Cosa vedere nel Minas Gerais (Brasile)

Il Minas Gerais è stato tra i luoghi che ho visitato durante il mio primissimo (e rocambolesco) viaggio in Brasile, più di quindici anni fa. Ci ero arrivata quasi per caso con alcuni amici, senza sapere bene cosa aspettarmi, e invece mi aveva colpita profondamente, soprattutto per i suoi paesaggi, per le sue città coloniali meravigliose e piene di storia e per l’atmosfera rilassata, molto lontana dai circuiti più turistici del Brasile. Tornarci dopo così tanto tempo è stato come ritrovare un vecchio amico. Alcune cose sono cambiate, certo, ma lo spirito del Minas Gerais è rimasto lo stesso. È una regione ancora autentica, e, escludendo Ouro Preto e Inhotim, ci si imbatte solo ed esclusivamente in turisti e viaggiatori brasiliani. I turisti europei, o comunque stranieri, che ho incontrato qui si contano sulle dita di una mano. Questo, probabilmente, è anche il motivo per cui in questa regione nessuno parla una lingua diversa dal portoghese ahimè. Seguimi per scoprire tutti i luoghi del Minas Gerais che secondo me meritano una tappa, oltre ai consueti consigli pratici su come muoversi e su dove dormire. 

Inhotim Museum, Minas Gerais
Inhotim Museum

Perchè visitare il Minas Gerais?

Il Minas Gerais divenne una delle regioni più potenti e ricche del Brasile grazie alla miniere d’oro scoperte nel 1695, alle piantagioni di caffè e ai pascoli. È qui che si snoda, infatti, la leggendaria Estrada Real (Strada Reale), l’antica via dell’oro che collegava le miniere di Ouro Preto con il porto di Paraty e, successivamente, con quello di Rio, sull’Atlantico. Quando poi, nel 1727, furono scoperti anche i diamanti, la strada reale venne allungata di ben 302 km verso nord, fino a Diamantina. Il lavoro massacrante nelle miniere e quello per costruire queste strade venne, chiaramente, sostenuto dagli schiavi. Oggi è possibile seguire sia la vecchia che la nuova Strada Reale, ora ben segnalate e valorizzate anche in chiave turistica, attraversando villaggi, fazendas, paesaggi e città coloniali di una bellezza rara. Visitare il Minas Gerais significa entrare in una parte di Brasile meno esposta ai riflettori, ma fondamentale per capire l’anima del Paese: qui si trovano le radici del Barocco brasiliano, ma anche una delle cucine più interessanti (e pesanti) del paese (la comida mineira). Oltre alle cittadine, poi, ci sono anche dei Parchi Naturali molto belli che valgono una sosta (come il Parque Nacional da Serra do Cipò ad esempio).

Come raggiungere e come spostarsi nel Minas Gerais

Il punto di partenza più comodo per esplorare il Minas Gerais è Belo Horizonte, la capitale dello stato. Ci sono voli diretti da diverse città brasiliane come Rio de Janeiro, San Paolo, Salvador e Brasilia, quindi se stai già viaggiando nel Paese non sarà difficile inserirla nell’itinerario. Da qui poi hai due scelte:

  • Noleggiare un’auto per avere totale libertà di movimento (la scelta migliore). Tranne per raggiungere Diamantina, per il resto le distanze non sono enormi e le strade sono abbastanza buone e panoramiche. In alcune zone montuose c’è qualche curva più del previsto e l’asfalto è meno buono, ma è tutto fattibilissimo. Se hai intenzione di non limitarti a visitare solo le città coloniali più famose, ma andare, ad esempio, al Parque National Serra do Cipò o a Inhotim la macchina è fondamentale. Per il noleggio auto io ho usato il sito di BSP Auto che ha la cancellazione fino a 48h prima della partenza e offre la possibilità di sottoscrivere un’assicurazione che copre la franchigia contro danni e furto ad un prezzo più basso rispetto a quella proposta direttamente al desk. 
  • Autobus: se non te la senti di guidare, esistono autobus interurbani che collegano le principali città della regione come Ouro Preto, Tiradentes, Diamantina o São João del Rei. Sono abbastanza puntuali e confortevoli, ma naturalmente richiedono’ più pazienza e flessibilità. Puoi vedere le tratte, gli orari e acquistare i biglietti dal sito https://rodoviariaonline.com.br/ (quando ti chiede di inserire il CPF, il codice fiscale brasiliano semplicemente clicca sulla sezione “straniero” per inserire il numero di passaporto). 

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Stradina di Tiradentes
Stradina di Tiradentes

Dove dormire nel Minas Gerais

Qui di seguito trovi le strutture dove ho dormito io più altre (comode) che ti consiglio nella regione. Nel Minas Gerais la scelta è molto ampia si trovano strutture davvero belle, sia nei centri storici coloniali che nelle campagne circostanti. 

Hotel Pousada Casarao (Sao Joao del Rei)
Hotel Pousada Casarao (Sao Joao del Rei)
Pousada Serra do Cipò (Serra do Cipò)
Pousada Serra do Cipò (Serra do Cipò)

Cosa vedere nel Minas Gerais: tutti i luoghi da non perdere

Ouro Preto

Ouro Preto (tradotto oro nero) è senza dubbio la città più bella e più turistica del Minas Gerais e merita almeno 2 giorni di sosta. Fondata nel 1698, fu la capitale del ciclo dell’oro e della regione fino al 1897 e conserva intatto il fascino del suo passato opulento. In realtà l’oro si esaurì nella prima metà dell’800 e da allora le principali risorse della città sono diventate il turismo e la produzione di alluminio. Ouro Preto è stata inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO ed è veramente suggestivo camminare lungo le sue stradine acciottolate che salgono e scendono (preparati ad allenare i glutei!), con le case colorate ed un numero  imprecisato di chiese barocche dalle decorazioni ricchissime. Ecco le chiese e le attrazioni che secondo me non puoi perderti:

  • Igreja de São Francisco de Assis: la chiesa più bella di Ouro Preto e tra i capolavori del barocco brasiliano. Progettata dall’architetto Aleijadinho, ha una facciata maestosa e gli interni stupefacenti con incisioni su legno e su pietra e degli azulejos dipinti che sembrano reali. L’ingresso è a pagamento (3/4€).
  • Igreja de Nossa Senhora do Pilar: un’altra chiesa barocca straordinaria, famosa per avere la pianta circolare e un’incredibile quantità di oro che riveste l’interno.
  • Igreja de Nossa Senhora do Carmo: progettata dal padre dall’architetto Aleijadinho, questa chiesa ha un bellissimo soffitto dipinto e offre una vista magnifica sulla città.
  • Praça Tiradentes: il cuore pulsante di Ouro Preto, con la sua statua in bronzo di Tiradentes, eroe nazionale e simbolo della lotta per l’indipendenza. 
  • Museu da Inconfidência: ospitato nell’ex palazzo del governo su Praça Tiradentes, questo museo racconta la storia della Inconfidência Mineira, il movimento di ribellione contro il dominio portoghese. 
  • Igreja de Nossa Senhora do Rosário dos Homens Pretos: una chiesa dalla pianta molto particolare, dalle linee tonde, molto diversa dalle altre chiese della città.
  • Mina da Passagem: un’antica miniera d’oro visitabile che si trova poco fuori città. Si scende su un carrello metallico e ci si ritrova nel cuore della terra, tra cunicoli e laghi sotterranei. Non adatta a chi soffre di claustrofobia! In città, comunque, ci sono tantissime antiche miniere che si possono visitare.
  • Casa dos Contos: ex sede dell’amministrazione fiscale coloniale, oggi ospita un museo ad ingresso gratuito con documenti e oggetti d’epoca, ottimo per capire il contesto economico dell’epoca.
  • Igreja de Santa Efigenia: la chiesa degli schiavi, costruita tra il 1733 e il 1785 su una collina panoramica da cui si vede il centro città. È un simbolo importantissimo della resistenza culturale e religiosa e conserva un’atmosfera unica, soprattutto se ci capitate, come è successo a me, durante la messa, con tutti i fedeli che cantano e “ballano”. La strada per raggiungerla è spaventosamente ripida. 
Strada di Ouro Preto, Minas Gerais
Strada di Ouro Preto, Minas Gerais
Igreja de Nossa Senhora do Pilar, Ouro Preto, Minas Gerais, Brasile
Igreja de Nossa Senhora do Pilar, Ouro Preto

Mariana

Mariana è la città più antica del Minas Gerais, si trova a una ventina di chilometri da Ouro Preto e può essere visitata comodamente in giornata in un paio d’ore, magari combinandola alla visita della Mina da Passagem, che si trova poco distante. Il suo centro storico ha un ritmo lento e rilassato, ed è molto meno turistico e affollato rispetto alla vicina e più famosa Ouro Preto. Il cuore della città è la splendida Praça Minas Gerais, una piazza coloniale molto suggestiva, dove due chiese barocche si fronteggiano in perfetta simmetria: la Igreja de São Francisco de Assis e la Igreja de Nossa Senhora do Carmo. Poco distante, la Catedral da Sé sorprende per la sua sobrietà esterna che contrasta con l’eleganza degli interni e con la presenza di uno degli organi più antichi dell’America Latina. È un organo tedesco del 1701 che venne donato dal re del Portogallo nel 1753. 

Piazza di Mariana, Minas Gerais
Piazza di Mariana

São João del Rei

São João del Rei è una delle città storiche del Minas Gerais ed è un’importante città universitaria, con una massiccia presenza di studenti che vengono qui per studiare alla Universidade Federal de São João del Rei. La cittadina ha dimensioni più grandi rispetto ad altre località coloniali della zona e un centro storico che convive con una parte urbana più moderna. L’impatto iniziale può essere un po’ meno suggestivo rispetto ad altre città, ma conserva comunque diversi edifici di valore storico e architettonico. La chiesa di São Francisco de Assis è uno dei suoi edifici più importanti. Circondata da un piccolo giardino e da palme altissime, è un esempio del barocco mineiro e viene attribuita ad Aleijadinho. Il centro si esplora facilmente a piedi e presenta un buon numero di case coloniali ben conservate, piazze tranquille e strade acciottolate.Uno degli aspetti più interessanti della città è la presenza della ferrovia storica che collega São João del Rei a Tiradentes. Il treno a vapore, attivo solo durante i fine settimana, offre un breve tragitto panoramico (30’) attraverso la campagna circostante ed è un’esperienza molto carina da fare. I biglietti si comprano attraverso il sito ufficiale o alle macchinette della stazione, ma la vendita chiude 30’ prima della partenza (è così che sono rimasta fregata io!). Il treno parte 3 volte al giorno, ma se non vuoi fare avanti e indietro sempre in treno, puoi prendere il taxi per una delle due tratte. Il biglietto costa 43R (7€, solo andata) o 86R (13€ A/R). 

São João del Rei, Minas Gerais
São João del Rei
Treno a vapore che collega São João del Rei a Tiradentes
Treno a vapore che collega São João del Rei a Tiradentes

Tiradentes 

Tiradentes si trova a 11 km da São João del Rei e ha un’atmosfera molto diversa. È una delle cittadine coloniali meglio conservate del Minas Gerais e il suo centro storico è compatto e appare esattamente com’era nel XVIII secolo. La cittadina è piccola, ma piena di caffè, pousadas e negozi di arte e artigianato di qualità. Qui i prezzi sono più alti che altrove, se vogliamo, è la cittadina più “fighettina” del Minas Gerais, ma l’artigianato e la bellezza dei locali e dei ristoranti che vedrai qui è nettamente superiore a quella delle altre cittadine coloniali della regione. La chiesa più rappresentativa è la Matriz de Santo Antônio, costruita tra il XVII e il XVIII secolo e visibile da gran parte del centro grazie alla sua posizione rialzata. L’interno è riccamente decorato in stile barocco e rococò, con una notevole presenza di elementi dorati: è la chiesa più sfarzosa del Minas Gerais. Tiradentes può essere visitata in giornata partendo da São João del Rei, magari raggiungendola con il treno a vapore come ho fatto io, ma se hai più tempo ti consiglio di fermarti qui per una notte e approfittare della sua bellezza (e dell’ottima cucina).  

Vista di Tiradentes, Minas Gerais
Vista di Tiradentes
Interno della Chiesa Matriz de Santo Antônio a Tiradentes
Interno della Chiesa Matriz de Santo Antônio a Tiradentes

Diamantina

Situata nel nord del Minas Gerais, Diamantina è la città coloniale più isolata rispetto alle altre che si trovano lungo l’Estrada Real, e non sono così convinta che valga il viaggio. Io ci sono stata in entrambi i viaggi che ho fatto nella regione, ma non so se lo rifarei, perchè si impiega veramente tanto tempo per raggiungerla (quindi anche per tornare indietro poi). Valuta in base ai giorni che hai a disposizione. Bella è bella per carità, è Patrimonio dell’Umanità UNESCO e ha un centro coloniale ben preservato, con edifici in pietra e legno, strade strette e un’atmosfera ancora autentica, meno influenzata dal turismo. Durante il periodo coloniale fu il centro più importante per l’estrazione di diamanti, da cui prende il nome. La Cattedrale Metropolitana, la Casa de Chica da Silva (una schiava che divenne ricca e potente divenendo l’amante del suo padrone) e il passadiço in legno che collega due palazzi coloniali sopra una strada del centro sono tra i luoghi più emblematici della città.

Piazza di Diamantina, Minas Gerais, Brasile
Piazza di Diamantina
Chiesa di Diamantina
Chiesa di Diamantina

Parque National da Serra do Cipò

Il Parque Nacional da Serra do Cipó, insieme a Inhotim (vedi sotto) è stata forse la sorpresa più grande del mio viaggio nel Minas Gerais. Il parco si trova a circa 100 km da Belo Horizonte e i suoi paesaggi sono molto vari, spaziando dalla pianura alla montagna, con una ricca varietà di flora, corsi d’acqua, piscine naturali e formazioni rocciose. L’accesso al parco è gratuito ma è limitato a 250 persone al giorno ed è aperto dalle h8 alle h17. Ti consiglio di evitare i week-end, perchè viene preso d’assalto dagli abitati di Belo Horizonte e dovresti entrare prestissimo per assicurarti il posto. Io ci ho trascorso due giorni pieni, ma il parco è molto grande e le cose da fare sono tante. Io mi sono concentrata su queste:

  • Sentiero per il Canyon das Bandeirinhas: questo è uno dei percorsi più praticati del parco. Il canyon si trova a circa 12 chilometri dall’ingresso di Areias. Il sentiero è tutto pianeggiante, a tratti sabbioso, e esposto al sole quindi è preferibile noleggiare una mountain bike direttamente all’ingresso del parco (80R). A metà del sentiero vale la pena fare una deviazione per raggiungere la Cachoeira da Farofa, una cascata stupenda dove si può fare il bagno. Attenzione, per raggiungerla dovrai superare dei guadi con la bici e trasportarla su delle passerelle di legno abbastanza sottili. In alternativa puoi lasciare la bici e proseguire per l’ultimo km a piedi. 
  • Sentiero degli Schiavi (Trilha dos Escravos): un’altra opzione interessante è questo breve cammino lastricato risalente al periodo coloniale, costruito dagli schiavi per facilitare il trasporto di minerali. Il sentiero parte da qui,  è circondato dalla vegetazione e conduce a un punto panoramico da cui si possono osservare la Cachoeira Véu da Noiva e la valle sottostante. Per raggiungere la cascata c’è una deviazione non indicata: per trovarla ti consiglio di usare l’app Maps.me. 

È fondamentale portare con sé abbastanza acqua, cappello e protezione solare, perchè la maggior parte dei tratti sono esposti e non ci sono punti di ristoro all’interno del parco. 

Sentiero nel  Parque Nacional da Serra do Cipó
Sentiero nel Parque Nacional da Serra do Cipó
Cachoeira da Farofa, Serra do Cipò
Cachoeira da Farofa, Serra do Cipò

Inhotim Museum

Non so da quanto sognavo di visitare questo museo e non ha deluso le attese, anzi! L’Inhotim Museum si trova a circa un’ora e mezza da Belo Horizonte e non è un museo tradizionale, ma un enorme spazio ibrido che unisce arte contemporanea e botanica. Si estende su un’area immensa (più di 140 ettari), tra padiglioni, installazioni all’aperto, sentieri immersi nella vegetazione e laghi artificiali. Le gallerie si alternano a spazi all’aperto e il percorso non segue un ordine preciso. Le opere esposte sono firmate da artisti brasiliani e internazionali, tra cui Yayoi Kusama, Hélio Oiticica e Olafur Eliasson. Alcune installazioni sono visivamente spettacolari, altre più concettuali, ma tutte pensate per dialogare con l’ambiente naturale che le circonda. Parallelamente all’offerta artistica, Inhotim è riconosciuto anche come giardino botanico ufficiale. Ospita oltre 4.000 specie di piante, tra cui molte varietà di palme, bromelie e orchidee, ed è l’habitat anche per molti animali (macachi e uccelli di tutti i tipi soprattutto). Viste le dimensioni, la visita richiede tempo: per avere una visione d’insieme ti consiglio di dedicargli almeno un giorno intero; per vedere tutto e bene sono invece necessari almeno 2 o 3 giorni. All’interno del parco ci sono ristoranti, caffè e un servizio di navette elettriche che collega le varie aree, molto utili per vedere il più possibile. Per facilitare la visita hanno ideato 3 sentieri (giallo, arancione e rosa): se hai poco tempo ti consiglio di concentrarti su quello arancione. Portati una borraccia perchè ci sono distributori d’acqua fresca lungo tutti i sentieri! L’ingresso è gratuito il mercoledì e l’ultima domenica del mese, ma nei fine settimana, soprattutto in alta stagione, è meglio prenotare in anticipo (il biglietto per 1 giorno costa 100R +40R per usufruire delle navette, circa 20€). Recentemente, è stato inaugurato il magnifico Clara Arte Resort, situato all’interno del complesso, che offre l’accesso esclusivo al museo.

Inhotim Museum
Inhotim Museum
Inhotim Museum
Inhotim Museum

Belo Horizonte

Capitale del Minas Gerais, Belo Horizonte è spesso il punto di partenza o di arrivo di un itinerario nella regione. È una città molto estesa, con oltre due milioni di abitanti, e nonostante qualche spunto interessante dal punto di vista culturale e architettonico, non è sicuramente tra le mete più affascinanti del Brasile. Detto questo, se hai mezza giornata o un giorno intero a disposizione, ci sono comunque alcune cose che meritano una visita. La zona più interessante è quella di Pampulha, dove si trovano diversi edifici progettati da Oscar Niemeyer negli anni’40, tra cui la celebre Igreja de São Francisco de Assis e il Museu de Arte da Pampulha, ospitato in un’ex casa da ballo affacciata sul lago artificiale. L’insieme architettonico è stato dichiarato Patrimonio UNESCO e rappresenta un ottimo esempio di modernismo brasiliano.Nel centro città si trovano invece il Mercado Central e la Praça da Liberdade, circondata da palazzi storici oggi trasformati in musei e spazi culturali. Belo Horizonte è anche nota per la sua tradizione culinaria, e offre una buona scelta di bar e ristoranti, soprattutto nei quartieri di Savassi e Lourdes.

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Scritto da:
Mi chiamo Valentina Borghi e sono una viaggiatrice esperta e una travel blogger / travel influencer full time dal 2018. Sono anche una nomade digitale e trascorro buona parte dell’anno in viaggio, da sola o accompagnando gruppi in giro per il mondo. Amo i vulcani, i deserti, il Sudamerica e l’Asia Centrale, amo i gatti, New York, l’astronomia, e la musica elettronica. Ho visitato 95 paesi del mondo e se mi chiedete qual è il mio viaggio della vita..decisamente l’Antartide!

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