Dopo l’articolo su “Come diventare blogger professionista: la mia storia” e “Come creare un sito web” vorrei condividere con voi alcune considerazioni che ho fatto partendo dalla mia esperienza. In particolare vorrei analizzare cosa serve per far funzionare un blog e quali sono alcuni errori che, con il sennò di poi, mi sarei evitata.
In questo articolo:
Aprire un blog di successo: 10 punti fondamentali
Dopo 5 anni di blogging mi sono fermata a pensare a quali siano i fattori che mi hanno permesso di far diventare il blog una professione (insieme agli errori che ho fatto) e sono arrivata a queste conclusioni:
1.Passione
Per far funzionare un blog e per farlo diventare il vostro lavoro dovrete veramente essere appassionati di quello che fate, altrimenti non riuscirete a superare le difficoltà man mano che le incontrerete (e fidatevi che ce ne saranno tante!). Se pensate di aprire un blog tanto per fare, per cercare un guadagno che vi sembra facile all’apparenza, lasciate perdere perchè mollerete dopo poco. Se è invece la vostra più grande passione, non ci sarà difficoltà che tiene, sarete sempre pronti a lavorare duro per realizzare il vostro sogno.
2.Fortuna
Come per tante altre cose della vita, una buona dose di fortuna serve sempre. Potrete scrivere degli articoli perfetti da tutti i punti di vista (SEO, ecc) che non diventeranno però mai virali; poi ci sarà invece un articolo che scriverete così, tanto per scrivere, e sarà quello che vi darà le soddisfazioni più grandi. Fortuna significa anche essere al posto giusto nel momento giusto, conoscere una persona che vi cambierà la vita (professionalmente parlando ma non solo..), e così via. Come dico sempre però, anche la fortuna ‘va cercata in maniera pro-attiva e positiva’, se state fermi in casa a scrivere, chiusi nel vostro mondo, sarà anche difficile farvi trovare dalla fortuna! Ma su questo vi rimando al punto 9.
3. Contenuti di qualità
Google non rivela mai i suoi algoritmi, ma una cosa è sicura: vengono premiati sempre di più i contenuti di qualità, e questa è un’ottima notizia per chi lavora bene da sempre!.
Produrre contenuti di qualità (articoli, foto, video) significa:
- essere sinceri e trasparenti verso il proprio lettore/follower
- essere originali (non copiando o replicando contenuti altrui o contenuti già ampiamente presenti sul web e sulle guide)
- essere d’ispirazione per gli altri
Il mio mantra personale è: pubblica le informazioni che tu stesso cerchi quando stai organizzando un viaggio, scrivile in maniera chiara e di facile utilizzo per tutti, e includi delle foto che siano in grado di catturare lo sguardo e di far sognare il lettore. Su questo punto, ricordatevi sempre che le persone in prima battuta sono colpite dalle immagini, poi forse..decidono di leggere l’articolo. Se scrivete delle informazioni utilissime ma le corredate da pessime foto..molto persone comunque non lo leggeranno. Se non avete delle belle foto o non sapete come farle piuttosto scaricatele da siti gratuiti come Unsplash o Pixabay: severa ma giusta! Altra cosa legata a questo sono le marchette. Quando il blog inizierà ad avere dei numeri decenti inizieranno a contattarvi per dei contenuti sponsorizzati chiedendovi di promuovere la qualunque. La tentazione è forte, ovvio, ma essere pagati per postare una foto/scrivere un post su un aspirapolvere o un prodotto per il corpo può essere controproducente se siete un travel blogger e vi farà perdere credibilità agli occhi del vostro lettore. Fate sempre molta attenzione!! Nessuno vi dice di non fare le marchette (tutti dobbiamo mangiare), ma cercate di selezionare sempre dei prodotti che siano in linea con il vostro blog e che risultino credibili (es. per un travel blog..zaine/valige da viaggio, accessori utili, assicurazioni per i viaggiatori, giusto per farvi degli esempi).
4.Costanza e impegno (=porsi degli obiettivi)
Far crescere un blog significa lavorarci con costanza e impegno, tutti i giorni, come per qualsiasi altra professione. Se lo aprite per hobby ovviamente è diverso, ma se avete intenzione di farlo diventare la vostra professione dovrete pensare da subito a lungo termine e metterci tutto l’impegno che richiede (cosa che io non ho fatto se non dopo i primi 2 anni ahimè, perdendo tempo prezioso). Costanza significa lavorare su un piano editoriale (sia sul blog che sui social) e, soprattutto, porsi degli obiettivi da raggiungere. In questo modo vi sarà più facile strutturare il lavoro necessario per cercare di raggiungerli.
5.Budget
Aprire un blog non è a costo zero, così come non lo è mantenerlo e promuoverlo. Soprattutto all’inizio, dovrete mettere in conto di investire un certo budget sui Social e su Google Adwords. Su questo aspetto ci sono diverse teorie e diverse scuole di pensiero; io vi posso parlare della mia esperienza personale.
- Promozione sui Social Media (FB, Instagram, ecc): il legame tra i blog e il mondo dei social è cambiato molto da quando ho aperto Beborghi, ma non v’è dubbio che i social siano uno strumento imprescindibile per farvi conoscere e per creare la vostra audience (quello che in gergo si chiama “Personal Branding”). È però anche vero che non si guadagna dai social (a meno che non diventiate la Ferragni), quindi..è bene investirci tempo e denaro soprattutto all’inizio, ma non troppo e senza impazzire. Ricordatevi anche che i social sono delle piattaforme di terzi, in balia delle mode del momento (prima c’era solo FB, poi è arrivato Instagram, ora Tik Tok, ecc), e potrete ritrovarvi senza il vostro lavoro (=il vostro profilo) da un momento all’altro, perdendo tutto. Investire solo sui Social è davvero troppo rischioso e poco remunerativo alla lunga secondo me.
- Promozione su Google Adwords: investire un budget su Google Adwords fa sì che i vostri articoli (quelli che deciderete di promuovere per determinate keywords) escano in prima posizione tra le ricerche di Google. A differenza della promozione sui social, promuovere contenuti su Google Ad è molto più complesso (e caro, e richiede molto studio a monte), ma posso dirvi che, nel mio caso, è stato estremamente efficace. È un argomento troppo complesso per essere affrontato in questa sede, ma sappiate che esiste questo strumento e che potete valutare di utilizzarlo rivolgendovi a degli esperte del settore (a meno che non abbiate un fratello nerd come il mio <3).
6.Ascolto del lettore
Per offrire dei contenuti di qualità e un buon servizio bisogna tenere sempre a mente le esigenze del vostro lettore tipo (che avrete, almeno in parte, precedentemente studiato, analizzando la audience del vostro blog). Cercate di immedesimarvi il più possibile nel lettore che cerca informazioni e atterra sul vostro blog; tante cose che per voi sono scontate (perchè siete dei viaggiatori pro o dei super esperti del vostro ambito) spesso non lo sono per gli altri ed è meglio quindi esplicitarle (es. ci vuole il visto per entrare in un determinato paese? Che valuta si usa?…ecc). In alcuni casi ve ne potete rendere conto facilmente leggendo le domande e i commenti che vi fanno sotto agli articoli o sotto ai post sui social: in quel caso potete rimediare e aggiungere quelle info nel vostro articolo. In generale, rispondere sempre e in tempi rapidi alle richieste di informazioni dei vostri lettori vi permetterà di creare facilmente un legame di fiducia con loro.
7.Studio e aggiornamento continuo
Come vi raccontavo nell’articolo “Come diventare blogger professionista: la mia storia” , il lavoro del blogger comporta studio e aggiornamento continuo sia dal punto di vista tecnologico (aggiornamenti di Google, aggiornamenti sulla SEO, nuovi strumenti di analisi, nuovi plug-in, ecc) che dei trend di ricerca italiani e del vostro pubblico, solo per citarne alcuni. Questo è fondamentale per stare al passo con i tempi e per far sì che il vostro blog continui a crescere.
8.Professionalità
Potrebbe sembrare scontato ma non lo è, fidatevi! Siate puntuali e precisi con le consegne e scrivete/producete sempre contenuti di qualità (sia per il vostro che per altri blog/siti). Solo così potrete essere riconosciuti nel vostro lavoro e questo genererà sempre un circolo virtuoso.
Tengo particolarmente a questo punto e ritengo che sia davvero rilevante per il 90% dei blogger, di sicuro lo è per i travel blogger. Fare networking con i vostri colleghi, partecipare agli eventi e alle fiere di settore, essere attivi nei gruppi, parlare con le persone, sono tutti comportamenti che generano sempre cose positive. Il confronto con gli altri (colleghi o meno che siano) è fondamentale per crescere come persone e per far crescere il vostro blog; farsi conoscere di persona è il modo migliore per accrescere la vostra brand awarness (il riconoscimento da parte delle persone) e non vi nascondo che la maggior parte delle opportunità che ho avuto come blogger sono nate proprio da incontri, spesso fortuiti, e il fatto di essere una pr mi ha indubbiamente avvantaggiato moltissimo nel far conoscere il mio blog, soprattutto all’inizio. Per me il principio del “da cosa nasce cosa” è d’oro e ho toccato con mano più volte che funziona davvero!!
Ma..quali sono le fiere/eventi più importanti per un travel blogger? Secondo me dovrete considerare questi:
- ITB ( Berlino, a marzo): la più grande fiera europea sui viaggi. Migliaia di stand (e di panel) su tutti i paesi del mondo. Gigantesca e dispersiva, va organizzata bene e con un minimo di anticipo.
- WTM London (Londra, a novembre) : seconda fiera Europea per importanza, più semplice da approcciare se siete all’inizio.
- TTG (Rimini, a ottobre) : la più importante fiera di settore in Italia.
- TBEX (vari paesi, periodi diversi): fiera itinerante, più incentrata su travel blogger, giornalisti e content creator in ambito viaggi.
- Traverse (vari paesi, periodi diversi): eventi specifici su varie tematiche legate al travel e al content. Molti utili anche per fare networking con travel blogger di altri paesi.
10.Perseveranza
Chiudo quest’elenco sugli accorgimenti fondamentali per far funzionare un blog con la perseveranza. Se il blog è la vostra passione e il vostro sogno non perdetevi d’animo, mai! Lungo il percorso ci saranno tanti up e altrettanti down, per mesi vi sembrerà che il vostro lavoro non porti a nulla, che non ci siano miglioramenti, ma dovrete solo portare pazienza. Piano piano, con l’impegno e con lo studio, vedrete che funzionerà. Magari dovrete aggiustare il tiro, ma prima o poi raccoglierete i frutti vedrete!
NOTA: la famosa “nicchia”
Una domanda che spesso mi viene rivolta da chi si avvicina per la prima volta al mondo del blogging è “Credi che ci sia ancora spazio per altri blog di viaggio o il mercato secondo te è già saturo?”. Personalmente credo che il mercato non sia saturo, ma è sicuramente più “pieno” di prima ed è più difficile emergere. I contenuti sul web sono tantissimi e far sì che il nostro contenuto raggiunga le prime posizione su Google è un’impresa sicuramente più ardua di prima. Perchè qualcuno dovrebbe leggere il nostro blog invece di un altro? Cosa posso offrire io che gli altri non hanno? Questa domanda è sempre bene farsela, così come cercare di darsi una risposta sincera.
Più di quanto fosse già importante farlo 5 anni fa (quando ho iniziato io), ora è davvero fondamentale individuare bene la “nicchia” in cui ci si vuole inserire sin dall’inizio. Non bisogna essere un analista di Google per vedere che i cosiddetti micro-influencer su argomenti verticali oggi funzionino meglio dei blog “generalisti” tipo il mio, dove parlo di viaggio a 360°, senza essere specializzata in niente di particolare. Se avete una passione specifica, se siete bravi in qualcosa di particolare, sfruttatelo a vostro vantaggio. La vostra audience potrebbe non essere ampia come quella di un sito generalista (soprattutto all’inizio), ma avrete meno competizione e potrete diventare davvero “influenti” e riconosciuti nel vostro ambito con un notevole vantaggio lavorativo.