In questo articolo vi voglio raccontare cosa vedere a Istanbul, soprattutto se ci andate per la prima volta. Istanbul mi ha stregata da sempre, rimasi folgorata già la prima volta che ci andai con i miei genitori e ricordo ancora chiaramente le sensazioni che provai. Da allora ci sono tornata altre 4/5 volte almeno, quasi sempre a primavera (una volta anche in inverno, ma è un’esperienza che non ripeterò). Credo che nessuna città sia crocevia di culture e religioni diverse, di antico e di moderno, come Istanbul. Questo lo si respira da subito, appena si entra in “città” (in realtà una metropoli da 15 milioni di abitanti). A tratti si ha l’impressione di trovarsi in un souk di Marrakech, in altri a Saint Tropez, in altri ancora a Lisbona o in qualche angolo della Grecia, a seconda del quartiere. D’altronde non ci possiamo dimenticare del fatto che Istanbul è stata l’antica Bisanzio dei greci, la Costantinopoli dei romani, ma anche la capitale dei sultani ottomani.
Ci sono poi altri 2 motivi principali per cui amo moltissimo questa città: 1) si sviluppa su diversi colli e i panorami e gli scorci sul Bosforo, sul Corno d’oro e sul mare di Marmara sono mozzafiato; 2) Istanbul è una città per gattari! I miei amati felini sono iper coccolati dai turchi, ogni negozio ha fuori le ciotole con cibo e acqua e vedrete tanti bei gattoni in giro.
Per quanto riguarda la durata di un viaggio a Istanbul, credo che 3 giorni siano veramente il minimo sindacale. Istanbul è una città immensa e piena di storia con un’infinità di cose da esplorare e da fare. In 3 giorni vedrete i “must”, ma se potete restate qualche in giorno più per esplorare anche alcuni quartieri meno centrali, le isole dei Principi o il Bosforo. Prima di parlare dei luoghi da non perdere a Istanbul, vorrei fare anche un appunto sul popolo turco, un popolo aperto, super ospitale e socievole. In Turchia si comunica molto facilmente con tutti e si fa subito amicizia.
In questo articolo:
- Quando andare a Istanbul
- L’Istanbul E-Pass per 2, 3, 5 o 7 giorni
- Cosa vedere a Istanbul in 3 giorni: tutti i luoghi da non perdere
- 1. Moschea Blu
- 2. Basilica di Aya Sofya (Santa Sofia)
- 3. Topkapi: il palazzo del sultano
- 4. Cisterna Basilica: il palazzo sommerso
- 5. Gran Bazaar: il mercato coperto più grande del mondo
- 6. Moschea di Solimano
- 7. Balat e Fener: gli antichi quartieri ebraici e greco-ortodossi
- 8. Piazza Taksim e Beyoglu
- 9. Cihangir e Karaköy
- 10. Pera Palace
- 11. Palazzo di Dolmabahce
- 12. Ortakoy
- 13. La sponda asiatica: Kadikoy e Moda
- Cosa vedere nei dintorni di Istanbul
Quando andare a Istanbul
Il periodo migliore per andare a Istanbul è indubbiamente la primavera o l’inizio dell’estate, da aprile a giugno direi. In estate fa caldissimo (anche 30° o più) e non piove, mentre in inverno fa freddissimo (e spesso nevica). Quando ci sono stata a gennaio ho patito tantissimo perchè c’era un freddo umido che entrava nelle ossa. L’autunno può essere un’alternativa valida alla primavera, con temperature miti e poca pioggia.
Trovate tutte le informazioni pratiche su Istanbul (Dove dormire, dove mangiare, come raggiungere il centro dall’aeroporto, ecc) nell’articolo Un viaggio a Istanbul: tutti i consigli utili .
L’Istanbul E-Pass per 2, 3, 5 o 7 giorni
Per risparmiare tempo (e denaro) vi consiglio caldamente di valutare l’acquisto dell’Istanbul E-Pass, un pass che vi garantisce l’accesso “gratuito” a oltre 60 attrazioni per 2, 3, 5 o 7 giorni. Con l’E-Pass avrete inoltre l’accesso prioritario alle attrazioni più importanti della città, permettendovi così di evitare le file d’attesa. Alcune delle attrazioni più famose incluse nel pass sono:
- Biglietto per il Museo del Palazzo Topkapi
- Biglietto per la Torre di Galata
- Visita guidata in inglese di Aya Sophia
- Visita guidata in inglese alla Cisterna Basilica
- Crociera sul Bosforo con cena e spettacolo
- Visita guidata in inglese del Palazzo Dolmabahçe (disponiibile anche l’opzione con l’audioguida in italiano).
- Spettacolo di Dervisci
- Visita guidata in inglese della Moschea Blu
- Tour dei pub di Istanbul
- Visita guidata in inglese del Gran Bazar
Dopo aver acquistato l’Istabul E-Pass vi arriverà un codice che, inserito nell’app Istanbul E-pass vi permetterà di ottenere la tessera in formato digitale.
Il vostro Istanbul E-pass verrà attivato quando lo utilizzerete per la prima volta, in un museo o in un monumento. Da quel momento potrete usufruire dei vantaggi del pass per i successivi 2, 3, 5 o 7 giorni, a seconda della durata che avrete scelto. Alcune delle attrazioni incluse richiedono una prenotazione anticipata. In questo caso, dovrete effettuare la prenotazione tramite l’applicazione e, una volta fatta, il fornitore vi invierà una conferma e un orario di pick up. Al momento del tour, dovrete solo mostrare il codice QR della tessera turistica. È veramente molto semplice e risparmierete davvero tanto!
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Cosa vedere a Istanbul in 3 giorni: tutti i luoghi da non perdere
Istanbul è una città divisa fra due continenti, Europa ed Asia, e vi consiglio assolutamente di visitare entrambe le parti per poter comprendere meglio la città. Nella parte europea sicuramente dovrete visitare la Istanbul antica del Sultanahmet e di Balat (l’antico quartiere greco-ortodosso) e la Istanbul moderna di Piazza Taksim, Cihangir e Babek. Per la parte asiatica vi consiglio invece di andare a Kadikoy e Moda. Per iniziare ad orientarvi nella città e per comprendere meglio la sua storia, il primo giorno vi consiglio di partecipare ad un Free Tour di Istanbul. Io li trovo sempre utilissimi. Ma vediamo nel dettaglio tutte le cose da vedere a Istanbul.
1. Moschea Blu
La vostra visita di Istanbul non può che iniziare dal Sultanahmet, dove si trovano i monumenti più antichi e importanti della città. La Moschea Blu è la moschea più famosa di Istanbul e venne fatta costruire dal sultano Ahmet I nel 1616. È una moschea molto grande (ma più piccola di Santa Sofia) il cui nome deriva dalle 21000 piastrelle in ceramica decorata che ricoprono le pareti interne, in cui predomina il colore blu. La Moschea Blu ha inoltre ben 6 minareti, un numero riservato alle moschee “più sacre”. L’accesso è libero, ma dovrete entrare nell’ingresso riservato ai non musulmani.
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2. Basilica di Aya Sofya (Santa Sofia)
La seconda cosa da vedere da Istanbul non può che essere lei, Aya Sofia. La sua immensa cupola si trova di fronte alla Moschea Blu ed è il monumento più incredibile della città secondo me. Questa immensa basilica venne fatta costruire dall’Imperatore Giustiniano e inaugurato nel 537. Fu un vero prodigio architettonico e richiese il lavoro di più di 10.000 operai. Giustiniano voleva realizzare il più grande monumento cristiano del mondo e Aya Sofya non perse il suo primato fino al 1626, anno di costruzione di San Pietro a Roma. La basilica venne poi trasformata in moschea nel 1453, dopo la caduta di Costantinopoli, e divenne poi museo dal 1935 fino al luglio 2020, quando Erdogan ha riconvertito nuovamente Aya Sofya in moschea. Il museo ad ogni modo rimane e i viaggiatori potranno entrare, ma solo quando non si svolge la preghiera. Gli interni sono semplicemente pazzeschi, soprattutto la grande cupola decorata in oro, così come i bellissimi mosaici bizantini. L’ingresso con visita guidata è incluso nell’Istanbul E-Pass.
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3. Topkapi: il palazzo del sultano
Il piccolo promontorio alle spalle di Aya Sofya è occupato dal Topkapi, il famoso palazzo (o complesso di edifici) del sultano. Il Topkapi fu la residenza ufficiale dei sultani per 4 secoli, dal 1451 fino al 1839, e ogni sultano apportò modifiche e migliorie a questo immenso palazzo. A differenza dei palazzi reali a cui siamo abituati normalmente in Europa, i palazzi ottomani non hanno grandi saloni ma sono costituiti da edifici più piccoli e da corti. Se non avete l’Istanbul E-Pass cercate di comprare il biglietto prima on-line per evitare le code e considerate almeno 2-3 ore per visitarlo perchè è veramente immenso. Tra le cose da vedere c’è sicuramente l’harem, costituito da ben 300 stanze (ma solo poche sono visibili), la biblioteca di Ahmet III, i giardini, la corte degli eunuchi e, soprattutto, il tesoro. I gioielli e gli oggetti preziosi che vedrete in queste 4 sale fanno impallidire il tesoro della corona inglese! Due i pezzi che vi lasceranno a bocca aperta: il pugnale in oro, diamanti e smeraldi (Hancer) e il famoso “diamante del mercante di cucchiai” (Kasikci), il pezzo forte del tesoro, un diamante di 86 carati circondato da 49 enormi brillanti. Piccola curiosità (ma ce ne sono tantissime se avete voglia di studiare un pò): i sultani erano turchi da parte di padre, mentre le loro madri, provenienti dall’harem, erano spesso chiave cristiane. I futuri sultani ricevevano quindi una doppia educazione.
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4. Cisterna Basilica: il palazzo sommerso
Dalla stessa grande piazza su cui si affacciano Aya Sofya e la Moschea Blu si accede anche alla Cisterna Basilica (Yerabatan Sarayi), un’altra cosa assolutamente da vedere a Istanbul. Chiamato anche palazzo sommerso, è un monumento bizantino davvero impressionante. Questa immensa cisterna venne fatta costruire sempre da Giustiniano nel 542 e serviva per garantire l’acqua al Gran Palazzo (la residenza degli imperatori). Poteva contenere fino a 80 milioni di litri d’acqua. Fu riscoperta a metà del 1500 quando venne usata per fornire acqua al Palazzo del Topkapi. Quello che si vede oggi scendendo una rampa di scale è una sala immensa piena d’acqua con 336 colonne (che provengono da diversi templi) e il colpo d’occhio è davvero spettacolare. L’ingresso con visita guidata è incluso nell’Istanbul E-Pass.
5. Gran Bazaar: il mercato coperto più grande del mondo
Spostandosi a ovest rispetto ad Aya Sofya e alla Cisterna si entra nel quartiere del Gran Bazaar. Quest’ultimo è uno dei mercati più famosi di tutto il Medio Oriente ed è attivo sin dal 1400. Venne infatti costruito grazie al sultano Mehmet II nel 1461 e, con 4000 botteghe e e 200.000 metri quadri di superficie, è tuttora il mercato coperto più grande al mondo. Tutto il quartiere è dedicato al commercio e in tutte le strade intorno al Gran Bazaar ci sono botteghe divise per settori: c’è il mercato delle spezie (il Bazaar Egiziano, scendendo verso il Ponte di Galata), quello dei libri, quello della tecnologia, delle borse e via dicendo. Per visitare la parte più antica e più bella del Gran Bazaar vi conviene entrare dalla porta che si trova vicino alla moschea Nuruosmaniye, così vi troverete nella “strada principale” del bazaar, piena di gioiellerie. All’interno del bazaar potrete trascorrere poco o tanto tempo, dipenderà solo da voi. All’interno comunque troverete bar e bancarelle di street food quindi non morirete nè di fame nè di sete. Piccola parentesi..se siete amanti delle borse e degli accessori in pelle, al Gran Bazaar troverete delle copie perfette (di ottima fattura e con una pelle di qualità) dei vari brand più conosciuti e potrete togliervi più di uno sfizio. Spesso le copie migliori non ce l’hanno esposte, ma se siete interessati vi porteranno in alcuni magazzini nei dintorni: non abbiate paura a seguirli! Inutile dirlo, ma vi perderete sicuramente nel dedalo di vie del Gran Bazaar, ma è anche il bello del viaggiare no? In alternativa potete evitarlo partecipando ad una visita guidata (inclusa nell’Istanbul E-Pass).
6. Moschea di Solimano
Se riuscirete ad uscire dal Gran Bazaar dal lato giusto potrete trovarvi molto vicino alla grande moschea di Solimano (Suleymaniye Camii…o moschea “Su le mani” come la chiamo io). Parliamo della seconda moschea più grande di Istanbul dopo Aya Sofya ed è considerata il capolavoro del più grande architetto ottomano Mimar Sinan. Intorno è sorta una specie di cittadella con una biblioteca, un ospedale, scuole e hammam. La sala delle preghiere ha delle dimensioni davvero impressionanti ed è famosa anche per avere un’ottima acustica. Dal piazzale intorno alla moschea avrete anche una bellissima vista sul Bosforo e sul Corno d’Oro.
7. Balat e Fener: gli antichi quartieri ebraici e greco-ortodossi
Rimanendo sempre nella parte europea della metropoli turca, nella città vecchia sulla riva occidentale del Corno d’Oro ci sono due quartieri di Istanbul che vi consiglio assolutamente di vedere. Vi dirò di più, sono zone a mio parere da visitare il prima possibile, prima che entrino nelle guide turistiche e perdano di autenticità. Balat è un antico quartiere ebraico di Istanbul, anche se in anni più recenti c’è stato un quasi totale ricambio della popolazione. Da zona ebraica ricca è diventata zona di immigrati delle classi sociali più basse, con conseguente degrado dell’area. Negli ultimi anni però è in corso un progetto di riqualificazione patrocinato dall’Unesco e il quartiere sta cambiando di nuovo faccia. Oggi è una delle zone più bohemienne della città e alcune strade si stanno riempiendo di localini e piccoli negozi davvero carini come il Cafè Naftalin K. Il quartiere si sviluppa tutto in salita e molte case hanno le facciate dipinte con colori accesi, perfette per scattare delle belle foto. La collina è sovrastata dal bellissimo Rum Lisesi, il Liceo Greco Ortodosso di Fener, con il suo magnifico e caratteristico edificio in mattoni rossi. Il quartiere confinante di Fener infatti è sede del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, l’equivalente di San Pietro a Roma per la religione Cristiana Ortodossa. L’importanza storica e simbolica di questo luogo è enorme. E’ una delle cinque sedi principali della chiesa cristiana, e, in ordine di gerarchia, il patriarcato di Costantinopoli è il secondo dopo Roma, precedendo Alessandria, Antiochia e Gerusalemme. Il fulcro del quartiere è proprio la Cattedrale di S.Giorgio dove sono conservate numerose reliquie.
Da non perdere assolutamente anche la chiesa di San Salvatore in Chora , che è considerata uno dei più importanti esempi di architettura bizantina sacra ancora esistenti. Dal 1958 è stata trasformata in museo e si possono ammirare al suo interno dei mosaici e degli affreschi pazzeschi, considerati fra le massime espressioni dell’arte bizantina.
8. Piazza Taksim e Beyoglu
Passiamo ora alla parte moderna di Istanbul, quella dall’altro lato del Ponte di Galata, sulla foce del Corno d’Oro. Il Ponte di Galata collega Sultanahmet a Beyoglu, è un ponte molto ampio, su due piani. Include 4 corsie per le auto e un susseguirsi di ristoranti di pesce nella parte inferiore, molto frequentati dai local. Non fermatevi però a mangiare qui, ma procedete verso la fine del ponte, dove si trova il mercato del pesce. Qui è pieno di ristorantini dove mangiare pesce a buon prezzo. Andando avanti incontrerete poi la famosa Torre di Galata, una torre che fu prigione e poi osservatorio astronomico. Oggi vi si può salire per avere una bellissima vista sulla città (il biglietto d’ingresso è incluso nell’Istanbul E-Pass) . Proseguendo ancora oltre vi troverete su Istikal Caddesi, la via pedonale più animata di Beyoglu, piena di ristoranti, bar e negozi, che finisce nella famosa Piazza Taksim. Questa piazza è stata il simbolo della contestazione giovanile durante la primavera araba e Erdogan, per tutta risposta, ha iniziato la costruzione di una grande moschea proprio nel centro della piazza.
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9. Cihangir e Karaköy
Il quartiere che si trova alla destra di Istikal Caddesi e che scende verso il Bosforo si chiama invece Cihangir, ed è un bel quartiere bohemienne pieno di caffè e negozi di antiquariato. Regalatevi un bel brunch al Faik Pasha Cafè e non ve ne pentirete! In generale, tutte le strade che partono o tagliano Istikal Caddesi sono piene di vita ed è probabilmente qui che passerete buona parte delle vostre serate. La zona che costeggia il Bosforo si chiama invece Karaköy e ospita il nuovissimo museo di arte moderna di Istanbul. L’Istanbul Modern è stato progettato dal ‘nostro’ Renzo Piano e ha aperto le suo porte dopo quattro anni di lavori il 4 maggio 2023. Il nuovo edificio sostituisce quello esistente, situato in posizione più interna fra la città vecchia del quartiere di Galata e il terminal delle navi da crociera.Il museo occupa un’area di 10,500 metri quadrati e, per il suo progetto, l’architetto si è ispirato alle acque luccicanti del Bosforo. Con il suo aspetto industriale minimalista, il nuovo museo crea un forte contrasto architettonico con l’antico quartiere di Galata, ed è in linea con recenti opere di Piano quali il Whitney a New York e il Centro Botín a Santander.
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10. Pera Palace
A Beyoglu si trova inoltre lo storico Hotel Pera Palace, visitabile anche come museo. È stato costruito nel 1892 allo scopo di ospitare i passeggeri del mitico Orient Express ed è considerato “il più vecchio hotel europeo della Turchia”. Ci dormii la prima volta che andai a Istanbul da bambina con i miei genitori e lo ricordo ancora. È un hotel dal fascino d’altri tempi, che ha ospitato personaggi del calibro di Agatha Christie, Ernest Hemingway, re Edoardo VIII, Alfred Hitchcock e Jacqueline Kennedy Onassis. La stanza 101, in cui era solito alloggiare Atatürk è stata adibita a museo, nella camera 411, invece, Agatha Christie scrisse buona parte del libro Assassinio sull’Orient Express.
11. Palazzo di Dolmabahce
Gli ultimi sultani dell’impero ottomano non risiederono al Topkapi, che era diventato umido e poco confortevole, ma in questo palazzo che si affaccia sul Bosforo. Il palazzo-reggia di Dolmabahce venne costruito guardando a Versailles e ai palazzi reali europei del ‘700 e dell’800, con uno stile barocco unito ad elementi orientali. 280 stanze, 43 saloni e 6 hammam in un tripudio di saloni, arredi in marmo, stucchi, lampadari di cristallo e chi più ne ha più ne metta. Il palazzo si può visitare ma purtroppo non si possono scattare foto all’interno. Piccola curiosità: si trova qui la stanza dove morì “il padre di tutti i turchi” Ataturk e ancora oggi tutti gli orologi del palazzo segnano le 9:05, l’ora della sua morte. Da quel 10 novembre 1938 dalle 9:05 alle 9:06 le sirene del paese suonano per commemorare questo grande presidente. La visita guidata (in inglese) del Palazzo Dolmabahçe è inclusa nell’Istanbul E-Pass, ed è disponibile anche l’opzione con l’audioguida in italiano.
12. Ortakoy
Il quartiere di Ortakoy si trova lungo il Bosforo, a circa 6 km dal Ponte di Galata, ma potrete raggiungerlo tranquillamente anche in taxi, spendendo poco. Caratterizzato dal grande ponte sospeso che collega la zona moderna europea di Istanbul con la parte asiatica, a Ortakoy c’è anche una bella moschea quasi sull’acqua ed un mercatino molto amato dagli abitanti di Istanbul. Veniteci la domenica per pranzo, oppure la sera a mangiare la famosa kumpir (una patata farcita con ogni ben di dio). È sempre in questa zona che si trovano le più belle discoteche di Istanbul.
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13. La sponda asiatica: Kadikoy e Moda
Chiudo questa rassegna sulle cose da vedere a Istanbul in 3 giorni con una puntatina sulla sponda asiatica, più precisamente a Kadikoy e Moda. Se vi trovate a Beyoglu, il modo più comodo per raggiungere questa zona è il traghetto da Besiktas o da Karakoy, che vi permetterà di avere dei bellissimi scorci sulla città. Il quartiere di Kadikoy (che include la zona chiamata Moda) è uno dei quartieri più moderni e vivaci di Istanbul, e avrete l’impressione di essere in Europa più che in Asia. Perdetevi per le strade di questo bel quartiere residenziale, con bei negozi, ristoranti e locali, fino a raggiungere il Moda Coastal Park. Questo è un bel parco con diversi bar che si affacciano sul Mare di Marmara ed è sempre pieno di giovani. Kadikoy è famoso anche per lo street food, ci sono chioschi ovunque e sono di ottima qualità.
Di fronte alla costa asiatica, c’è poi una chicca, la minuscola isoletta che ospita la Torre di Leandro. Venne costruita in legno dall’imperatore Bizantino Alessio I nel 1110 per sbarrare l’ingresso del Bosforo con una catena di ferro tesa fra la torre stessa ed un’altra torre posta sulla spiaggia opposta a Costantinopoli. Dal 1763 è in pietra e oggi ospita un romanticissimo ristorante, il Maiden’s Tower.
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Cosa vedere nei dintorni di Istanbul
Gita sul bosforo in battello fino al Mar Nero
Se avete tempo extra a disposizione vale la pena fare una gita sul Bosforo. Ne esistono diverse, soprattutto di diversa durata, e partono normalmente dall’imbarcadero di Eminonu. Quelle brevi durano circa 2h e arrivano ad Ortakoy e al secondo ponte. Quelle lunghe durano circa 6 ore e arrivano fino al Mar Nero, percorrendo i 28 km che lo separano dal mar di Marmara. Il traghetto fa una sosta di un paio d’ore a Anadolu Kavagi (dove potrete pranzare), un bel villaggio sul Bosforo che ha anche un’antica fortezza bizantina. Prima di arrivarci aguzzate la vista perchè sulla sinistra vi apparirà il bel Rumeli Hisari (il castello d’Europa), un forte imponente fatto costruire dal sultano Mehmet Fatih.
Un’altra attività molto bella da fare è la crociera sul Bosforo al tramonto, per vedere la città che si accende al calar del sole. La crociera dura 2 ore e 30’ e il biglietto include un aperitivo composto da un bicchiere di sharbat (una bevanda tipica del Medio Oriente) e un assortimento di stuzzichini turchi. Esiste anche una crociera serale con cena e spettacolo che dura 3 ore e mezza.
Gita alle Isole dei Principi
Le Isole dei Principi sono 9 isolotti che sorgono nel mar di Marmara, circa 20 km a sud di Istanbul. Devo ammettere di aver amato moltissimo questa gita. Il nome delle isole risale al periodo bizantino, quando ospitavano le residenze dei principi, poi nel XIX secolo sono divenute il luogo di villeggiatura preferito dei nobili locali e stranieri. Con un’ora scarsa di traghetto (si parte dall’imbarcadero di Kabatas) si arriva a Buyuk Ada, l’isola più grande, che conserva il maggior numero di edifici coloniali splendidi. L’isola è car-free quindi non vi resta che affittare una bici per raggiungere Aya Yorgi Kilisesi (il punto più alto dell’isola) e/o le diverse spiaggette. Vicino ad Aya Yorgi Kilisesi c’è poi un ristorante con vista magnifico! Se volete vedere più di un’isola vi conviene partecipare ad un’escursione organizzata, in cui oltre a Buyuk Ada visiterete anche l’isola di Heybeliada.
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Per aiutarti a preparare la valigia per Istanbul trovi le liste da spuntare e tanti consigli utili nell’articolo su Cosa mettere in valigia per ogni occasione.