Cosa vedere a Barcellona: 20 luoghi da non perdere

Barcellona è di gran lunga la città che ho visitato più volte in assoluto fuori dall’Italia e, dopo “soli” 7 anni dall’apertura del blog, ho deciso finalmente di dedicarle un articolone. Sul blog trovate già due articoli su Barcellona (uno sui luoghi insoliti e l’altro sui ristoranti), ma qui ho voluto raccogliere i must, i 20 luoghi da non perdere se ci andate per la prima volta. Capoluogo della Catalogna, Barcellona è la seconda città più popolosa della Spagna; è cosmopolita e piena di vita, con tanti musei, tanti festival (su tutti il Primavera Sound e il Sònar) e un numero imprecisato di luoghi belli da visitare. Come altre città di cui ho scritto e che reputo le più belle d’Europa (come Vienna, Praga, Parigi o Lisbona), anche a Barcellona il tempo non sembra bastare mai. Eccovi allora la mia guida su cosa vedere a Barcellona se ci andate per la prima volta, per non lasciarvi sfuggire i 20 luoghi da non perdere in assoluto. Come sempre però inizierei dalle informazioni pratiche. 


Parc Guell - Barcellona
Parc Guell a Barcellona

Come raggiungere il centro di Barcellona dall’aeroporto El Prat

L’Aeroporto Josep Tarradellas Barcelona-El Prat (BCN) è a circa 12 km dalla città ed è collegato al centro da vari mezzi di trasporto. Mediamente il trasferimento dura circa 40 minuti, compreso il tempo di attesa. L’aeroporto è diviso in Terminal T1 e T2 e ognuno ha punti di partenza specifici per i mezzi di trasporto, quindi fate bene attenzione a orari e fermate delle navette, soprattutto quando tornerete dalla città in aeroporto.

  1. L’Aerobus collega l’aeroporto con il centro di Barcellona e ha il capolinea a Plaça de Catalunya. Parte ogni 8/15 minuti da entrambi i terminal e costa 5,90 euro per l’andata e 10,20 euro A/R (il biglietto del ritorno è valido per due settimane dalla prima convalida).
  2. Il treno è un altro mezzo economico e veloce (costa 4,60 euro), ma parte solo dal terminal T2 e passa ogni 30 minuti. Il tempo di percorrenza è di circa 30/40 minuti e vi basterà seguire le indicazioni “Refne”
  3.  La metropolitana L9S è la più frequente, passa infatti ogni 7 minuti ma non collega direttamente con il centro. Il biglietto costa circa 5 euro e impiegherete circa 40 minuti. Controllate, però, se una delle fermate si trova in prossimità del vostro alloggio, altrimenti dovrete fare almeno un cambio. 
  4. Con un transfer privato (prenotabile da questo sito). Soprattutto se siete in ⅔ o più è di gran lunga il modo più rapido e comodo per raggiungere il vostro hotel. 

Come spostarsi a Barcellona

Barcellona è una città abbastanza estesa e le più importanti attrazioni turistiche sono dislocate in quasi tutti i quartieri. Il modo migliore per visitare il centro e i vari quartieri è senza dubbio a piedi, ma per spostarsi da un posto all’altro la soluzione migliore è la metro. La metro è veloce e puntuale e raggiunge buona parte della città con le sue 8 linee e le sue 165 fermate. Il costo del singolo biglietto è di 2,40 euro. Per vedere qual è il modo migliore per raggiungere una destinazione io di solito uso Citymapper, che funziona in tutto il mondo e vi da tutte le info possibili e immaginabili (è un app gratuita!).

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metro a Barcellona
la metro di Barcellona

Dove dormire a Barcellona

Le zone che reputo migliori per dormire a Barcellona sono Gracia ed Eixample, che si trovano a ridosso del centro e sono famose per i viali alberati, le gallerie di arte contemporanea e le boutique indipendenti. Amo moltissimo anche El Born, conosciuto per le sue splendide stradine medievali e per il Museo Picasso, e Universitat, che si trova a due passi da Plaza de Catalunya, ed è una delle zone più comode in cui dormire per poi spostarsi a piedi.

  • Hostal Girona: struttura a metà strada tra un hotel e un b&b, questo ostello dista pochi minuti a piedi dalla stazione della metro Urquinaona, da Casa Batlló e dalla Pedrera di Gaudì ed è a circa 15 minuti dalla Rambla. L’ostello si trova in un edificio storico del XIX secolo e l’isolato cui appartiene è stato progettato dall’urbanista Ildefons Cerdà, che diede vita al quartiere Eixample.
  • Factory Gardens Barcelona: con un ottimo rapporto qualità prezzo, questa struttura offre alloggi con accesso ad un giardino o ad una terrazza. L’ubicazione è strategica: si trova proprio nel centro di Barcellona e a solo 1 km dalla spiaggia della Barceloneta. 
  • TOC Hostel Barcelona: a circa 700 metri da Plaça de Catalunya e a 2 minuti a piedi dalla stazione della metro Universitat, questo ostello ha una bellissima piscina all’aperto e una terrazza panoramica. La struttura è accogliente, arredata con gusto, pulita e ben organizzata. Le camere sono sia private che in camerata e gli spazi comuni sono molto belli. 

Per aiutarti a preparare la valigia per Barcellona trovi le liste da spuntare e tanti consigli utili nell’articolo su Cosa mettere in valigia per ogni occasione.

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Barcelona Explorer Pass e ArtiketBCN

Se visitate Barcellona per la prima volta vi consiglio di comprare il Go City – Barcelona Explorer Pass, una tessera che vi permetterà di prenotare l’accesso a 2, 3 o 4 delle attrazioni turistiche più importanti della città e di risparmiare sui biglietti dei singoli ingressi. Il costo è rispettivamente di 44, 62 o 79 euro. Il Pass è acquistabile online; dopo il pagamento avrete un vaucher in formato digitale e potrete usufruire  della cancellazione gratuita delle prenotazioni fino a 24 ore prima dell’attività scelta. Tra le attrazioni incluse ci sono la Sagrada Familia e la Pedrera. 

Un’altra opzione per risparmiare tempo e denaro è la tessera ArtiketBCN, un abbonamento che permette di accedere, evitando la coda, a 6 tra i più importanti musei di Barcellona (Macba, Fondazione Joan Mirò, Museo Picasso, Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona, Museo Nazionale di Arte Catalana e Fondazione Antoni Tapies) e risparmiando la metà rispetto ai biglietti singoli. L’abbonamento è acquistabile online, ed ha un costo di 38 euro per gli adulti, mentre per i minori di 16 anni è gratuito. L’ArtiketBCN ha una validità di 3 mesi dal giorno della prima visita.

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Torre Glories - Poblenou
la Torre Glories

Cosa vedere a Barcellona: 20 luoghi da non perdere

1. Placa de Catalunya

Il luogo da cui tutti partono per esplorare Barcellona è sempre Plaça de Catalunya. Punto nevralgico della città, questa grandissima piazza unisce la città vecchia (Ciutat Vella) al quartiere di Eixample. Inaugurata da Re Alfonso XIII nel 1927, questa piazza è considerata un museo a cielo aperto. Circondata da edifici modernisti di straordinaria bellezza, Plaça de Catalunya ospita numerose fontane monumentali e gruppi scultorei, realizzati da grandi artisti catalani. Una delle statue più importanti è quella dedicata al Presidente Macia, simbolo della lotta per l’indipendenza catalana durante la dittatura franchista. Placa de Catalunya è anche uno dei pilastri della vita commerciale di Barcellona, grazie a hotel di lusso, centri commerciali, teatri e bar costruiti in occasione dell’Esposizione Internazionale del 1929. Non perdetevi la vista migliore della piazza dall’ultimo piano del El Corte Inglés.

CURIOSITA’: qui si svolge la più famosa celebrazione catalana, la festa della Diada, l’11 settembre. Questa festa commemora la perdita dell’indipendenza della Catalogna dal resto della Spagna. 

Plaza de Catalunya - Barcellona
Plaça de Catalunya

2. La Rambla 

Stravagante e cosmopolita, La Rambla è la via più conosciuta di Barcellona. Lunga più di 1 km, questa strada unisce Placa de Catalunya con il mare. Affollata giorno e notte, sulla Rambla è possibile imbattersi in artisti di strada, bancarelle di souvenir, fiorai e venditori ambulanti. Oltreché in edifici e simboli di rilevante interesse. Tra questi la Fontana di Canaletes, della quale si narra che chiunque beva la sua acqua sarà destinato a tornare in città; la Església de Betlem, chiesa del XVIII secolo con una strepitosa facciata barocca; il Palau de la Virreina, spazio espositivo in stile roccocò; e il Gran Teatru del Liceu, teatro dell’Opera di Barcellona. A pochi passi dal teatro è possibile ammirare un mosaico circolare, composto da tasselli di ceramica,  realizzato da Joan Miró. La Rambla è anche il territorio di caccia di tutti i borseggiatori di Barcellona quindi tenete d’occhio i vostri averi mentre ammirate ciò che vi circonda. Sulla Rambla c’è anche la Boqueria, storico mercato di Barcellona, che attrae ogni giorno migliaia di visitatori. Attivo fin dal XIII secolo, il mercato ospitava contadini e allevatori che giungevano in città per vendere i loro prodotti.

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Las Ramblas - Barcellona
Las Ramblas

3. Il Barrio Gotico

Tra la Rambla e via Laietana si trova il Barrio Gotico, il quartiere più antico della città. Centro della Ciutat Vella, il Barrio è un labirinto di piccole strade su cui affacciano i palazzi del potere catalano ed edifici antichi, risalenti a prima del  Medioevo. L’impianto urbanistico del quartiere ha un’impronta romana, con la tradizionale divisione in decumani. All’epoca dell’imperatore Augusto il Barrio Gotico fu, infatti, scelto per fondare una colonia romana, il cui foro era dove oggi sorge Placa de Sant Jaume. Questa piazza è considerata il cuore politico di Barcellona, perchè ospita da un lato il Palau de la Generalitat, sede del governo catalano, e dall’altro lato l’Ajuntament, il Municipio.Nel quartiere gotico si trova anche una delle piazze più belle della città: Placa Reial. Circondata da una galleria di archi, da austeri palazzi ottocenteschi e da palme maestose, la piazza ospita al suo centro la fontana con Tre Grazie, con i lampioni disegnati da un giovanissimo Gaudì. Il tour del Barrio Gotico è incluso anche nel Go City – Barcelona Explorer Pass.

Bartio Gotico - Barcellona
il Barrio Gotico

4. Cattedrale di Santa Creu e Santa Eulalia

Non distante dalla piazza sorge la Cattedrale di Santa Creu e Santa Eulalia, uno dei più importanti esempi di architettura gotico-catalana e uno dei luoghi da non perdere a Barcellona. Conosciuta anche con il nome La Seu, questa Cattedrale è dedicata al martirio di Santa Eulalia, avvenuto durante le persecuzioni di Diocleziano. Sul perimetro orientale si trovano infatti i resti di una basilica paleocristiana, che rimase in piedi fino al 1046. Ma fu solo nel 1298 che venne costruito il luogo di culto che oggi possiamo ammirare. La facciata decorata con fregi fu invece costruita nel 1890. L’interno ha 3 navate, 29 cappellette laterali, un coro adornato con 140 statue di santi, una cripta con le spoglie della Santa e un chiostro medievale abbellito da alberi, fontane e 13 oche, in memoria del prematuro sacrificio della “santa bambina”. Da non perdere un giro sul tetto e nella torre campanaria. 

Cattedrale La Seu
la Cattedrale di Barcellona

5. Museo Picasso

Tra i numerosi musei che si trovano a Barcellona, il Museo Picasso è tra i più visitati. Inaugurato nel 1963, il museo è dedicato all’intensa attività artistica di Pablo Picasso, pittore e scultore catalano, precursore del Cubismo. Il legame con la città è sempre stato stretto, tanto che Picasso ha frequentato proprio a Barcellona l’Accademia di Belle Arti e qui ha iniziato la sua carriera. Il museo ospita 4300 opere, appartenenti al periodo che va dal 1890 al 1957. Sviluppato su tre piani, il museo è dislocato in cinque palazzi medievali adiacenti, nel quartiere de La Ribera. Ci sono diverse particolarità che caratterizzano questo museo, rispetto agli altri due dedicati all’artista a Malaga e Parigi: racconta con molta cura il primo periodo della vita di Picasso,  ospita l’intera collezione della serie “Las Meninas” e possiede un archivio fotografico molto ricco sulla vita dell’artista. Il biglietto per accedere al Museo Picasso è incluso nell’ArtiketBCN.

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Museo Picasso - Barcellona
il Museo Picasso

6. El Raval

Vivace e rumoroso, il Raval è uno dei quartieri più popolosi di Barcellona. Sorto dall’ampliamento delle mura medievali della città, la sua origine risale al periodo della peste nera che aveva dimezzato la popolazione barcellonese. Così, per proteggere la zona, Pietro III d’Aragona decise di far costruire in questo quartiere una serie di orti che, in caso di epidemie, avrebbero fornito cibo a sufficienza. Vi furono inoltre collocati ospedali, lebbrosari e orfanotrofi per maggior sicurezza.Passeggiando lungo le vie del Raval è possibile incontrare una popolazione variopinta e multiculturale, dai bohemien agli skater fino agli street artist. Tra le attrazioni da non perdere, vi consiglio una visita a Palau Guell, costruito da Gaudì tra il 1885 e il 1890. Con una facciata sobria, quasi priva di decorazioni, questo palazzo è dotato di ogni lusso. 

El Raval - - Barcellona
El Raval

7. Museo di Arte Contemporanea di Barcellona (MACBA)

Tra le cose da vedere a Barcellona vi consiglio anche il MACBA, che ingloba anche il Convento dels Angels, un esempio straordinario di architettura gotica. Il MACBA spicca per la sua struttura delicata e monumentale al tempo stesso. Ideato dall’architetto Richard Meier, il museo è stato inaugurato nel 1995 e da quel momento è diventato una delle attrazioni più popolari di Barcellona. Al suo interno il museo ospita circa 6000 opere d’arte, che appartengono alle avanguardie degli anni Venti, alle correnti materiche degli anni Cinquanta, al pop e alle avanguardie degli anni Sessanta e Settanta fino a correnti dei nostri giorni. L’accesso al museo è spesso affollato, ma grazie all’ArtiketBCN potrete risparmiare tempo e denaro e godervi al meglio le meraviglie esposte.

MACBA - Barcellona
il MACBA di Barcellona

8. El Born 

Il mio quartiere preferito di Barcellona; tra botteghe, locali e chiese, El Born è indubbiamente uno dei quartieri più alla moda della città. Conosciuto storicamente con il nome de La Ribeira, questo quartiere è un labirinto di strade che si animano sia di giorno che di notte. Tra le attrazioni da non perdere merita di certo una visita la Basilica di Santa Maria del Mar. Semplice e austera, la Basilica fu costruita a metà del ‘300 ed è uno degli esempi di stile gotico-catalano. In contrapposizione con la Cattedrale, Santa Maria del Mar è considerata la chiesa del popolo perché mercanti, artigiani e marinai del quartiere parteciparono fisicamente ed economicamente alla sua costruzione. La Basilica è anche conosciuta come la chiesa dei marinai, che in occasione della loro partenza in mare vi si recavano per chiedere protezione. Il biglietto è incluso nel Go City – Barcelona Explorer Pass.

El Born - Barcellona
pazzetta del Born

9. Palau de la Musica Catalana

Il Palau de la Musica Catalana, la sala concerti e sede dell’Orfeó Catalá (la società corale della Catalogna) è una dei luoghi da non perdere a Barcellona. Progettato dall’architetto Lluís Domènech i Montaner, il Palau è uno dei maggiori esempi del modernismo catalano. Costruito tra il 1905 e il 1908, questo palazzo fu concepito in modo da risaltare rispetto alla sobrietà dei palazzi che lo circondano. Con una facciata in mattoni rossi, adornata da archi e motivi floreali e con interni finemente decorati con mosaici in ceramica, cristallo e vetri smaltati, la struttura è anche conosciuta come “giardino della musica”. Il Palau è stato dichiarato monumento nazionale nel 1971 e dopo sette anni di lavori di ammodernamento, tra il 1982 e il 1989, la struttura è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO nel 1997.

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Palau de la Musica Catalana
Palau de la Musica Catalana

10. Parc de la Ciutadella

Situato nel quartiere de La Ribeira, il Parco della Cittadella è il polmone verde della città. Per molti anni unico parco di Barcellona, il parco venne costruito sui terreni dove sorgeva la fortezza cittadina. Ispirato ai Giardini del Lussemburgo di Parigi, il Parc de la Ciutadella fu commissionato in occasione dell’Esposizione Universale del 1888. Insieme all’architetto Josep Fontserè i Mestre, vi collaborò anche Antoni Gaudì, che si occupò della costruzione della fontana della cascata. Nel Parco ci sono diversi edifici storici, musei e istituti legati alle scienze naturali, oltre che l’Arsenale della Cittadella, sede del Parlamento della Catalogna. 

Parc de la Ciutadela
Parc de la Ciutadela a Barcellona

11. Port Vell 

Tra i 20 luoghi da non perdere a Barcellona, un posto importante spetta al Porto Vecchio (Port Vell) con il suo splendido lungomare (Passeig Maritim), che inizia proprio alla fine della Rambla. Il modo in cui oggi il porto si presenta è ben lontano da ciò che era stato per anni prima delle Olimpiadi del 1992: un luogo fatiscente, con fabbriche portuali malmesse, piazzali di smistamento sudici e magazzini vuoti e abbandonati. Ma dopo il rinnovamento, il Port Vell è tra le mete più battute dai turisti grazie anche al vicino centro commerciale Mare Magnum e soprattutto grazie all’Aquarium, l’acquario marino più grande d’Europa. Inaugurato nel 1995, ospita 35 vasche di medie e grandi dimensioni, in cui vivono circa 450 specie diverse. Ogni bacino riproduce un’area marina specifica, come quella mediterranea o tropicale. Nella vasca principale, con circa 4 milioni di litri d’acqua, c’è l’Oceanarium, nel quale è possibile ammirare la vita sottomarina del Mediterraneo grazie al tunnel trasparente lungo ottanta metri che l’attraversa da un lato all’altro. Per poter ammirare il porto e il centro storico dall’alto, vale la pena salire sul Belvedere di Colombo.

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12. Barceloneta

Alla fine del Port Vell inizia il quartiere della Barceloneta, antico villaggio di pescatori, disabitato fino alla metà del XVIII secolo e poi riqualificato in occasione delle Olimpiadi del 1992. Tutt’oggi abitato da gente umile (ma la situazione sta cambiando), la Barceloneta è un luogo di grande fascino, con due anime: quella interna, composta da una fitta trama di piccole vie perpendicolari e parallele, con case popolari e vecchie osterie, e il lungomare. Quest’ultima, con la spiaggia della Barceloneta, è diventata una zona abbastanza mondana e vivace, piena di vita sia di giorno che di sera, grazie ai numerosi ristoranti, chioschi e locali. Nei weeek-end d’estate farete fatica a trovare un angolino libero!

Barceloneta
lungomare de la Barceloneta

13. Poblenou

Tra le cose da vedere a Barcellona vi consiglio di fare un giro anche a Poblenou, in italiano “Borgo Nuovo”. Parliamo di un vecchio quartiere industriale attorno al quale, alla fine del’800, nacquero aree residenziali poi abbandonate fino alla metà del’900. In occasione delle Olimpiadi del 1992 però, il quartiere ha subito una grande trasformazione urbanistica: gli edifici sono stati convertiti in abitazioni per gli atleti e le fabbriche e i magazzini in loft, gallerie d’arte e boutique. Tra le maggiori attrazioni del quartiere c’è la Torre Glories (alta 144 metri), conosciuta anche come Torre Agbar (Aguas de Barcelona) in omaggio alla compagnia idrica che la commissionò nel 1999 all’architetto francese Jean Nouvel. Proprio davanti ci sono un paio di nuovi  rooftop che valgono sicuramente una visita: quello dell’Hotel The Hoxton, con piscina, e amache balinesi, e la terrazza con piscina dell’Hotel SB Glow con vista mozzafiato sul quartiere (prenotazioni obbligatoria per entrambi). 

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Rooftop SB Glow  - Barcellona
Rooftop dell’hotel SB Glow

13. Port Olimpic 

Il recupero del Poblenou ha interessato anche la parte che affaccia sul mare: sono infatti nate nuove spiagge ed è stato costruito un nuovo porto, il Port Olimpic, che dopo la fine dei giochi, è divenuto un porto turistico, con una capacità di circa 700 ormeggi. Sia all’interno che nei dintorni del porto oggi è possibile trovare ristoranti alla moda (di alcuni ve ne ho parlato nell’articolo sui Ristoranti di Barcellona), club e moderni grattacieli. Il simbolo del Port Olimpic è una grande struttura in rame che rappresenta una balena stilizzata, ben visibile da ogni punto del lungomare.  

Port Olimpic
Port Olimpic

14. Casa Batllò

Torniamo adesso nel quartiere Eixample per una delle attrazioni più belle di Barcellona, soprattutto se amate le opere di Gaudì. Al civico 43 di Passeig de Gracia, il più grande viale della città, non chè arteria principale del quartiere, sorge una delle più belle e originali costruzioni create da Antoni Gaudí. Casa Batlò fu commissionata all’architetto catalano da un ricchissimo industriale del settore tessile, Josep Batllò, che voleva rimodernare un palazzo molto modesto nella zona che stava divenendo luogo di elezione della borghesia cittadina. Il palazzo fu elevato di due piani, venne ampliato il cortile centrale e fu rivoluzionata la facciata principale. Il piano nobile, il primo piano, divenne la residenza della famiglia e gli altri quattro piani furono divisi in otto appartamenti da affittare. La facciata di Casa Batlò ha un aspetto magico e fiabesco, ma anche l’interno lascia senza fiato, tanto che nel 2005 l’edificio è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. 

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Casa Batlò
Casa Batlò

15. La Pedrera

Un’altra opera d’arte del maestro Gaudì che crea assoluto stupore è La Pedrera. Conosciuta anche come Casa Milà, dal nome del suo committente Pere Milà, ricco uomo d’affari delle industrie tessili, La Pedrera è situata in un angolo di Passeig de Gracia, precisamente in calle Provenca. Casa Milà fu costruita tra il 1906 e il 1912, ma venne Inizialmente ridicolizzata per il suo stile eccessivamente moderno per i tempi,e la sua costruzione non fu terminata da Gaudì a causa di aspre divergenze con i committenti. Gaudì, però, riuscì a portare a termine i lavori della terrazza, che è divenuto uno dei simboli di Barcellona: piena di curve, di camini che sembrano sculture e di prese d’aria dalle forme sinuose. Anche questa casa è Patrimonio dell’umanità ed è tra i primi edifici dell’era industriale ad essere accolto nella lista dei luoghi più belli del mondo. Per entrare, senza fare code conviene comprare online il biglietto salta-fila. La Pedrera è inclusa anche nel Go City – Barcelona Explorer Pass.

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La Pedrera
la Pedrera

16. La Sagrada Familia

Il Tempio Espiatorio della Sacra Famiglia, meglio noto come Sagrada Familia, è una basilica costruita nello stile del modernismo catalano. La sua costruzione inizia nel 1882, su progetto dell’architetto Francisco de Paula del Villar y Lozano, ma passa poi nelle mani di Antoni Gaudì, che modifica interamente il progetto. Con decorazioni sofisticate e ceramiche dai colori vivaci, la Sagrada Familia è uno dei simboli più importanti di Barcellona, oltre a essere il monumento più visitato della Spagna, con più di 4,5 milioni di ingressi all’anno. Gaudì si dedicò esclusivamente alla costruzione della basilica dal 1914 fino al giorno della sua morte e non ebbe così modo di vedere il completamento della facciata. Nel 1936 un incendio nella cripta distrusse i progetti di Gaudì e da quel momento la costruzione è stata affidata a numerosi architetti, che hanno portato e porteranno avanti i lavori, che dovrebbero venire ultimati nel 2026 in occasione del centenario della morte di Gaudì. La visita guidata è inclusa nel Go City – Barcelona Explorer Pass, altrimenti si può acquistare separatamente tramite questo sito.

La Sagrada Familia
la Sagrada Familia di Gaudì

17. Gràcia 

Costellato di viali alberati, botteghe artigiane e piccole piazze dal panorama rilassante, Gràcia è uno dei quartieri più autentici della città. Il suo fascino deriva di certo dalle sue origini di villaggio, che tuttora sono visibili sia nella struttura urbanistica (strade piccole e palazzi bassi) che nelle feste paesane ospitate durante tutto l’anno. Considerato il quartiere più amato dagli abitanti di Barcellona, Gràcia offre molte attrazioni, tra le quali Casa Vicens, la prima casa privata in stile modernista costruita da Gaudì nel 1883 (di cui vi ho già parlato nell’articolo su Barcellona insolita), e molti scorci indimenticabili sulla città.

Casa Vicens - Barcellona
Casa Vicens a Gracia

18. Parc Guell

Il più bello e il più famoso di questi punti panoramici è a Parc Guell, parco maestoso opera del genio di Gaudì. Commissionato dall’imprenditore Eusebi Guell nel 1900, Parc Guell richiama l’atmosfera dei parchi residenziali britannici cui è ispirato e ospita monumenti e strutture architettoniche di incredibile gusto e fattura. Tra essi c’è la scalinata d’accesso, che conduce alla Sala Hipostilia, luogo destinato a ospitare un mercato, composta da 86 colonne in stile dorico, sopra la quale c’è la terrazza ondulata. Si trova qui anche la famosa Scala del Drago, scultura a forma di salamandra, ricoperta da mosaici colorati, ormai divenuta simbolo del parco. Durante tutto l’anno Parc Guell è anche una suggestiva location, dove vengono ospitati eventi musicali e culturali di grande interesse. 

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Parc Guell
Parc Guell

19. Montjuic 

Tra i punti panoramici più belli di Barcellona c’è sicuramente Montjuic, un promontorio che si trova a sud di Barcellona. Il nome, che tradotto significa “monte degli ebrei”, deriva con buone probabilità dal ritrovamento di un cimitero ebraico che sorgeva lì nel Medioevo. È possibile raggiungere la collina con una teleferica, che offre la possibilità di godere non solo di una vista unica sulla città ma anche di scorgere le varie attrazioni presenti nel parco: la Fontana Magica di Montjuic, il Castello di Montjuic e il Poble Espanyol, un museo di architettura spagnola a cielo aperto. Ma l’attrazione più importante di Montjuic è senza dubbio la Fundaciò Joan Mirò, che ospita la più bella collezione al mondo delle opere di Joan Mirò: 300 quadri, più di 5000 disegni e 150 sculture. Il biglietto d’ingresso è incluso nell’ArtiketBCN.

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Montjiuc - Barcellona
Castello di Montjuic

20. Placa de Espanya

Chiudo quest’articolo sulle cose da vedere a Barcellona con Placa de Espanya. Ai piedi del Montjuic e sua monumentale porta d’accesso, con le Torri Veneziane, Placa de Espanya fu costruita nel 1929 durante l’Esposizione Universale ed è in parte ispirata a Piazza San Pietro al Vaticano. Al centro ospita la Fontana dei Tre Mari, e intorno monumento diversi monumenti e attrazioni come l’affascinante scheletro della vecchia arena di Barcellona, il Palau Nacional, il Caixa Forum, un enorme spazio museale che ospita mostre sempre diverse e il Padiglione Mies van der Rohe. Quest’ultimo fu progettato da van der Rohe e Lilly Reich per ospitare il padiglione nazionale della Germania durante l’Esposizione Internazionale di Barcellona nel 1929 e per il ricevimento ufficiale del Re Alfonso XIII e della Regina Victoria Eugenia da parte delle autorità tedesche. Oggi ospita l’omonima Fondazione che si occupa della conservazione della struttura, della divulgazione dell’originalità creativa di Mies van der Rohe e della promozione dell’architettura contemporanea. 

Placa de Espanya
Placa de Espanya

Alcune immagini di stock sono prese da Depositphotos

FAQ su Barcellona

Qual è il posto più bello di Barcellona?

È veramente difficile dire quale sia il posto più bello di Barcellona, sia perchè la bellezza è un concetto molto soggettivo, sia perchè Barcellona ha decine di attrazioni veramente incredibili. Personalmente tra i posti più belli di Barcellona inserisco sicuramente tutte le opere di Gaudì (la Pedrera, Casa Batlò, Parc Guell, la Sagrada Familia, ecc), ma anche le architetture moderniste come il Palau de la Musica Catalana, e i quartieri del Born e del Raval.

Quanto tempo ci vuole per visitare Barcellona?

Per visitare Barcellona servono almeno 3 giorni, perlomeno se ci andate per la prima volta. Oltre a visitare i quartieri, ci sono anche tanti musei e tante case-museo assolutamente imperdibili.

In che quartiere soggiornare a Barcellona?

Le zone che reputo migliori per dormire a Barcellona sono Gracia ed Eixample, che si trovano a ridosso del centro e sono famose per i viali alberati, le gallerie di arte contemporanea e le boutique indipendenti. Amo moltissimo anche El Born, conosciuto per le sue splendide stradine medievali e per il Museo Picasso, e Universitat, che si trova a due passi da Plaza de Catalunya, ed è una delle zone più comode in cui dormire per poi spostarsi a piedi.

Quanto costano i ristoranti a Barcellona?

Di media i ristoranti a Barcellona costano più o meno come in Italia. Trovate tanti indirizzi buoni per mangiare a Barcellona nell’articolo che ho scritto sui Ristoranti a Barcellona: una guida da non perdere.

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Mi chiamo Valentina e sono una travel blogger full time dal 2018. Sono anche una nomade digitale e trascorro buona parte dell’anno in viaggio, da sola o accompagnando gruppi in giro per il mondo. Amo i vulcani, i deserti, il Sudamerica e l’Asia Centrale, amo i gatti, New York, l’astronomia, e la musica elettronica. Il mio viaggio della vita? Decisamente l’Antartide!

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