Dopo aver visitato il Carso Italiano, in Friuli Venezia Giulia, questa volta voglio portarvi alla scoperta della sua controparte slovena. Il Carso Sloveno si sviluppa lungo il confine con l’Italia, nella parte nord-occidentale del paese, e rappresenta un ecosistema davvero unico, con una biodiversità tra le più ricche del mondo. La regione del Carso è costituita da un altipiano calcareo estremamente arido che si trova ad un’altitudine compresa tra i 200 e i 400 mt e la sua terra è quasi completamente priva di acqua sulla superficie. Quando si scende sotto terra, però, si scopre un altro mondo, fatto di fiumi, grotte e gallerie sotterranee; il Carso Sloveno è infatti famoso per le sue grotte, su tutte quelle di San Canziano (Skocjan) e quelle di Postumia. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le cose da vedere nel Carso Sloveno e nella vicina Valle di Vipava per poter organizzare il viaggio nel modo migliore.
In questo articolo:
Quando andare nel Carso Sloveno
Il clima del Carso Sloveno è un clima mediterraneo, quindi si può andare sempre, tutto l’anno. Dipende poi però dai vostri interessi; se amate i vini e volete dedicarvi in maniera particolare alle zone vinicole vi consiglio di optare per l’ultimo week-end di maggio, quando c’è la manifestazione “Cantine aperte”. Anche l’autunno è un bellissimo periodo per venire nel Carso Sloveno, con il foliage e la Festa di S.Martino che si svolge l’11 Novembre.
Cosa vedere nel Carso Sloveno
1) Stanjel (San Daniele del Carso)
L’esplorazione del Carso Sloveno non può che iniziare da Stanjel (San Daniele del Carso), il borgo più carino e più caratteristico della regione. Dominato dal Castello che risale al 1600, il borgo di Stanjel ha origini molto antiche ed è stato abitato sin dalla preistoria. Il borgo è caratterizzato da case in pietra costruite nel tipico stile del carso e non potrete non notare il curioso campanile a forma di limone (o di cappello del vescovo) della Chiesa di S.Daniele. Il Castello è stato recentemente ristrutturato e ospita un bel museo interattivo sul rapporto Uomo-Natura nel Carso, con sezioni dedicate agli aspetti geologici ed atmosferici (inclusa la famosa bora), alla fauna e all’archeologia. All’interno trovate anche un’enoteca con tutti i vini autoctoni del Carso e un bel ristorante con vista. Da vedere a Stanjel ci sono anche i Giardini Ferrari, progettati dal famoso architetto Max Fabiani, che ha lavorato tantissimo sotto l’impero austro-ungarico. Pensato come un’appendice di Villa Ferrari, Fabiani progettò un incredibile sistema di approvvigionamento dell’acqua davvero all’avanguardia per l’epoca.
2) Grotte di San Canziano (Skocjan)
Il fiore all’occhiello del Carso Sloveno sono sicuramente loro, le Grotte di Skocjan (o di San Canziano, all’italiana), che si trovano all’interno dell’area protetta omonima. Incluse tra i Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO, le grotte fanno anche parte della Rete mondiale di riserve della Biosfera UNESCO e nelle zone umide di importanza internazionale. Il percorso aperto al pubblico è costituito da uno straordinario complesso di gallerie, grotte e ponti naturali, incluso il più grande canyon sotterraneo del mondo. Le grotte sono state scavate dal fiume Reka che vedrete scorrere sotto di voi dalle passerelle sospese che si attraversano durante il percorso di visita guidata. Passerete attraverso la grotta del Silenzio, l’incredibile grotta Marmorante, la sala delle Vasche, la sala Schmidt, fino alla Valle Grande, prima di risalire in superficie. Nel 2011 sono stati aperti anche due nuovi percorsi (uno da 30’ e un altro più lungo da 1h30’ circa) che possono essere intrapresi in maniera autonoma, ma solo in estate. Una curiosità: nella grotta vivono ben 26 delle 30 specie di pipistrelli esistenti in Europa.
3) Parco mitologico di Rodik e il Museo Vivente del Carso
Il paesino di Rodik è veramente piccolo, ma vale la pena farci una sosta per due motivi: 1) per visitare il particolare Parco Mitologico; 2) per mangiare alla Gostilna Mahorčič (vedi paragrafo su Dove mangiare nel Carso Sloveno). Il Parco Mitologico di Rodik nasce da una collaborazione tra Slovenia e Croazia per preservare il patrimonio delle tradizioni e delle leggende della zona, che normalmente si tramandano per via orale. In questo caso invece, le leggende di Rodik sono state messe nero su bianco ed è nato un piccolo museo e due percorsi tematici, che possono essere fatti a piedi o in bicicletta. Durante i percorsi si osservano delle sculture che sono state posizionate nel punto in cui si “svolge” la leggenda in questione. Anche il piccolo centro visitatori merita una visita perchè aiuta a riflettere sulle diverse visioni del mondo: mitico, scientifico, religioso e artistico. Un’altro museo diffuso interessante è il Museo Vivente del Carso, un sentier tematico che si sviluppa lungo la vecchia strada austro-ungarica che collegava Basovizza e Sezana con la strada che da Vienna arrivava a Trieste.
4) Cantine vinicole del Carso e della Valle della Vipava
Tra le cose da vedere nel Carso Sloveno non possono mancare le cantine vinicole. Ce ne sono tantissime e la produzione di vino in questa zona pare risalga addirittura all’era cristiana. Il vitigno per eccellenza del Carso Sloveno è il Refosco che da poi origine ad un ottimo vino rosso noto con il nome di Terrano del Carso, il prodotto più rappresentativo a Denominazione Tradizionale Riconosciuta (DTR). La zona vinicola del Carso però produce anche la Malvasia, lo Chardonnay,, il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il vecchio vitigno della Vitovska Grganja. Attaccato al Carso c’è poi un’altra zona della Slovenia nota con il nome di Valle della Vipava, che sta recentemente emergendo nel mondo dei vini. Nella valle si contano decine di cantine e i vitigni più interessanti sono quelli autoctoni, soprattutto i bianchi secchi Zelen e Pinela, ma anche il rosso Barbera. Io ho visitato e vi consiglio queste cantine, l’Azienda vinicola Pri Starčih – Tavčar e l’Azienda Vinicola Ferjančič. In entrambe potete fare delle degustazioni accompagnate da ottimi affettati e formaggi locali.
5) Lipiza
Se siete stati a Vienna o se amate particolarmente i cavalli sapete già di cosa si parla. In questa località del Carso Sloveno si trova infatti una delle scuderie più antiche del mondo che risale al tempo degli Asburgo, quando governavano nella zona. Lipiza divenne la scuderia della corte di Vienna nel 1580, ed è in questi anni che venne creato il nobile cavallo sloveno lipizzano dal colore bianco o grigio chiaro, dal portamento superbo ed elegante. La scuola di equitazione di Lipiza è divenuta negli anni una delle più note e rispettate al mondo e l’allevamento oggi conta più di 400 esemplari. Potete visitare la scuderia più antica (qui trovate le informazioni sui vari biglietti), facendo escursioni a cavallo, gite in carrozza o limitarvi a vedere lo spettacolo della Scuola d’equitazione di Lipica.
6) Grotte di Postumia
Ancora più famose delle grotte di San Canziano, le Grotte di Postumia sono un altro spettacolo incredibile del Carso Sloveno che non potete perdervi. Il sistema carsico di gallerie, grotte e cunicoli sotterranei a Postumia si sviluppa per ben 24 km, provocata da milioni di anni di erosiva del fiume Pivka e corrosione determinata delle piogge. L’apertura delle grotte avvenne nel 1819 in occasione di una visita dell’imperatore Ferdinando, e da allora accoglie ogni anno centinaia di migliaia di turisti da tutto il mondo. La visita inizia a bordo di un trenino che percorre i primi km della grotta, prima di proseguire poi a piedi nell’esplorazione di questo mondo fantastico fatto di stalattiti, stalagmiti dalle forme più strane. Ci sono la Sala degli Spaghetti, la Sala Bianca, la Sala Rossa, fino ad arrivare alla Sala d’Inverno che contiene i due simboli di Postumia: la Colonna e il Brillante, delle concrezioni chiamate così per la loro forma e per il loro candore. La visita si conclude nella Sala dei Concerti, che può ospitare fino a 10.000 persone (e ogni tanto viene usata per questo scopo).
7) Castello di Predjama
A pochi chilometri di distanza dalle grotte di Postumia c’è il castello di Predjama che si trova in una posizione particolarmente scenografica, lungo una parete della montagna a strapiombo su una gola. Il castello risale inizialmente al XII secolo, ma è stato poi rimaneggiato in periodi successivi e lo stile principale è quello rinascimentale. Nel castello ci sono circa 15 stanze, diverse gallerie e passaggi segreti distribuiti su 5 piani. All’ultimo piano, che si raggiunge con un ponte levatoio, ci sono le rovine della rocca dietro cui si trova un famoso (per la storia Slovena) passaggio naturale segreto. Quest’ultimo si può visitare ma va prenotato, così come le grotte che si trovano sotto al castello. Trovate tutti gli orari per le visite al castello e alle grotte sul sito ufficiale.
NOTA: se capitate a Nova Gorica andate a visitare la Piazza Transalpina, realizzata su un progetto comune tra Italia e Slovenia, nel punto che rappresentava il confine tra i due paesi (ai tempi della ex Jugoslavia). La piazza è stata realizzata per omaggiare l’entrata della Slovenia nell’Unione europea.
Dove dormire nel Carso Sloveno
Hotel Grahor: questo hotel si trova in una posizione comodissima per esplorare il Carso Sloveno. La struttura si trova a Sezana, a 15 km da Trieste, ed è una base perfetta per visitare tutti i luoghi di cui vi ho parlato. L’hotel consta di 3 diversi edifici, con camere più o meno recenti; uno dei 3 edifici è recentissimo (ha aperto nel 2022) e ospita anche una bellissima spa con saune, vasca idromassaggio, sala relax, sala massaggi e solarium. Se venite qui in estate potete anche approfittare di una piscina all’aperto.Un altro plus dell’hotel è il ristorante in cui si mangia molto bene (anche la colazione è ottima).
Dove mangiare nel Carso Sloveno e nella Valle di Vipava
Nel Carso Sloveno si mangia e si beve molto bene e l’offerta gastronomica è ampia: si passa dalle fattorie agli stellati con una certa non chalance. Personalmente ho provato questi ristoranti e mi sento di consigliarveli:
- Gostlina Mahorčič: questo ristorante di Rodik vale da solo un viaggio da queste parti. Il ristorante capitanato dalla chef Ksenija Krajšek ha vinto il “Michelin Sustainability Award” e propone diversi menu-degustazione a prezzi ottimi (55 euro/4 portate ad esempio). La cucina è slovena creativa con ingredienti a km zero. È una cucina ricercata davvero buonissima.
- Fattoria Barkola (Valle di Vipava) : una fattoria con cantina vinicola dove mangiare tutti i prodotti della loro terra, dal vino al carne, dalle verdure al formaggio. Tutto ottimo e genuino.
- Homestead Baša – Winemaker Danilo Baša (Valle di Vipava) : bistrot e cantina vinicola dove si mangia benissimo immersi nell’arte. Una delle sale utilizzate era un rifugio della I Guerra Mondiale.
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