Desideravo vedere Tangeri da tantissimo tempo e, quando ho visto che Ryanair aveva inserito dei voli diretti da Orio al Serio, non mi sono lasciata scappare l’occasione. In realtà che ero passata tantissimi anni fa, durante un mitico viaggio on-the-road da Roma fino al deserto, ma non mi ero fermata a visitarla. Volendo semplificare, nel mio immaginario Tangeri è sempre stata la città delle spie e degli scrittori, soprattutto quelli della Beat Generation. Se ci fate caso, infatti, in tantissimi film di spie ci sono scene girate in questa città. Dal 1923, fino all’indipendenza del Marocco nel 1956, Tangeri è stata infatti una città molto particolare perché si trovava sotto un protettorato chiamato Regime Internazionale. Grazie a questo status, Tangeri era una città neutrale dal punto di vista politico e militare e questo ha attratto un gran numero di occidentali alla ricerca di maggiori libertà. In quegli anni Tangeri era infatti la meta preferita di faccendieri, uomini d’affari, scrittori, artisti e spie in cerca di anonimato. Tra questi ci fu lo scrittore e compositore americano Paul Bowles, che si ritirò a Tangeri nel 1947 e creò un circolo di intellettuali in cui si ritrovarono anche diversi esponenti della Beat Generation. Allen Ginsberg, William S. Burroughs e Jack Kerouac, ma anche altri scrittori come Truman Capote, Gore Vidal, e Tennessee William, si trovavano abitualmente intorno ai tavolini Tingis o del Cafe Centrale (che esistono ancora). Tangeri fu anche la città in cui abitò il pittore Matisse negli anni ‘20 del Novecento e tanti dei luoghi che dipinse qui sono ancora visibili. Ma non voglio annoiarvi con la storia della città e passerei quindi alle informazioni pratiche e a tutte le cose da vedere a Tangeri secondo me.
In questo articolo:
Come raggiungere Tangeri
In aereo
Dall’Italia è possibile raggiungere Tangeri con voli diretti da Roma e da Milano-Orio al Serio operati da Ryanair. I voli ci sono 3-4 volte a settimana e sono abbastanza economici. Se volate da altri aeroporti dovrete invece fare almeno uno scalo. In alternativa potete inserirla in un viaggio in Marocco, volando magari su Marrakech per poi raggiungerla in treno.
Se volete introdurre un’altra esperienza al vostro viaggio a Tangeri potete valutare di raggiungerla in nave da Genova. La compagnia Grandi Navi Veloci offre questo servizio (con scalo a Barcellona) 2 giorni a settimana, ed è l’unica compagnia al momento. La traversata (scalo incluso) dura circa 50h.
Dove dormire a Tangeri
Tra i motivi per cui ho amato moltissimo i due giorni passati a Tangeri c’è sicuramente anche l’alloggio, stupendo, che avevo scelto e che vi stra-consiglio.
- Mimi Calpe Hotel: un piccolo boutique hotel distribuito in più edifici storici, proprio alle porte della Medina e a due passi dalla corniche (il lungomare di Tangeri). La struttura che ospita il Mimi Calpe risale alla fine dell’800 ed era di proprietà di una ricca famiglia ebrea. I vari corpi del Mimi Calpe sono immersi in una specie di giardino incantato che si arrampica sulla collina, dove si trova anche un bella piscina. Le stanze sono 9 in tutto, 7 camere e due case sull’albero. Gli arredi sono stupendi, un mix di antico e moderno scelti con grande gusto, e la cucina non è da meno. La colazione è buonissima, e si può anche cenare (su prenotazione). Il Mimi Calpe ha inoltre un piccolo hammam e una sala massaggi e vi consiglio caldamente di provare l’esperienza dello scrub marocchino nell’hammam. Diciamo che è un posto da cui non sarei mai andata via.
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Come molte altre città marocchine, anche Tangeri ha la sua medina e la sua struttura non è stata pianificata. Il dedalo di vicoli, stradine e piccole piazze è semplicemente cresciuto un pò a caso man mano, in base alla necessità, e ci si perde facilmente. La maggior parte delle cose da vedere a Tangeri si trovano all’interno della medina o poco fuori, nella Ville Nouvelle, dove si spostarono molte attività dagli anni ‘30 del Novecento. Piccola curiosità: a Tangeri Bernardo Bertolucci girò alcune scene del film “Il tè nel deserto”, tratto proprio dal romanzo di Paul Bowles “The sheltering sky”.
1. Museo della Legazione Americana
La prima cosa che sono andata a vedere a Tangeri è stato questo museo nascosto in un angolo della medina, ospitato in un bellissimo palazzo che accolse la prima ambasciata americana nel 1777. Il Museo della Legazione Americana illustra il rapporto tra questi due stati (il Marocco fu il primo paese d’oltreoceano a riconoscere l’indipendenza degli Stati Uniti) con documenti originali, fotografie, modellini e quadri di artisti americani residenti in Marocco. Molte delle sale hanno conservato gli arredi originali e sembra di fare un tuffo nel passato. Nel museo c’è anche una sezione dedicata a Paul Bowles con foto dello stesso scrittore e dei suoi contemporanei.
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2. Museo della Kasbah
Il secondo museo che vale la pena vedere a Tangeri è il Museo della Kasbah, che, come dice il nome, si trova appunto nella kasbah di Tangeri, oggi inglobata all’interno della medina, ma un tempo separata da fortificazioni. Nella kasbah si trovava il palazzo e la sede amministrativa della città sin dall’epoca romana, poi divenuto palazzo del sultano nei primi del ‘900. Oggi questo palazzo è stato ristrutturato e al suo interno si trovano due musei: il Museo della Kasbah e delle culture mediterranee e uno spazio dedicato all’arte contemporanea marocchina (nelle ex-stanze della prigione, attiva fino al 1970). Il primo è articolato intorno a due bei cortili interni, decorati con ricchi arabeschi, soffitti in legno dipinto e fontane in marmo. Nelle varie sale è illustrata la storia di Tangeri e dell’area mediterranea attraverso i reperti archeologici ed etnografici. Nelle antiche prigioni ristrutturate invece sono esposti quadri di artisti contemporanei marocchini.
3. Petit Socco
Fulcro della medina fino agli anni ‘30, il Petit Socco (o piccolo mercato) è una piazza rettangolare dove si affacciano diversi bar storici e negozi. Nel periodo del massimo splendore della ‘città internazionale’ qui si trovavano i cafè più noti e subito dietro i bordelli etero ed omosessuali. Oggi ci sono ancora il Cafè Tinjis e il Gran Cafè Central, con i tavolini fuori per osservare le persone che passano e quello che succede nella piazza, ma questi bar hanno perso fascino quando sono stati vietati gli alcolici all’interno della medina. Poco sotto al Petit Socco vale la pena fare un salto nell’hotel Palais Zahia Hotel & Spa, una bella struttura ospitata in un palazzo tradizionale che fu la sede della prima banca del Marocco. L’hotel ha anche un buon ristorante di cucina tradizionale ed un rooftop bar da cui si può vedere tutta la medina e il mare.
4. Grand Socco
Percorrendo Rue es Siaghin (la via degli orafi) dal Petit Socco si arriva al Grand Socco, il punto di ritrovo della Ville Nouvelle. Anche questa piazza, con una grande fontana ed un giardino al centro, un tempo ospitava un mercato, che adesso si è spostato nei vicoli all’interno della medina. La piazza è molto animata a tutte le ore e vi si trova anche l’edificio anni’20 del Cinema RIF. Su un lato della piazza vedrete poi diversi ingressi del Mercato Centrale, un dedalo di vicoletti e di spazi occupati dai banchi della carne, del pesce e di frutta e verdura. Vi consiglio di passarci di mattina, che c’è molto più movimento, soprattutto nella parte occupata dal mercato del pesce e della carne.
5. Grand Cafè de Paris
Tra le cose da vedere a Tangeri includo anche questo bar storico, il Grand Cafè de Paris, che si affaccia su Place de France. Questo bar leggendario risale agli anni ‘20 ed era il luogo di ritrovo di tutti gli agenti e le spie inglesi, americane, tedesche, italiane, ecc ai tempi della Zona Internazionale, durante la II Guerra Mondiale. Successivamente divenne anche il luogo di ritrovo degli scrittori ed intellettuali stranieri che vivevano a Tangeri. Oggi è frequentato un pò da tutti, c’è un mix di marocchini e stranieri seduti nei tavoli all’aperto che guardano la piazza. A pochi metri di distanza vale la pena fare un salto anche in questo punto, dove c’è una terrazza panoramica.
6. Chiesa di St. Andrea
Tornando verso il Grand Socco, leggermente più alto, si trova la Chiesa anglicana di Sant’Andrea, che risale al XIX secolo. La piccola chiesa è un mix a livello architettonico, tra elementi moreschi e inglesi. Tutto intorno, immerso in un rigoglioso giardino, c’è un cimitero inglese con le tombe di vari personaggi noti che hanno vissuto qui. Tra questi c’è, ad esempio, quella di Dean, un ex trafficante di cocaina di Londra che lavorava anche come spia inglese, o Sir Harry Maclean, il consigliere militare scozzese del sultano alla fine del 1800. All’interno della chiesa invece viene commemorata Emily Keane che, nel 1877, sposò lo sharif di Ouezzane, qualcosa di assolutamente incredibile per l’epoca. Il giardino con il cimitero è veramente una piccola oasi di pace! Prima di andare, controllate gli orari di apertura.
7. Grand Hotel Ville de France
Davanti alla Chiesa di St.Andrea non potrete non notare l’edificio del Grand Hotel Ville de France, leggermente più in alto rispetto alla piazza. Anche in questo caso parliamo di una luogo storico e leggendario che risale al 1860 e che è stato completamente ristrutturato e riaperto nel 2014. Questo hotel ospitò per più di anno il pittore Henri Matisse e sua moglie intorno al 1920 e, chiedendo gentilmente, il concierge vi accompagnerà a vedere la sua stanza, da cui dipinse il quadro famosissimo della finestra. Sopra il letto ora c’è un copia di quadro, il cui originale si trova nel Museo Hermitage di S.Pietroburgo. La stanza viene raramente affittata (solo su richiesta e solo ad alcune persone) e all’interno sono esposte foto dell’epoca e copie di quadri di Matisse. Chiedete al concierge di farvi vedere anche la terrazza dell’hotel e il giardino con la piscina. Nei periodi di bassa stagione (tipo a gennaio, quando sono andata io) le camere sono abbordabilissime per essere un 5 stelle (tipo 100 euro)..fateci una pensata!
8. Tombe Fenice e Café Hafa
Vi parlo adesso di una cosa un pò inusuale da vedere a Tangeri. Imboccando la porta Bab Al Bahr nella kasbah e continuando a costeggiare il mare arriverete in una zona residenziale di Tunisi, dove vedrete dei bei villini, parchi e un ospedale. Poco dopo quest’ultimo, girate a destra per tornare verso il mare e arriverete in un punto panoramico dove si trovano delle antichissime tombe fenice. È un posto molto amato dai local per venire a vedere il tramonto e non si fanno nessun problema e camminare sopra la necropoli. È abbastanza trascurato, ma secondo me molto affascinante. Poco più avanti non rinunciate a prendere un buon thè alla menta al Café Hafa, un altro locale storico di Tangeri. Il locale è costituito da diverse terrazze che digradano verso il lungomare e offrono una bella vista sull’oceano. I tavoli sono in cemento, con le piastrelle colorate di blu, e le famiglie o le coppie si fermano qui anche per giocare a carte o a dadi. Il Cafè Hafa ha avuto diversi ospiti illustri, tra cui i Rolling Stones, Paul Bowles e gli altri esponenti della Beat Generation.
9. Faro di Cap Spartel
Contrattando con un tassista di Tangeri, vi consiglio di farvi portare a vedere il faro di Cap Spartel e le Grotte di Ercole, che si trovano pochi chilometri fuori città. Il prezzo onesto per questa “gita” di 2-3 ore al massimo è di circa 200D (20 euro). Cap Spartel è il promontorio più occidentale dell’Africa e avrete davanti l’immensità dell’oceano Atlantico. Il faro, ristrutturato da poco, è visitabile (si può anche salire sulla cima pagando un biglietto extra) ed è immerso in una bellissima macchia mediterranea. Uscendo da Tangeri per raggiungere Cap Spartel si attraversa infatti una grandissima area verde protetta, la Riserva di Cap Spartel, con una magnifica pineta. A sud del capo si dispiega una bella spiaggia con l’acqua incredibilmente azzurra (molto più bella rispetto alle località che si trovano a sud del Marocco).
10. Grotte di Ercole
Chiudo le cose da vedere a Tangeri con le antichissime Grotte di Ercole, che si trovano pochi chilometri sotto Cap Spartel. Il nome delle grotte è legato alla leggenda secondo cui fu proprio Ercole a fondare Tangeri. Queste grotte naturali che si affacciano sull’oceano Atlantico sono state occupate sin dalla preistoria e potrete vedere delle erosioni di forma circolare che risalgono proprio a centinaia di anni fa, quando hanno iniziato l’estrazione della pietra calcarea. Quest’ultima è andata avanti fino agli anni ‘20, dopodichè le grotte sono state sfruttate solo dal punto di vista turistico.
Dove mangiare a Tangeri
A Tangeri ho trovato parecchi ristoranti belli e buoni. Eccovi quelli che vi consiglio:
- El Morocco Club: un ristorante stupendo nella kasbah, davanti alle mura. Si mangia molto bene (cucina creativa) e servono anche alcol. Sotto al ristorante c’è anche un locale dove fanno musica dal vivo e nella piazzetta davanti vedrete dei tavolini sotto ad un immenso ficus, occupati dal bistrot (sempre del ristorante). Per un pranzo sano è veloce è perfetto!
- Hotel Nord-Pinus: un boutique hotel pazzesco in quello che era il palazzo del pacha. Il bar e il ristorante sono aperti anche agli esterni ma dovrete prenotare con un certo anticipo (sul sito ci sono tutte le info).
- Palais Zahia Hotel & Spa: hotel nella sede della prima banca del Marocco. Bella l’architettura e buona la cucina tradizionale.
- Macondo: ristorante con terrazza molto curato e arredato di proprietà di una signora italiana molto simpatica. La cucina è un mix tra piatti marocchini e piatti italiani. Perfetto per vedere il tramonto.
- Café Hafa: il caffè con i terrazzamenti di cui vi ho parlato sopra, vicino alle tombe fenice.
- Café a l’Anglaise: un locale microscopico (con terrazza) molto carino, pieno di oggetti e di cianfrusaglie.
- Le Salon Bleu: uno dei locali più instaggramti di Tangeri, soprattutto la sua terrazza da cui si vede il mare.
- Saveur de Poisson: piccolo ristorantino di mare vicino al Grand Socco. Non si prenota, e c’è solo un menù fisso di pesce (che cambia) con antipasto, piatto principale e dolce. Un’istituzione a Tangeri.
Escursioni da Tangeri
Asilah
Con meno di 40’ di treno e spendendo meno di 2 euro si può raggiungere Asilah, una cittadina sul mare a sud di Tangeri. Asilah ha un antico ed elegante porto affacciato sull’Atlantico che risale alla dominazione portoghese del Marocco. Come altre città costruite nello stesso periodo (es. El Jadida) Asilah è fortificata e la sua medina è protetta da meravigliosi bastioni quadrati del XIV secolo. La cittadina è caratterizzata da casette bianche con porte antiche e da stradine fiorite. Molto belli anche i suoi edifici in stile islamico o andaluso, il palazzo del pascià Raissouni e il Palazzo della Cultura. È un’escursione perfetta per trascorrere una giornata sul mare, anche in spiaggia volendo. Trovate gli orari dei treni sul sito ufficiale delle ferrovie ONCF e potete anche comprare i biglietti online.
Chefchaouen: la città blu
Tangeri può essere un’ottima base anche per fare un’escursione nella famosa città blu del Marocco, ovvero Chefchaouen. Questa cittadina, ormai famosissima, si trova a 115 km da Tangeri e può essere visitata in giornata. Chefchaouen si trova sulle montagne del Rif e la strada per arrivarci ha parecchie curve. Il modo più semplice per visitarla da Tangeri secondo me è quello di partecipare ad un’escursione organizzata di 7-8h. In questo modo non dovrete noleggiare un auto (non si arriva in treno) e neanche guidare per più di 4h (tra andata e ritorno). Questo tipo di tour includono anche la guida e il pick up in hotel.
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Bellissimo e utile questo tuo articolo!! Peccato non potrò soggiornare allo stesso hotel perchè piuttosto caro….
Posso chiedere un consiglio? hai cambiato dei soldi prima oppure prelevato là in valuta locale o trovato dei CHANGE x i soldi? Grazie 🙂
Ciao Geraldine, grazie 🙂
Ho prelevato lì con la carta, non ricordo se in aeroporto o in città, ma puoi cambiare anche nei cambi. In aeroporto lo trovi sicuramente.
Un saluto, Valentina