Dopo l’articolo su cosa vedere a Roma in 1 giorno, finalmente mi sono decisa a scrivere una mini-guida più ampia con tutte le cose da vedere a Roma in 3 giorni, se la visitate per la prima volta. Come molte altre capitali e città d’arte europee, ci vorrebbe un mese per visitarla per bene, ma ci si deve accontentare no? Noi italiani abbiamo la fortuna di “averla in casa”, a poche ore dalla maggior parte delle regioni italiane quindi potrete tornarci quante volte vorrete.
Prima di vedere nel dettaglio cosa vi consiglio di vedere a Roma in 3 giorni, vi spiego un attimo come ho diviso le giornate. Considerando le difficoltà logistiche che attanagliano la mia amata città natale, l’itinerario di ciascun giorno è studiato per essere percorso tendenzialmente a piedi, ma dovrete essere dei buoni camminatori. Solo il terzo giorno dovrete spostarvi con i mezzi, ma potrete farlo navigando lungo il Tevere o con la metropolitana. Se decidete di acquistare invece la Roma Card per 72h (vedi sotto) avrete accesso al trasporto pubblico illimitato e potrete camminare un pò meno facendo alcune tratte in bus/metro. Ma vediamo quali sono tutte le cose da vedere a Roma se ci andate per almeno 3 giorni.
In questo articolo:
Come spostarsi a Roma
Come si sa, i mezzi di trasporto pubblico sono un tasto dolente a Roma, ma la maggior parte dei luoghi “classici” da vedere per fortuna si trova racchiusa nel centro storico ed è raggiungibile a piedi. Altrimenti potrete usare una delle 3 linee di metro (A,B,C), o gli autobus, ma dimenticatevi la frequenza della metro di Londra o di Parigi! Il biglietto singolo costa 1,5 euro e vale 90 minuti. Un’alternativa valida può essere quella di comprare il Roma Pass 72h che include l’ingresso prioritario gratuito a 1 o 2 attrazioni (ci sono praticamente tutte, inclusi il Colosseo, il Foro Romano,ecc), l’uso gratuito dei mezzi di trasporto pubblico e sconti su servizi e attività. Il Roma Pass esiste anche da 48h.
Un modo carino per visitare Roma like-a-local è anche quello di fare un giro per il centro storico con il side-car (da passeggeri chiaramente). Io l’ho fatto acquistandolo da questo sito e mi sono divertita moltissimo. Per non farmi mancare nulla, ho fatto anche quest’altro tour di 3 ore con la vespa. Inutile dirvi che mi sono sentita davvero Audrey Hepburn in “Vacanze Romane”. Fare la turista in giro per Roma poi mi fa davvero impazzire.
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Dove dormire a Roma
Se ci andate per la prima volta, il mio consiglio è quello di alloggiare in centro, per i motivi di cui sopra. Come zone vi direi il Rione Monti o l’Esquilino. Se poi trovate delle soluzioni particolarmente economiche anche in zone ancora più centrali come Piazza Navona e dintorni tanto meglio!
- Babbo Guest House (b&b bellissimo, con terrazza, di un’amica)
- Rione Monti Suites
- Top Floor Colosseo Guesthouse
- Roma Room Nazionale
Se invece andate a Roma per un weekend romantico o speciale vi consiglio di andare a leggere questo articolo che ho scritto sui Boutique Hotel a Roma: 10 proposte per una vacanza esclusiva e romantica.
CONSIGLI NON RICHIESTI: per evitare brutte sorprese, vi suggerisco di acquistare in anticipo i biglietti salta-fila per le attrazioni e i tour più famosi e gettonati di Roma come il Colosseo o il Pantheon, perchè il rischio di non riuscire ad entrare è molto elevato. Qualche giorno prima di arrivare, prenotate anche per mangiare nelle trattorie/ristoranti del centro per lo stesso motivo. Poi non ditemi che non ve l’avevo detto eh 😉
Cosa vedere a Roma in 3 giorni: itinerario dettagliato e tips super-local
Giorno 1: la Roma dell’Impero
Colosseo
L’esplorazione della città eterna per me non può che iniziare dalle vestigia della Roma Imperiale, dai monumenti romani più iconici della città e chi meglio di lui? Il Colosseo è il monumento che più di tutti rappresenta Roma non chè uno dei più famosi del mondo. È proprio in questo gigantesco anfiteatro che i gladiatori combattevano fino all’ultimo sangue e i prigionieri condannati a morte lottavano contro i leoni. Fatto costruire dall’imperatore Vespasiano, fu inaugurato da suo figlio nell’80 d.C. e da allora continua ad emozionare grandi e piccini. Chiamato originariamente Anfiteatro Flavio, il Colosseo poteva ospitare 50.000 spettatori (il Circo Massimo ben 250.000) e aveva un tendone di tessuto che proteggeva gli spettatori dal sole. Con la fine dell’Impero cadde in uno stato di abbandono e, in anni più recenti, fu poi usato come cava di travertino per la costruzione di molti edifici cittadini come Palazzo Venezia, Palazzo Barberini e altri.
Dimenticatevi di andare lì davanti all’ultimo minuto per visitarlo! Il Colosseo è stato per anni (e forse lo è ancora) il monumento più visitato al mondo e per esplorarlo è necessario prenotare con un certo anticipo. Dal 2023 i biglietti sono diventati nominativi (per tentare di bloccare il bagarinaggio) ed è praticamente impossibile entrare senza aver acquistato un biglietto o un tour diversi giorni prima. Io non ci entravo da decenni, e una delle ultime volte che sono scesa a Roma mi sono voluta regalare questo bellissimo tour guidato del Colosseo con ingresso prioritario anche al Foro Romano. Il gruppo è piccolo e il tour dura circa 3 ore, di cui 2 all’interno del Colosseo, che si visita dall’arena, dove si battevano i gladiatori, fino all’ultimo livello di gradinate: semplicemente meraviglioso! Una volta finito mi sono fatta un giro anche al Foro Romano, incluso con ingresso prioritario nello stesso tour. Se invece foste esperti di storia romana e non vi interessasse avere la guida, potete valutare il solo biglietto salta-fila per il Colosseo e per il Foro Romano.
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Foro Romano e Palatino
A tempo dell’antica Roma il foro era il centro commerciale, cittadino e amministrativo della città. Qui c’erano botteghe, tribunali e templi e oggi, camminandoci all’interno o lungo via dei Fori Imperiali potrete farvi solo una piccola idea di cosa potesse significare vivere a Roma ai tempi di Cesare o Augusto. Con il declino dell’impero il foro cadde in disuso e soltanto nel 1800 e 1900 iniziarono degli scavi archeologici sistematici. Molte delle rovine potrebbero risultare indecifrabili per la maggior parte di voi (me inclusa!), quindi vi consiglio di partecipare ad una visita guidata o di prendere almeno un audioguida per farvi aiutare nell’immaginazione di quello che doveva essere un tempo.
Il colle del Palatino, che sovrasta il Foro Romano, è il luogo dove tutto ebbe inizio. Secondo il mito è qui che la lupa allattò Romolo e Remo e ci sono testimonianze del fatto che il più antico insediamento di Roma si trovasse proprio qui. Il Palatino era il luogo di residenza degli imperatori e quello che si vede oggi sono proprio le rovine di queste incredibili residenze. Uno degli edifici meglio conservati è la Casa di Livia, con dei bellissimi affreschi e mosaici (anche se i più belli sono stati staccati e sono conservati nel Museo Nazionale Romano vicino alla Stazione Termini).
Rione Monti
A metà di Via dei Fori Imperiali imboccando Via Cavour si entra nel primo rione di Roma, il Rione Monti. Questo quartiere un tempo popolare, è uno dei più caratteristici di Roma ed è ancora abitato (almeno in parte) dai monticiani, i romani doc, come amano definirsi (e io lo so bene perchè mio papà è nato e cresciuto proprio qui). Questo dedalo di sali e scendi alle spalle del Colosseo non è mai diventato una trappola per turisti ed ha saputo mantenere un carattere molto indipendente, grazie al quale oggi è considerato uno dei quartieri più vivaci e stimolanti della capitale. È il quartiere bohémienne e hipster di Roma, abitato da artisti, artigiani, intellettuali, studenti danarosi e amanti della vita notturna. L’aperitivo in piazza Madonna dei Monti è assolutamente un must e, soprattutto d’estate, c’è talmente tanta gente che a stento ci si muove. Da non perdere anche la Basilica di San Pietro in Vincoli dove si trovano sia la tomba di Giulio II con il famoso Mosè di Michelangelo, che le catene con cui fu legato San Pietro nel Carcere Mamertino. Una curiosità, Via del Boschetto è la strada di Roma con il maggior numero di ristoranti per metro quadrato.
Piazza Venezia e Campidoglio
Tornate su Via dei Fori Imperiali e imboccate, sulla sinistra, Via di S. Pietro in Carcere. Passerete sotto la famosa scultura della lupa che allatta Romolo e Remo, simbolo della città, che vi condurrà direttamente sulla magnifica Piazza del Campidoglio. Questa piazza ospita il Comune di Roma e i Musei Capitolini e gli edifici che vi si affacciano furono progettati da Michelangelo. Non a caso è considerata una delle piazze più belle di Roma! Concentratevi, in modo particolare, sul magnifico motivo della pavimentazione. Scendendo dalla grande scalinata ne vedrete accanto un’altra, più ripida, che porta alla Basilica di Santa Maria in Ara Coeli. In fondo ad entrambe vi troverete sulla famosa Piazza Venezia, dove si staglierà davanti ai vostri occhi il monumentale Vittoriano. Progettato nel 1885 per commemorare l’Unità d’Italia, oggi è dedicato al Milito Ignoto. Salite fino alla terrazza in cima per avere una stupenda vista su Roma, quasi a 360 gradi (ingresso gratuito).
Fontana di Trevi
Da Piazza Venezia prendete Via del Corso per raggiungere Fontana di Trevi. Resa celebre da Fellini nel film La Dolce Vita, questa fontana è la più grande e stravagante di Roma. Incastonata sulle pareti di un palazzo, l’usanza vuole che si debba gettare una moneta nella fontana, rigorosamente girati di schiena, per assicurarsi di tornare a Roma. Rispetto alle dimensioni della fontana, la piazza è minuscola e super affollata di turisti, ma non si può prescindere da questo rituale. In realtà il momento migliore per vederla sarebbe la sera tardi o la notte, quando è magnificamente illuminata (è stata restaurata da pochissimo e il marmo bianco è tornato a risplendere) e la piazza è deserta. Sul lato opposto di Via del Corso si apre poi Piazza Colonna, con la bellissima Colonna di Marco Aurelio e Palazzo Chigi, la residenza del Presidente del Consiglio.
Pantheon
Passando davanti al Montecitorio (sede della Camera dei Deputati), con pochi passi vi troverete in Piazza della Rotonda con il Pantheon, probabilmente a mia piazza preferita in assoluto a Roma. Il Pantheon è di una bellezza disarmante, sia visto da dentro che visto da fuori; la sua cupola è la più grande opera architettonica della Roma antica e fu addirittura imitata da Michelangelo per la costruzione della cupola di S. Pietro! Inizialmente un tempio romano, fa consacrato come chiesa nel 609 D.c. e al suo interno troverete le imponenti tombe di Vittorio Emanuele II, Umberto I e Raffaello. Dal 2023 l’ingresso è diventato a pagamento ed è consigliabile acquistare il biglietto in anticipo (vedi box qui sotto). Subito dietro piazza del Pantheon buttate l’occhio anche su Piazza della Minerva, con la famosa statua dell’elefantino (un obelisco egizio originale portato in spalla da un elefantino di marmo bianco) e la Chiesa di S. Maria Sopra Minerva. Qui dentro troverete alcuni affreschi superbi di Filippino Lippi e una scultura di Michelangelo. In questa zona si trovano anche i 2 bar/torrefazioni più buoni e famosi di Roma: la Casa del Caffè Tazza d’Oro e il Caffè Sant’Eustachio, assolutamente da non perdere! Se fate questo itinerario in estate, al posto del classico espresso, è d’obbligo una granita al caffè con panna.
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Piazza di Spagna
Tornate poi su Via del Corso per raggiungere Piazza di Spagna, con la famosissima Scalinata di Trinità dei Monti, una tappa obbligata per chiunque visiti la capitale. Costruita nella prima metà del ‘700, deve il suo nome alla presenza dell’Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede. Oggi, oltre ai turisti, la Piazza (come le vie intorno) è invasa dagli adolescenti che si ritrovano qui soprattutto il sabato pomeriggio per fare lo “struscio”. A questo punto si sarà fatta l’ora del tramonto e potrete godervelo sorseggiando un aperitivo da una terrazza panoramica tipo questa (la trovate salendo sulla scalinata a sinistra).
Serata a Monti o crociera sul Tevere
Per la serata vi proporrei 2 opzioni: 1) tornare a cena (e dopo-cena) al Rione Monti o 2) fare una romanticissima crociera serale sul Tevere, con cena a bordo e musica dal vivo. Se non volete fare la cena, si può fare anche solo l’aperitivo, sempre navigando sul Tevere.
Caffè
- Casa del Caffè Tazza d’Oro: caffè e granita top!
- Caffè Sant’Eustachio: ordinate un Gran Caffè
Dove mangiare
- Ai 3 scalini: un classico
- La Carbonara: idem come sopra
- Urbana 47: più creativo e moderno
Dove bere
- Madre: fighetto, ma location top
- Sacripante Art Gallery: hipster
- Il Palazzetto: aperitivo con vista
Giorno 2: i Musei Vaticani, il ghetto e Trastevere
Musei Vaticani e Cappella Sistina
Il secondo giorno di visita a Roma inizia da un altro must, i Musei Vaticani e la Cappella Sistina. Anche qui il biglietto salta-coda è d’obbligo se non volete fare ore di fila (si può comprare comodamente on-line da questo sito). È un peccato vedere i Musei Vaticani in poche ore (una visita approfondita richiederebbe almeno 2 giorni!), ma credo che non si possa prescindere dalla vista della Cappella Sistina e delle stanze di Raffaello. Le cosiddette stanze di Raffaello costituivano l’appartamento privato di papa Giulio II e le sue pareti furono affrescate in buona parte da Raffaello, appunto: dire che sono belle è un eufemismo. Ma è la Cappella Sistina che vi lascerà letteralmente senza parole. È considerata, a ragione, uno dei più grandi capolavori dell’umanità e, anche se avrete visto mille foto dei suoi affreschi, trovarvela davanti agli occhi avrà tutto un altro effetto. I Musei sono molto ben organizzati, ci sono diversi itinerari segnalati per chi ha poco tempo e può vedere solo il meglio della collezione. Per ottimizzare i tempi e approfondire la visita vi consiglio di comprare un biglietto con ingresso prioritario e tour guidato di 3h che include Musei Vaticani e la Cappella Sistina. Saranno ore belle intense ma con la guida che spiega secondo me è sempre un’esperienza decisamente superiore.
Basilica di S.Pietro
Se avrete comprato il biglietto si cui sopra visiterete S.Pietro saltando la coda con la guida, altrimenti esistono anche dei biglietti salta-coda solo per S.Pietro che includono la salita in ascensore sulla cupola e l’audioguida. La Basilica è la seconda chiesa più grande del mondo, è immensa e, indipendentemente dalla vostra fede religiosa, lascia letteralmente senza fiato. Alla sua costruzione contribuirono, tra gli altri, Bramante e Raffaello, ma è considerata soprattutto il capolavoro di Michelangelo che concepì la cupola e la commovente “Pietà” (che troverete proprio all’inizio della navata destra). Piazza San Pietro, con il celebre colonnato progettato dal Bernini, non è da meno. Vale anche la pena salire sulla cupola; un ascensore porta fino a metà strada, poi bisogna continuare a piedi per avere una vista impareggiabile sulla piazza e sui giardini del Vaticano (si paga un biglietto a parte). Se siete fedeli, e capitate a Roma di mercoledì inoltre, potrete assistere all’udienza del Papa prenotando da questo sito.
Castel Sant’Angelo
Dirigetevi poi verso il lungotevere e noterete subito Castel Sant’Angelo e non potevo non inserirlo tra le cose da vedere a Roma! Nato come mausoleo di Adriano, nel VI secolo fu trasformato in una fortezza per i papi e ancora oggi conserva il famoso “passetto”, un passaggio segreto che lo collega a San Pietro attraverso il quale i papi si sarebbero potuti rifugiare all’interno della fortezza. Se avete tempo entrate a visitare il museo che si trova la suo interno e, soprattutto, andate sulle terrazze da cui si gode una vista magnifica sui tetti di Roma. Lasciate poi Castel Sant’Angelo attraversando il ponte degli Angeli, così chiamato dalle tante sculture degli angeli che vi si trovano, tutte scolpite da allievi del Bernini.
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Alla fine del ponte prendete Via dei Coronari per raggiungere Piazza Navona. Questa piazza ha origini romane e il suo nome deriva proprio dal fatto che veniva allagata per permettere lo svolgimento di finte battaglie navali. Ha ospitato per almeno 3 secoli il mercato principale della città e oggi ospita saltimbanchi, pittori, cartomanti e altri personaggi in cerca di turisti da acchiappare. Non perdetevi la stupenda fontana dei Quattro Fiumi del Bernini e, subito di fronte, la chiesa di Sant’Agnese in Agone progettata dal Borromini. A Piazza Navona si svolge anche il Mercatino di Natale più famoso di Roma ed è consuetudine per i romani venire qui nel giorno della Bafana, il 6 gennaio. A pochi passi da Piazza Navona c’è anche il Chiostro del Bramante, oggi utilizzato come spazio espositivo (per inciso, fanno sempre delle mostre molto belle).
Campo dè Fiori
Attraversando Corso Vittorio Emanuele, in pochi minuti arriverete a Campo dei Fiori, un’altra piazza molto conosciuta e amata dai romani. Di giorno qui si svolge il mercato ortofrutticolo mentre di sera la piazza si riempie di giovani, seduti nei tanti tavoli dei bar all’aperto. Al centro della piazza la statua di Giordano Bruno, che venne bruciato sul rogo per eresia proprio qui nel 1600. Ci sono 2 tappe fondamentali da fare in zona: 1) una sosta al Forno, all’angolo della piazza con Via dei Cappellari. Qui dovete assolutamente comprare la pizza (bianca o rossa è uguale) perchè è la più buona di Roma!! 2) un’altra Dar Filettaro a Santa Barbara, in Piazza dei Librai, dove mangiare naturalmente il filetto di baccalà (anche da asporto), una prelibatezza tipica romana.
Ghetto
Con il vostro bel filetto di baccalà in mano, proseguite dritto su Via dei Giubbonari, per raggiungere l’antico ghetto di Roma, di cui vi ho parlato anche nell’articolo su Roma Insolita. Il ghetto oggi è una delle zone più caratteristiche del centro di Roma, con le case che hanno inglobato resti di dimore romane e medievali e una moltitudine di trattorie dove potete mangiare la vera cucina romana (come i famosi carciofi alla giudia..che si chiamano così non per caso). Il fulcro del Ghetto è il Portico d’Ottavia, costruito da Augusto, che ospitò dal Medioevo a fine ‘800 il mercato del pesce di Roma. Poco distante c’è poi il Tempio Maggiore, la prima sinagoga monumentale di Roma (1904), con al suo interno il Museo dell’Arte Ebraica. Una curiosità, sono state girate qui molte scene del film “La finestra di fronte” di F. Ozpetek. Se volete approfondire la storia di questo quartiere vi consiglio questo tour del Ghetto ebraico e di Trastevere; parte da Piazza Trilussa a Trastevere poi si va all’isola Tiberina fino ad entrare nel ghetto. Dura 3h ed è veramente ben fatto.
Isola Tiberina
Quasi davanti alla Sinagoga potrete attraversare il Tevere dal Ponte Fabricio, il più antico ponte romano ancora funzionante, per raggiungere l’isola Tiberina. Quest’isola è l’unica isola urbana del Tevere e ospita l’Ospedale Fatebenefratelli (già dal 1500), l’Ospedale Israelitico, qualche casa e la Trattoria Sora Lella (sì, l’aveva aperta proprio lei!). A sud dell’isola potrete vedere i resti del primo ponte in pietra della Roma antica, il cosiddetto Ponte Rotto. Il Ponte Cestio vi condurrà invece a Trastevere, sull’altra sponda del fiume.
Una serata a Trastevere
Anche questa seconda giornata volge al termine, ma se avrete ancora forza nelle gambe, prima di sedervi a tavola potete salire sul colle del Gianicolo. Questo colle si eleva alle spalle di Trastevere e offre delle viste bellissime di Roma, soprattutto dal piazzale del Gianicolo su cui è posto il famoso cannone che, dal 1904, spara a salve ogni giorno a mezzogiorno in punto. Una volta scesi, gironzolate per quello che è considerato il quartiere più “autentico” della città..anche se oggi non si può dire lo sia più. Ci abita ancora qualche romano doc, ma la zona è stata conquistata sempre di più dagli stranieri. Rimane comunque un bel quartiere dove passeggiare e, soprattutto, dove farsi una bella mangiata di pasta alla romana o una bevuta dopo cena. A Trastevere non dimenticate inoltre di andare a vedere la Basilica di S.Maria in Trastevere, con i suoi bellissimi mosaici.
Dove Mangiare
- Forno di Campo dei Fiori: la pizza più buona di Roma
- Dar Filettaro a Santa Barbara: miglior filetto di baccalà, anche da asporto
- Coromandel: posticino hipster per brunch top
- Roscioli: un classico, gourmet
- Gigetto al Portico D’Ottavia: carciofi alla giudia & Co.
- Pizzeria Baffetto: pizzeria storica, ruspante
- Pizzeria Ai Marmi: idem come sopra
- Da Carlone: osteria top, porzioni immense
Dove Bere
- Chapter: bar di un hotel, fighetto ma buono
- Bar del Fico: bello e buono
- Jerry Thomas Speakeasy: un’istituzione, uno dei migliori cocktail bar d’Italia
- Il Goccetto: enoteca super carina
Giorno 3: Galleria Borghese, Pincio e Testaccio
Galleria Borghese
Iniziamo questa 3° giornata di visite romane dalla “regina delle gallerie d’arte”, la Galleria Borghese, nata dall’amore per l’arte del Cardinale Scipione Borghese. La Galleria include opere di Bernini, Canova, Caravaggio, Raffaello, Perugino e tanti altri, e gli allestimenti nelle sale di questa neoclassica residenza ottocentesca sono semplicemente pazzeschi! Qui dentro potrete ammirare le famose sculture di Bernini de Il ratto di Proserpina, l’Apollo e Dafne, il Davide e Enea e Anchise, ma anche Paolina Borghese scolpita da Canova e il Ragazzo con canestro di frutta di Caravaggio. Per accedere alla Galleria dovrete prenotare e comprare il biglietto con anticipo tramite questo sito. Gli ingressi sono contigentati e avrete 2h a disposizione per vedere tutta la Galleria (sono sufficienti).
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Villa Borghese
Usciti dalla Galleria Borghese vi troverete nel parco più famoso della capitale, Villa Borghese, un parco molto grande suddiviso in varie zone. Qui i romani vengono a passeggiare, a fare sport, giocare, o visitare una delle diverse attrazioni che vi si trovano all’interno o subito fuori. Tra queste il Bioparco, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, il Museo del Cinema e il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Dirigetevi verso il Giardino del Lago, un giardino nel giardino, con un romantico laghetto al centro dove potrete noleggiare una barchetta con la vostra dolce metà. Da qui andate a vedere l’antico orologio ad acqua, prima di arrivare sulla Terrazza del Pincio. All’interno di Villa Borghese c’è anche il Museo Carlo Bilotti (a ingresso gratuito) di cui vi ho parlato in quest’articolo sui Musei gratis a Roma.
Pincio e Piazza del Popolo
Questa terrazza deve il suo nome alla famiglia dei Pinci che era proprietaria di questo giardino confinante con Villa Borghese nel IV secolo. La grande terrazza è davvero magnifica, con la vista su Piazza del Popolo, S.Pietro e su mezza città e il tramonto da qui è top! Alla sinistra della terrazza c’è poi Villa Poniatowski, comunemente chiamata Casina Valadier dai romani, perchè fu progettata proprio da lui nel 1700 per il nipote del re di Polonia. Oggi ospita un bar-ristorante e la si può noleggiare per eventi e matrimoni. Scendendo dal Pincio vi troverete in Piazza del Popolo, su cui si affacciano ben 3 chiese e 3 fontane del Valadier. Al centro di questa grandissima piazza ellittica l’Obelisco Flaminio, uno dei 13 obelischi antichi di Roma. A questo punto dovrete prendere la metro (cambiando dalla linea A alla linea B) per raggiungere il Circo Massimo. Un’alternativa carina può anche essere quella di raggiungere questa zona navigando sul Tevere con un’imbarcazione turistica (vedi box qui sotto).
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Aventino e Circo Massimo
Appena uscirete dalla metro potrete vedere subito quello che resta della più grande struttura per spettacoli costruita dall’uomo. Il Circo Massimo era anticamente dedicato alle corse con i cavalli e misura ben 620 metri di lunghezza e 140 di larghezza! Oggi viene spesso utilizzato per grandi eventi e concerti. Costeggiatelo sul lato sinistro, andando verso il Tevere, per addentrarvi sul Colle Aventino, uno dei quartieri residenziali più belli e ambiti di Roma. Da non perdere qui la Basilica di Santa Sabina e il Giardino degli Aranci. Sulla stessa strada, in Piazza dei Cavalieri di Malta 3 c’è anche il famoso buco della serratura che offre la famosa vista della cupola di San Pietro racchiusa da siepi del giardino. La riconoscerete subito perchè vedrete la gente in coda.
Piramide e il cimitero acattolico
Dal Colle Aventino imboccate una delle strade che scendono verso Via Marmorata per raggiungere la Piramide Cestia, una piramide di stile egizio costruita a Roma tra il 18 e il 12 a.C. come tomba per Gaio Cestio Epulone. Subito dietro, nascosto dalle mura, c’è poi il cimitero acattolico, chiamato spesso il cimitero inglese perché vi sono sepolte perlopiù persone protestanti. In realtà è un cimitero acattolico che ospita anche le tombe di illustri personaggi atei o di religione greco-ortodossa. È una specie di giardino segreto in cui sono sepolti Gadda, Goethe, Gramsci, Miriam Mafai, Keats, e molti altri poeti, scrittori e personaggi illustri. Alcune tombe sono veramente spettacolari e camminando sotto questi enormi pini marittimi in compagnia dei gatti, si respira un’incredibile aria di pace. Anche vari membri della famiglia Bulgari (di religione greco-ortodossa) sono sepolti qui e proprio da Bulgari è stata lanciata una sottoscrizione per restaurare il cimitero.
Serata a Testaccio o Garbatella
Anche questa terza ed ultima giornata volge al termine e potrete dedicare le ultime ore all’esplorazione di due quartieri (o anche solo uno se non avete tempo) che personalmente amo molto, e che raccontano una Roma più popolare e autentica: Testaccio e Garbatella. Testaccio, come Garbatella, nasce come quartiere operaio e oggi ospita tanti ristoranti e locali molto frequentati la sera, ma anche belle opere di street art (soprattutto nella zona di Via del Porto Fluviale e sotto al Gasometro). Garbatella nasce invece come borgata-giardino nel 1920 per creare degli alloggi a bassa densità edilizia e circondati dal verde per il ceto operaio che lavorava nel vicino polo industriale di Via Ostiense. L’architettura usata si chiama barocchetto e si rifà all’architettura romana minore del ‘500 e del ‘700. Anche qui trovate i romani quelli veri e tante trattorie buone (trovate tutte le info nell’articolo sulle Trattorie a Roma).
Dove mangiare
Per aiutarti a preparare la valigia per Roma trovi le liste da spuntare e tanti consigli utili nell’articolo su Cosa mettere in valigia per ogni occasione.
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