Cosa vedere a Pechino

Pechino è una città enorme, dinamica e spesso caotica, ma proprio per questo è una delle capitali più interessanti da visitare in Asia. Io ci sono stata ben due volte negli ultimi anni: la prima quando poi sono volata in Tibet, e la seconda al termine della Transmongolica, che finisce proprio qui. In entrambe le occasioni ho avuto la stessa sensazione: ci vuole un pò per prendere le misure, ma una volta capito il suo ritmo tutto fila liscio. Qui convivono siti imperiali tra i più importanti al mondo, quartieri tradizionali che resistono allo scorrere del tempo e zone ipermoderne che non sfigurerebbero in nessuna grande metropoli globale. È una città che richiede un po’ di organizzazione, perché le distanze non sono piccole (è tutto grande a Pechino!), ma che ripaga con tantissime cose da vedere e un patrimonio culturale impressionante. Se stai pensando di includere Pechino nel tuo viaggio (e te lo stra-consiglio!), preparati a scoprire una città incredibilmente varia e interessante, molto di più di quello che probabilmente ti aspetti.

strada nel centro di Pechino

Cosa vedere a Pechino in 2 o 3 giorni: tutti i luoghi da non perdere

Piazza Tian’anmen 

Piazza Tian’anmen è il punto di partenza quasi obbligatorio per visitare Pechino. Non solo perché è una delle piazze più grandi al mondo, ma anche perché qui capisci subito le dimensioni e il peso storico della capitale cinese. Realizzata alla fine del XIX secolo e poi ampliata più volte, Tian’anmen è il simbolo della Cina moderna: qui nel 1949 Mao Zedong proclamò la nascita della Repubblica Popolare Cinese e, nel corso degli anni, la piazza è diventata teatro di parate, eventi ufficiali e momenti che hanno fatto il giro del mondo. Inevitabilmente, tutti ricordiamo l’iconica immagine del “Tank Man”, il ragazzo che qui fermò i carri armati nel 1989: una delle fotografie più iconiche del XX secolo. Entrando nella piazza trovi intorno a te il Mausoleo di Mao, il Museo Nazionale della Cina, la Porta della Pace Celeste e l’accesso monumentale alla Città Proibita.

Informazioni pratiche: come funziona l’accesso a piazza Tian’anmen:

L’ingresso è gratuito, ma devi registrarti almeno un giorno prima indicando tutti i tuoi dati. La registrazione si fa tramite WeChat, ma per i visitatori stranieri non è semplice: a volte l’app non riconosce i numeri non cinesi o l’identificazione non va a buon fine. Per evitarlo, ti consiglio di acquistare il biglietto dal sito di GYG. In realtà non paghi l’ingresso (che è libero), ma la registrazione, e ti eviti code e complicazioni. Ancora meglio, se conosci l’inglese, l’opzione migliore secondo me è partecipare ad un tour in piccoli gruppi come questo, dove la guida si occuperà di tutti gli aspetti pratici e ti racconterà anche la storia super affascinante di questo luogo. Qui sotto le altre info pratiche:

  • Controlli: metal detector e passaporto obbligatori.
  • Orari: la piazza è indicativamente aperta dalle h5 alle h22, ma  l’accesso può essere temporaneamente limitato per eventi ufficiali o simili.
  • Cerimonia dell’Alzabandiera: all’alba, molto suggestiva e molto sentita dai locali.
  • Foto: ok fotografare tutto, tranne soldati e check-point.
  • Metro: Tian’anmen East e Tian’anmen West (Linea 1).

COMPRA QUI il biglietto d’ingresso/tour guidato a Piazza Tienanmen e/o alla Città Proibita 

piazza Tian’anmen, Pechino
piazza Tian’anmen

La Città Proibita

Se c’è un luogo che hai sicuramente visto, almeno sullo schermo, è la Città Proibita. Tutti abbiamo in mente le scene epiche de L’Ultimo Imperatore, i cortili immensi e il piccolo Puyi che corre tra i palazzi rossi e dorati. La verità, però, è che quando la visiterai ti troverai circondato da migliaia di persone: gruppi, scolaresche, famiglia, praticamente metà Cina. E sì, un po’ ti fa passare la poesia. Detto questo, la Città Proibita resta uno dei complessi imperiali più belli al mondo, incredibilmente ben conservato e ricchissimo di dettagli che raccontano cinque secoli di storia. Costruita nel XV secolo e residenza degli imperatori Ming e Qing, era un mondo completamente separato dal resto della città: 980 edifici, oltre 8.000 stanze e un protocollo rigidissimo che regolava ogni movimento. Oggi puoi attraversare tutto il complesso da sud a nord, partendo dalla Porta della Pace Celeste (Tian’anmen Gate) e uscendo alla Porta della Proclamazione della Suprema Armonia vicino al Jingshan Park.

Consigli pratici per la visita

  • Biglietti: si acquistano solo online e spesso vanno sold out anche giorni prima. Esistono 2 slot: biglietti per la mattina o per il pomeriggio.
  • Durata della visita: calcola almeno 3 ore se lo visiti in autonomia, senza guida.
  • Visita guidata: come sempre te la consiglio, anche se è in inglese. La Città Proibita è enorme e, se la visiti da solo, rischi di perderti il senso di molti edifici e rituali imperiali. Una guida ti aiuta a leggere i dettagli, capire la simbologia dei colori, delle statue, delle sale, e ti orienta in un complesso che può essere un po’ dispersivo. 
  • Orari: chiude relativamente presto (di solito intorno alle 17, alle 16:30 in inverno)
  • Ingresso/uscita: entri sempre da sud e esci da nord, non si può tornare indietro.
  • Bagagli: non sono ammessi trolley o valigie grandi.
Città Proibita, Pechino
Città Proibita

Jingshan Park

Quando esci dalla Città Proibita, sali subito al vicino Jingshan Park: da lì avrai la vista più bella su tutto il palazzo imperiale, ti basterà solo attraversare la strada una volta uscito dal palazzo. Il parco si trova su una collina artificiale costruita nel XV secolo con la terra ricavata dagli scavi dei fossati imperiali. Era il “giardino privato” degli imperatori della dinastia Ming e Qing, un luogo dove passeggiare lontano dal protocollo e dalla rigidità della corte. La salita è semplice e richiede pochi minuti, ma la ricompensa è pazzesca: dal padiglione in cima vedi tetti rossi e dorati a perdita d’occhio, allineati alla perfezione secondo la simbologia imperiale. L’ingresso costa pochi yuan e si paga direttamente all’entrata.

la Città Proibita vista da  Jingshan Park
la Città Proibita vista da Jingshan Park

Tempio del Cielo (Tiantan)

Il Tempio del Cielo è uno dei complessi religiosi più importanti della Cina e, secondo me, uno dei luoghi più belli di Pechino. Qui gli imperatori delle dinastie Ming e Qing venivano due volte l’anno per celebrare i rituali dedicati al Cielo, chiedere buoni raccolti e garantire l’armonia tra il mondo terreno e quello divino. Insomma, non era un tempio qualunque: era il centro spirituale dell’impero. Il cuore del complesso è l’iconica Sala della Preghiera per un Buon Raccolto, con il tetto tondo blu a triplo livello: probabilmente l’hai già vista in mille foto. Ma il parco è enorme e vale la pena esplorare anche la Volta Celeste Imperiale, l’Altare Circolare e i lunghi viali dove la mattina trovi persone che fanno tai chi, cantano, giocano a carte o provano coreografie di gruppo. Consiglio fondamentale: acquista il biglietto in anticipo, così entri senza stress e senza dover fare nessuna registrazione sul sito cinese. Considera almeno 2 ore se vuoi vedere tutto con calma. Ci sono diversi accessi, ma questo a sud è il più scenografico. Io c’ero stata di pomeriggio e te lo consiglio perchè la luce è perfetta, oltre al fatto che il parco si svuota un pò e c’è meno casino. 

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Tempio del Cielo, Pechino
Tempio del Cielo

Gli hutong di Pechino

Gli hutong sono la parte più autentica di Pechino: vicoli stretti, cortili tradizionali, case basse e una quotidianità che scorre lenta, lontana dal traffico dei grandi viali. Passeggiare negli hutong significa entrare in un mondo fatto di botteghe, anziani che giocano a carte, bambini in bicicletta, piccoli ristoranti che sfornano ravioli tutto il giorno e, sì, anche maleodoranti bagni pubblici, perchè molte case non hanno i bagni all’interno. Alcuni hutong sono diventati molto turistici (ho visto una differenza enorme tra le due volte che ci sono stata!), altre invece ancora riescono a mantenere una certa autenticità. Quelli che per me vale la pena vedere sono: 

  • Nanluoguxiang: l’hutong più famoso, più turistico più affollato. Ci trovi negozi, street food e caffè molto carini. Vale una passeggiata, ma se lo visiti nelle ore centrali preparati a un bel casino. Il bello? Appena giri nelle viette laterali, ritrovi subito la Pechino più tranquilla e tradizionale.
  • Yandaixie Street: carina e piena di negozietti, è ottima come collegamento verso Shichahai, la zona dei tre laghi. Perfetta per arrivare ai ponticelli, alle case tradizionali affacciate sull’acqua e ai caffè con vista lago.
  • Shichahai: una delle aree più piacevoli della città. Puoi fare una passeggiata attorno ai laghi, vedere i pescatori, fermarti in un bar o sulle panchine a osservare la vita locale. Al tramonto è davvero molto suggestiva.
  • Liulichang Street: questa è la via dedicata all’arte tradizionale: calligrafia, pennelli, inchiostri, stampe, oggetti in legno e antiquariato. È un posto perfetto se vuoi portare a casa un souvenir non turistico e vedere botteghe che lavorano ancora alla vecchia maniera.
  • Guozijian:  è uno degli angoli più belli e tranquilli tra gli hutong. Qui si trovano la vecchia Accademia Imperiale e il Tempio di Confucio (vedi paragrafo qui sotto). La zona è molto meno affollata delle altre e conserva una bella atmosfera culturale e rilassata.
hutong, pechino

Tempio dei Lama (Yonghegong)

Il Tempio dei Lama, o Yonghegong, è uno dei templi più affascinanti di Pechino e sicuramente uno dei più importanti al di fuori del Tibet. È un grande complesso buddhista tibetano, attivo e molto frequentato dai fedeli: non è un museo, ma un luogo di culto vero, con incenso, preghiere e monaci che si muovono tra i vari padiglioni. Il tempio fu costruito nel XVIII secolo come residenza di un principe della dinastia Qing, che in seguito divenne imperatore. Da quel momento fu convertito in monastero lamaista, diventando un punto di riferimento del buddhismo tibetano nella Cina settentrionale. La parte più impressionante è la statua di Maitreya alta 18 metri, interamente ricavata da un unico tronco di legno di sandalo. È talmente grande che la vedi solo entrando nella sala dedicata, con il profumo dell’incenso che riempie l’aria. 

Tempio di Confucio e Guozijian

Dopo aver visitato il Tempio dei Lama, ti consiglio di fare una breve passeggiata fino al Tempio di Confucio, un luogo molto diverso ma altrettanto affascinante. Qui non troverai l’incenso acceso, i monaci o le statue dorate del buddhismo tibetano: al contrario, l’atmosfera è più sobria, silenziosa e quasi meditativa. Il tempio risale al XIV secolo ed era dedicato al culto di Confucio, filosofo e figura fondamentale della cultura cinese. Qui venivano organizzate cerimonie, esami imperiali e riti dedicati agli studiosi. L’architettura è elegante ma essenziale, con cortili, antichi cipressi e stele di pietra che riportano i nomi dei funzionari che superarono gli esami imperiali. Appena fuori dal tempio si trova Guozijian, l’antica Accademia Imperiale, uno dei centri di istruzione più prestigiosi della Cina imperiale. È un luogo tranquillo, poco visitato rispetto ad altre attrazioni, e mantiene un’atmosfera molto piacevole. Camminando tra i cortili e le sale di lettura ti fai un’idea di come si preparavano gli studenti che aspiravano a un ruolo nella burocrazia imperiale.

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Tempio a Pechino

Summer Palace (Palazzo d’Estate)

Il Summer Palace più che un palazzo, è un enorme parco fatto di templi, padiglioni, ponti, colline e un lago grande quasi quanto un quartiere. Era la residenza estiva degli imperatori, il luogo dove scappare dal caldo soffocante di Pechino per trovare un po’ di pace (e, conoscendo l’umidità estiva della città, direi che li capisco). Il complesso attuale risale in gran parte al Settecento, ma fu ampliato e restaurato in continuazione, soprattutto sotto l’imperatrice Cixi, che qui si fece costruire padiglioni, giardini e perfino una barca in marmo. Camminando lungo il Long Corridor, il corridoio coperto dipinto più lungo del mondo, ti rendi conto della cura maniacale per i dettagli: ogni trave ha un’illustrazione diversa (un pò come le acconciature dell’esercito di terracotta di Xian). Il punto più panoramico è la Collina della Longevità, da cui hai una vista magnifica sul Lago Kunming e su tutto il parco. Se hai tempo, fai anche una passeggiata fino al Ponte dei 17 Archi, una delle zone più fotogeniche soprattutto al tramonto.

Come organizzare la visita:

  • Se puoi, arriva la mattina presto: i gruppi organizzati spesso entrano dopo le 10.
  • Per arrivare usa la metro: la fermata più comoda è Beigongmen (Linea 4), a pochi minuti dall’ingresso nord.
  • Considera di passarci almeno mezza giornata o più (è immenso).
  • I biglietti variano in base alle zone: esistono ticket combinati che includono gli edifici principali.
  • Segui un percorso semplice: ingresso nord, poi Collina della Longevità, poi Long Corridor, Lago Kunming e Ponte dei 17 Archi. Così non ti perdi le parti più belle.
  • Se hai tempo e se non fa caldissimo puoi fare la crociera sul lago che è carina
Summer Palace, Pechino
Summer Palace

798 Art District

Il 798 Art District è uno dei luoghi più sorprendenti di Pechino. È un po’ lontano dal centro, ma ne vale assolutamente la pena, a me è piaciuto moltissimo. Si tratta di un ex complesso industriale degli anni Cinquanta, costruito con l’aiuto della Germania dell’Est, trasformato negli ultimi decenni in un enorme quartiere dedicato all’arte contemporanea. Gallerie, murales, installazioni, caffè creativi, librerie, concept store: ogni angolo ha qualcosa di particolare. L’atmosfera qui è completamente diversa dal resto di Pechino. È più internazionale, giovane e sperimentale. Passeggi tra edifici industriali, tubature a vista, cortili pieni di sculture e spazi espositivi che cambiano continuamente. Se ami la fotografia come me, è un paradiso. Il posto è enorme quindi considera di dedicargli almeno mezza giornata. Per raggiungerlo la soluzione migliore è prendere un Didi (l’equivalente cinese di Uber).

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798 Art District, Pechino
798 Art District
798 Art District
798 Art District

La Grande Muraglia Cinese

La Grande Muraglia è una delle opere più impressionanti mai realizzate dall’uomo: oltre 20.000 km di fortificazioni costruite nell’arco di più dinastie, a partire dal III secolo a.C., quando l’imperatore Qin Shi Huang unificò i regni combat­tenti e iniziò a collegare le mura preesistenti. Quello che vediamo oggi, però, risale in gran parte all’epoca Ming (XIV–XVII secolo), quando la Muraglia fu ampliata e rinforzata per difendersi dalle incursioni delle popolazioni nomadi del nord. Da Pechino puoi raggiungere diversi tratti, ognuno con un’atmosfera diversa. I più comodi e famosi sono Mutianyu, Jinshanling e Badaling.

  • Badaling: il tratto più vicino a Pechino e anche quello più restaurato. Perfetto per chi vuole un percorso facilissimo, ma è estremamente affollato: gruppi, scolaresche, comitive… praticamente tutti passano di qui. È l’ideale se hai pochissimo tempo, ma se vuoi un’esperienza più piacevole ti conviene scegliere altro.
  • Jinshanling: uno dei tratti più spettacolari dal punto di vista paesaggistico. Qui trovi molte sezioni originali, torri imponenti e un percorso più selvaggio che richiede un po’ di allenamento. È più lontano da Pechino, e richiede una giornata intera, ma se ami camminare e sei in forma è uno spettacolo.
  • Mutianyu: è la via di mezzo,  senza dubbio la scelta migliore per la maggior parte dei viaggiatori, perché è meno affollato e molto più vivibile rispetto a Badaling ed è un mix tra parti restaurate e non. Per salire e/o scendere puoi scegliere tra funivia, seggiovia e persino uno scivolo.

Qualsiasi tratto tu decida di raggiungere, il modo migliore per visitarla secondo me è un tour privato con autista che parla inglese. Costa abbastanza poco (meno di 75€ di media), ma parti quando vuoi, riesci a comunicare facilmente con il driver, arrivi direttamente all’ingresso senza sbatti e gestisci la visita ai tuoi ritmi: impagabile!

PRENOTA QUI il Tour privato da Pechino sulla Grande Muraglia di Mutianyu con autista inglese

Muraglia cinese a Mutianyu
Muraglia cinese a Mutianyu
Muraglia cinese a Mutianyu
Muraglia cinese a Mutianyu

Dove dormire a Pechino

Scegliere dove dormire a Pechino è fondamentale, perché la città è enorme e gli spostamenti possono richiedere molto tempo (in ogni caso preparati a camminare una mezza maratona ogni giorno!). Se vai a Pechino per la prima volta, Dongcheng (la zona centrale) è il quartiere più comodo in assoluto: sei vicino alla Città Proibita, a Tian’anmen, al Tempio del Cielo e agli hutong più belli. Un’altra zona che puoi considerare è Chaoyang, la zona più moderna di Pechino: grattacieli, business district, ristoranti internazionali e centri commerciali. Qui trovi hotel molto comodi, servizi efficienti e diversi collegamenti metro. È perfetta se cerchi comfort, catene internazionali e alberghi di livello. In uno dei 2 viaggi io ho dormito anche all’interno di un siheyuan restaurato in un hutong, un’esperienza sicuramente più autentica ma non comodissima. Gli spazi possono essere molto piccoli e si trovano in zone pedonali. 

Quindi mi dirai? Quali hotel scegliere a Pechino? Dipende dal budget, ma in generale ti consiglio di cercare vicino a una fermata della metro: farà la differenza ogni singola giornata. Nello specifico ti consiglio queste strutture: 

  • The Orchid Hotel (Dongcheng). Boutique hotel molto bello nascosto tra i vicoli, a due passi dai laghi di Houhai e dalla zona di Gulou. Offre camere curate in stile contemporaneo con un’atmosfera super intima. I prezzi sono generalmente più alti rispetto alla media, ma neanche tanto (e li vale!). 
  • Happy Dragon Saga Hotel (Dongcheng, vicino Wangfujing). Un hotel semplice ma moderno, perfetto se vuoi restare in pieno centro senza spendere troppo e avere metrò e attrazioni a portata di mano. Ottimo rapporto qualità/prezzo.
  • Beijing Renjoy Hotel (area Wangfujing / Shijia Hutong). Struttura pratica e confortevole in una zona comodissima per visitare la Città Proibita, con camere essenziali ma funzionali e tanti servizi nelle vicinanze. Prezzi decisamente buoni. 
  • Dequan Luxury Hotel CBD Branch (Chaoyang). Hotel moderno in posizione strategica nel quartiere business di Pechino, vicino alla metropolitana e a buon collegamento con l’aeroporto e le vie dello shopping. 
The Orchid Hotel , Pechino
The Orchid Hotel

Come muoversi a Pechino

Muoversi a Pechino è più semplice di quanto sembri, soprattutto se ti affidi ai mezzi giusti. La metro è impeccabile, i taxi costano poco e le app cinesi ti salvano la vita.

  • Metro (la scelta migliore per quasi tutto). È puntuale, economica, pulita e copre praticamente tutta la città. Le indicazioni sono anche in inglese e ogni corsa costa pochissimo. Perfetta per la Città Proibita, il Tempio del Cielo, gli hutong e buona parte delle attrazioni principali.
  • Didi (l’Uber cinese, fondamentale!). L’app funziona molto bene e ti permette di evitare taxi che non parlano inglese. I prezzi sono simili ai taxi tradizionali e puoi pagare sia con carta che con wallet. Ideale per raggiungere zone più lontane come il 798 Art District o determinati segmenti della Grande Muraglia.
  • Taxi tradizionali. Economici e facili da trovare, ma spesso non parlano inglese. Mostra sempre l’indirizzo scritto in cinese e chiedi di attivare il tassametro. Evita i taxi parcheggiati fuori dalle attrazioni principali: tendono a gonfiare i prezzi.
Metro di Pechino


Dove mangiare a Pechino: le food street da non perdere

Sicuramente sono di parte, ma secondo me la cucina cinese, dopo quella italiana, è la più buona e la più varia del mondo. I cinesi poi mangiano sempre!! Se vuoi assaggiare la cucina locale, le food street di Pechino sono il posto giusto: qui trovi tutti i piatti tipici più buoni. Ecco quelle in cui ti consiglio di andare:

  • Guijie (Ghost Street). Una delle strade gastronomiche più famose di Pechino, illuminata da centinaia di lanterne rosse. È perfetta per provare hotpot, ravioli, piatti speziati dello Sichuan e ristoranti aperti fino a tardi (ce ne sono più di 150!).
  • Shichahai Food Street. Zona piacevolissima accanto ai laghi, con tanti piccoli ristoranti tradizionali e locali più moderni. Ideale per cenare dopo una passeggiata tra gli hutong o lungo l’acqua, soprattutto al tramonto.
  • Niujie Muslim Snack Street . Il cuore della comunità musulmana di Pechino, famosa per barbecue, spiedini, panini ripieni di carne e tantissimi street food halal. È una food street autentica e meno turistica delle altre, ottima per provare sapori diversi dalla cucina “classica” di Pechino.
  • Qianmen Street. Una via storica restaurata, molto frequentata ma con diversi ristoranti interessanti e molte specialità tipiche.
street food a Pechino
street food a Pechino
ravioli cinesi

Informazioni pratiche e app utili per viaggiare in Cina

  • Connessione a Internet e VPN: acquista una SIM virtuale dall’app di Holafly da attivare pre-partenza (inserendo il codice BEBORGHI avrai diritto ad uno sconto del 5%). Le e-sim di Holafly hanno il VPN incorporato quindi non dovrai preoccuparti di acquistarne uno! 
  • Carte di credito, App e pagamenti: scarica Alipay e WeChat per poter fare pagamenti digitali. Spesso sono l’unico modo per pagare, quindi assicurati di aver completato tutti i passaggi di autenticazione dell’identità prima di partire e collega più carte di credito (se le hai!). 
  • Prenotazioni biglietti per treni, bus e transfer: puoi farle comodamente e in maniera sicura dal sito 12GoAsia
  • Assicurazione di viaggio (medico-bagaglio) Heymondo: essendo un mio lettore avrai diritto ad uno sconto del 10%.
  • App Utili: Didi Greter China (la versione cinese di Uber/Bolt), Google Translate (per tradurre) 
Pechino moderna

FAQ su Pechino

Quanti giorni servono per visitare Pechino?

Per vedere bene Pechino ti servono almeno 3 giorni pieni, sufficienti per Città Proibita, Tempio del Cielo, Summer Palace e un tratto della Grande Muraglia. Se puoi arrivare a 4 o 5 giorni, hai il tempo di esplorare meglio gli hutong, visitare musei e zone meno centrali come il 798 Art District.

Qual è il periodo migliore per visitare Pechino?

I periodi migliori sono primavera (aprile–maggio) e autunno (settembre–ottobre), quando le temperature sono piacevoli e il cielo tende a essere più limpido. L’estate è molto calda e umida, mentre l’inverno è gelido ma può regalare giornate serene (e pochi turisti).

Qual è l’hutong più bello di Pechino?

Dipende da cosa cerchi, ma uno dei più belli in assoluto è Shichahai, la zona dei laghi: atmosfera rilassata, vicoli storici e tantissimi scorci fotogenici. Anche Guozijian è meraviglioso se preferisci un hutong tranquillo e ricco di storia. Per una via più vivace, invece, c’è Nanluoguxiang (ma preparati alla folla).

È necessario avere una VPN per usare internet in Cina?

No, se usi una eSIM Holafly non ti serve la VPN. Le e-sim di Holafly ha il VPN incorporato e permette di accedere a internet senza restrizioni e senza dover configurare una VPN per usare app e siti bloccati. Se invece usi una SIM locale o una connessione standard, sì: la VPN può essere necessaria per accedere a Google, WhatsApp e i social.

Quali sono i piatti tipici di Pechino?

I piatti da provare assolutamente sono:
Anatra alla pechinese
Jiaozi (ravioli)
Zhajiangmian (noodles con salsa di soia e carne)
Baozi (panini al vapore)
Tanghulu (spiedini di frutta caramellata)
Jianbing (crepes cinesi da street food)
Hotpot

Pechino

Foto dell'autore
Scritto da:
Mi chiamo Valentina Borghi e sono una viaggiatrice esperta e una travel blogger / travel influencer full time dal 2018. Sono anche una nomade digitale e trascorro buona parte dell’anno in viaggio, da sola o accompagnando gruppi in giro per il mondo. Amo i vulcani, i deserti, il Sudamerica e l’Asia Centrale, amo i gatti, New York, l’astronomia, e la musica elettronica. Ho visitato 95 paesi del mondo e se mi chiedete qual è il mio viaggio della vita..decisamente l’Antartide!

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