La bellissima Val Comelico si trova in Veneto, nel bellunese, ed è circondata dalle Dolomiti Orientali e dalle Alpi Carniche; subito dietro, infatti, ci sono l’Austria e il Friuli Venezia Giulia. È una valle “riservata” e selvaggia, caratterizzata da una natura incontaminata e da piccoli borghi abbarbicati sulle montagne. A differenza di Cortina e delle valli circostanti (come la Val Pusteria ad esempio), la Val Comelico è rimasta più autentica e attaccata alle proprie tradizioni. Il turismo qui è orgogliosamente sostenibile e, soprattutto, circolare. Tutta la comunità viene coinvolta e il rispetto della natura è la priorità assoluta. Le esperienze che si possono fare sono tantissime e vanno da quelle più strettamente sportive (come il trekking e vie ferrate, la mountain bike, le ciaspolate, lo sci, sleddog,etc) a quelle più culturali e naturalistiche con itinerari dedicati. In questo articolo troverete quindi un overview di tutte le cose da fare e da vedere in Val Comelico in tutte le stagioni.
In questo articolo:
Cosa vedere e cosa fare in Val Comelico
Padola (Comelico Superiore)
Il borgo di Padola, una frazione di Comelico Superiore, è il centro turistico principale della Val Comelico, sia durante l’inverno che in estate. È qui che si trovano gli impianti della Ski Area Val Comelico (che fa parte del mitico Dolomiti Superski, un comprensorio immenso), ma ci sono anche piste da fondo e tanti sentieri da fare con le ciaspole o a piedi. Tra questi ultimi vi segnalo il nuovissimo Sentiero della Musica con delle belle sculture in legno interattive (molto divertente anche per i bambini). Da vedere a Padola c’è poi l’antica stuà, una chiusa che risale al 1521, ricostruita nel 1819 e poi restaurata, è l’unica ancora esistente. Grazie a queste chiuse il legname raggiungeva Venezia attraverso il fiume Piave (i pali di fondazione della città provengono proprio da qui!). Il borgo ospita inoltre il Museo della cultura Alpina e Ladina del Comelico, con fotografie, attrezzi, oggetti e riproduzioni che ripercorrono la storia della Val Comelico.
Torbiere di Danta
Gli amanti delle piante, e della natura più in generale, non possono perdersi una passeggiata all’interno delle Torbiere di Danta. Grazie ai sentieri presenti in questa zona umida, caratterizzata da acqua in movimento lento, è possibile fare un vero e proprio viaggio all’interno della biodiversità. Qui si possono vedere diverse specie vegetali rare, come le Drosere (delle piante carnivore), ma anche tanti tipi di muschi, alghe, ecc. I percorsi all’interno del Biotopo Torbiere di Danta sono veramente ben fatti e ben tenuti, con delle passerelle in legno che permettono di camminare sopra le torbiere e tanti pannelli informativi. A differenza, ad esempio, delle Torbiere del Sebino però (di cui vi ho parlato nell’articolo sulla Franciacorta), queste non sono mai state sfruttate per l’estrazione della torba, un combustibile vegetale. Poco distante vale una sosta la piccola chiesa di Santa Barbara, che si trova in una posizione super panoramica, sopra l’abitato di Danta. Infine, udite udite, a Danta si possono vedere anche gli unici resti completi in Italia di un cucciolo di dinosauro! Ebbene sì, si trovano nel Museo Paleontologico, a testimonianza della storia antichissima di questa valle.
Ranch il Grande Nord
Tra le cose da vedere in Val Comelico non può sicuramente mancare il Ranch Grande Nord, un ranch/rifugio che si trova sopra Santo Stefano di Cadore. Il Ranch è gestito dalla famiglia Bressan (madre, padre e due figli) e occupa una superficie abbastanza grande lungo la montagna (ci sono circa 200 mt di dislivello). Tutto è iniziato parecchi anni fa dalla passione per i cani da slitta (gli sleddog, ora ne contano ben 17!), ma la “famiglia” si è presto allargata divenendo un rifugio per animali che non possono più vivere in natura per vari motivi. Tra questi c’è Anthony, un capriolo di 2 anni che è stato toccato da alcuni turisti quando era appena nato ed è stato ripudiato dalla mamma, ma anche gufi reali, barbagianni, furetti, montoni, pecore, maiali, alpaca e tanti altri animali. Si può visitare il ranch in autonomia (comprando un biglietto) o sotto la loro guida: trovate i contatti sulla loro pagina Facebook. Al ranch c’è anche un magnifico orto di piante officinali.
Sentiero 1753 (lungo il confine storico)
Dopo 6 anni di lavoro, proprio quest’anno (2023) è stato inaugurato il Sentiero storico 1753, frutto di un progetto a più mani che ha coinvolto il Comune di Kartitsch in Austria, l’associazione turistica di Sesto e il Comune di Comelico Superiore. Parliamo di un magnifico percorso culturale e naturalistico che corre lungo l’antica linea di confine tra il Tirolo e la Repubblica di Venezia. Questa linea è stata motivo di conflitti fino al 1753, anno in cui l’imperatrice Maria Teresa e il Doge di Venezia firmarono un trattato per fissarla una volta per tutte, e lo fecero con nuovi cippi di confine lungo tutta la linea. Molti di questi cippi sono stati recuperati e oggi definiscono il sentiero 1753 che attraversa cascate, punti panoramici, grotte di ghiaccio e bunker. Questi ultimi risalgono invece al “Vallo Alpino” fatto costruire da Mussolini alla fine degli anni ‘30 e alcuni sono stati armati fino agli anni ‘90 (per la Guerra Fredda). Il sentiero è veramente bello e inizia dal Passo Monte Croce per arrivare, dopo 16,4 km a Kartitsch, in Austria. Nota: per gli appassionati di storia della Guerra Mondiale in Val Comelico ci sono varie zone e diversi sentieri tematici proprio su questo (trovate l’audioguida e le mappe su questo sito).
Costalta
Il paesino di Costalta, o Costauta in ladino (sì, da queste parti si parla in ladino) è tra i più alti della Val Comelico e offre viste strepitose sulle Dolomiti Bellunesi (Patrimonio dell’Umanità UNESCO). Costalta è un paesino di origini antiche e, fino al ‘900, tutte le sue case erano costruite in legno (come nel resto della valle). Queste case tradizionali (chiamate tabiè) sono state poi pian piano sostituite da case in muratura (soprattutto per evitare gli incendi) un pò ovunque. A Costalta però se ne sono salvate una trentina e dal 2000, accanto ad ognuna di esse, si può trovare una scultura in legno fatta da scultori italiani o stranieri che richiama la vita nel villaggio, i suoi personaggi e le sue tradizioni. Per vederle tutte vi consiglio di prendere una mappa, la trovate gratuitamente al Panificio Eicher Clere, nella piazza principale. Questo panificio funge anche da reception dell’Albergo Diffuso Costauta, dove troverete informazioni sulle varie strutture in cui è possibile alloggiare. Tornando verso Padola da Costalta vale la pena fare una sosta anche alla chiesetta di S. Leonardo Casamazzagno, una chiesetta ‘panoramica’ molto carina.
Val Visdende
Tra le cose da vedere e da esplorare in Val Comelico c’è la Val Visdende, una valle di origine glaciale che risale al Quaternario. Dominata dal Monte Peralba (sotto cui si trovano le sorgenti del Piave), la Val Visdende è una valle dove si ha l’impressione che il tempo si sia fermato. Qui si vedono ancora tante case tradizionali in legno e il paesaggio è dominato da boschi e da pascoli. Per esplorare la valle la cosa migliore è percorrere l’Anello della Val Visdende, un percorso circolare che si può fare a piedi, in mountain bike (o e-bike) o con le ciaspole in inverno. Tra i boschi della Val Visdende c’è anche il Percorso naturalistico degli Alberi monumentali, dove si possono ammirare degli alberi di abete rosso alti più di di 50 metri, con un’età calcolata che arriva fino a 216 anni! Tra questi abeti c’è l’Abete di Risonanza, una specie molto rara utilizzata dai liutai per costruire la cassa armonica di molti strumenti a corda.
Dosoledo e la mascarada
Questo paese della Val Comelico ospita uno dei carnevali più antichi e particolari d’Italia, il Carnevale di S.Apollonia, chiamato anche la mascarada. È una tradizione pagana antichissima, ma è impossibile datarla con precisione per mancanza di fonti storiche. Il carnevale qui è molto sentito dalla popolazione, con sfilate e bevute che vanno avanti fino all’alba. La sua storia, così come diverse altre tradizioni della Val Comelico, sono spiegati benissimo nel museo interattivo Algudnei, dove si possono vedere anche le varie maschere e tante foto e video d’epoca. Una sezione di questo spazio è dedicata inoltre alle Regole del Cadore, di cui non conoscevo l’esistenza prima. Una regola è un “insieme di beni agro-silvo-pastorali (boschi, prati e pascoli) e una comunità di persone che possiede e gestisce in maniera collettiva questi beni”. Le regole esistono tuttora in Cadore ma vengono man mano “modernizzate” per evitare l’incostituzionalità.
Trekking e ferrate in Val Comelico
Last but not least, tra le cose da fare in Val Comelico ci sono, ovviamente, i trekking, le alte vie e le vie ferrate. La Val Comelico è circondata dalle Dolomiti Bellunesi, tra le montagne più belle del mondo (almeno per me), e non mancano di certo i sentieri e le pareti da escursionismo e da arrampicata. Tra i sentieri che vi consiglio di fare c’è l’anello del Vallon Popèra: si parte dal Rifugio Lunelli (1568 mt) e si sale fino al Rifugio Berti (1950 mt). Da lì si prosegue lungo il sentiero 101 per raggiungere il laghetto del Popèra. Un altro molto bello è quello che raggiunge il Passo Palombino; è un percorso lineare che parte dalla Malga Mellin, raggiunge la Forcella sul Passo Palombino e scende poi in Val Visdende. Infine vi segnalo il percorso ad anello di 14 km che parte dalla Frazione Costa di San Nicolò di Comelico e raggiunge il Monte Zovo, con un bellissimo punto panoramico con vista a 360° sulle vallate e le montagne circostanti. Nell’ufficio del Consorzio Turistico Val Comelico a Padola trovate le cartine con le tutte le info (anche, eventualmente, per prenotare le guide).
Hotel in Val Comelico: dove dormire
In Val Comelico si trovano strutture di vario tipo, dagli hotel a gestione familiare ai b&b, agli alberghi diffusi (come a Costalta), e tutti gli hotel propongono la mezza pensione. Più in particolare, vi consiglio queste strutture che si trovano a Padola, al Passo Monte Croce e a Costalta:
- Hotel Comelico (Padola)
- B&B Al Castel (Padola)
- Hotel Kreuzberg (Monte Croce)
- Albergo Diffuso Costauta (Costalta)