Dopo esser stata più volte alle isole Eolie e sulle Egadi, non potevo non visitare anche l’isola più grande al largo della Sicilia, ovvero Pantelleria. Costituita da almeno 14 vulcani spenti o quiescienti, Pantelleria è soprannominata la ‘perla nera del Mediterraneo’ per il colore scuro della sua terra, fatta interamente da detriti vulcanici. È un’isola ostica, sferzata dai venti, con poche infrastutture ed un accesso al mare decisamente scomodo, ma come tutte le isole vulcaniche ha un’energia e un fascino molto particolari. Quello che mi ha colpito di più sono sicuramente i suoi paesaggi, con il verde intenso dei vitigni e il contrasto stridente che si crea con le rocce nere della lava, i muretti in pietra a secco e il bianco dei tetti dei dammusi. Dopo averla esplorata in lungo e in largo per una settimana mi sento di dire che Pantelleria non è sicuramente l’isola adatta a chi ama la vita da spiaggia, ma è perfetta per chi ha uno spirito più avventuroso, per chi ama le vacanze attive, l’ottimo cibo e l’ottimo vino.
In questo articolo:
Come arrivare a Pantelleria
Pantelleria può essere raggiunta in aereo, in traghetto o in aliscafo, ma rispetto alle isole della Sicilia i collegamenti non sono molti.
In aereo
L’aeroporto di Pantelleria si trova nella parte nord dell’isola, vicino alla cittadina omonima, e vi atterrano giornalmente voli che provengono da Trapani e da Palermo (con la compagnia danese DAT). In estate, da giugno alla fine di agosto, è possiile raggiungere l’isola con voli diretti provenienti da Milano, Verona, Venezia e altre città italiane con Volotea. I biglietti sono abbastanza cari, ma prenotandoli con un bel pò di anticipo si trovano anche tariffe abbordabili.
In traghetto/aliscafo
Da Trapani si può raggiungere Pantelleria in traghetto tutto l’anno, quasi tutti i giorni, con la compagnia Siremar (qui trovate orari e prezzi). Il traghetto parte la sera tardi e arriva all’alba sull’isola, ed è possibile portare anche l’auto. Solo in estate poi, da giugno a settembre, ai traghetti si aggiungono anche gli aliscafi della Liberty Lines, con una corsa al giorno, che impiegano 2 ore e mezza circa.
Pantelleria: informazioni generali
Non so perchè poi, ma immaginavo Pantelleria come un’isola piatta e brulla (tipo Favignana per intenderci), e sono rimasta molto colpita nel vedere come sia profondamente diversa invece, con la Montagna Grande (alta quasi 1000 metri) e tantissima vegetazione. A questo si accompagna una bella scelta di ristoranti e locali di livello (Pantelleria è frequentata da sempre da un turismo vip o comunque di fascia alta), diverse sorgenti termali e una rete di sentieri molto ben organizzata e segnalata. È un’isola che conserva ancora uno spirito rurale autentico (praticamente tutti gli abitanti si dedicano all’agricoltura) e credo che questo sia il suo aspetto più bello. In diversi punti mi ha ricordato moltissimo l’isola di El Hierro, nelle Canarie.
Come muoversi a Pantelleria
Considerata la struttura dell’isola e i servizi che ci sono il mio consiglio è quello di noleggiare un’auto o uno scooter. Le strade sono spesso strette, in salita e/o sterrate, ma se noleggiate una panda o un’altra macchina piccola andrà benone. Per quanto riguarda le distanze, calcolate che si impiega poco più din mezz’ora ad attraversare tutta l’isola da nord a sud. Per confrontare i prezzi delle varie compagnie io di solito uso Discovercars , ma potete vedere anche direttamente sul sito di alcune compagnie locali come l’Autonoleggio Belvisi per risparmiare un pò. Io ho usato quest’ultimo e mi sono trovata bene. Anche per il noleggio dell’auto/scooter vale il discorso del ‘chi prima arriva meglio alloggia’ quindi, se potete, prenotate l’auto con un bel pò di anticipo, soprattutto per l’alta stagione.
Dove dormire: i dammusi di Pantelleria
La dominazione araba (che risale all’VIII secolo) ha lasciato un segno indelebile sull’isola, evidente nei famosi dammusi, le costruzioni tipiche dell’isola. Queste case tradizionali sono costituite da muri spessissimi e soffitti alti (che tengono la casa fresca anche in agosto), poche finestre e piccole, e tetti a cupola per raccogliere meglio la poca acqua piovana. Alcuni dammusi sono isolati, altri a gruppetti, e si trovano sparsi in tutta l’isola. Sono molto belli e, oltre alla terrazza, spesso hanno anche il bbq o una piscina. Rispetto alla zona dove scegliere il vostro alloggio sull’isola vi consiglio di orientarvi su Scauri (qui si trovano anche i bar/locali più animati di Pantelleria), Rekale, Khamma o la costa che va da Cala Tramontana fino a Punta Spadillo (per essere più comodi per raggiungere il mare) . Da evitare sicuramente la cittadina di Pantelleria, decisamente bruttina. Qui trovate alcuni dammusi in affitto che vi consiglio:
- Dammusi Solmar (Kamma)
- Dammuso Maestrale (Kamma)
- Dammuso Le due Cycas (Sibà)
- Dammuso Favarelle (Rekale)
- Dammuso Cloe (Scauri)
Le spiagge di Pantelleria
Iniziamo col dire che a Pantelleria non ci sono spiagge; tutta la costa è costituita da rocce vulcaniche abbastanza aguzze, frutto delle varie eruzioni. Dimenticatevi quindi di piantare l’ombrellone e addormentarvi sulla sabbia morbida: a Pantelleria ci sono solo scogli, più o meno piatti, ma pur sempre scogli (e zero ombra praticamente). In diversi punti però troverete delle piattaforme di legno e delle scalette che rendono più comoda l’esperienza e facilitano l’accesso al mare. Partendo da Pantelleria città in senso orario, le “spiagge” (o meglio i punti dove si può fare il bagno) sono questi (vi ho linkato la posizione esatta):
- Cala del Bue Marino: si trova subito fuori Pantelleria, ci sono degli scogli abbastanza piatti e l’accesso al mare è facile. Subito sopra c’è un chiosco dove mangiare e bere.
- Lago di Venere: l’unica spiaggia che si può definire tale è quella che circonda questo magnifico lago di origine vulcanica a forma di cuore, con tanto di sorgenti termali. Qui potrete fare i fanghi e sciacquarvi poi nelle acque chiarissime del lago. C’è un bar ristorante dove poter mangiare/bere all’ombra.
- Cala 5 denti: per raggiungere questa bellissima cala dall’acqua cristallina dovete percorrere un piccolo sentiero che parte da questo punto. Gli scogli non sono comodi ma la cala è molto bella.
- Laghetto dei gamberi e laghetto delle ondine: per raggiungere questi due laghetti formati da spettacolari formazioni laviche (ricorda molto la costa nord di Lanzarote) dovete parcheggiare qui e seguire poi il sentiero ben indicato per il laghetto delle ondine. Il laghetto dei gamberi si raggiunge da quest ultimo, con una breve arrampicata, verso destra guardando il mare. Davanti al faro, vicino al parcheggio c’è un chiosco.
- Cala Gadir: la mia caletta preferita di Pantelleria, con una pedana di legno, la scaletta e diverse piscine termali con acqua calda. Tre si trovano qui (fate attenzione che in una di queste l’acqua sgorga a 90°!) e un’altra, più grande, si trova invece qui, a 5’ a piedi, seguendo la costa. A Cala Gadir c’è un ristorante e un’enoteca e la villa di Armani si trova proprio sopra (chiamalo scemo!).
- Cala Tramontana: un porto minuscolo con un pugno di case. C’è la pedana di legno, delle comode scalette e un bar subito sopra.
- Cala Levante: si trova proprio alle spalle di Cala Tramontana e anche qui trovate una pedana e le scalette. Se il mare è mosso da una parte, è calmo dall’altra. Camminando per 10’ verso nord si può vedere bene l’arco dell’Elefante (ci sono anche degli scogli per fare il bagno).
- Balata dei Turchi e Punta Limarsi: per raggiungere entrambe dovete prendere questa deviazione dalla perimetrale e percorrere circa 3 km di strada sterrata (stretta e bruttina). Arriverete ad una postazione abbandonata della II Guerra Mondiale, dove la strada si biforca e troverete indicazioni per entrambe. Balata dei Turchi è una caletta davvero scenografica, con una grande scogliera a destra e delle rocce piatte e comode. Non c’è nulla per bere o mangiare, nè ombra, ma merita veramente.
- Cala Nikà: l’ultima spiaggia di Pantelleria che vi propongo è un pò faticosa da raggiungere, ma bella e con l’acqua chiara. In alcuni punti sgorga acqua caldissima dal fondale.
Pantelleria: cosa vedere e cosa fare
Trekking sulla Montagna Grande
Una delle cose più belle da vedere a Pantelleria è sicuramente la vetta del suo vulcano più alto, ovvero la Montagna Grande (836 mt). La strada inizia a salire dal piccolo villaggio di Sibà e incontrerete alcune aree attrezzate (tipo questa, con tavoli e acqua ). Si può arrivare in auto fin quasi alla vetta, ma esistono anche diversi sentieri che partono da Sibà o dal Monte Gibele, che si trova accanto, se volete salire a piedi. La Montagna Grande è molto bella perchè si può camminare nel bosco, al fresco, e godere di una vista spettacolare su tutta l’isola (e sulla Tunisia se il cielo è terso).
Bagno asciutto nella grotta di Benikulà
Partendo sempre da Sibà, un’altra strada raggiunge questo parcheggio dove lasciare la macchina per poi continuare a piedi lungo un sentiero fino alla grotta di Benikulà. Con circa 10-15’ di cammino si arriva davanti a questa fenditura nella roccia da cui si entra, accucciandosi, nella grotta. Quest’ultima viene usata sin dall’antichità come sauna naturale perchè al suo interno fuoriesce vapore acqueo a 38° e pare molto efficace per curare i dolori reumatici. Alternate cicli di 10 minuti circa. Lì fuori c’è poi una bella terrazza panoramica in cui sostare dopo la sauna e da cui si vede un magnifico tramonto.
Giro dell’isola in barca
Un’esperienza che vi consiglio di fare a Pantelleria è il giro completo dell’isola in barca. Ci sono diverse compagnie che lo organizzano e fanno tutte le stesse tappe più o meno. Io l’ho fatto con Giralisola, ma non mi sento di consigliarvelo in modo particolare rispetto agli altri. Il giro parte dal porto di Pantelleria e si può fare con un motoscafo (grande, da 20-30 persone) o con un ex peschereccio (io ho usato quest ultimo). Di solito si parte intorno alle 9:30 e si torna alle 16:30 o alle 18:30; il costo varia tra i 50 e i 70/80 euro e include sempre il pranzo e le bevande. Dalla barca si può apprezzare tutta la costa di Pantelleria e ci si ferma a fare il bagno in alcuni punti altrimenti inaccessibili via terra.
Bagno nelle acque termali calde
Se è vero che i vulcani di Pantelleria ormai sono spenti, è rimasta comunque una certa attività nel sottosuolo che esce sotto forma di acque termali o di solfatare. Queste acque sono benefiche per tante cose (problemi della pelle, reumatismi, ecc) ed è possibile farsi un bagno nell’acqua calda in diversi punti dell’isola tra cui:
- Grotte di Sataria: questa grotta in teoria sarebbe chiusa perchè c’è un pericolo di caduta massi a quanto pare, ma ai local (e non solo) sembra non interessare. È una grotta molto grande e suggestiva che affonda la sua storia nella leggenda: pare infatti che fosse questa la grotta dove Ulisse incontrò la Dea Calipso. Le vasche termali a 40° sono due e una è comunicante con il mare.
- Cala Gadir: subito fuori dal porticciolo c’è una vasca termale all’aria aperta, comunicante con il mare. È un posto molto rilassante ed è molto bello venirci anche di sera. Sempre nel porto di cala Gadir ci sono poi altre 3 vasche, piccole, di cui una ha l’acqua che sgorga a quasi 90° quindi fate molta attenzione!
Valle del Monastero e Piana Ghirlanda
Valle del Monastero e Piana Ghirlanda sono due vallate interne di Pantelleria, molto belle e molto verdi. Qui si trovano tanti dei vitigni dell’isola e, come potrete notare, sono molto più bassi dei vitigni a cui siamo abituati. Con la grande penuria di acqua infatti, qui si è sviluppato un tipo di agricoltura unico nel suo genere. Sia gli ulivi che i vitigni sono bassissimi e la pratica agricola della vite ad alberello di Pantelleria è stata addirittura riconosciuta come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Degustazione di vini in una cantina
Probabilmente sapete già tutti che Pantelleria è famosa per i suoi vini, soprattutto per il passito, lo zibibbo e il moscato, ma non solo. Le cantine sono tantissime e molte di queste organizzano visite e degustazioni. Tra quelle che vi consiglio ci sono:
Dove mangiare a Pantelleria
Come vi anticipavo nell’introduzione, il livello della ristorazione è molto alto a Pantelleria. I ristoranti ed i locali sono molto curati, così come i piatti, i vini e le materie prime. Il rovescio della medaglia è che i prezzi grosso modo sono come quelli di Milano.
- Ristorante Bar La Vela: ristorante storico di pesce, sul mare, vicino al porticciolo di Scauri
- Isca: ristorante di livello in una location esclusiva. Per una cena speciale
- Dispensa Pantesca/La nicchia: un ottimo bistrot con terrazza e una pizzeria gourmet con giardino a Scauri
- Il principe e il Pirata: il mio ristorante preferito. Cucina di pesce con una magnifica terrazza vista mare vicino Gadir
- Da Andrea: bistrot molto carino e buono nel porticciolo di Gadir
- Rifugio Firiciakki: ristorante specializzato nella carne, a Sibà. Bella location e ottimo cibo (sono gli stessi proprietari dell’ex Pescheria da Claudio a Milano)
- Kaya Kaya: the place to be per un aperitivo al tramonto o per due balletti in alta stagione. Sopra il porticciolo di Scauri
- Altamarea: ristorante elegante e di livello con terrazza sul porticciolo di Scauri
- Home Restaurant La Mannara: ottima cucina di Roberto e Lidia sul bellissimo terrazzo vista mare del loro dammuso
- Sesiventi: the place to be per un aperitivo (tutt’altro che economico) sui tetti a vedere il tramonto
- Zorro: Aldo organizza cene per 8-10 persone massimo nel suo piccolo locale sul porticciolo di Gadir. Esperienza super local e super bella. Potete contattarlo al num 3342198906 (solo su prenotazione)
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Bellissimo articolo Valentina, mi ci ritrovo molto! Un passaggio in particolare mi ha fatto sospettare fossimo addirittura sulla stessa barca 🙂 e le foto me l’hanno confermato! Un abbraccio
Ma pensa te!
Grazie mille
a presto