, l’ho trovato molto bello e suggestivo. Se riuscite, pianificate la visita di Nizwa in modo tale da essere lì il venerdì mattina. Con il buio poi i vicoli del centro storico di Nizwa si riempiono di lucine e la cittadina sembra quasi un presepe.
10. Bahla Fort e Jabreen Castle
Non lontano da Nizwa ci sono altri due forti che meritano una visita: il Bahla Fort e il Jabreen Castle. Il Bahla Fort è stato riaperto recentemente dopo un restauro durato anni, è uno dei forti più grandi dell’Oman ed è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Vedrete la sua costruzione imponente già da chilometri di distanza. Intorno al forte c’è l’antico villaggio semi-abbandonato di Bahla con le case costruite in mattoni crudi. Anche il Jabreen Castle è decisamente imponente e, come l’altro, è stato ristrutturato magnificamente mantenendo lo stile originale. Il castello venne costruito nel 1675 e fu un importante centro di studi di astrologia, medicina e legge islamica. Le sue stanze hanno i soffitti a cassettoni, in legno decorato e dalla terrazza si gode una bella vista sul palmeto circostante.
11. Jabel Shams e Wadi Ghul
Tra le cose da vedere in Oman c’è anche la regione montuosa dei monti Hajar che supera i 3000 metri a Jabel Shams, la vetta più alta dell’Oman (alta 3009 mt per l’esattezza). Salendo verso Jabel Shams da Nizwa la strada (da un certo punto in poi sterrata) si inerpica sulle montagne fino a raggiungere diversi punti panoramici (nel navigatore potete impostare questo punto). Da lì vi apparirà in tutto il suo splendore quello che viene chiamato il “Grand Canyon d’Arabia”, ovvero il Wadi Ghul, il profondo canyon che si trova lì sotto. Dopo averlo visto dall’alto, sempre se avete un 4×4, potrete percorrerlo da sotto, guidando sulla pista che passa tra le pareti a strapiombo del canyon. Il punto di partenza del wadi è questo e la pista arriva fino ad Al Hajir. Avendo tempo (e voglia), camminando circa 1 ora da Al Hajir si raggiungono delle pozze naturali dove si può fare il bagno (perlomeno così mi hanno detto).
12. Misfat Al Abriyeen e Bilad Sayt
Chiudo quest’articolo sulle cose più belle da vedere in Oman con due villaggi di montagna che si trovano sui monti Hajar. Misfat Al Abriyeen è un antico villaggio che conserva ancora le case tradizionali in pietra, molte delle quali sono state ristrutturate e oggi vengono utilizzate come guesthouse o ristoranti. Il villaggio si trova sul fianco di una montagna su cui sono stati costruiti dei terrazzamenti per coltivare le palme da dattero. Camminando sui sentieri che partono dal centro abitato si possono vedere le canaline con l’acqua dell’antico sistema di irrigazione dell’Oman (dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO). Misfat Al Abriyeen è molto carino e merita di passarci una notte, per godersi il tramonto e l’alba da una delle tante terrazze panoramiche. Anche Bilad Sayt si trova racchiuso in un’oasi tra i monti Hajar, è un villaggio piccolino con le case costruite con i mattoni di fango e circondate da un palmeto. Per raggiungerlo però dovrete percorrere una strada di montagna, off-road, che è tutt’altro che semplice e richiede le marce ridotte. La strada è molto bella a livello paesaggistico, è essa stessa l’attrazione diciamo, ma fatela solo se siete abbastanza abili alla guida. Buona parte è stretta, in pendenza e senza alcun tipo di parapetto. Tornando verso Muscat da Bilad Sayt potete fare un sosta nello Snake Canyon.
CIao Valentina,
potresti consigliarmi dove noleggiare 4×4
Grazie Mille
Ciao Olga, puoi utilizzare il sito che ho indicato nell’articolo (Rentalcars) e selezionare poi Auto Premium. Lì trovi i SUV e i 4×4
A presto, Valentina
Ciao Valentina,
sto provando a noleggiare un 4×4 sul sito rentalcars. com, ma tra le premium ed i suv non è mai specificato se siano effettivamente dei 4×4, la scelta è tra Hyundai Creta oppure Tucson.
posso chiederti tu che macchina avevi scelto e come ti sei trovata?
a noi servirebbe il 4×4 solamente per percorrere la strada del WADI BANI AWF
Grazie mille
Giovanni
Ciao Giovanni,
Non ricordo il modello della nostra, ma era simile alla Creta e alla Tucson.
Il 4×4 io l’ho usato anche nel deserto e su altre strade e mi ero trovata bene.
Il wadi bani awf non so quale sia, non ricordo
Grazie mille per la risposta.
la compagnia di noleggio (NAB) ci propone o la DUSTER oppure la KOLEOS, tu mi sapresti dire se la DUSTER potrebbe essere sufficente o se è meglio scegliere la KOLEOS?
Grazie ancora 😉
Non sono esperta di auto, non ti so dire mi spiace
Questo articolo è stupendo, oltre ad essere molto utile. Mi ha fatto venire una gran voglia di andare in Oman quest’estate!!! Avrei delle domande da farti…
Quanti giorni pensi sempre vano per vivere al meglio l’esperienza in Oman? Più o meno il badger quale dovrebbe essere? Grazie mille. In anticipo Valentina.
Michela
Grazie mille! Sul blog trovi un altro articolo sull’Oman con tutte le informazioni pratiche per organizzare il viaggio, con le risposte alle tue domande 🙂
molto interessante, grazie per la condivisione. Domanda.. quanto è consigliabile/sconsigliabile muoversi da soli (1 jeep per intenderci)?
Se non andate sullo sterrato e sulla sabbia del deserto non ci sono problemi.
Le strade normali sono perfette
Questo articolo mi è stato utilissimo , essenziale ed efficace, sono ancora in Oman e mi chiedevo se avessi qualche suggerimento su dove mangiare a Nizwa, i ristoranti a Muscat sono stati davvero graditissimi!
Ciao Federica, no mi spiace
Ciao Valentina, premetto che leggo molto il tuo blog e prendo spesso spunti, complimenti!
Sto pensando ad un viaggio in Oman ma andando in solitaria non mi va di noleggiare un’auto. Ho visto che c’è una compagnia di BUS che collega diverse località. Lo so che non vedrei il paese nella sua interezza ma pensi che l’autobus sia troppo riduttivo? Poi trovo operatori turistici locali che organizzano escursioni dalle città?
Grazie, Alessio
Ciao Alessio,
mmm qualcosa trovi sicuramente da Muscat (gite in giornata), dalle altre città sinceramente non so. Prova a vedere (prima di partire) cosa trovi e decidi di conseguenza secondo me. Saluti, Valentina
Salve vorrei sapere, ma in quanti giorni è riuscita a vedere tutti questi posti?
Ciao Flavia, trovi l’itinerario e tutte ke infornazioni pratiche nell’altro articolo che ho scritto sull’Oman
Ciao Valentina, ho letto recensioni che sconsigliano il trekking al Wadi Shab per chi soffre di vertigini perché presenta pezzi a strapiombo. Mi confermi?
Ciao, sinceramente no, non ricordo alcuno strapiombo.
Un saluto, Valentina
Ciao Valentina, ho letto con grande interesse i tuoi articoli, complimenti per la chiarezza, la sintesi e le preziose informazioni. Sono da tanti anni un viaggiatore fai-da te e questa volta….. sono arrivato molto lungo per la programmazione del tour (arrivo in Oman i primi di dicembre e al momento non ho pianificato/prenotato nulla….). Una prima domanda generale. Con mia moglie vorremmo fare un viaggio di 7-9gg (escluso volo intercontinentale), fortemente caratterizzato dal trekking, in alcuni casi anche di molte ore/g, in parte nelle regioni centrali montuose e in parte nel deserto. Per tua esperienza diretta o indiretta, ritieni che abbia senso affittare l’auto in autonomia o forse è più logico rimediare un driver, considerato che ci saranno giorni in cui l’auto si userà poco o nulla? Secondo te dedicare una parte significativa del viaggio “solo” per camminare è un peccato rispetto quello che si potrebbe invece fare “girando” per il Paese con l’auto?
Una domanda finale: tu hai viaggiato da sola, in coppia o in più persone?
Grazie molto
Ciao Sean, grazie mille per i complimenti, fanno sempre piacere!
È molto difficile rispondere alla tua domanda, non ho idea dei trekking che si possono fare in Oman. Le cose da vedere nel paese sono parecchie e, personalmente, le ho trovate tutte belle, sia quelle naturalistiche che quelle più culturali/architettoniche. Facendo un viaggio di solo trekking secondo me vi perdete molto dell’Oman (guadagnandoci in paesaggi, ovvio). Rispetto al discorso dell’auto è più una questione di costi e di facilità nel trovare driver (da quello che so e che ho visto non è così semplice).
Io ho accompagnato un gruppo BHS, l’agenzia con cui collaboro, ed abbiamo guidato noi i 4×4, ci siamo sempre spostati in autonomia. Un saluto, Valentina