Siete mai saliti su una montagna di 2000 metri con il treno? Con il Bernina Express (il trenino rosso del Bernina) si può ed è un’esperienza unica!
Vivo a Milano da più di 20 anni e da almeno la metà desideravo prendere il Bernina Express, il famoso trenino rosso che si inerpica sulle alpi per raggiungere St. Moritz. L’ho sempre vissuto come un treno delle fiabe, un treno dalla livrea rossa smagliante che taglia silenziosamente le nuvole per raggiungere laghi ghiacciati e manti nevosi. Il Bernina Express è un treno lento, d’altri tempi, in cui ci si sente catapultati in un film di Wes Anderson. La tratta mitica, che da Tirano (Sondrio) arriva a St. Moritz, è stata inaugurata nel 1910 e dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2008. Questa linea ferroviaria è da sempre considerata un vero fiore all’occhiello dell’ingegneria del XX secolo (è stata copiata perfino dai giapponesi!) e rappresenta uno dei viaggi in treno più belli al mondo da fare almeno una volta nella vita. Potevo quindi perdermelo?
Durante i 61 km di tragitto si passa dai 429 mt sul livello del mare di Tirano ai 2253 mt della stazione di Ospizio Bernina (da cui il nome del trenino rosso), che divide la Val Poschaivo dall’Engadina, ed è un susseguirsi unico di paesaggi naturali incredibili: prati verdissimi, boschi, laghi, paesini e ghiacciai perenni. In questo articolo trovate quindi tutte le informazioni utili per organizzare una bellissima gita sul Bernina Express: l’itinerario, i prezzi, le cose da vedere e tanto altro.
In questo articolo:
Quando andare sul Bernina Express? Meglio l’estate, l’inverno, l’autunno o la primavera?
Il Bernina Express è attivo tutti i giorni, 365 giorni all’anno. Dubito si possa sostenere che una determinata stagione sia meglio di un’altra, ogni stagione ha i suoi colori e la sua luce che rendono la tratta del trenino rosso indimenticabile. D’estate i prati sono di un verde accecante, l’acqua dei laghi trasparente e la neve è visibile solo sul Palù, il Bernina e il Morterasch che hanno i ghiacciai perenni.
D’inverno il paesaggio cambia completamente, con la neve che ricopre tutto: alberi, laghi e i paesi diventano bianchi e morbidi. Per poter viaggiare anche in pieno inverno, sin dal 1910 il Bernina Express è dotato di uno “spazzaneve”, un dispositivo a turbina molto particolare che viene attaccato alla locomotrice e permette di pulire l’intera tratta…non è incredibile? Anche le stagioni intermedie non sono da meno, con il colore delle foglie che cambia e il paesaggio si tinge di giallo, rosso e verde.
Come organizzare il Bernina Express da Milano
A seconda del tempo a disposizione e del budget si può decidere di fare questa gita in un giorno o in più giorni. Se decidete di farlo in giornata la cosa più comoda e conveniente da fare è quella di appoggiarvi ad un’agenzia specializzata comprando un pacchetto online. Io l’ho comprato attraverso Get Your Guide e mi sono trovata molto bene. Si parte da Milano in autobus la mattina alle 7, si visita Tirano e dopo pranzo si sale sul Bernina Express. All’arrivo a St. Moritz c’è un po di tempo libero per girare la cittadina, e poi si risale sul bus e si torna a Milano verso le h20-21. Facendolo in questo modo non si può scendere dal trenino rosso, ci si limita a vedere tutto dai finestrini. È una bellissima gita, dai finestrini si vede tutto molto bene e il Bernina Express va abbastanza lento da consentirvi di scattare delle belle foto.
Sempre sul sito di Get Your Guide trovate altre alternative, come questa ad esempio, che non prevede l’arrivo a St.Moritz ma si scende alla stazione di Diavolezza, per poi salire con la funivia fino al Rifugio Diavolezza (3000 metri), detto anche ” Ballo delle Alpi”.
Bernina Express: biglietti e prezzi
Per quanto riguarda i prezzi del Bernina Express, il costo del biglietto per il treno regionale è di 67 € o 118€ (biglietto giornaliero di A/R in 2a o in 1a classe), cui dovrete aggiungere un supplemento che va da 10 fino a 26€ (a persona e a tratta) per utilizzare il Bernina Express (con o senza vetrate panoramiche). I biglietti si comprano dal sito della Ferrovia Retica. Se avete tempo a disposizione potete fermarvi a Tirano o in un’altra località lungo il percorso. Dormendo a Tirano ad esempio (vedi paragrafo qui sotto), potete prendere uno dei primi treni della mattina e fare poi diverse tappe intermedie a Poschiavo, a Ospizio Bernina e al Morterasch per vedere il ghiacciaio e fare dei piccoli trekking. Calcolate che tra Tirano e St. Moritz ci sono circa 15 treni al giorno fra regionali e Bernina Express e il primo treno parte alle 7. Facendo la gita in questo modo si può ritornare a Tirano sempre in treno (l’ultima corsa riparte da St. Moritz intorno alle 20 circa).
Un’altra opzione può essere quella di comprare il Pass Patrimonio UNESCO, un pass valido per 2 giorni e consente viaggi in treno illimitati lungo tutta la tratta (escluso però il Bernina Express). In estate vengono aggiunte ai convogli delle carrozze scoperte.
L’itinerario del Bernina Express: 15 stazioni in 2 ore e mezza
In 2 ore e mezza il Bernina Express si ferma in 15 stazioni (8 solo su richiesta) arrampicandosi su tornanti che non credevo tecnicamente possibili per un treno, come accade, ad esempio, poco dopo la partenza, quando il treno passa sullo spettacolare viadotto circolare del Brusio. Il viaggio prosegue fino a Poschiavo attraversando tunnel, ponti e curve sospesi nel vuoto per arrivare all’Alp Grüm (se scendete fate un salto alla terrazza panoramica sul lago di Poschiavo). La tappa successiva è l’Ospizio Bernina con la magica visione dei due laghi, il Lago Bianco e il Lago Nero, dove avviene lo spartiacque tra il bacino del Po e quello del Reno. Questo è uno dei punti più scenografici di tutto il tragitto del Bernina Express, quando si passa sotto sua maestà il Pizzo Bernin. La vetta non si concede spesso alla vista ma se siete tra i fortunati non la dimenticherete facilmente. Le due fermate successive sono utilizzate principalmente da chi vuole godersi ancora meglio di più il paesaggio salendo con la funivia in cima ai monti: dalla fermata Bernina Lagalb si prende la funivia Lagalb che conduce sull’omonima cima, mentre da Bernina Diavolezza si prende la funivia che porta sulla Forcella del Diavolezza. Entrambe arrivano al cospetto del gruppo del Bernina e si trovano i uno dei punti più panoramici di tutta la zona. Se avete tempo e voglia di camminare vale la pena anche scendere alla stazione successiva, quella di Morteratsch, e raggiungere a piedi la base del ghiacciaio omonimo (si impiega circa un’ora). Da questo punto in poi inizia la discesa verso l’Engadina, si attraversa la Val Roseg (dove si possono fare le corse a bordo di carrozze trainate da cavalli e d’inverno sulle slitte da neve) per giungere infine a St. Moritz.
Cosa vedere a Tirano
Tirano è una cittadina tranquilla incastonata tra le alpi: a sud le Orobie valtellinesi, a nord il massiccio del Bernina e a nord-est quello dello Stelvio. La cittadina si sviluppa attorno a due nuclei principali: il borgo antico sulla riva sinistra dell’Adda e la zona di Madonna di Tirano che, dopo la costruzione del santuario nella prima metà del Cinquecento, è divenuta un’importante meta di pellegrinaggio religioso. Iniziate la visita della città dal Santuario della Madonna di Tirano; questo santuario rinascimentale è stato eretto dopo l’apparizione della Madonna nel 1504 ed è veramente bello. Da vedere la torre campanaria romanica, gli stucchi e le sculture barocche e l’organo secentesco (perfettamente funzionante!) con le sue 2000 canne, ricco di intagli e altorilievi.
Da qui percorrete Viale Italia per arrivare al borgo antico, fatto di bei palazzi del cinque-seicento, case con balcone in legno e piccole piazze che si aprono tra i vicoli. Da non perdere: 1) la Casa Museo d’Oro Lambertenghi, una casa del XIV-XV secolo che ha ancora i preziosi arredi originali e una collezione d’arte appartenente alla famiglia che ancora abita la casa; se decidete di dormire a Tirano potete dormire nel bellissimo b&b annesso ; 2) Porta Poschiavina e Palazzo Pretorio, la porta meglio conservata tra le mura che Ludovico il Moro fece erigere per difendere la città e il l’adiacente Palazzo Pretorio; 3) Palazzo Marinoni: ora sede del municipio cittadino, era un convento degli agostiniani nel XVII secolo; 4) Palazzo Salis, bellissimo palazzo del XVII secolo con una facciata cinquecentesca, due torri ed un portale barocco disegnato dal Vignola (solo su richiesta è possibile visitare anche il bel giardino all’italiana).
Dove Dormire a Tirano o Pontresina
- B&B Palazzo Lambertenghi (Tirano). Questo b&b si trova all’interno di uno dei più bei palazzi del centro storico di Tirano. Tutte le stanze di questa dimora di charme sono antiche e completamente ristrutturate, gli arredi sono d’epoca e c’è un attenzione particolare ad ogni minimo dettaglio, dalla biancheria, alle porcellane della colazione, ecc. Accoglienza d’altri tempi per una location molto affascinante.
- Hotel Ospizio Bernina (Pontresina). Se decide di dormire lungo il percorso l’Ospizio Bernina è quello che fa per voi. Questo antico ospizio dista 500 mt dalla fermata del treno omonima ed è attivo da più di 130 anni! È aperto tutto l’anno ma d’inverno bisogna armarsi di scarponi e abbigliamento da neve per raggiungerlo a piedi.
Dove mangiare a Tirano
- La Vineria (Tirano). Enoteca ma anche ristorante nel centro storico del paese. Tutti i prodotti sono a km zero e provengono dall’azienda agricola di famiglia. Ristorante storico.
- Osteria Roncaiola (Roncaiola). Questa osteria è perfetta per gustare i piatti tipici della cucina valtellinese come i pizzoccheri, gli sciatt, e i vari piatti a base di selvaggina da una bellissima veranda in vetro sospesa sui vigneti con vista su tutta la valle.
- Orterie (Stazzona). In questo locale elegante a pochi km da Tirano, provvisto anche di giardino esterno, gli chef Rie e Francesco propongono una cucina d’alto livello con piatti vegetariani e vegani (per i turisti o i valtellinesi “puri” è possibile scegliere anche un menù nostrano con pizzoccheri e sciat). Sia Rie che Francesco vantano un passato lavorativo di altissimo livello con chef stellati coma Cannavacciuolo o Leeman (del Joia a Milano). Un’esperienza da fare!
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