“New York è la più grande collezione di villaggi nel mondo” scriveva qualcuno, ed è proprio in questo che risiede la sua grande bellezza. Un viaggio a New York è un viaggio intorno al mondo, qui si parlano centinaia di lingue e di dialetti, si mangiano cibi di ogni angolo del globo e qui tutti riescono a sentirsi a casa. New York è una contraddizione vivente, da un lato si innalzano grattacieli sempre più alti e dall’altro si recuperano tante zone dismesse al servizio della comunità, da una parte è la città che detiene il record delle persone più stressate del mondo, e dall’altra quella dove non esiste il body shaming. A New York tutti si sentono liberi di andare in giro come vogliono perchè è di gran lunga la città più aperta al nuovo e al diverso del pianeta. Ma non voglio ammorbarvi ancora con il mio amore infinito per questa città quindi, dopo avervi dato tutti i miei consigli utili per organizzare un viaggio a New York, qui vi suggerisco cosa vedere a New York in 5 giorni. Cinque giorni secondo me sono il numero giusto per potere vedere i must, ma anche spingersi leggermente più fuori, a Brooklyn e Coney Island. Se invece ne aveste ancora di più, trovate tanti consigli nell’articolo su cosa vedere a New York in 10 giorni.
In questo articolo:
- New York City Pass e Go City Explorer Pass
- New York: cosa vedere in 5 giorni
- Giorno 1: da Grand Central Terminal fino al Central Park
- Giorno 2: Statua della Libertà, Memoriale 11/9 e ponte di Brooklyn
- Giorno 3: lower Manhattan, Soho e il Village
- Giorno 4: il MET, Chelsea e il tramonto dal The Edge
- Giorno 5: Brooklyn e Coney Island
New York City Pass e Go City Explorer Pass
Prima di parlarvi dell’itinerario nel dettaglio, vi consiglio caldamente di valutare l’acquisto di una di queste due card che vi consentono di risparmiare non poco sulle attrazioni (carissime) della città. In base ai vostri interessi vi può convenire acquistare più la New York City Pass o la Go City Explorer Pass. In entrambi i casi potete prenotare i vari ingressi tramite delle app dedicate, oppure presentarvi direttamente sul posto e mostrare il QR Code del vostro Pass. Considerato l’affollamento della maggior parte dei posti a New York, vi consiglio caldamente di prenotare prima per non avere brutte sorprese. Per fare la scelta sull’uno o sull’altro pass dovrete considerare questi informazioni:
New York City Pass: vale 9 giorni dal primo utilizzo, costa 135 euro e da diritto all’ingresso di queste 5 attrazioni (in 3 casi a scelta). Il risparmio totale è di circa il 40% rispetto a quello che spendereste acquistando i biglietti singoli.
- Empire State Building
- American Museum of Natural History
- Top of the Rock o Guggenheim Museum
- Traghetto + accesso alla Statua della Libertà ed Ellis Island o Crociera turistica
- Museo e Memoriale dell’11/9 o Intrepid Sea, Air & Space Museum
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Go City Explorer Pass: è modulabile in base al numero di attrazioni che vi interessano. Potete scegliere un pass da 2, 3, 4, 5, 6, 7 o 10 attrazioni e tour. Il prezzo va da 78 euro (per 2 attrazioni), fino a 268 euro per 10 attrazioni. Le attrazioni e i tour tra cui scegliere sono più di 90 (c’è praticamente tutto). Il risparmio chiaramente aumenta con l’aumentare del numero di attrazioni fino a raggiungere il 50% di sconto.
ACQUISTA QUI il Go City Explorer Pass da 2, 3, 4, 5, 6, 7 o 10 attrazioni
New York: cosa vedere in 5 giorni
Giorno 1: da Grand Central Terminal fino al Central Park
Grand Central Terminal
Iniziamo i nostri 5 giorni a New York partendo dalla Grand Central Terminal, che si raggiunge facilmente con la metro da ogni angolo della città. Parliamo della stazione più grande del mondo (ha 67 binari e quasi un milione di passeggeri al giorno), celebrata in tantissimi film come Carlito’s Way, Intrigo Internazionale e molti altri. Costruita dalla famiglia Vanderblit nel 1913 e restaurata più volte, la Grand Central Station riporta indietro nel tempo, nell’epoca di Fizgerald e di Capote. Semplicemente magnifico il suo atrio principale! Se amate le ostriche (e avete budget) vale la pena tornarci per pranzo o per cena per mangiare nel The Oyster Bar che si trova all’interno.
Piccola chicca: camminate per 3 blocchi sulla 42a Est fino al Tudor City Bridge. Da lì avrete una bellissima vista sulla strada, sul Chrysler Building e sul nuovissimo Summit One Vanderblit.
New York Public Library
A soli due blocchi di distanza, sempre sulla 42a c’è un altro edificio pubblico tra i più amati di New York: la New York Public Library, ovvero al biblioteca pubblica. Progettata in stile Art Nouveau da due giovanissimi architetti (sconosciuti prima di allora), venne inaugurata nel 1911 ed ospita, oltre alle sale di lettura, anche diverse mostre pubbliche. Si può entrare liberamente in buona parte delle sale, ma se conoscete l’inglese vi consiglio di partecipare ad una delle due visite guidate (gratuite) di 1h che fanno ogni giorno alle 11 e alle 14. Vi racconteranno la storia e tanti aneddoti interessanti sulla biblioteca, oltre ad accedere ad alcune aree altrimenti chiuse (come la spettacolare Rose Main Reading Room). Potete prenotare la visita guidata tramite questo sito (le iscrizioni aprono 1 settimana prima per la seguente).
Trovi i consigli pratici su come organizzare il viaggio nell’articolo Viaggio a New York: consigli utili per organizzarlo
Bryant Park
La biblioteca pubblica di New York si trova all’interno del Bryan Park, una vera e propria area di pace e tranquillità in una zona altrimenti molto caotica della città. D’inverno montano una pista di pattinaggio mentre d’estate vengono proiettati film e si può partecipare ad eventi gratuiti di danza e teatro. Il parco è pieno di tavolini dove ci si può rilassare liberamente, prendendo o meno qualcosa da mangiare nei diversi chioschi che ci sono. Una piccola curiosità: sotto al Bryan Park si trovano tutti i magazzini a temperatura controllata della New York Public Library, con più di 1 milione di volumi.
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St. Patrick Cathedral e la Fifth Avenue
Imboccate ora la 5th Avenue, la strada più famosa di New York dove si affacciano alcuni dei negozi più iconici della città come Tiffany o Saks Fifth Avenue. Sin dai primi anni del ‘900 la Fifth Avenue è sinonimo di articoli di lusso, ma negli anni ai brand di gioielli o di abbigliamento si sono poi affiancati Apple, Victoria Secret e altri negozi che richiamano una clientela più ampia. All’incrocio tra la Fifth Avenue e la 51a si trova anche la Cattedrale di New York, ovvero St. Patrick Cathedral. Questa cattedrale gotica è tra le più grandi cattedrali cattoliche d’America e può ospitare ben 2500 fedeli.
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Rockefeller Center e Top of the Rock
Continuiamo l’itinerario del nostro primo di 5 giorni a New York attraversando semplicemente la strada: davanti alla St. Patrick Cathedral vi troverete davanti un altro luogo famosissimo della città. D’inverno vengono montati proprio qui, al Rockfeller Center la pista di pattinaggio e il grande albero di Natale che avrete sicuramente visto in 1000 film. Il Rockefeller Center è un magnifico complesso di edifici Art Dèco che include, tra gli altri, il Radio City Hall, la sede della rete televisiva NBC e il Top of The Rock, una delle terrazze panoramiche più belle di New York. Prenota il tuo biglietto al miglior prezzo su hellotickets.it.
Consigli per il pranzo: Junior’s Restaurant and Bakery (classico diner americano) o Shake Shack (gli hamburger più buoni di New York)
Central Park
Dopo averlo visto dall’alto del Top of The Rock, ora è il momento di esplorare a piedi il polmone verde della città: il Central Park. Pochi sanno che questo immenso parco pubblico fu costruito e progettato a tavolino in un’area originariamente occupata da cave, paludi, allevamenti e baracche abusive. Un progetto monumentale che venne inaugurato nel 1876 e che oggi rappresenta una valvola di sfogo per newyorkesi e non. Al suo interno ci sono laghi, colline, teatri, piste ciclabili, piste di pattinaggio, prati e chi più ne ha più ne metta! Tra i luoghi più iconici, che sicuramente riconoscerete, ci sono la Bethesda Terrace con il lago davanti, lo Strawberry Fields Memorial con il mosaico in onore di John Lennon, la statua del cane Balto e il Delacorte Theatre, dove mettono in scena gli spettacoli di Shakespeare.
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Guggenheim Museum
Con una camminata lunga, ma piacevole, nel parco, potete raggiungere il Guggenheim Museum che si affaccia sulla Fifth Avenue all’altezza della 88a strada. La sua sagoma a spirale, progettata da Frank Lloyd Wright, è inconfondibile. Il museo prende il nome del suo fondatore, il magnate Guggenheim, e ospita una delle più belle collezioni d’arte moderna e contemporanea al mondo con opere di Picasso, Pollock, Degas, Cezanne, Van Gogh e tanti altri. Oltre alla collezione permanente ci sono sempre anche delle esposizioni temporanee. Anche questo museo è incluso nel New York City Pass e nel Go City Explorer Pass.
Broadway e Times Square
Dopo aver iniziato la scoperta di New York col botto, potete chiuderla ancora meglio andando a vedere uno spettacolo/musical a Broadway (vedi box qui sotto – i biglietti sono da acquistare prima ovviamente). Molti dei teatri originali non ci sono più, ma ne rimangono 25 che sono dei veri e propri simboli della città; il più antico è il Lyceum che resiste dal 1903. In base allo spettacolo che avrete scelto, dal Guggenheim dovete tornare (con la metro) in zona Times Square (nella fermata omonima si arriva con tantissime linee) e i teatri sono tutti li vicino. Prima o dopo lo spettacolo buttate un occhio anche alla famosa piazza di Times Square, tutta illuminata. Questa, a parer mio, non è una bella zona di New York; è sicuramente la più turistica, ma è diventata davvero trash e poco autentica.
Consigli per la cena: Ellen’s Stardust Diner (classico diner dove i camerieri sono aspiranti cantanti di Broadway e si esibiscono durante la cena)
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Giorno 2: Statua della Libertà, Memoriale 11/9 e ponte di Brooklyn
La Statua della libertà ed Ellis Island
Il secondo dei 5 giorni di visita a New York inizia dal suo simbolo per eccellenza, ovvero la Statua della Libertà. Per raggiungere Liberty Island, l’isoletta su cui si trova, dovrete prendere il traghetto da Battery Park della Statue Cruises (partono ogni 20-30’ circa e sono inclusi nei 2 City Pass). Dall’isola, oltre a vedere la statua da vicino (che fa abbastanza impressione, devo ammettere), si ha anche una bellissima vista di Downtown Manhattan. Da lì, riprendendo il traghetto, si va poi ad Ellis Island, l’isola che rappresentava la porta d’accesso per l’America dei migranti che arrivavano da tutto il mondo. Oggi ospita un bellissimo e toccante museo che rende omaggio alla più grande ondata migratoria della storia, con documenti, audio e fotografie (incluso nel biglietto). Nel museo spiegano molto bene tutte le tappe che doveva seguire un migrante non appena arrivava. Tra la Statua della Libertà ed Ellis Island calcolate circa 3-4 ore (inclusi i tempi morti di attesa del traghetto).
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Wall Street
Dopo essere tornati con il traghetto a Battery Park, in pochi minuti raggiungerete Wall Street e il Financial District. L’edificio più emblematico e famoso è sicuramente quello della New York Stock Exchange (la borsa), fondata nel 1817 e punto di riferimento dell’economia mondiale. Dal 2019 proprio davanti c’è la scultura chiamata Fearless Girl (ragazza senza paura). I palazzi circostanti costituiscono il cuore del distretto finanziario di New York e tra questi c’è la famosissima Federal Reserve, la “banca per le banche” che emette la valuta statunitense. All’interno di questo palazzo neo-rinascimentale è custodito il 10% delle riserve auree mondiali, ben 7700 tonnellate d’oro! È possibile partecipare ad una visita guidata di 45’ (gratuita) prenotabile almeno una settimana prima tramite questo sito.
Consigli per il pranzo: Los Tacos (cucina messicana- i tacos più buoni in città)
Memoriale 11/9
Lì vicino c’è poi il Memoriale e il Museo dell’11/9, una cosa assolutamente da vedere a New York. Il memoriale è costituito da due immense vasche commemorative in marmo grigio che rappresentano i due punti in cui erano le torri. Sul bordo delle vasche ci sono tutti i nomi delle vittime e intorno un giardino con 400 querce bianche. Tra gli alberi potrete riconoscere un pero chiamato “l’albero dei sopravvissuti”, l’unico scampato agli attacchi e sopravvissuto dopo l’11 settembre 2001. Accanto alle vasche c’è l’ingresso del Museo dell’11/09, un museo sotterraneo costruito intorno alle fondamenta delle vecchie torri gemelle. Il museo è un’esperienza decisamente forte ed immersiva, con video, audio e foto dell’epoca, ed è uno dei più visitati di New York. C’è sempre tanta fila per entrare, ma potrete saltarla acquistando il biglietto prima (vedi box qui sotto) o utilizzando il New York City Pass o il Go City Explorer Pass che lo includono.
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One World Trade Center
Accanto al Memoriale vedrete il complesso del One World Trade Center, sorto sulle ceneri del World Trade Center, dove svetta la “Freedom tower” (541 mt), il grattacielo più alto d’America. L’osservatorio che si trova all’ultimo piano è il più alto di New York e da qui potrete ammirare sia Manhattan che Staten Island. Per raggiungerlo ci sono degli ascensori velocissimi che impiegano meno di un minuto per arrivare lassù. Fa parte del complesso anche l’Oculus, progettato da Calatrava e inaugurato nel 2016. È un terminal della metropolitana con un grande centro commerciale all’interno.
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Ponte di Brooklyn
In 10’ di cammino dall’Oculus arriverete all’inizio del ponte più famoso di New York, forse anche del mondo,il ponte di Brooklyn. Questo simbolo cittadino venne inaugurato del 1883 ed è stato per almeno 20 anni il ponte sospeso più lungo del mondo ed il primo costruito in acciaio. È lungo poco meno di 2 chilometri ed è molto bello percorrerlo tutto a piedi perchè offre dei bellissimi scorci sia su Brooklyn che su Lower Manhattan. Oggi il ponte ha 6 corsie, 3 per ogni direzione e le due corsie centrali sono per i ciclisti e per i pedoni. Nei vari punti panoramici che incontrerete ci sono delle targhe che raccontano le varie tappe della costruzione.
DUMBO e il Brooklyn Bridge Park
Quando sarete arrivati dall’altra parte del ponte probabilmente inizierete a sentire tutta la stanchezza di questo secondo giorno a New York. Per arrivare fin qui avrete già camminato parecchio ma vi consiglio di fare un ultimo piccolo sforzo per andare a vedere il famoso scorcio della locandina del film “C’era una volta in America”. Si trova in questo punto di DUMBO (che sta per Down Under the Manhattan Bridge), un’area di vecchie fabbriche in mattoni rossi oggi totalmente riconvertita e occupata da gallerie d’arte, ristoranti, hotel e condomini di lusso. Il lungomare da questo lato di Brooklyn è molto carino, ci sono dei giardini e una spiaggetta da cui avrete le viste migliori sul ponte e sulla punta di Manhattan più belle in assoluto. Fermatevi a vedere il tramonto dalle panchine del Brooklyn Bridge Park o salite sulla terrazza del Time Out Market (l’ultimo piano è occupato dalla Soho House), o su quella dell’1 Hotel Brooklyn Bridge.
Consigli per cena: Luke’s Lobster Brooklyn Bridge (il panino con l’aragosta più famoso e più buono, almeno dicono, della città), o Time Out Market (ci sono tanti ristoranti diversi)
Giorno 3: lower Manhattan, Soho e il Village
Museum at Eldridge Street
Il terzo giorno a New York inizia nel Lower East Side, in particolare dal Museum at Eldridge Street. Oltre ad essere un museo, qui si trova una delle sinagoghe più belle che abbia mai visto (insieme a quelle di Budapest). Venne costruita alla fine dell’800 e fu la prima sinagoga eretta dagli ebrei immigrati dall’Europa orientale negli Stati Uniti. Qui è possibile ripercorrere la storia ebraica del Lower East Side, dal periodo di massimo utilizzo del tempio (primi anni del ‘900), fino all’abbandono negli anni ‘60-’70 (quando gli ebrei si spostarono in altre zone della città). Dopo un restauro lunghissimo (20 anni!), la sinagoga ha riaperto nel 2007 e oggi è possibile visitarla pagando un biglietto di 15 dollari (è chiusa solo il sabato). In alcuni momenti della giornata ci sono anche delle visite guidate gratuite. È magnifica, davvero.
Piccola chicca: se avete voglia, prima di raggiungere Chinatown, potete fare una piccola deviazione e raggiungere il Pier 35 per avere una bella vista sul fiume e su Brooklyn. Qui sono state installate delle altalene giganti (molto instagrammabili). Sempre da qui, partono anche i tour di New York in elicottero (tra le esperienze da fare almeno una volta nella vita per me).
Chinatown e Little Italy
Come ogni metropoli del mondo che si rispetti, anche New York ha la sua Chinatown, il quartiere etnico più grande e colorato di Manhattan. Il quartiere cinese di New York si sviluppa nelle strade intorno a Canal Street e sta inglobando quasi completamente anche la vicina Little Italy (che non ha più nulla di autentico ed è ormai relegata a Mulberry Street). Chinatown è un quartiere super vivace, pieno di bancarelle, di mercati, bar e di ristoranti cinesi (ottimi!). Un angolino molto carino è a Doyers Street, un vicolo interamente pedonale, dove si può mangiare sui tavolini in strada e dove la sera aprono due speakeasy (bar segreti) molto conosciuti tra i local dove si beve molto bene: il Peachy’s e l’Apotheke. Io ve l’ho detto, ora l’ingresso trovatelo da soli però.
Consigli per il pranzo: Dim Sum Go Go ( ristorante cinese con dei ravioli stratosferici- ci sono tornata per ben due volte in una settimana!)
Soho
Da Chinatown raggiungete ora Soho (acronimo di South of Houston), un ex quartiere industriale divenuto un polo artistico e commerciale, con ottimi bar e ristoranti. Soho è famoso per l’architettura in ghisa dei suoi palazzi, uno stile che si è imposto negli ultimi 30 anni dell’800 fino all’inizio del ‘900. Il fulcro del quartiere, dove potete vedere molti esempi di questo stile, è Greene Street, strada in cui si trovano 50 edifici in ghisa costruiti tra il 1869 e 1895. A Soho inoltre troverete i negozi più alla moda di Manhattan e moltissimi ristoranti “famosi” come Balthazar (un bistrot francese) o La Esquina (ristorante/speakeasy messicano).
Washington Square e il Greenwich Village
Se mi chiedeste qual è la zona di New York che amo di più e in cui, idealmente, mi piacerebbe vivere, vi risponderei senz’altro il “Village” (come viene chiamato il Greenwich Village). Parliamo del quartiere più liberale di New York, quello dove nacquero la Beat Generation e i movimenti per i diritti LGBT+ (a Stonewall). Fulcro del quartiere è Washington Square Park con il famoso arco di trionfo che celebra il centenario dell’elezione di George Washington, ma girando per il parco troverete anche una scultura del nostro Garibaldi. Tutto intorno ci sono delle magnifiche case in mattoncini rossi con piccole boutique, locali, ristoranti e bar. Al 66 di Perry Street c’è la casa di Carrie Bradshaw di Sex and The City ed era ambientata qui anche la serie Friends. Per merenda dovete assolutamente assaggiare una cupcake o una Black Velvet da Magnolia Bakery.
Piccola chicca: nel secondo piano del Lesbian, Gay, Bisexual & Transgender Community Center potete ammirare gratuitamente una delle ultime opere di Keith Haring, “Once upon a time”. Il murales copre interamente la parete del vecchio bagno degli uomini.
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Empire State Building
Dopo una buona cena in un ristorante del Village (vedi box qui sotto), potete chiudere questa terza giornata di visita di New York con la vista superba della città dalle terrazze dell’Empire State Building (inclusa nel New York City Pass e nel Go City Explorer Pass). L’Empire è uno dei simboli di New York, un grattacielo art decò alto 443 metri che fu il più alto del mondo dal 1931 fino al 1967. L’Empire si vede in tantissimi film come King Kong, Insonnia d’Amore, Qualcosa da ricordare e molti altri e dalle sue terrazze panoramiche Manhattan sembra piccolissima. Gli osservatori sono due, uno all’86° piano e un altro, inaugurato nel 2019, al 102°. Quest’ultimo è il terzo belvedere per altezza di New York, superato solo dall’osservatorio del World Trade Center e da quello del Summit One; l’Empire è anche l’unico grattacielo con belvedere aperto fino a mezzanotte.
Consigli per la cena: Quality Eats o 4 Charles Prime Rib, entrambi specializzati nella carne, buonissimi. Il 4 Charles è anche un ristorante di grande atmosfera, perfetto per una cena speciale.
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Giorno 4: il MET, Chelsea e il tramonto dal The Edge
MET: Metropolitan Museum of Art
Dopo una giornata trascorsa in giro per l’Upper West Side, la mattinata di oggi sarà dedicata interamente ad un museo, quello da vedere assolutamente a New York senza se e senza ma: il Metropolitan Museum of Art (MET). Il museo più prestigioso della città si trova a metà del Central Park, nell’Upper East Side, e ospita una delle maggiori collezioni d’arte del mondo, con opere che vanno dall’antichità fino all’era moderna. La sezione che preferisco, e in cui torno tutte le volte che sono in città, è quella sull’arte egizia che culmina in una sala immensa occupata dal magnifico Tempio di Dendur, un tempio dedicato alla dea Iside, con le grandi vetrate della sala danno sul verde del Central Park. Ma al MET le cose belle da vedere sono veramente tantissime e dovrete selezionare le sezioni da vedere in base ai vostri interessi. Da non perdere anche la terrazza del bar all’ultimo piano, con una vista pazzesca sul parco.
Consigli per il pranzo: JC Melon (considerati da molti gli hamburger più buoni in città) – Levain Bakery (se amate i cookies non potete non venirci, sono una droga vera)
Summit One Vanderblit
Riprendete la metro fino alla Grand Central Terminal per raggiungere l’ultimo grattacielo con terrazze panoramiche aperto a New York: il Summit One Vanderblit. Questo grattacielo, che è il 4° più alto di New York, è stato completato nell’autunno del 2020 e nell’ottobre 2021 è stato inaugurato il Summit, il nuovo osservatorio panoramico. Oltre ad essere un belvedere il Summit è una vera e propria esperienza, con delle sale con specchi e vetri trasparenti, una terrazza all’aperto e altre sale con delle sfere argentate perfette per fare foto e video. La vista che si gode da qui comunque è strepitosa! Il Chrysler Building è lì attaccato, ma potrete vedere praticamente tutta Manhattan, Brooklyn e il New Jersey. Al momento il Summit One non è incluso in nessuno dei City Pass di New York e vi consiglio di comprare il biglietto on-line con anticipo per evitare code (link qui sotto).
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Chelsea e la High Line
Riprendete ancora la metro (oggi farete fruttare la vostra Metro Card) e raggiungete la 14th West per esplorare il quartiere di Chelsea. Questa zona, un tempo molto industriale, ha subito parecchie trasformazioni nell’arco del ‘900 ed ha continuato a farlo anche in questi ultimi anni. Il progetto di rinnovamento più ambizioso è senz’altro la High Line: quella che era una ferrovia sopraelevata per trasportare le merci è stata trasformata in un magnifico parco urbano lungo 2 chilometri e mezzo. L’inizio si trova circa in questo punto e potete percorrerla tutta fino a qui: lungo il percorso trovereteil com diverse opere d’arte e alcuni murales, ma, soprattutto, avrete delle viste stupende. Prima di salire sulla High Line non dimenticate di fare un salto nel nuovissimo parco sospeso sull’acqua (si chiama Little Island) e al Chelsea Market, un mercato coperto con banchi alimentari, negozi e ristoranti. Chelsea è una zona molto gettonata anche per la nightlife: due locali molto belli che vi consiglio sono Le Bain e il Boom Boom Boom.
The Vessel e The Edge
Dopo aver percorso tutta la High Line a piedi arriverete al nuovo complesso di Hudson Yards, che si affaccia proprio sul fiume (l’Hudson appunto). Completato non più di 3 anni fa, questo progetto include anche l’edificio chiamato The Vessel, già diventato un’icona dell’architettura newyorkese. È costituito da un intreccio di scale (sono 154 rampe) che girano in tondo fino ad arrivare a dei belvederi. Si poteva salire gratuitamente fino a poco tempo fa ma, a causa di un certo numero di persone che hanno deciso di porre fine alla loro vita proprio qui, al momento è stato chiuso e potrete vederlo solo da sotto. Accanto c’è poi il grattacielo chiamato The Edge dove vi consiglio di salire poco prima del tramonto per godervelo da lì sopra. La sua terrazza panoramica al 101° è la più bella di New York per vedere il sole che scende sull’Hudson. Per evitare code, anche qui, vi consiglio di comprare prima il biglietto on-line per la fascia oraria del tramonto (che è la più gettonata- link qui sotto).
Consigli per la cena: Veselka (ottimo ristorante ucraino nell’East Village, almeno vedete anche questo quartiere molto animato la sera) o Ippudo (chi è stato in Giappone lo conoscerà- la migliore catena di ramen bar giapponese)
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Giorno 5: Brooklyn e Coney Island
Museo di Storia Naturale o MOMA
L’ultimo dei 5 giorni a New York vi propongo di dedicarlo alla visita di Brooklyn, ma se siete anche voi quel genere di viaggiatore che vuole fare più cose possibili, nella mattinata riuscite ad inserirci anche un museo. In base ai vostri interessi vi consiglio di andare o al Museo di Storia Naturale (quello dove hanno ambientato “Una notte al museo”) o al MOMA – Museum of Modern Art. Il primo, incluso nel New York City Pass, è uno dei musei di storia naturale più grandi e completi al mondo e include il Rose Center for Earth and Space con il Planetario. Magnifiche le sezioni dedicate ai minerali e alle pietre preziose, ma anche quelle dedicate alla preistoria.
Il MOMA invece contiene una collezione importantissima di opere d’arte moderna che include dei quadri famosissimi come “La Danza” di Henri Matisse, le “Demoiselles d’Avignon” di Picasso, la “Notte Stellata” di Van Gogh e “House by the Railroad” di Hopper.
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Bushwick
Dopo aver visitato uno dei due musei prendete la metro per raggiungere la fermata Montrose Avenue (ci arriva la linea L) a Brooklyn. Qui sarete nel cuore di Bushwick, il quartiere più alternativo di New York. Fino a non troppi anni fa era una zona abbastanza squallida, piena di fabbriche (soprattutto di alimenti e beverage), ma sta diventando sempre di più il quartiere degli artisti di ogni ambito o disciplina (arte, musica, ecc). Come noterete appena usciti dalla metro, le strade di Bushwick sono anche piene di street art (se vi interessa saperne di più vi consiglio questo Street Art Tour) e recentemente è nato anche un collettivo, il Bushwick Collective (trovate i loro graffiti qui).
Coney Island
Se non siete particolarmente interessati alla street art e alla scena underground di New York, anzichè andare a Bushwick potete raggiungere la più famosa Coney Island (difficilmente riuscite a vedere entrambe perchè sono decisamente lontane da Manhattan e tra loro). Questa è la zona balneare di New York sin dalla fine dell’800 ed è qui che nel 1920 costruirono il grande parco divertimenti con le montagne russe e la ruota panoramica. Oltre al parco giochi qui si può passeggiare lungo il mare sulle passerelle in legno, fare il bagno (se ci venite in estate) e godere dell’aria vintage e retrò che emana. Per fare uno spuntino vi consiglio di optare per il famosissimo hot dog di Nathan’s.
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Williamsburg
Stanchi ma felici (almeno spero), potete trascorrere l’ultima sera in una delle zone più alla moda di New York, Williamsburg, che si trova sempre a Brooklyn nella zona nord-est. Le strade principali dove si susseguono locali, negozi e ristoranti sono Bedford Avenue e Berry Street (la fermata della metro più comoda è Bedford Av.). Da poco tempo è stata riconvertita una parte di Williamsburg che si affaccia sul fiume Hudson (dagli stessi architetti che fecero la High Line) ed è diventata il Domino Park, uno parco pubblico che ha inglobato le strutture della vecchia raffineria di zucchero Domino. La vista su Manhattan e sul ponte di Williamsburg dal Domino Park è semplicemente pazzesca. Gli amanti dei rooftop (come la sottoscritta) non possono lasciarsi scappare un aperitivo al tramonto dalla terrazza dell’Hotel The William Vale.
Consigli per la cena: Gran Torino (ristorante con giardino di cucina internazionale e pizza) o Kellog’s Diner (classico diner da film, con piatti semplici e atmosfera genuina)
Se volete avere un assaggio anche dei quartieri di Harlem, Bronx, Queens e Brooklyn vi consiglio questo Tour dei contrasti di New York. Io l’ho fatto (ve ne parlo anche nell’articolo su “Cosa vedere a New York in 10 giorni“) e mi è piaciuto moltissimo!
FAQs su New York
A New York ci sono tantissime terrazze panoramiche sui vari grattacieli di Manhattan (ma anche a Brooklyn), e anno dopo anno continuano ad aprirne di nuove. Le ultime arrivate sono le terrazze panoramiche del The Edge (a Chelsea) e il Summit One Vanderblit (vicino alla Central Station) e devo ammettere che sono entrambe molto belle. Per la sua storia, però, forse la terrazza panoramica che reputo più bella e affascinante è quella sull’Empire State Building.
Ci vogliono un bel pò di soldi per andare a New York. Indicativamente potete calcolare tra i 150 e i 200 dollari al giorno (vitto, alloggio, ingressi, spostamenti, ecc).
A New York non c’è una vera e propria bassa stagione, quindi non c’è un mese più economico per andare. Di norma i prezzi delle camere d’hotel salgono in base alla richiesta e i mesi in cui la richiesta è un pò più bassa sono quelli che vanno da gennaio a marzo.
Per aiutarti a preparare la valigia per New York trovi le liste da spuntare e tanti consigli utili nell’articolo su Cosa mettere in valigia per ogni occasione.
Ciao, sto organizzando il mio primo viaggio a NYC. Volevo farti una domanda sul tuo itinerario. Partendo con i primi battelli, si riesce a fare Statua della Libertà, Wall Street, Memorial + Museo e in seguito andare a Brooklyn per il tramonto? Mi sembrano tante cose ma se fattibile sicuramente lo farei. Grazie,
Fabrizio
Ciao Fabrizio, si ce la fai. Io l’ho fatto. È stancante, ovvio, ma fattibile
Grazie per la risposta velocissima! Un’ultima domanda se non ti disturbo.. Siete riusciti a salire anche sul One World Observatory?
No, li no
Grazie mille per la disponibilità 🙂
Ciao. Posso chiederti quando sei stata l’ultima volta?
Dovrei andare a fine giugno con la famiglia e dei conoscenti mi hanno sconsigliato la metro, dicendo che ultimamente non è molto sicura…
Ciao Mirella, ci sono tornata 2 anni fa.
NY è una megalopoli quindi bisogna fare un pò attenzione sempre, ma francamente non mi è sembrata più pericolosa di prima.
Eviterei di prendere la metro la sera tardi e terrei sempre gli occhi aperti, giusto quello.
Un saluto
Valentina