Gran Canaria era l’unica isola delle Canarie che non avevo ancora visitato. Dopo aver vissuto su queste isole per ben 4 mesi durante la pandemia, sentivo che era arrivato il momento di “chiudere il cerchio” e completare l’opera. La mia recente vacanza di 7 giorni sull’isola mi ha permesso di stilare la mia personale classifica delle isole Canarie, ma di questo ve ne parlerò in un altro articolo. Ad ogni modo vi devo dire che Gran Canaria mi ha abbastanza sorpresa perchè, come Tenerife, è un’isola che offre un mix incredibile di paesaggi e cultura, di spiagge e montagne, di villaggi tradizionali e foreste lussureggianti. In questa guida ti racconto tutto quello che non puoi perderti su questa isola, con dettagli su dove si trovano, come raggiungerli e goderteli al meglio. Sei pronto a partire?
In questo articolo:
- Cosa vedere a Gran Canaria: 16 luoghi da non perdere
- 1. Las Palmas
- 2. Las Isleta e Las Coloradas
- 3. Arucas
- 4. Firgas
- 5. Cenobio de Valerón e Cueva Pintada
- 6. Teror
- 7. Tejeda
- 8. Roque Nublo
- 9. Pico de las Nieves
- 10. Artenara
- 11. Agaete e Playa de las Nieves
- 12. La Aldea de San Nicolas e il Mirador del Balcon
- 13. Puerto de Mogan
- 14. Maspalomas e le dune
- 15. Fataga
- 16. Aguimes e Playa de Tufia
Cosa vedere a Gran Canaria: 16 luoghi da non perdere
1. Las Palmas
La capitale di Gran Canaria è la 9° città più grande della Spagna e la più grande di tutto l’arcipelago. La città si estende per più di 10 km ed è divisa in due: c’è la città vecchia di Vegueta e Triana, che risale a prima della conquista, e la parte nuova intorno a Puerto de la Luz e a Playa de Las Canteras. Tra le cose da vedere ti consiglio:
- Plaza de Santa Ana: il cuore del centro storico, una piazza bordata di palme su cui si affacciano il vecchio municipio, il palazzo episcopale e la Cattedrale. L’ingresso costa 4€ e si può salire, con l’ascensore, sulla torre sud per avere una bella la vista della piazza e del porto dall’alto.
- Casa de Colon(4€): l’antico palazzo dei primi governatori dell’isola, in cui Cristoforo Colombo soggiornò nel 1502, ospita un museo sull’epoca delle grandi scoperte, con le mappe delle spedizioni e tanto altro. Lì accanto c’è la Chiesetta di San Antonio Abad, eretta al posto della cappella in cui Colombo si recava a seguire la messa.
- Centro Atlantico de Arte Moderno (CAAM): un bel centro di Arte Moderna, ad ingresso gratuito, che ospita mostre estemporanee di artisti delle Canarie, spagnoli o stranieri. Davvero molto bello.
- Mercato di Vegueta: bel mercato alimentare coperto. Ogni domenica c’è anche un mercatino dell’artigianato nella piazzetta accanto alla Casa di Colon.
- Cabinet Leterario: un elegante palazzo che ospita un club privato, un centro culturale e un un bel bar-ristorante. Entra per vedere lo scalone monumentale.
- Ciudad Jardin: conosciuto anche come “quartiere degli inglesi”, venne costruito negli anni ‘20 e ospita lo storico Hotel Santa Catalina, dove alloggiò più volte Agatha Christie tra gli anni 20’ e 30’ per scrivere i suoi libri.
- Las Canteras: la spiaggia urbana di Las Palmas, bordata dalle palme e da decine di bar e ristoranti. È perfetta per un tuffo o una passeggiata al tramonto.
- Fundación de Arte y Pensamiento Martín Chirino – Castillo de La Luz: un forte del XVI secolo ristrutturato ospita una fondazione dedicata alle sculture di Martin Chirino, uno degli scultori moderni più famosi della Spagna (originario dell’isola).
Trovi tutti i consigli pratici per organizzare il viaggio nell’articolo: Gran Canaria: mappa, spiagge, itinerari e consigli utili
2. Las Isleta e Las Coloradas
Questo promontorio roccioso presieduto da tre vulcani è situato a nord di Las Palmas e offre dei bei paesaggi e una vista spettacolare sull’oceano. Partendo dalla zona de La Puntilla (l’estremità nord del Las Canteras), si può seguire il sentiero chiamato Los Nidillos fino a raggiungere la riserva naturale di El Confital, con il Mirador de Las Coloradas, ma lo puoi raggiungere anche direttamente in auto. Tutta la costa di El Confital è molto famosa e amata dai surfisti.
3. Arucas
Arucas è conosciuta come la “città del rum” grazie alla sua famosa distilleria Arehucas, la più antica d’Europa, che si può visitare con tanto di degustazione finale. Il simbolo del paese è la Chiesa di San Juan Bautista, una maestosa costruzione in stile neogotico costruita all’inizio del 1900 (l’ingresso è a pagamento, ma non ne vale la pena). Da lì parte la strada principale, Calle Leon y Castillo, che termina davanti al Parque Municipal de Arucas, un bel parco pubblico dove puoi vedere tante specie diverse di piante tropicali. È carina anche la Casa de la Cultura (ingresso gratuito), una bella casa in stile tradizionale canario con un chiostro dominato da un antico albero di drago. Se hai la macchina, poco fuori città puoi raggiungere il Jardin de la Marquesa, una casa ottocentesca circondata un romantico giardino con più di 500 specie floreali diverse.
4. Firgas
Firgas è una piccola cittadina situata poco distante da Arucas famosa sia per la sua acqua minerale frizzante consumata in tutte le Canarie, che per il Paseo de Gran Canaria. Quest’ultima è una strada con una fontana al centro adornata da bellissimi mosaici che rappresentano i paesaggi di tutti i comuni dell’isola. Sopra il Paseo de Gran Canaria ci sono altri mosaici che invece omaggiano tutte le isole dell’arcipelago delle Canarie. Trovandosi poi leggermente in alto, da Firgas si gode una bella vista sulla costa e sul mare.
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5. Cenobio de Valerón e Cueva Pintada
Tornando sulla costa nord di Gran Canaria si trovano i due siti archeologici più famosi e importanti dell’isola. Il primo è il Cenobio de Valerón, un insieme di circa 300 grotte scavate su più livelli nel tufo vulcanico nella roccia. Le grotte erano utilizzate come granai collettivi dai Guanci, gli aborigeni che abitavano l’isola prima della conquista spagnola. Il sito è piccolo, ma merita anche per la sua posizione spettacolare che sovrasta un canyon. Il biglietto d’ingresso costa 3€ e c’è un piccolo parcheggio lungo la strada. Il sito sito è la Cueva Pintada, una grotta che risale sempre al periodo pre-ispanico, scoperta nel 1881, con pitture murali geometriche. Volendo c’è un biglietto combinato per visitare entrambi i siti.
6. Teror
Se devo pensare al villaggio più carino di Gran Canaria ti direi Teror, senza ombra di dubbio. Teror si trova lungo la strada che va verso le montagne, a 22 km da Las Palmas, e conserva delle belle dimore aristocratiche con i balconi in legno intagliato, secondo l’architettura tradizionale canaria. Le sue strade acciottolate e le sue case colorate lo rendono uno dei borghi più fotografati dell’isola. La Basilica di Nuestra Señora del Pino è un luogo di grande importanza religiosa per Gran Canaria: è dedicato alla Vergine del Pino, protettrice dell’isola, che sarebbe apparsa nel 1481 tra i rami di un pino. L’8 settembre, la data in cui si celebra la patrona, avviene un pellegrinaggio molto suggestivo che riunisce migliaia di isolani che vengono a Teror da tutte le isole per consegnare offerte alla santa.
7. Tejeda
Non mi stancherò mai di dire che la bellezza delle isole Canarie per me risiede principalmente nei paesaggi, più che nelle spiagge e nel mare, e in particolare nei paesaggi montani. Gran Canaria non fa eccezione e il suo cuore montuoso è veramente spettacolare. La cittadina di Tejeda è un gioiellino, è incastonata tra i due monoliti sacri per gli abitanti di Gran Canaria, il roque Nublo e il roque Bentayga, e nel 2015 è stata inserita tra i Borghi più belli di Spagna. La strada per raggiungerla poi è tra le più panoramiche di tutta l’isola, soprattutto il tratto che va da Cruz de Tejeda a Tejeda. A Cruz de Tejeda c’è un bellissimo mirador a quota 1450 mt che si trova proprio accanto al Parador de Cruz de Tejeda. Per me questo è il punto più bello per vedere il tramonto di tutta Gran Canaria.
8. Roque Nublo
Questo iconico monolite vulcanico alto 80 metri è uno dei simboli di Gran Canaria e si ritiene che venisse venerato dagli aborigeni che abitavano l’isola. Il sentiero per raggiungere il Roque Nublo parte da questo punto, è lungo circa 1,5 km e si impiegano circa 30-40 minuti. Direi che è facile e adatto anche a tutti, ma ti consiglio di indossare scarpe da trekking. Una volta in cima, sarai ricompensato con una vista spettacolare su tutta l’isola e oltre, fino a Tenerife, con il Teide che svetta nelle giornate più limpide. A partire da febbraio 2025 (ma non è ancora una data certa), non sarà più possibile accedere al Roque Nublo con veicoli privati e bisognerà prenotare l’accesso in anticipo tramite una piattaforma on-line. L’ingresso rimarrà gratuito, ma sarà contingentato e non sarà più possibile sostare vicino all’inizio del sentiero (effettivamente adesso si creava un bel casino, con le auto parcheggiate in mezzo alla strada). Da quanto si sa, creeranno dei parcheggi in punti strategici, da cui i visitatori potranno prendere un servizio di navette. Al momento non si conosce l’indirizzo internet dove poter effettuare la prenotazione, ma ti consiglio di informarti prima di andare.
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9. Pico de las Nieves
Il punto più alto dell’isola, il Pico de las Nieves (1949 mt), offre una vista a 360 gradi che toglie il fiato. Il panorama che si gode da qui è il più vasto di tutta Gran Canaria: verso sud si vedono San Bartolomè de Tirajana e le dune di Maspalomas, e verso nord il Roque Nublo e il Roque Bentaiga con il Teide sullo sfondo. A differenza del Roque Nublo, il Pico de las Nieves si può raggiungere in auto, ma ti conviene parcheggiare prima di arrivare al parking sulla vetta perchè i posti auto sono pochissimi e si creano facilmente degli ingorghi, soprattutto nelle ore di punta. In particolare ti consiglio di lasciare la macchina qui e procedere a piedi, oppure qui se vuoi guadagnarti la vetta salendo a piedi. Essendo il punto più alto dell’isola, il Pico de la Nieves è anche uno dei più belli da cui guardare il tramonto.
10. Artenara
Artenara è il villaggio più alto dell’isola (si trova a 1270 mt di altezza) ed è un villaggio unico, noto per le sue case-grotte scavate nella roccia. Ci sono circa 350 grotte e sono tuttora abitate (chiaramente adesso sono dotate di ogni comfort). Ad Artenara c’è l’eremo di La Cuevita, un luogo di culto scavato interamente nella pietra che ospita un’immagine delle Vergine con bambino. Da non perdere anche il Museo Etnografico, dove è stata ricostruita un casa “grotta” con l’arredamento e gli utensili d’epoca, e il Mirador de Unamuno, da cui si gode una bellissima vista. Non è male neanche il Restaurante La Cilla, scavato nella montagna, che offre una vista simile a quella del mirador.
11. Agaete e Playa de las Nieves
Scendendo da Artenara verso la costa nord raggiungerai Agaete, una cittadina con le casette bianche e blu da cui partono i traghetti per Tenerife. Nello specifico partono da Puerto de la Nieves, con diversi ristoranti di pesce (su tutti vi consiglio il Restaurant El Dedo de Dios) e una spiaggia riparata di sabbia nera. Agaete è famosa anche per le sue piscine naturali che si trovano a nord del porto. Con 10’ di auto ti consiglio di fare un salto anche a Sardina, un altro piccolo villaggio sul mare con una spiaggetta carina e alcuni ristoranti di pesce. Sardina è famosa per la bellezza dei suoi fondali (ci sono diversi centri immersioni) e per la onda di El Fronton, paradiso per i surfisti.
12. La Aldea de San Nicolas e il Mirador del Balcon
Il tratto di costa che va da Agaete fino a La Aldea de San Nicolas è il più bello di Gran Canaria. Imboccando la strada GC-200 verso sud costeggerai profonde gole e scogliere mozzafiato fino a raggiungere la piana coltivata di La Aldea de San Nicolas. Una deviazione di pochi chilometri ti porta fino al Mirador del Balcon, una piattaforma trasparente sospesa nel vuoto che offre una vista spettacolare sulle scogliere “a coda di drago”, uno dei panorami più belli dell’isola. Il villaggio di La Aldea è molto piccolo ma carino, con una spiaggia di sassi neri e diversi ristoranti. Sempre in questo tratto di costa ci sono poi alcune spiagge stupende come Tasarte, Tasartico o Güigüí, raggiungibili solo in barca o tramite sentieri abbastanza impegnativi.
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13. Puerto de Mogan
Scendendo ancora verso sud la strada abbandona la costa e passa all’interno dell’isola, attraversando paesaggi aridi e strati di lava colorata di marrone, rosa, verde e grigio. In particolare fermatevi a vedere il punto chiamato Los Azulejos de Veneguera, dove la lava del vulcano Tejeda ha assunto colori incredibili e a Los Charcos Azules, dove, in alcune stagioni, si formano delle piscine naturali dove si può fare il bagno. Ancora pochi chilometri e sarete arrivati a Puerto de Mogan, conosciuta come la “Venezia delle Canarie” per i suoi canali e ponticelli. Accanto al porto c’è Playa de Mogan, una delle spiagge più belle e curate dell’isola con sabbia bianca di riporto.
14. Maspalomas e le dune
Le dune di Maspalomas sono l’attrazione più famosa di Gran Canaria. Queste dune di sabbia chiara rappresentano un ecosistema unico in Europa e sono protette da una riserva di 400 ettari delimitata da una laguna e da un palmeto. L’accesso più semplice alle dune avviene dal Mirador de las Dunas (il parcheggio più comodo invece è questo) o dal faro di Maspalomas, camminando lungo la spiaggia. In questa zona si concentrano i grandi resort e hotel dell’isola, soprattutto intorno a Playa del Inglés e San Augustin. Ci sono un sacco di ristoranti, centri commerciali, discoteche e parchi acquatici che richiamano tantissimi turisti, anche perchè questa è la zona (dicono) con il clima più mite di Gran Canaria. Secondo me vale la pena farci una gita per vedere le dune, ma nulla di più.
15. Fataga
Partendo da Maspalomas ti consiglio di fare, invece, un’altra deviazione all’interno per raggiungere il villaggio montano di Fataga, un villaggio tipico canaro molto carino immerso in un palmeto e con delle belle viste sulle montagne. Anche la strada per raggiungerlo è super panoramica: la vista migliore la trovi al Mirador Astronómico de la Degollada de las Yeguas. Se sali oltre Fataga puoi raggiungere San Bartolomé de Tirajana e, nuovamente, la zona del Roque Nublo e di Pico de las Nieves. PS Occhio che questa strada è molto frequentata dai ciclisti e non è molto larga.
16. Aguimes e Playa de Tufia
Chiudo questo articolo su Gran Canaria con altre due località che mi sono piaciute. La prima è Aguimes, un villaggio incantevole, noto per le sue case colorate costruite in perfetto stile canaro e per il suo Carnevale. Insieme a Las Palmas, infatti, è la località dell’isola dove avvengono le celebrazioni maggiori. La piccola Playa de Tufia, infine, è una piccola baia tranquilla, molto frequentata dai local e da chi cerca una fuga dal turismo di massa. Se decidi di trascorrere qui qualche ora o una giornata intera ricordati di portarti da bere e da mangiare perchè non ci sono nè bar, nè ristoranti, nè minimarket.
FAQ su Gran Canaria
Le attrazioni imperdibili di Gran Canaria per me sono Las Palmas con la spiaggia de Las Canteras, il Roque Nublo, il Pico de las Nieves, le dune di Maspalomas, e il villaggio montano di Tejeda.
Il periodo migliore per visitare Gran Canaria è in primavera o in autunno, quando il clima è mite e l’isola meno affollata. Tuttavia, grazie al suo clima subtropicale, come tutte le altre isole dell’arcipelago, è una destinazione ideale tutto l’anno.
Il servizio pubblico è abbastanza efficiente, ma noleggiare un’auto è altamente consigliato per esplorare Gran Canaria in libertà e raggiungere le aree meno accessibili con i mezzi pubblici. Le strade sono ben tenute e il traffico è scorrevole (tranne nelle ore di punta degli uffici a Las Palmas).
Tra le spiagge più belle ci sono Playa de Las Canteras (la spiaggia urbana di Las Palmas), Playa de Güigüí per chi ama i luoghi remoti (si può raggiungere solo via mare o con un trekking), Playa de Amadores per le famiglie e Playa del Inglés, famosa per la sua estensione.
Sì, Gran Canaria è un paradiso per gli escursionisti. I trekking sono tantissimi, tra quelli che vi consiglio ci sono il sentiero del Roque Nublo, il sentiero della Ventana del Roque Nublo, il Barranco de Guayadeque e il Pico de las Nieves, il punto più alto dell’isola.