L’Alaska la sognavo da tantissimo tempo, ha tutto quello che amo di più: paesaggi estremi, montagne imponenti,vulcani, ghiacciai, orsi e natura allo stato puro. Parliamo di una delle terre più selvagge e affascinanti del pianeta, non a caso soprannominata “the last frontier”, l’ultima frontiera, dove la natura domina incontrastata e l’uomo non è che un ospite passeggero. Ma per vivere tutto questo serve un po’ di pianificazione, perché l’Alaska non è esattamente dietro l’angolo, le distanze sono immense e i costi sono decisamente alti. In questo articolo, quindi, ti guido passo passo per costruire il tuo viaggio: dal periodo migliore per partire a come spostarti, dall’itinerario consigliato fino ai consigli pratici su dove dormire, come risparmiare un minimo e cosa portare in valigia. Sei pronto per il viaggio della vita?
In questo articolo:

Che documenti servono per andare in Alaska?
Per viaggiare in Alaska dall’Italia serve semplicemente il passaporto valido per tutta la durata del soggiorno. L’Alaska infatti fa parte degli Stati Uniti, quindi si entra seguendo le stesse regole di ingresso. Questo significa che, oltre al passaporto, è necessario richiedere l’ESTA (Electronic System for Travel Authorization), l’autorizzazione elettronica che permette di viaggiare negli USA per turismo fino a 90 giorni. L’ESTA si compila online dal sito ufficiale del governo americano (ora esiste anche l’app), costa 40 dollari (a partire dal 30 settembre 2025) e ha una validità di due anni. Se però, come me, ti sei recato dal 1 marzo 2011 in poi in uno dei seguenti paesi:Iran, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan, Yemen o Cuba (quelli che appartengono al famoso Travel Ban), non puoi più entrare negli Stati Uniti con l’ESTA ma devi ottenere un visto, in particolare il visto B2. In questo articolo ti spiego passo passo come fare per ottenerlo.
L’assicurazione sanitaria per gli Stati Uniti
Oltre al passaporto e all’ESTA/visto B2, ti raccomando vivamente di stipulare un’assicurazione di viaggio: in Alaska, come per il resto degli Stati Uniti, le spese mediche hanno costi folli e se non hai un’assicurazione sanitaria non riesci neanche ad entrare in un Pronto Soccorso. Una copertura completa per viaggiare qui è decisamente fondamentale! Io mi trovo molto bene con Heymondo, un sito che confronta le polizze di diverse compagnie e propone la polizza più conveniente per quel determinato viaggio. Per farlo dovrai inserire i dati relativi al tuo viaggio e ti manderanno una mail con la proposta migliore che potrai poi acquistare direttamente on-line (essendo un mio lettore avrai diritto anche uno sconto del 10%!!!). Heymondo ha un’app dedicata ed è molto facile parlare con qualcuno o aprire un sinistro direttamente da lì.
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Riassumendo, per andare in Alaska servono:
- Passaporto: deve essere valido per tutta la durata del soggiorno.
- ESTA o VISTO B2: il primo si richiede online sul sito ufficiale (21$), per il B2 trovi tutte le info qui.
- Assicurazione di viaggio: fondamentale! La puoi comprare qui.
Quando andare in Alaska: il periodo migliore
Il periodo migliore per visitare l’Alaska è sicuramente l’estate, anche se qui dura abbastanza poco. Trovandosi intorno al 61° parallelo, da giugno ad agosto le giornate in Alaska sono lunghissime (a giugno il sole tramonta quasi a mezzanotte!) e le temperature piacevoli (oscillano tra i 10° e i 25°). L’estate è il periodo migliore anche perchè potrai accedere a quasi tutte le strade e i parchi nazionali ma, soprattutto, per avvistare gli animali selvatici come orsi, alci e caribù.Chiaramente è anche il periodo più caro. Se invece ci vai in primavera (maggio) troverai meno turisti e prezzi più bassi, ma alcuni parchi e strade potrebbero essere ancora chiusi per neve. Puoi considerare anche settembre, ma le giornate iniziano già ad accorciarsi parecchio e il clima diventa più freddo. L’inverno in Alaska non è per tutti: il paese è completamente ricoperto dalla neve e dai ghiacci ma hai la possibilità di vedere l’aurora boreale. In teoria si potrebbe riuscire a vedere anche da metà agosto/settembre nella zona di Fairbanks, ma non è così frequente e c’è ancora troppa luce.
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Come arrivare in Alaska dall’Italia
Non esistono voli diretti dall’Italia per l’Alaska, quindi bisogna sempre fare almeno uno scalo in Europa, negli Stati Uniti o in Canada. L’opzione più comoda è volare su Anchorage, la città più grande e punto di partenza ideale per esplorare tutto lo stato. Da Milano o Roma, solitamente si vola con compagnie come Lufthansa, Delta, Air France, KLM o American Airlines, con scalo a Francoforte, Seattle, Chicago o Vancouver. Il prezzo del volo dipende da molti fattori, ma prenotandolo per tempo si riescono a trovare buone occasioni sui 600-800€ A/R.
Come muoversi in Alaska
Auto a noleggio
L’auto a noleggio è di gran lunga la soluzione più pratica se vuoi libertà e flessibilità. Le strade principali dell’Alaska sono perfette e guidare qui è molto semplice: poco traffico, panorami spettacolari e la possibilità di fermarti quando vuoi. Per il noleggio auto io uso sempre Discovercars e questa volta ho scelto la compagnia Alamo (tra le più famose in America), con cui mi sono trovata bene. Per evitare fregature comunque, ricordatevi di controllare sempre il voto e le recensioni che gli utenti danno alle varie compagnie di autonoleggio. Li trovate sul sito stesso di Discovercars, ma potete fare un doppio controllo anche su Trustpilot. Alcune compagnie offrono prezzi stracciati ma il servizio poi è pessimo. Vi consiglio anche di prenotare con un parecchio anticipo, perchè i prezzi salgono in maniera vertiginosa, specialmente per agosto. Tendenzialmente vale sempre la regola che prima si prenota e meno si paga. Un’altra soluzione, spesso più economica per noleggiare un auto in Alaska (e in generale negli Stati Uniti) è la piattaforma di car-sharing Turo, che funziona esattamente come Air bnb ma per le auto. Rispetto al costo della benzina, è decisamente più economica che in Italia, si aggira intorno a 0,75/0,8€ al litro, pas mal! Per spostarti ad Anchorage trovi sia i taxi che Uber.
Camper
Il camper (o motorhome) è un’altra opzione molto amata per visitare l’Alaska. Ci sono tantissimi campeggi attrezzati (alcuni all’interno dei parchi nazionali), ma puoi anche trovare aree “libere”(ma predisposte per i camper) dove dormire immerso nella natura. Il camper chiaramente ti fa risparmiare sull’alloggio ma i costi di noleggio sono altrettanto alti. Per noleggiare un camper ti consiglio di guardare RVShare (dove trovi anche le schede dei parchi nazionali con i campeggi e tante altre info), oppure la piattaforma Indi Campers.

Treno (Alaska Railroad)
Il treno è sicuramente una scelta affascinante e molto scenografica per visitare l’Alaska, soprattutto se non hai voglia di guidare. L’Alaska Railroad collega Anchorage a Fairbanks e Seward, attraversando paesaggi incredibili con carrozze panoramiche. I biglietti non sono economici (circa 270$ per fare la tratta Anchorage-Fairbanks) e i tempi di percorrenza sono più lunghi rispetto all’auto, ma è un’esperienza unica che potresti valutare almeno per una tratta, magari arrivando a Fairbanks in aereo e poi scendendo a Seward in treno.
Crociera
Infine c’è chi sceglie di scoprire l’Alaska dal mare, partendo da Seattle o da Vancouver. Le crociere toccano i fiordi più spettacolari e permettono di vedere ghiacciai, balene e paesaggi mozzafiato senza lo stress degli spostamenti via terra. Non è la formula giusta se vuoi esplorare davvero un Paese secondo me, né tanto meno sostenibile, ma oggettivamente alcune zone dell’Alaska non sono accessibili in altro modo. In alternativa, anche in questo caso, puoi valutare di fare una o più tratte in barca utilizzando le navi dell’Alaska Marine Highway System, ovvero il servizio pubblico, che raggiunge anche le isole più remote come le Aleutine.

Dove dormire in Alaska
Per dormire in Alaska puoi considerare diverse opzioni: i campeggi/le cabine all’interno dei parchi naturali, i wilderness lodge (strutture molto belle in luoghi particolarmente isolati) oppure i classici hotel/motel, b&b. Qualsiasi tipologia di alloggio tu scelga devi muoverti con larghissimo anticipo (6-7 mesi minimo) e prenotare tutto per tempo. Soprattutto in alcune zone non c’è tanta scelta e i posti finiscono subito. Da questo punto di vista, ma non solo, l’Alaska non è certamente un viaggio che si può organizzare last minute! Eccoti, comunque, le principali opzioni:
Campeggi e cabine
Se ami la natura, questa è la scelta più avventurosa. Trovi campeggi attrezzati nei parchi statali e nazionali, ma anche le famose public use cabins, piccole casette in legno immerse nei boschi, lungo i laghi o vicino ai ghiacciai. Non sempre hanno acqua ed elettricità, ma sono il modo più autentico per vivere l’Alaska. Sia i campeggi che le cabine si prenotano online attraverso i siti ufficiali Alaska State Parks e US Forest Service. Ti consiglio di muoverti con largo anticipo, perché vanno a ruba soprattutto per luglio e agosto.

Wilderness Lodge
Strutture spettacolari immerse in luoghi remoti e spesso raggiungibili solo in idrovolante o barca. Qui ti svegli con vista su ghiacciai e montagne, puoi fare escursioni guidate e vivere l’Alaska più selvaggia senza rinunciare al comfort. Ovviamente i prezzi sono alti, ma l’esperienza è davvero unica. In particolare ti consiglio questi:
- Majestic Valley Wilderness Lodge (vicino al Matanuska Glacier): io ho dormito qui, stupendo!
- Talkeetna Wilderness Lodge & Cabin Rentals (a Talkeetna)
- Orca Island Cabins (Homer)
Motel e hotel
Nelle città principali come Anchorage, Fairbanks, Seward, Homer o Juneau trovi una discreta scelta di motel e hotel, da quelli ‘più economici’ (relativo da queste parti) alle catene più conosciute. Sono la soluzione più pratica se vuoi comfort, facilità di prenotazione e servizi. Calcola che, nella quasi totalità degli hotel e dei motel le camere hanno il frigobar e il bollitore/macchina del caffè, quindi puoi prepararti la colazione e il pranzo al sacco facendo la spesa al supermercato e risparmiando abbastanza. Qui di seguito ti segnalo le strutture dove ho alloggiato io e altre che avevo selezionato e che ti consiglio:
- The Wildbirch Hotel – JdV by Hyatt (Anchorage)
- River’s Edge Resort (Fairbanks)
- Denali Park Hotel (Healy, Denali)
- Best Western Bidarka Inn (Homer)
- The Tides Inn (Seward)
- Seward Adventure Lodge (Seward)


Connessione internet e copertura telefonica
Pur essendoci il roaming, come sempre ti consiglio di optare per una sim locale, fisica o virtuale (e-sim). In particolare ti consiglio le e-sim di Holafly (con giga illimitati!), che ho iniziato ad utilizzare da un pò di tempo e che, a mio avviso, è la migliore sul mercato. Se il tuo cellulare le supporta (tutti i telefoni di ultima generazione lo fanno), puoi acquistarla e attivarla già prima di partire. In questo modo non dovrai rinunciare al tuo numero italiano e quando atterrerai sarai già connesso! L’installazione è facilissima, ma se vuoi sapere di più su come funzionano e come installarle trovi tutto nell’articolo: Come funziona un’e-sim quando sei viaggio: la guida completa. In Alaska, peraltro, è molto difficile reperire una sim fisica perchè non le usano quasi più (i nuovi iphone in America, ad esempio, non hanno proprio più lo slot per inserire la sim e funzionano solo con sim virtuali). Non troverai alcun posto dove acquistarle, neanche in aeroporto. La copertura telefonica è buona nelle città, mentre fuori dai centri abitanti e nei parchi nazionali tendenzialmente non c’è, quindi ti consiglio di scaricare le mappe offline prima di partire (da Google Maps o, ancora meglio, utilizzando l’app gratuita Maps.me).
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Quanto costa un viaggio in Alaska?
Te lo dico subito: l’Alaska è una meta decisamente costosa. I costi sono piuttosto alti soprattutto per dormire, per noleggiare un auto o un camper e per le escursioni/attività. Detto ciò, con una buona pianificazione riesci sicuramente a risparmiare un pò. Questi sono i costi indicativi:
- Volo: dall’Italia a Anchorage i prezzi oscillano tra gli 800 e i 1.300 € a/r in alta stagione (giugno–agosto).
- Noleggio auto/camper: per un’auto considera almeno 120-130€ al giorno, mentre per un camper si parte da circa 250 € al giorno a salire, a seconda della grandezza e del periodo.
- Alloggi: i motel e gli hotel più semplici costano in media 200/300 € a notte, mentre lodge e strutture più particolari possono arrivare facilmente a 500 € (e oltre). Le public use cabins invece sono molto più economiche: intorno ai 50-70 € a notte, ma vanno prenotate con larghissimo anticipo.
- Escursioni e attività: le esperienze fanno davvero la differenza nel budget. Il volo panoramico sul Denali o sui ghiacciai costa circa 300-400 €, mentre un tour per vedere gli orsi nel Katmai National Park può superare i 900 €. Le crociere giornaliere nei fiordi invece partono da 150-200 €.
- Cibo e ristoranti: i prezzi sono in linea con quelli statunitensi, quindi per un pasto in un fast food spenderai circa 15-20€ a persona, mentre un pasto in un ristorante sale a 50-60 €.
In generale, per un viaggio di 10 giorni in Alaska considera un budget minimo di 5000€ a persona, voli inclusi e attività escluse, se viaggi in due e scegli alloggi e attività di fascia media.

Consigli per risparmiare
- Prenota con larghissimo anticipo (6-8 mesi), soprattutto alloggi, auto e camper: in estate i prezzi salgono velocemente e la disponibilità cala.
- Scegli le public use cabins: costano molto meno degli hotel e regalano un’esperienza autentica.
- Fai la spesa nei supermercati almeno per la colazione e per i pranzi al sacco. Tutte le camere di hotel/motel sono fornite di frigo, macchina del caffè/bollitore, e talvolta di microonde. Negli ostelli e in alcuni motel trovi anche la cucina. I supermercati sono grandi e ben forniti, anche di piatti già pronti/insalate.

Itinerario di 10-12 giorni in Alaska
- volo Italia- Anchorage
- Anchorage e dintorni
- Talkeetna (volo sul Denali) e arrivo a Healy
- Denali National Park
- Denali National Park e arrivo a Fairbanks
- Richardson Highway fino al Matanuska Glacier
- Trekking sul Matanuska Glacier e arrivo a Homer
- Homer – Bear watching nel KatBay State Park
- Exit Glacier e arrivo a Seward
- Seward – Kenai Fiords Tour
- Ritorno ad Anchorage
- volo di ritorno per l’Italia

Cosa mettere in valigia per un viaggio in Alaska (in estate)
- Giacca antivento
- Piumino 100 gr (o un middle layer)
- scarpe da trekking in gore-tex alte
- maglie termiche
- pantaloni tecnici + copripantaloni impermeabile
- felpa/pile
- t-shirt
- cappello in pile/lana per il vento
- guanti e sciarpa
- calzettoni alti
- occhiali da sole
- repellente per le zanzare (fondamentale!)
- protezione solare
- adattatore per prese americane
- power bank
- borraccia
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FAQ sull’Alaska
No, per guidare in Alaska basta la patente italiana valida. La patente internazionale non è richiesta, anche se alcune compagnie di noleggio possono consigliarla.
Dall’Italia ad Anchorage ci vogliono in media 15-16 ore di viaggio, a seconda dello scalo. Non esistono voli diretti: solitamente si fa scalo a Francoforte, Seattle o Vancouver.
L’Alaska è il paradiso del wildlife watching! Puoi avvistare orsi grizzly e orsi neri, alci, caribù, aquile di mare, orche, lontre e balene. Nei parchi come il Denali il Katmai gli incontri con gli animali sono quasi assicurati, sempre mantenendo le distanze di sicurezza.
Sì, l’Alaska è super sicura per chi viaggia in solitaria, ma decisamente molto molto cara. Ovviamente serve un po’ di attenzione, soprattutto quando si fanno i trekking perchè la natura è selvaggia (orsi inclusi!). Basta un po’ di buon senso, pianificare bene gli spostamenti e non avventurarsi da soli in zone isolate senza preparazione.
Sì, il periodo migliore per vedere l’aurora boreale in Alaska va da fine agosto a inizio aprile, sopratutto da Fairbanks a salire, quando ci si avvicina al circolo polare artico (che si trova a poco più di 300 km da lì).
