Ostia, o meglio dire Ostia Lido, è la località di mare per antonomasia vicino Roma. Si divide il trono con Fregene, un’altra località balneare che si trova poco più a nord, ma ha una storia completamente diversa. Negli ultimi anni Ostia è balzata alle cronache per diversi problemucci legati alle infiltrazioni mafiose (il comune credo sia commissariato da tempo), ma è un luogo che conserva un certo fascino. Sarà che la storia della mia famiglia si intreccia un pò con la storia di Ostia, ma è una località a cui rimango molto affezionata. La presenza degli scavi di Ostia Antica e le lunghe spiagge bordate dalla macchia mediterrnanea (Capocotta, i Cancelli, ecc) fanno di Ostia la meta perfetta per una scampagnata in ogni stagione dell’anno. Seguitemi per scoprire tutte le cose da vedere a Ostia e nei suoi dintorni.
In questo articolo:
Cosa vedere a Ostia e dintorni
Lido di Ostia
La cittadina che oggi prende il nome di Lido di Ostia, quasi non esisteva fino all’inizio del 1900. Prima di allora, questo territorio era un susseguirsi di saline e paludi, un’area infestata dalla malaria, e apparteneva allo stato Pontificio. Dopo la nascita del Regno d’Italia, però, sorse l’urgente necessità di bonificare le terre circostanti la nuova capitale dello Stato. Fu così che nel 1884, a Ostia Antica, si insediarono i primi scariolanti, i braccianti, accompagnati dalle loro famiglie provenienti dal Ravennate, dando inizio ai lavori di bonifica. Ed è qui che la storia di Ostia si incrocia con la mia, perchè, anni dopo, anche mio nonno scese da Ravenna per la bonifica dell’agro pontino e lì conobbe mia nonna. Il centro abitato di Ostia iniziò a prendere forma durante il regime fascista, e gli edifici che vediamo oggi risalgono principalmente agli anni ‘20 e agli anni ‘60, quando Ostia accrebbe la sua importanza come frazione di Roma e come meta turistica. Gli esempi migliori dell’architettura di quegli anni sono gli stabilimenti balneari. Il più antico è Battistini (del 1919), che è anche quello dove i miei nonni hanno avuto la cabina per anni e dove andavo io da bambina con loro. Il più famoso invece è il Kursaal (del 1924), che avrete sicuramente visto in diversi spot televisivi. Il suo magnifico trampolino olimpionico fu progettato da Pier Luigi Nervi, venne poi distrutto nel 1974 e ricostruito nel 1997. Accanto a Battistini c’è poi il pontile con terrazza panoramica (che risale agli anni ‘40). Prima di andare via non dimenticare di fare una sosta al Bar Krapfen Paglia, un locale storico famoso per i krapfen (o bomboloni) con la crema.
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Monumenti a Parco Pier Paolo Pasolini
Il Lido di Ostia è tristemente famoso anche perchè qui è avvenuta l’uccisione di Pier Paolo Pasolini e a lui sono dedicati diversi monumenti alla memoria. Quello più toccante, secondo me, è il parco che si trova all’Idroscalo, alle spalle del nuovo porto turistico, il luogo dove il poeta è stato assassinato nel 1975. Si entra in un giardino con diverse panchine dove potersi fermare e una serie di lapidi, con alcune delle frasi importanti di Pasolini, conducono al monumento, stilizzato ed evocativo dello scultore Mario Rosati. L’ho sempre trovato molto bello e commovente. Altri monumenti a Pier Paolo Pasolini si trovano in piazza Anco Marzio, e nel parco Willy Ferrero in piazza Lorenzo Gasparri.
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Spiaggia di Capocotta
Il motivo principale per cui i romani vengono ad Ostia, soprattutto con l’inizio della bella stagione, sono le sue spiagge. La più bella è sicuramente la spiaggia di Capocotta, che si estende a sud del centro cittadino, da Castel Porziano fino a Torvaianica. Questi 2,5 km di spiaggia rappresentano uno dei tratti di dune meglio conservati d’Italia e fanno parte della riserva naturale statale Litorale Romano. Alle spalle della spiaggia, all’interno della riserva, c’è la Tenuta Presidenziale di Castelporziano. La spiaggia di Capocotta è molto bella perchè poco antropizzata, è riconosciuta dal movimento naturista internazionale, nonchè punto di incontro per la comunità LGBTQ+ romana. L’accesso alla spiaggia avviene attraverso dei cancelli ed è per questo che la spiaggia è anche nota con il nome di “Cancelli”. Un romano vi direbbe “ci vediamo al terzo cancello”, o qualcosa del genere. Il nome di Capocotta è diventato famoso, inoltre, per il caso di cronaca nera, mai risolto, di Wilma Montesi, che risale al 1953, ed avrebbe ispirato alcune scene del film “La dolce vita” di Federico Fellini. La spiaggia viene citata anche da Rino Gaetano nella canzone “Nuntereggae più”. Tra gli stabilimenti che si trovano a Capocotta vi consiglio il Mediterranea.
Borgo di Ostia Antica
A pochi chilometri dal Lido di Ostia c’è il Borgo medievale di Ostia Antica, accanto agli scavi omonimi, dell’antico porto di Roma. Dopo l’abbandono di Ostia Antica avvenuto nel tardo medioevo, Papa Gregorio IV decise di fortificare questo borgo nel quale abitavano gli operai delle saline lungo la via Ostiense. Alla fine del 1400 papa Giulio II, fece costruire la Rocca (il castello visibile ancora oggi) e completò la costruzione della basilica di Sant’Aurea. La Rocca mantenne la sua funzione difensiva fino alla metà del ‘500, quando una piena straordinaria deviò il corso del Tevere, lasciando a secco anche il fossato attorno alla cinta. Da questo momento in poi il castello e il borgo caddero in rovina fino al 900, quando furono restaurati in più riprese. Oggi il borgo è veramente carino, è molto curato, e ogni volta che ci passo non posso fare a meno di andare a mangiare al Ristorante Il Monumento. Parliamo di un’istituzione perchè esiste, in questo stesso luogo, sin dalla fine dell’800. Oltre ai classici piatti di mare, udite udite, ha anche un classico della cucina romagnola: i cappelletti, in onore degli scariolanti. Questi ultimi sono ricordati anche con una lapide proprio al centro del borgo, accanto al ristorante.
Scavi di Ostia Antica
Tra le cose da vedere a Ostia, ovviamente, non possono mancare gli scavi di Ostia Antica, il cui ingresso si trova a poche centinaia di metri dal Borgo di Ostia Antica. Li ho inseriti per ultimi solo perchè a loro ho dedicato un articolo intero. Insieme a Pompei, Ostia Antica è il sito archeologico più grande del mondo con un’area di 150 ettari, e pensate che è stato riportato alla luce solo il 40% della città! Questo antico porto di Roma si insabbiò lentamente nei secoli e fu la nostra fortuna, perchè le rovine sono arrivate fino a noi in un eccellente stato di conservazione. Trovate tutte le informazioni pratiche e l’itinerario per visitare gli scavi nell’articolo Scavi di Ostia Antica: guida alla visita.