Cosa vedere a Siviglia in 4 giorni: luoghi insoliti e particolari

Siviglia è una di quelle città che più la conosci, più ti viene voglia di scoprirla. Ci sono stata diverse volte e nell’ultimo viaggio ci ho passato ben 6 giorni pieni, esplorando ogni angolo, tra palazzi aristocratici (la mia droga!), chiese nascoste e quartieri meno battuti. Se in due giorni puoi vedere le attrazioni più famose (come la Cattedrale, l’Alcazar, etc), con 4 giorni hai il tempo di andare oltre, scoprendo gioielli meno noti come il Palacio de Lebrija, il Palacio de las Dueñas o il suggestivo Hospital de los Venerables. Ti porterò nel Barrio de la Macarena, tra chiese barocche e palazzi storici, e fuori città per visitare l’antica Itálica, senza dimenticare un tocco d’arte contemporanea con lo stupendo Centro Andaluz de Arte Contemporáneo. Sei pronto a scoprire una Siviglia più nascosta, fuori dai soliti percorsi?

Real Alcazar, Siviglia
Real Alcazar

Cosa vedere a Siviglia in 4 giorni: 10 luoghi insoliti della città

Se vai a Siviglia per la prima volta e hai poco tempo (2 giorni sono il minimo sindacale) ti consiglio di andare a leggere l’articolo su “Cosa vedere a Siviglia in 2 giorni: guida essenziale per il tuo viaggio”, dove trovi tutti i must-see della città (ad esempio, la Cattedrale, la Giralda, il Real Alcazar e il Barrio di Triana), l’itinerario di 2 giorni super dettagliato e tutte le informazioni pratiche per organizzare il weekend. Quest’articolo sarà, invece, dedicato a chi ha almeno 4 giorni a disposizione per esplorare palazzi, musei, chiese e luoghi meno noti (ma non meno belli) di Siviglia e i suoi dintorni. Ovviamente puoi mixarteli come vuoi, magari in base al meteo o ai tuoi interessi. 

1.Palacio de Lebrija 

Il Palacio de Lebrija è una tipica dimora aristocratica sivigliana e risale al XVI secolo. Regla Manjón Mergelina, la contessa di Lebrija, grande appassionata di archeologia, acquistò il palazzo nel 1901 e intraprese un restauro durato 13 anni per trasformarlo nella sua residenza e museo personale. Durante questo periodo, la contessa arricchì il palazzo con una collezione impressionante di reperti archeologici, tra cui spiccano gli incredibili mosaici romani provenienti dall’antica città di Itálica, che si trova alle porte di Siviglia (vedi paragrafo sotto).Il palazzo è ancora di proprietà degli eredi e questi mosaici, che coprono circa 580 metri quadrati di pavimenti e pareti, rappresentano la più importante collezione privata al mondo nel suo genere. Oltre ai mosaici, il palazzo ospita anche ceramiche greche e romane, sculture, colonne e dipinti di epoche diverse (c’è un quadro di Van Dyck per dire..). L’architettura del palazzo combina stili differenti, con archi moreschi, decorazioni plateresche e una tipica facciata andalusa che riflette l’eclettismo delle collezioni ospitate al suo interno. Il palazzo è aperto tutti i giorni dalle h10 alle h18 e il biglietto, che costa 14€, include la visita guidata del piano superiore dove, purtroppo, non si possono scattare foto. Comunque, non credo di aver mai visto una ricchezza del genere!

Palacio de Lebrija , Siviglia
Palacio de Lebrija 
Palacio de Lebrija , Siviglia
Palacio de Lebrija 

2.Palacio de las Dueñas

Se il Palacio de Lebrija mi ha fatto uscire gli occhi dalle orbite, il Palacio de las Dueñas non è stato da meno! Costruito tra il XV e il XVI secolo, il palazzo fu venduto nel 1484 a Doña Catalina de Ribera e, successivamente, attraverso matrimoni e successioni, divenne proprietà della prestigiosa Casa de Alba (la stessa del Palazzo di Liria, a Madrid, di cui ti ho parlato qui). Anche in questo caso, l’architettura del palazzo è un affascinante connubio di stili gotico-mudéjar e rinascimentale, con cortili interni adornati da rigogliosi giardini e fontane. All’interno, il palazzo ospita una ricca collezione di oltre 1.400 opere d’arte, tra cui dipinti di artisti più o meno famosi, oltre a sculture, arazzi e arredi d’epoca. Anche Palacio de las Dueñas è un palazzo privato, tutt’oggi frequentato dalla Casa d’Alba (Cayetana, la famosa duchessa d’Alba, trascorse qui lunghi periodi anche in anni recenti) ed è aperto al pubblico solo dal 2016. Il palazzo è aperto tutti i giorni dalle h10 alle h18 e si possono acquistare i biglietti (audioguida inclusa) on-line tramite il link qui sotto.

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Palacio de las Dueñas, Siviglia
Palacio de las Dueñas
Palacio de las Dueñas, Siviglia
Palacio de las Dueñas

3.Hospital de los Venerables 

Cambiando momentaneamente genere, l’Hospital de los Venerables è un bell’esempio di barocco sivigliano e si trova nel Barrio Santa Cruz. Fondato nel 1675 dal canonico Justino de Neve, l’ospedale nacque come residenza per sacerdoti anziani e indigenti, con un cortile centrale ornato da una fontana a gradini circolari e varie gallerie. La chiesa annessa, dedicata a San Fernando, è molto bella e decorata da affreschi di Juan de Valdés Leal e di suo figlio Lucas de Valdés. Dopo un periodo di declino, l’edificio è stato restaurato e dal 1991 ospita la Fondazione Focus, che promuove attività culturali e mostre d’arte. Nel 2007 è stato inaugurato sempre qui il Centro Velázquez, che espone opere di Diego Velázquez e di altri artisti del Siglo de Oro di Siviglia. L’Hospital los venerables offre l’ingresso gratuito il lunedì pomeriggio, ma devi prenotarlo con anticipo (almeno un paio di settimane prima) tramite questo sito

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Hospital de los Venerables , Siviglia
Hospital de los Venerables , Siviglia
Hospital de los Venerables , Siviglia
Hospital de los Venerables

4.Chiesa di Santa Maria la Blanca

Rimanendo sempre nel Barrio Santa Cruz, c’è una (tutto sommato) piccola chiesa che da fuori sembra decisamente anonima. In realtà la Chiesa di Santa María la Blanca è un posto incredibile che inserisco (e non solo io!) tra le chiese più belle di Siviglia. La sua storia è particolarmente interessante, perchè rappresenta l’unico tempio in città che ha ospitato tre diverse fedi religiose. Nata come una moschea, successivamente, nel 1252, per concessione del re Alfonso X, fu convertita in sinagoga per la comunità ebraica locale. Dopo gli eventi del 1391, che portarono alla conversione forzata o all’espulsione degli ebrei dal Barrio Santa Cruz e da Siviglia, l’edificio fu consacrato come chiesa cristiana. Nel 1661, l’interno della chiesa subì una trasformazione significativa e venne riccamente decorata con stuccature elaborate raffiguranti motivi geometrici, vegetali e angeli. Nella chiesa c’è anche un’Ultima cena dipinta, niente meno, da Murillo. Purtroppo la chiesa si può visitare solo durante gli orari della messa (a feb 2025 erano: h11 e h20:00 dal lunedì al venerdì, h11-13-20 il sabato e la domenica), quindi ti dovrai organizzare per bene se vuoi vederla. 

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Chiesa di Santa Maria la Blanca a Siviglia
Chiesa di Santa Maria la Blanca
Chiesa di Santa Maria la Blanca, Siviglia
Chiesa di Santa Maria la Blanca

5.Casa de Salinas

Se mi segui da tempo, sai bene che i palazzi storici sono la mia passione quindi, non potevo assolutamente ignorare Casa de Salinas, un elegante palazzo del XVI che si trova a pochi passi dalla Cattedrale e dall’Alcázar. Costruito durante il periodo rinascimentale, quando Siviglia era una delle città più prospere d’Europa, anche questo palazzo combina armoniosamente elementi architettonici gotici, mudéjar e rinascimentali. Nel corso dei secoli, l’edificio ha subito varie modifiche, fino a quando, all’inizio del ‘900, la famiglia Salinas acquistò la proprietà e intraprese un lungo restauro per riportarla al suo splendore originale. Oggi, la Casa de Salinas è ancora una residenza privata, tuttora abitata, motivo per cui si può visitare solo il pian terreno e non gli appartamenti al piano superiore ahimè. Il biglietto d’ingresso, che costa 10€, include l’audioguida; durante la visita è possibile ammirare il magnifico patio centrale con colonne in marmo, soffitti decorati e azulejos, e tutte le stanze che vi si affacciano. Anche qui c’è un bellissimo mosaico romano del II secolo d.C., proveniente sempre da Italica

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Casa de Salinas, Siviglia
Casa de Salinas
Casa de Salinas, Siviglia
Casa de Salinas

6.CAAC – Centro Andaluz de Arte Contemporaneo 

Se devo essere sincera questo museo è stato forse il posto che mi è piaciuto di più di tutti i giorni trascorsi a Siviglia, soprattutto per l’atmosfera che vi si respira. Il Centro Andaluz de Arte Contemporáneo (CAAC) è un centro culturale dedicato alla promozione e alla diffusione dell’arte contemporanea e si trova sull’isola della Cartuja, più in particolare nell’ex Monastero de Santa María de las Cuevas. Il monastero, che risale al XIV, ricevette addirittura Cristoforo Colombo che preparò, proprio qui, il suo secondo viaggio in America. Nell’800 divenne poi una caserma e, dal 1841, una fabbrica di ceramica che rimase in funzione fino al 1982. La struttura venne, infine, restaurata in occasione dell’Expo del 1992, e riaprì come spazio espositivo. Il CAAC ospita una collezione permanente che include opere di artisti andalusi, nazionali e internazionali, e organizza regolarmente mostre temporanee, seminari, concerti e altre attività culturali. È molto bello anche il giardino, pieno di alberi di aranci, limoni e pompelmi. L’ingresso a CAAC è gratis dal martedì al venerdì dalle 18 alle 20 e il sabato dalle 10 alle 20, mentre è chiuso il lunedì.

Centro Andaluz de Arte Contemporáneo (CAAC)
Centro Andaluz de Arte Contemporáneo (CAAC)
Centro Andaluz de Arte Contemporáneo (CAAC)
Centro Andaluz de Arte Contemporáneo (CAAC)

7.Barrio de la Macarena

Quando si visita Siviglia solo per 2 giorni è molto difficile che si arrivi fino al Barrio de la Macarena, pur essendo uno dei quartieri più autentici di Siviglia, legato a doppia mandata alle sue tradizione. Avendo però più tempo a disposizione, però, ti consiglio di dedicargli almeno mezza giornata. Passeggiando per le sue strade,infatti, si possono scoprire tesori incredibili come l’Iglesia de San Luis de los Franceses, un capolavoro del barocco sivigliano con una facciata riccamente decorata e interni sfarzosi. Non lontano, la maestosa Basílica de la Macarena che ospita la venerata statua della Virgen de la Esperanza Macarena, protagonista delle celebrazioni della Semana Santa. Accanto alla basilica, l’Arco de la Macarena è un’antica porta della città che testimonia il passato moresco di Siviglia. Un’altra chicca è il Palacio de los Marqueses de la Algaba, un elegante edificio in stile mudéjar che oggi funge da centro culturale, con varie mostre e attività ad ingresso gratuito. A poca distanza, ogni giovedì mattina si svolge il Mercadillo histórico “El Jueves”, un mercatino delle pulci molto carino e lì accanto c’è anche il mercato alimentare, perfetto per la pausa pranzo. 

Iglesia de San Luis de los Franceses, Siviglia
Iglesia de San Luis de los Franceses
la venerata Virgen de la Esperanza Macarena
la venerata Virgen de la Esperanza Macarena
Mercadillo histórico "El Jueves"
Mercadillo histórico “El Jueves”

8.Capilla de San José 

La Capilla de San José è veramente una perla, incastonata trai vicoli del centro, a pochi passi da Calle Sierpes, la Via del Corso di Siviglia. Costruita nel XVII secolo dalla corporazione dei falegnami, è uno degli edifici religiosi più affascinanti della città, nonostante le sue piccole dimensioni. La facciata, decorata con mattoni e piastrelle colorate, è sormontata da un elegante campanile a due livelli, che spicca tra i vicoli stretti della zona. Ma è l’interno a lasciare senza fiato: un tripudio di stucchi dorati, affreschi e un altare maggiore spettacolare, opera dello scultore Duque Cornejo, che raffigura il matrimonio della Vergine Maria con San Giuseppe. La chiesa ha orari un pò strani, è aperta solo dalle h10 alle h12:30 (perlomeno a febbraio 2025) ed è chiusa sia il sabato che il lunedì, ma vale la pena tentare, anche più volte. 

scorcio sulla Capilla de San José
scorcio sulla Capilla de San José
Capilla de San José, Siviglia
Capilla de San José

9.Archivio General de indias 

L’Archivio Generale delle Indie si trova a due passi sia dalla Cattedrale che dal Real Alcazar ma non è molto conosciuto in realtà. Situato in un elegante ed imponente edificio rinascimentale, l’archivio fu istituito nel 1785 per volere di Carlo III, con l’obiettivo di centralizzare tutta la documentazione relativa all’amministrazione delle colonie spagnole, all’epoca all’apice della sua espansione. Al suo interno sono conservati circa 43.000 fascicoli, per un totale di oltre 80 milioni di pagine e 8.000 mappe, che raccontano la storia dell’Impero spagnolo nelle Americhe e nelle Filippine (e chi se lo ricordava che le Filippine sono state una colonia spagnola!). Tra i documenti più preziosi si trovano testi autografi di Cristoforo Colombo e Magellano, ma i documenti sono esposti a rotazione. L’ingresso è gratuito, un motivo in più per farci un giro. 

Archivio General de indias 
Archivio General de indias 
Archivio General de indias 
Archivio General de indias 

10.Italica

Dopo averti parlato dei suoi mosaici, non posso non consigliarti di includere il sito archeologico di Italica nel tuo itinerario di 4 giorni a Siviglia. Italica si trova a Santiponce, a breve distanza da Siviglia. Fondata nel 206 a.C. da Publio Cornelio Scipione l’Africano per accogliere i feriti e i veterani della seconda guerra contro i Cartaginesi, Itálica è nota anche per aver dato i natali agli imperatori Traiano e Adriano. La città è stata abbandonata dopo soli 150 anni dal suo apogeo, ma quello che resta permette di comprendere quello che erano le sue dimensioni e la sua importanza. Quello che si vede oggi sono le antiche strade romane, alcune case con mosaici ben conservati (quelli che non si trovano nei vari palazzi nobiliari di Siviglia) e un imponente anfiteatro che un tempo poteva ospitare fino a 25.000 spettatori, uno dei più grandi al mondo. 

Come raggiungere Itálica da Siviglia:

  • Autobus: Dalla stazione degli autobus di Plaza de Armas puoi prendere quello diretto a Santiponce. Il viaggio dura intorno ai 30 minuti e il costo del biglietto è di circa 1,60 €.
  • Auto/taxi/Uber: Itálica si trova 9 km fuori dal centro di Siviglia e la sia può raggiungere in auto in circa 20 minuti.
  • In bicicletta: partecipando a questo tour guidato di mezza giornata

Gli orari cambiano in base ai periodi dell’anno quindi ti consiglio di verificarli prima della visita dal sito ufficiale perchè potrebbero subire variazioni. L’ingresso è gratuito per i cittadini dell’Unione Europea, mentre per gli altri visitatori il costo è di 1,50 €

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Italica
Italica

Cosa vedere nei dintorni di Siviglia

Se hai 4 (o più giorni) per visitare Siviglia puoi anche pensare di utilizzare un giorno per fare una gita fuoriporta. In particolare ti consiglio:

  • Gita a Cadice: la mia città del cuore in Andalusia, la puoi raggiungere comodamente in treno in 1h e 30’ (puoi controllare gli orari e acquistare i biglietti dal sito della Renfe). Vale la pena anche solo per farsi un bel pranzo di pesce vista mare.
  • Escursione ai Paesi Bianchi e a Ronda: i pueblos blancos sono i villaggi tipici più belli più della Spagna del Sud e sono chiamati così per le caratteristiche casette dalle pareti bianche. Questa escursione è complicata da fare in autonomia, senza auto, perchè i paesi sono tanti e distanti tra loro. Ti consiglio di partecipare ad un tour organizzato come questo
  • Escursione al Caminito del Rey: un posto stupendo dal punto di vista naturalistico, ma solo se non soffri di vertigini. Ci si addentra nel Desfiladero de los Gaitanes, una profonda gola scavata dal fiume Guadalhorce, percorrendo una serie di passerelle sospese a quasi 105 metri d’altezza. Puoi prenotarla qui (anche in questo caso, è complicato farla in autonomia). 
vista dalla Cattedrale di Cadice
vista dalla Cattedrale di Cadice
Caminito del Rey, Andalucia
Caminito del Rey

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Scritto da:
Mi chiamo Valentina Borghi e sono una viaggiatrice esperta e una travel blogger / travel influencer full time dal 2018. Sono anche una nomade digitale e trascorro buona parte dell’anno in viaggio, da sola o accompagnando gruppi in giro per il mondo. Amo i vulcani, i deserti, il Sudamerica e l’Asia Centrale, amo i gatti, New York, l’astronomia, e la musica elettronica. Ho visitato 95 paesi del mondo e se mi chiedete qual è il mio viaggio della vita..decisamente l’Antartide!

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