Benvenuto nella mia piccola guida su cosa vedere nei dintorni di Barcellona! Se hai già esplorato la capitale della Catalogna e sei alla ricerca di avventure fuori città, sei nel posto giusto. Preparati e mettiti comodo, perché ho fatto una bella lista con le 9 migliori escursioni da Barcellona che ti faranno venire voglia di fare le valigie al volo. Si va dalle gite più naturalistiche al Parco Naturale di Montserrat o sulle spiagge della Costa Brava, a quelle più storiche e culturali per visitare Girona, Tarragona o i villaggi medievali di Vic, Besalú, Santa Pau e Castellfollit de la Roca. Gli amanti dell’arte surrealista, non potranno invece lasciarsi sfuggire una visita a Figueres, con il Teatro-Museo Dalí, o la casa museo dell’artista a Cadaques. Prendi un po’ di sangria, mettiti comodo e preparati a scoprire le cose più belle da vedere vicino a Barcellona. Sei pronto? Via!
In questo articolo:
9 bellissime escursioni da Barcellona
1. Colonia Güell: il villaggio operaio di Gaudì
La cosa più vicina da vedere vicino Barcellona è Colonia Güell, un villaggio operaio fondato nel 1890 dall’imprenditore e mecenate Eusebi Güell. Il villaggio si trova in località Santa Coloma de Cervellò (oggi alle porte della città) e venne costruito per gli operai dell’industria tessile di Güell, esattamente come il “nostro” villaggio operaio di Crespi d’Adda. Oltre alla fabbrica, il progetto del villaggio includeva un vero e proprio centro urbano con i villini per gli operai, ma anche una scuola, un teatro, un centro culturale e una chiesa. Il progetto venne affidato agli architetti modernisti F. Berenguer, J. Rubiò e A. Gaudì, dove quest’ultimo era incaricato della costruzione della chiesa. La sua costruzione iniziò nel 1908, ma Gaudì riuscì solo a finire la cripta (che tuttora funge da chiesa). Il villaggio modernista, inserito tra i Patrimoni UNESCO, è davvero molto carino e si può visitare in poche ore. Per vedere la cripta si paga un biglietto di 10 euro ed è inclusa l’audioguida dell’interno villaggio, (ma si può fare anche la visita guidata). Per acquistarlo devi andare al Centro Visitatori che si trova qui.
Colonia Güell si raggiunge comodamente con il treno urbano (FGC, linee S3 ed S4) che parte da Placa d’Espanya. La fermata si chiama proprio “Colonia Güell” e il biglietto costa 4,8 euro A/R (1 zona).
2. La regione dei vini: Sant Sadurnì e Vilafranca del Penedès
Se sei un amante dei vini bianchi come la sottoscritta, una bellissima escursione da fare partendo da Barcellona è senz’altro quella a Sant Sadurnì e Villafranca del Penedès. Partendo dalla stazione Sants in 45’ di treno si raggiunge Sant Sadurnì d’Anoia, la capitale del cava, lo spumante spagnolo prodotto con metodo champenoise. Questa cittadina è un importante centro di produzione vinicola sin dal XVIII secolo e la produzione di cava iniziò nel 1870, raggiungendo poi l’85% della produzione nazionale. Su questo sito trovi le varie attività che è possibile fare in zona. Proseguendo in treno sulla stessa linea, dopo 30’ si raggiunge Vilafranca del Penedès, dove si producono principalmente vini bianchi leggeri e fermi. La cittadina di Vilafranca è decisamente più carina di Sant Sadurnì, con un bel centro storico costruito intorno alla Basilica de Santa Maria. Le cantine vinicole si trovano fuori città ed è necessario disporre di un mezzo proprio. Se non ce l’avete vi consiglio di partecipare ad un’escursione da Barcellona, tipo questa ad esempio. A luglio inoltre, Vilafranca del Penedès ospita un festival di musica Jazz, il Vi Jazz Penedès, con musica, eventi e degustazioni.
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3. Tarragona
La stessa linea ferroviaria di Sant Sadurnì e Vilafranca del Penedès arriva poi a Tarragona, una città di origini molto antiche, arroccata su un’altura a strapiombo sul mare. In passato fu il centro più importante della Catalogna e le sue vestigia romane e medievali raccontano ancora le sue due epoche di massimo splendore. Fondata con il nome di Tarraco dai romani nel II secolo a.C., venne usata come base per conquistare poi tutta la penisola, per poi essere abbandonata con l’arrivo degli arabi nel 714. Rifiorì poi nel medioevo quando divenne sede arcivescovile. Per farti un’idea della città inizia percorrendo il Passeig Arqueologic, tra le mura romane e le fortificazioni del XVIII sec. Dei resti della Tarragona romana (dichiarati Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO) da non perdere ci sono: l’Amfiteatre (dove combattevano i gladiatori), il Circ Roma (dove si svolgevano le corse delle bighe), l’acquedotto e il Foro. Per vederli tutti esiste un biglietto cumulativo. È molto interessante anche il Museu i Necropolis Paleocristians, con tombe del III e del VI sec. d.C. Nonostante tutti questi monumenti romani, il centro storico di Tarragona è caratterizzato soprattutto da un impianto urbanistico medievale, con vicoli stretti che raggiungono la magnifica Cattedrale. Fuori dal centro fate una salto, magari per un bel pranzetto di pesce, al porto commerciale del Serrallo, il quartiere dei pescatori di Tarragona.
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4. Montserrat: il Parco Naturale e il Monastero
Montserrat è probabilmente la cosa più classica da vedere vicino Barcellona, non chè uno dei luoghi più spettacolari della Spagna. La catena montuosa del Montserrat (che letteralmente significa “monte segato”) rappresenta il simbolo della Catalogna ed è costituita da picchi rocciosi di forme particolari, modellati così dal vento e dalla pioggia. Ma la fama di questa zona si deve anche al Monastero, costruito a circa 1000 mt di altezza nel Medioevo, e dedicato alla Moreneta (Madonna Nera), un’icona di legno del XII secolo. Da allora è divenuto un importantissimo centro di pellegrinaggio. Ci sono diversi modi e diverse modalità per visitare Monteserrat: 1) potete raggiungerla in autonomia in treno+funicolare da Barcellona: 2) partecipando ad un’escursione libera (con transfer in bus); 3) partecipando ad un’escursione con visita guidata (con transfer in bus); 4) partecipando ad un’escursione guidata in treno. Tutto intorno al Monastero si dipanano poi diversi bellissimi sentieri di montagna che includono la Santa Cova (la grotta dove, si dice, venne ritrovata la Moreneta), e 13 eremi da cui si gode una vista magnifica.
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5. Girona
L’ultima escursione da Barcellona che ho fatto in ordine temporale è stata quella a Girona (insieme a Figueres, vedi paragrafo sotto), ed è stata una bellissima sorpresa! Girona è davvero una città affascinante e ricca di storia. Sin dai tempi della dominazione romana (era l’antica Gerunda), la città ha subito diverse conquiste di cui oggi è rimasta traccia nell’architettura e nella cultura locale. È il caso del labirinto di vicoli del centro storico che risale alla dominazione araba, o del quartiere Call, che si deve alla presenza ebraica per 600 anni. L’attrazione principale di Girona è la Cattedrale, un edificio gotico imponente che si raggiunge con una scalinata barocca del XVII secolo. Al suo interno si può ammirare la più ampia navata gotica d’Europa e un bel chiostro. Da non perdere anche la Chiesa di San Feliu: c’è un biglietto combinato Cattedrale+San Feliu che costa 7.5 euro. Grazie al suo centro storico così ben conservato, insieme a Dubrovnik ed altre città, Girona è stata utilizzata per le riprese de Il trono di spade ed esiste anche un tour dedicato proprio agli appassionati della serie. Come se non bastasse, a Girona si trova anche uno dei ristoranti migliori al mondo, El Celler de Can Roca, con 3 stelle Michelin, da prenotare parecchi mesi prima.
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6. Figueres: la città natale di Dalì
Il Teatro-Museo Dalì di Figueres è decisamente la cosa più eccentrica che potete vedere nei dintorni di Barcellona. Salvador Dalì nacque proprio in questa cittadina che si trova 140 km a nord di Barcellona, e la si può raggiungere con il treno ad alta velocità in meno di 1 ora. Il Teatro-Museo Dalì, considerato l’oggetto surrealista più grande del mondo, occupa l’edificio dall’antico Teatro Comunale, distrutto alla fine della Guerra Civile spagnola. Dalì lo acquistò nel 1961 (quando era già molto famoso) e il suo progetto venne completato nel 1974. Di fatto si tratta di un luogo che è allo stesso tempo galleria d’arte, testamento e mausoleo dell’artista. In questo museo infatti si trovano tantissime opere di Dalì, dal primo periodo fino agli ultimi anni di vita, e lui stesso vi è sepolto, in una cripta spoglia sotto il vecchio palco del teatro. Le sale del Teatro-Museo sono numerate, ma il consiglio è quello di non seguire alcun percorso definito e perdersi tra le sale costellate di sorprese, scherzi e illusioni. In un’ala separata è poi esposta la collezione di gioielli disegnati da Dalì: 37 gioielli in oro e pietre preziose..STREPITOSI! Il museo è chiuso il lunedì.
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7. Cadaqués e Port Lligat
Sarò di parte perchè amo moltissimo le case museo, ma a mio avviso vale la pena fare un’escursione anche a Cadaqués e a Port Lligat per visitare anche la Casa Museo di Salvador Dalì. Cadaques però si trova molto vicina al confine con la Francia e, se non hai un auto o se non partecipi ad un’escursione organizzata, è veramente dura da visitare in giornata partendo da Barcellona. In questo senso, valuta se trascorrere la notte qui, perchè potrebbe essere davvero una buona idea, soprattutto in primavera e in estate, quando puoi godere anche della spiaggia. Cadaqués è un piccolo villaggio di case bianche, un antico porticciolo di pescatori, che cambiò molto negli anni ‘60 e ‘70, quando vi si trasferì Dalì e iniziò ad essere frequentata dal jet set internazionale. La baietta di Port Lligat con la casa museo di Dalì si trova 1 km a nord di Cadaqués e la si raggiunge comodamente a piedi. Dalì trascorse in questa casa più di metà della sua vita, dal 1930, quando la acquistò che era poco più di una casa dei pescatori, fino alla sua morte nel 1989. Per visitare la casa è necessaria la prenotazione (inclusa se partecipate ad una gita organizzata).
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8. Tossa del Mar e le spiagge della Costa Brava
La Costa Brava si estende da Balnes (circa 60 km a nord di Barcellona) fino al confine con la Francia e include la famosissima località Lloret de Mar (che è l’unica che vi consiglierei di saltare a piè pari!). Quest’ultima, insieme Roses, che è più vicina al confine, è una località che viene semplicemente presa d’assalto dai turisti (soprattutto inglesi). In realtà in Costa Brava però ci sono davvero tanti scenari e tante baie di incredibile bellezza, sia per i paesaggi che per le spiagge. Il modo migliore per esplorarla è indubbiamente l’auto o, in alternativa, un’escursione organizzata da Barcellona. Più nel dettaglio ti consiglio di visitare la cittadina di Tossa de Mar, con la città vecchia protetta da magnifiche mura medievali e tante belle spiagge nei dintorni (su tutte Platja Gran e Cala Es Condolar). Procedendo sulla costa verso nord sono belle anche le baie e spiagge di Calella de Palafrugell, Llafranc, Tamariu e Aigua Blanca. Nella stessa zona si trovano anche le interessanti rovine di Empuries, la prima e una delle più importanti colonie greche in Spagna.
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9. Sitges
Tra le cose da vedere vicino Barcellona non posso non menzionarti Sitges, una cittadina di mare che si trova a soli 30 km da Barcellona (ci sono treni che partono ogni 10’ dalla stazione di Sants). Un tempo villaggio di pescatori, oggi Sitges è diventata la località d’evasione per eccellenza ed è frequentata dal jet set di Barcellona (e non solo) ma, soprattutto, dalla comunità LGTB+. Grazie alle sue lunghe spiagge è decisamente affollata dalla primavera fino all’inizio dell’autunno, ma la città si risveglia poi anche in inverno per festeggiare il Carnevale. Quest’ultimo è uno dei più famosi e colorati di tutta la Spagna, ed è organizzato dalla comunità LGTB+. Il fulcro della manifestazione è la parata (non ufficiale) del martedì sera. Vale comunque la pena venire a Sitges anche per visitare la cittadina, che è carina, e i suoi 3 musei: il Museu Cau Ferrat, il Museu Maricel del Mar e Museu Romantic.
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