Se stai pensando a un viaggio in Alaska, preparati a scoprire una delle regioni più affascinanti e selvagge del pianeta. L’Alaska è l’essenza stessa del viaggio: spazi infiniti, natura incontaminata e quella sensazione di trovarsi davvero ai confini del mondo, un mix unico di avventura e meraviglia, il luogo perfetto per chi cerca esperienze fuori dal comune. In questo articolo ho raccolto i luoghi e le attività che, secondo me, non possono mancare in un viaggio in Alaska: da Anchorage al Denali National Park (con la vetta più alta del nord America), dalla famosa Richardson Highway ai fiordi di Seward, da Homer fino a Juneau e Glacier Bay. Un itinerario fatto di natura allo stato puro e momenti che ricorderai per sempre. Sei pronto/a?
In questo articolo:
- Cosa vedere e cosa fare in Alaska: tutti i luoghi e le esperienze da non perdere

Cosa vedere e cosa fare in Alaska: tutti i luoghi e le esperienze da non perdere
1.Anchorage e dintorni
Anchorage è la porta d’ingresso dell’Alaska e probabilmente il punto in cui inizierai il tuo viaggio. Non è una città particolarmente affascinante dal punto di vista architettonico, ma è anche l’unica che si può definire tale (per il resto vedrai solo paesini). È il posto giusto per ambientarsi, adattarsi alle 10 ore di fuso orario e fare rifornimenti. Tra le cose che puoi vedere e fare ad Anchorage e dintorni ti consiglio:
- Il “centro”: poco più di una strada in realtà, dove si trovano alcuni edifici storici e la maggior parte dei ristoranti e dei negozi di souvenir. Qui c’è la scultura del cane Balto (si, proprio quello del film) e nei dintorni diversi murales carini.
- Giro in bici lungo la Tony Knowles Coastal Trail: le bici puoi prenderle qui (costano 23$ per 3h le mountain bike basiche). Dal negozio, puoi partire da qui e percorrere il sentiero costiero panoramico dove sarà possibile fare i primi incontri con le gigantesche alci americane. Il percorso si dirige a sud, verso il ‘naso’ di Anchorage, il Kincaid Park. Si passa attraverso Elderberry Park, Earthquake Park and Point Campbell al Kincaid Park. Sono 22 miglia go and back, si impiegano circa 2h e mezza senza pause.
- Eagle River Nature Center: questo parco si trova a 30’ da Anchorage e si possono percorrere vari sentieri tra cui il Rodak Nature Loop (facile, 30’) o l’Albert Loop (5 km) o questo, lungo 17 km (ma si va e torna sullo stesso quindi si può accorciare.
- Eklutna area: sempre a 30’ da Anchorage. C’è l’Historical Park, un cimitero storico carino e vari trekking (es. Thunderbird Falls Trail – 1 ora, facile).
- Flattop Mountain Trail: il classicone dei trekking da fare in giornata subito fuori Anchorage (400 mt dislivello, 4,5 km – 2h30’ circa tra A/R)
- Byron Glacier Trail: a 1h da Anchorage, sentiero facile (3,5 km-120 mt dislivello)
- Tour in elicottero con atterraggio sul ghiacciaio Knik: se sei un amante dei voli in elicottero e di ghiacciai come la sottoscritta, bè, non puoi perdertelo.
Trovi tutte le informazioni pratiche sull’Alaska nell’articolo: Come organizzare un viaggio in Alaska: documenti, costi, itinerario


2.Talkeetna e il volo sul Denali
A metà strada tra Anchorage e il Denali, c’è un villaggio che sembra uscito da una cartolina d’altri tempi: Talkeetna. Nato alla fine dell’Ottocento come base per i cercatori d’oro e poi diventato quartier generale per la costruzione della Alaska Railroad, oggi è un piccolo paesino che ha mantenuto intatto tutto il suo fascino. La Main Street è lunga poche centinaia di metri e troverai casette di legno, negozietti eccentrici, caffè e locali storici, come il Fairview Inn. Ma il vero motivo per cui viaggiatori da tutto il mondo arrivano fin qui è un altro: il volo panoramico sul Denali. Da qui, infatti, puoi salire a bordo di un piccolo aereo (sono da 10/12 posti circa) e sorvolare la montagna più alta del Nord America (il Monte McKinley, 6190 mt). Vedrai dall’alto ghiacciai infiniti, creste innevate e vallate selvagge, e se scegli l’opzione con atterraggio su un ghiacciaio, il ricordo diventa ancora più epico (il giorno in cui l’ho fatto io purtroppo il meteo non ci ha permesso di farlo ahimè). Il costo del volo è abbastanza elevato (si parte da 250$ a salire), ma ne vale la pena. Essendo una delle attività iconiche da fare in Alaska va prenotato con un certo anticipo, almeno 3-4 settimane prima.
PRENOTA QUI il volo panoramico sul Denali con atterraggio sul ghiacciaio


3.Denali National Park
Il Denali National Park è una tappa imprescindibile in un viaggio in Alaska, anzi, probabilmente è il motivo principale per cui io stessa ho deciso di venire qui. Parliamo di uno dei parchi più famosi del nord America, dove la natura è protetta e selvaggia. Il protagonista assoluto è il Denali (o Monte McKinley), la montagna più alta del Nord America con i suoi 6.190 metri. Non è facile vederlo (è coperto dalle nuvole per gran parte dell’anno), ma se il cielo si apre, lo spettacolo dev’essere mozzafiato (io non ho avuto questa fortuna purtroppo, sob). L’accesso al parco avviene da Denali Park Entrance, vicino a Healy. Da qui parte la Park Road, una strada lunga 150 km che attraversa vallate e tundra: le auto private sono ammesse solo nei primi 20 km, dopodiché si può proseguire esclusivamente con bus navetta o con dei tour organizzati dal parco fino al miglio 43 (da qui in poi la strada è stata chiusa per una frana, la riapertura è prevista per l’estate 2026).
Per accedere al parco dovrai pagare un biglietto (15$/persona, solo con carta), che si può anche pre-pagare online tramite questo sito. Oltre ai trekking (vedi qui sotto), vale la pena prendere lo shuttle verde che raggiunge la parte più interna del parco (33$ a persona da prenotare il giorno prima andando qui). E’ un autobus hop-off ma è preferibile arrivare fino alla fine (si arriva in circa 1h30-1h45’) ed eventualmente fare soste sul ritorno. Lungo il percorso avrai buone probabilità di avvistare orsi, caribù, alci e aquile reali.
Un’esperienza che ti consiglio è anche quella di fermarti a Healy, appena fuori dal parco, alla 49th State Brewing Company. Qui si trova la copia del “Magic Bus” usata per le riprese di Into the Wild, il film che ha reso famosa la storia di Christopher McCandless, ma è un posto bello a prescindere dove si mangia e si beve anche molto bene.


Trekking da fare nel Denali National Park
- Savage Alpine Trail: circa 6 km e 2h 30’ di cammino con viste sul Denali e sull’Alaska Range in lontananza. É un sentiero di media difficoltà con 500 mt di dislivello circa. È preferibile parcheggiare qui e salire per scendere poi al Mountain Vista Area. Da lì si può prendere lo shuttle gratuito per tornare al parcheggio.
- Horseshoe Lake Trail: parte da qui, 2 miglia di camminata, 1h 30 andando con calma, fino al punto panoramico, poi fino alle rive del lago. Continuando sulle rive, il sentiero fa un loop attorno al lago (si vede anche una diga costruita dai castori). Molto facile.
- Savage River Loop Trail: più semplice dell’Alpine Trail, sono circa 3,4 km e si percorrono in 1h15’ più o meno.
- Rock Creek Trail: sentiero lineare di 8 km A/R con 300 mt di dislivello circa che parte da qui. Si impiegano circa 2h30’.

4.Fairbanks e il circolo polare artico
Lo ammetto: Fairbanks non è certo una delle città più belle che vedrai in Alaska. Anzi, diciamolo pure: è piuttosto bruttina, con i suoi palazzi anonimi, e quell’aria un po’ trasandata da città di passaggio. Fairbanks però è una tappa importante per la sua posizione geografica, perchè è la porta d’accesso al Circolo Polare Artico e alla Richardson Highway. Da Fairbanks parte infatti la mitica Dalton Highway, una strada infinita che attraversa tundra e foreste fino a condurti al cartello che segna l’ingresso nel Circolo Polare. Trovandosi così a nord, inoltre, in estate qui puoi goderti il fenomeno del sole di mezzanotte, mentre in inverno (ma già da fine agosto) Fairbanks è uno dei posti migliori al mondo per ammirare l’aurora boreale: cieli limpidi, notti lunghissime e tantissimi tour dedicati.
PRENOTA QUI l’escursione da Fairbanks al Circolo Polare Artico per vedere l’aurora boreale

5.Richardson Highway e il Matanuska Glacier
Tra le cose iconiche da fare in Alaska c’è senz’altro guidare lungo la Richardson Highway. Questa è la più antica highway dell’Alaska e collega Fairbanks a Valdez attraversando paesaggi meravigliosi: foreste di cui non si vede la fine, fiumi impetuosi, montagne innevate e ghiacciai che compaiono all’improvviso, quasi a sorpresa. È la classica strada da percorrere con calma, fermandosi ad ogni view point (e ce ne sono tantissimi!). Il cellulare smetterà di avere segnale poco dopo aver lasciato Fairbanks e dopo meno di 100 km non troverai più nulla, nè caffè nè altro, fino al Meier’s Lake Roadhouse, una sorta di autogrill rimasto sospeso nel tempo. Tra tutte le meraviglie lungo la strada, il protagonista assoluto è il Matanuska Glacier. Con i suoi 40 km di lunghezza, è il ghiacciaio più facilmente accessibile via terra di tutta l’Alaska. Da lontano è già impressionante, ma il vero spettacolo inizia quando decidi di salirci: con ramponi ai piedi e una guida esperta, puoi camminare tra crepacci e pinnacoli che sembrano sculture naturali. Prenota il tour sul ghiacciaio QUI.
TIPS SALVAVITA: ricordati di fare benzina a Fairbanks perchè non troverai alcun benzinaio praticamente fino a Glennallen.


6.Homer e l’avvistamento degli orsi nel Katmai National Park
Homer è una cittadina di pescatori, con tantissime barche ormeggiate nei porti che si trovano lungo la sottile penisola che si allunga nell’oceano, ma è famosa soprattutto per essere il punto di partenza per una delle avventure più incredibili che puoi vivere in Alaska: l’avvistamento degli orsi nel Katmai National Park. Questo parco è a dir poco remoto, ed è raggiungibile solo in aereo. Il volo è già un’avventura di per sè: piccoli aerei (o idrovolanti) che sorvolano ghiacciai e vulcani per atterrare su piste sterrate o direttamente sulla spiaggia. Poi inizi a camminare in silenzio, con la guida davanti e l’emozione che cresce a ogni passo. E all’improvviso eccoli: orsi enormi che pescano salmoni nei fiumi, che si rincorrono, che si sdraiano pigri sull’erba, che si muovono liberi nel loro habitat. Nessuna barriera, nessuna gabbia. Un’esperienza che che non dimenticherò mai. I prezzi non sono bassi (partono da circa 600-700$ fino a 1500$ o più), ma è un’esperienza che vale ogni centesimo. Mi raccomando, prenotala almeno 1 mese prima per essere sicuro/a di bloccare il tuo posto (calcola che gli aerei sono piccolissimi, portano 5-6 persone massimo, e fanno solo 2 voli al giorno).
PRENOTA QUI il tour per l’avvistamento degli orsi nel Katmai National Park


7.Seward, l’Exit Glacier e i Kenai Fiords
Seward è una piccola cittadina affacciata sulla Resurrection Bay ed è di gran lunga la cittadina che ho amato di più di tutto il viaggio. È incastonata tra montagne e oceano e vi si respira un’atmosfera molto bella: è piena di murales e di caffé/ristoranti molto buoni e carini. Poi è il punto di partenza per una delle esperienze più emozionanti di tutto il viaggio: l’esplorazione del Kenai Fjords National Park. Il modo migliore per esplorarlo è con una crociera giornaliera che ti porta tra iceberg, pareti di ghiaccio che si staccano fragorosamente nell’acqua e fiordi profondissimi. Lungo la navigazione si possono incontrare balene megattere, orche, leoni marini, lontre e pulcinelle di mare: un vero e proprio safari acquatico. Se devo dirtela tutta, solo in Antartide ho visto qualcosa di simile.
Sempre partendo da Seward, c’è un’altra escursione da non perdere, quella all’Exit Glacier, uno dei pochi ghiacciai facilmente raggiungibili via terra. Ci sono diversi sentieri, dal semplice percorso panoramico fino a quello più impegnativo che porta all’Harding Icefield (circa 1000 mt di dislivello, molto dissestato e con ghiaccio nella parte finale), un’immensa distesa di ghiaccio che sembra non finire mai. Io sono arrivata fino al Top of the Cliff (750 mt di dislivello) ed è stato comunque meraviglioso.
PRENOTA QUI la crociera al Kenai Fjords National Park


8.Valdez e dintorni
Valdez è il punto finale della Richardson Highway e ha un passato legato alla corsa all’oro: fu fondata alla fine dell’Ottocento in fondo a un fiordo ma per anni il suo porto rimase secondario. Le cose cambiarono nel 1899, quando venne inaugurata la Richardson Highway fino a Fairbanks: da quel momento la città cominciò a crescere e a diventare un punto strategico. Oggi Valdez è uno dei porti più importanti dell’Alaska, cuore della pesca commerciale e terminal fondamentale per le merci. Pur essendo circondata dagli imponenti ghiacciai dei Monti Chugach, infatti, il suo porto è il più settentrionale del Nord America a restare libero dal ghiaccio tutto l’anno. Valdez è anche il punto di partenza per fare tante esperienze spettacolari. In particolare:
- crociera tra i fiordi fino ai ghiacciai giganteschi come il Columbia Glacier o il Meares Glacier
- kayak tra gli iceberg
- rafting nella Keystone Canyon
- voli panoramici in elicottero con atterraggio sul ghiacciaio

9.Juneau e Glacier Bay
Chiudo quest’articolo sulle cose da fare e da vedere in Alaska con la capitale dello stato, Juneau, e i suoi bellissimi dintorni. Juneau è una capitale davvero fuori dal comune: nonostante sia il centro politico dello Stato, non è raggiungibile via terra. La puoi visitare solo arrivando in aereo o in nave (qui trovi gli orari e le rotte della Alaska Maritime Highway System), ed è forse proprio questo isolamento a renderla così affascinante. Affacciata tra montagne, foreste e ghiacciai, ha un centro vivace con locali, negozi e gallerie d’arte che convivono con l’anima selvaggia che la circonda. Il simbolo di Juneau è il Mendenhall Glacier, un ghiacciaio imponente che puoi ammirare facilmente grazie ai sentieri che partono dal visitor center. Uno dei percorsi più belli porta alle Nugget Falls, una cascata che scende fragorosa proprio di fronte al ghiacciaio. Da Juneau si parte anche per esplorare il Glacier Bay National Park, patrimonio UNESCO e uno dei luoghi più spettacolari di tutta l’Alaska. Qui puoi navigare tra fiordi e pareti di ghiaccio alte decine di metri e lungo il percorso facilmente puoi incontrare balene, orche, leoni marini e uccelli marini.

FAQ sull’Alaska
L’estate (luglio–agosto) è la stagione ideale: le giornate sono lunghissime, le temperature più miti e tutti i parchi e le strade sono accessibili. In inverno invece si viaggia per l’aurora boreale e le attività sulla neve, ma serve parecchio spirito di adattamento: le ore di luce sono veramente pochissime.
Per un assaggio dell’Alaska bastano 7 giorni, concentrandosi su Anchorage, Denali, Homer e i fiordi di Seward. Se vuoi spingerti fino a Fairbanks e Valdez considera almeno 10 giorni, 14/15 per includere anche Juneau.
Assolutamente sì. I luoghi migliori sono il Katmai National Park e il Lake Clark National Park, raggiungibili con tour in aereo da Homer o Anchorage, ma si possono vedere anche nel Denali e in tanti altri posti. In estate, durante la corsa dei salmoni, gli avvistamenti sono quasi garantiti.
Il modo più pratico è noleggiare un’auto o un camper. Per chi vuole un’esperienza più rilassata ci sono i treni panoramici dell’Alaska Railroad, mentre da Seward e Valdez partono crociere spettacolari tra fiordi e ghiacciai.
Il volo panoramico sul Denali, le crociere nei fiordi del Kenai Fjords National Park, un incontro ravvicinato con gli orsi a Katmai, il trekking sull’Exit Glacier e la navigazione nel Glacier Bay National Park.
