Cosa vedere in Ecuador

Un viaggio in Ecuador è uno dei viaggi più vari ed incredibili che si possano fare.  Pur essendo relativamente piccolo e compatto l’Ecuador è un paese che ha tutto, decine di ecosistemi e di paesaggi differenti. Si passa dalla neve e dal gelo dei quasi 6000 metri del vulcano Cotopaxi, fino alle spiagge della costa Pacifica (o delle Galapagos) con 30° e più. Nel mezzo troverete la foresta pluviale di Mindo con un’infinità di cascate, la laguna Quilotoa con i suoi quasi 4000 metri, le incredibili bellezze del centro storico di Quito (Patrimonio UNESCO), il coloratissimo mercato di Otavalo, la foresta amazzonica e tanto altro. Le Galapagos poi sono fuori scala, uno dei pochissimi luoghi rimasti sulla terra dove si ha la possibilità di vivere in un mondo “al contrario”, in cui gli animali e le piante sono i padroni e noi siamo ospiti. In questo articolo ho raccolto quindi tutte le cose da vedere in Ecuador (continentale) secondo me. L’unica parte che non troverete è la zona costiera (es. Montanita) che non ho ancora esplorato. 

Centro storico di Quito, Ecuador
Centro storico di Quito

Cosa vedere in Ecuador: tutti i luoghi da non perdere

Quito

Spesso utilizzata solo come tappa necessaria per raggiungere le Galapagos o l’Amazzonia, Quito è una città davvero sottovalutata. Solo negli ultimi anni sta iniziando a guadagnare popolarità come destinazione turistica, soprattutto grazie al suo centro storico impeccabilmente conservato. Quito, infatti, è stata la prima città al mondo a essere designata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, e le sue strade colorate e le suggestive chiese barocche vi faranno girare la testa. Personalmente, l’ho adorata e avrei potuto trascorrerci molto più tempo. Tra l’altro si presta benissimo ad essere utilizzata come base per fare escursioni giornaliere alla laguna Quilotoa, sul vulcano Cotopaxi o al mercato di Otavalo (vedi paragrafi sotto). Quito si trova ad un’altezza di 2850 mt (ve ne accorgerete appena salirete una rampa di scale!), ed è stata costruita sulle fondamenta di un’antica città inca. 

Cosa vedere a Quito

  • Chiesa della Compañía de Jesús: una delle più importanti chiese barocche di tutto il Sud America, ha delle decorazioni ricchissime ed è tutta ricoperta con una lamina d’oro. Il nostro barocco siciliano o pugliese è nulla in confronto!
  • Iglesia e convento di San Francisco: la struttura coloniale più grande di Quito. La chiesa e il convento si affacciano su una piazza molto bella, ma è l’interno ad essere spettacolare. L’altare barocco è finemente decorato e ricoperto d’oro.  
  • Cattedrale Metropolitana: sicuramente meno bella rispetto alle due precedenti, la Cattedrale si trova nella piazza principale di Quito (Plaza Grande) ed è possibile salire sulle sue cupole per avere una bella vista sul centro storico. 
  • Basilica del Voto Nazionale: la basilica neogotica più grande di tutta l’America, fu commissionata alla fine del XIX secolo e in gran parte completata entro il 1924, ma venne consacrata dal Papa solo nel 1988. Ufficialmente la basilica non è ancora finita ma non si capisce bene cosa manchi. Si può salire sulle torri. 
  • La Ronda: un’antica strada pedonale semicircolare con edifici seicenteschi perfettamente ristrutturati. Piena di ristoranti, bar e locali, è una strada molto colorata e viva sia di giorno che di sera.   
  • TeleferiQo: con questa funivia si raggiungono i 4100 metri del punto panoramico di Cruz Loma, sul vulcano Pichincha, un vulcano attivo che delimita il confine occidentale di Quito e dalle cui pendici è possibile ammirare l’intera città e numerosi altri vulcani che si estendono sotto. L’aria è poca, ma la vista è stupefacente! Da qui si possono poi fare diversi trekking, ma accertatevi di esservi acclimatati a queste altitudini prima di mettervi a camminare. 
  • El Panecillo: letteralmente significa “piccolo pezzo di pane”, questa collina domina il centro di Quito e tocca i 3.016 metri sul livello del mare. In cima c’è una grande statua della Madonna in alluminio (visibile da buona parte del centro storico) e la vista è mozzafiato. 
  • La Floresta: il quartiere bohemienne di Quito, con belle dimore del XX secolo, tanta street art, piazzette carine e tanto verde (il nome non le è stato dato a caso). Ho partecipato a questo tour sulla street art a La Floresta e mi è piaciuto molto, ve lo consiglio.  
  • La Mariscal: la zona de La Mariscal è la zona della movida di Quito. Se volete uscire la sera è sicuramente la zona migliore dove andare. 
  • Casa Museo Guayasamin e Capilla del Hombre: la stupenda casa museo del pittore/intellettuale ecuadoregno Oswaldo Guayasamin, che ospita le sue collezioni private d’arte e tantissime sue opere. Proprio accanto poi c’è poi la sua opera più grande, quella che rappresenta la sua visione del mondo, ovvero la Capilla del Hombre (la cappella dell’uomo). Si tratta di un toccante museo dedicato all’umanità, alla sofferenza di tanti popoli oppressi (in primis proprio gli indigeni equadoregni) e alla pace del mondo. Assolutamente da non perdere! 

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Dove dormire: Casa CarpeDM, Selina Hostel 

interno dell'Iglesia di San Francisco, Quito, Ecuador
interno dell’Iglesia di San Francisco a Quito
Plaza Grande, Quito, Ecuador
Plaza Grande a Quito
vista dal Teleferico di Quito, Ecuador
vista dal Teleferico di Quito

Otavalo  

Una delle escursioni più popolari che si fa in giornata da Quito è quelle alla cittadina di Otavalo. Otavalo si trova a 2 ore di strada da Quito, è circondata da vulcani, ed è famosissima per i suoi mercati. Qui si trovano, infatti, i mercati più famosi e caratteristici dell’Ecuador. Oltre al mercato ortofrutticolo, Otavalo è famosa soprattutto per il mercato artigianale tessile, uno dei più grandi del Sud America. Troverete tessuti, borse e oggetti in cuoio, gioielli in argento, tappeti, ricami, dipinti e poncho: se volete comprare i souvenir è il posto giusto! Il mercato c’è tutti i giorni, ma il sabato è il top, soprattutto per il mercato alimentare, che si trova qui. Per uno caffè e magari una buona fetta di torta vi consiglio questo localino proprio sulla piazza. 

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mercato di Otavalo, Ecuador
mercato di Otavalo
donne al mercato di Otavalo, Ecuador
donne indigene al mercato di Otavalo

Laguna de Cuicocha

Se da Otavalo continuate poi ad andare verso nord di altri 32 km, con un taxi collettivo potete raggiungere la laguna di Cuicocha. Anche questa è un’escursione davvero bella, con il trekking sul sentiero in cresta che circonda il lago. La camminata dura circa 6 ore e l’altitudine è compresa tra i 3000 e i 3500 metri. Le acque sono di un blu splendido e nel bel mezzo della laguna emergono due isole la cui  forma assomiglia a quella di un porcellino d’India. É proprio per questa ragione che la laguna è stata ribattezzata “Cuicocha”, dove “Cuy” significa porcellino d’India (piatto prelibato nelle regioni andine) e “Cocha” per lago. I paesaggi circostanti sono di una bellezza inebriante. Volendo potete visitarla partecipando ad un’escursione combinata mercato di Otavalo+laguna Cuicocha

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vista della Laguna di Cuicocha
vista della Laguna di Cuicocha

Mindo

Non potevo non inserire la cittadina di Mindo e  i suoi dintorni tra le cose da vedere in Ecuador. La cittadina è piccola e non particolarmente interessante ma ha una bella vibe ed è molto amata sia dai backpackers sia da chi viaggia con più comfort. Il vero punto forte di Mindo è la foresta nebulare che la circonda (simile a quelle che si vedono in Costa Rica), dove è possibile osservare una flora ed una fauna uniche e fare una miriade di attività avventurose (rafting, tubing, zip line, ecc). Mindo è un luogo molto frequentato anche dagli ecuadoriani durante i fine settimana quindi, se possibile, pianificate di andarci durante i giorni feriali per vivere un’atmosfera più tranquilla. 

Cosa vedere e cosa fare a Mindo

  • Tarabita Cable Car: se doveste scegliere una sola cosa da fare a Mindo vi direi di scegliere questa. Il Tarabita Cable Car è una seggiovia/funicolare azionata da un vecchio motore di un pick-up. Dall’arrivo si cammina per 10’ per prendere una zip line (che si percorre con una sorta di cestino) per raggiungere il punto di inizio dei sentieri. Astenetevi se soffrite di vertigini però, perchè in entrambi i casi sarete sospesi nel vuoto. Le viste sulla foresta che si godono da lì sù però sono davvero molto belle.
  • Cascada Nambillo: dall’arrivo del Tarabita si possono percorrere diversi sentieri che portano a varie cascate, tra cui il sentiero delle 7 cascate, che si percorre in 1 ora e mezza/due. In alcune cascate riuscite anche a farvi il bagno! Il tour completo che prevede il Tarabita e l’ingresso alle cascate costa 15$ a persona.   
  • Mariposario di Mindo: ovvero il giardino delle farfalle. Ce ne sono migliaia di ogni forma e colore, sono stupende! È preferibile andarci la mattina, soprattutto se c’è il sole, perchè le farfalle sono più attive. Controllate gli orari prima di andare. Io ne avevo già visto uno in Costa Rica, ma questo è ancora più bello!
  • Tour del cioccolato: Mindo è famosa anche per il cioccolato (come tutto l’Ecuador in realtà) e ci sono diverse cioccolaterie dove è possibile fare un tour con degustazione. Tra le tante vi consiglio di prenotare un tour del cioccolato da El Quetzal (si prenota tramite il loro sito, 10$ a persona). 
  • Birdwatching: nell’area di Mindo sono state registrate più di 500 specie diverse di uccelli e la cittadina è un vero e proprio paradiso per il birdwatching. Tutte le strutture di Mindo sono in grado di organizzarvi un tour con una guida, normalmente si fanno all’alba. 

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Dove dormire: Hotel Casa de Piedra

cascata vicino Mindo, Ecuador
cascata vicino Mindo
farfalla al Mariposario di Mindo
farfalla al Mariposario di Mindo
tour e degustazione di cioccolato a Mindo
tour e degustazione di cioccolato a Mindo

Parco Nazionale Cotopaxi

Vulcano Cotopaxi

Con i suoi 5897 mt, il Cotopaxi è il secondo vulcano attivo più alto del mondo. Il suo nome significa “Collo della Luna” in lingua quechua e una vasta area alle sue pendici è stata dichiarata Parco Nazionale. Qui è possibile fare diverse passeggiate/trekking a piedi o a cavallo e, soprattutto, è possibile (ma non è per tutti!) scalare la sommità del vulcano. La maggior parte dei comuni mortali in realtà si limita a raggiungere il rifugio Josè Rivas (4864 mt, alto come il Monte Bianco comunque,non proprio pizza e fichi!). Dal parcheggio si salgono circa 300 metri di dislivello lungo un percorso sabbioso prima di arrivare al rifugio (circa 50 minuti che sembrano eterni). Se ce la fate, potete proseguire ancora per altri 200 metri fino ad arrivare all’inizio del ghiacciaio (5050 mt). Chi è allenato (e temerario), se le condizioni di sicurezza lo permettono, può tentare la scalata della vetta. Per farla si sale al rifugio Josè Rivas verso le 3-4 del pomeriggio, ci si riposa, e a mezzanotte si inizia poi a salire. Parliamo di 5-6 ore di salita con i ramponi, sul ghiaccio, ad un’altitudine notevole e con poco ossigeno. Si arriva fino a quota 5987 mt all’alba e lo spettacolo è a dir poco incredibile. Il costo della scalata alla bocca del vulcano, compreso di guida, attrezzatura, una notte in rifugio e cena è abbastanza costoso (300-400$). Se avete solo 1 giorno a disposizione potete fare un’escursione in giornata al Cotopaxi partendo da Quito. È una gita che dura circa 10 ore che permette di arrivare fino a 4800 mt e visitare anche la laguna Limpiopungo. Se avete almeno 3 giorni vi consiglio invece di alloggiare al Secret Garden Cotopaxi e fare le escursioni da lì (trovate tutte le informazioni nell’articolo su Come Organizzare un viaggio in Ecuador). 

Vulcano Pasochoa

Un’altra escursione molto bella che vi consiglio di fare all’interno del Parco Nazionale Cotopaxi è il trekking al vulcano Pasochoa (4200 mt). Dal punto di partenza ci voglio circa quattro ore per raggiungere la cima della caldera estinta, attraversando sentieri colmi di vegetazione endemica, tra cui spiccano ontani, pumamaquis, palme, bromelie, orchidee ed eliconie. Una volta giunti al cratere, situato a 4199 metri di altitudine, si può vedere l’antico occhio del vulcano, ormai occupato dall’esuberante vegetazione della foresta andina. Da qui si gode anche una vista stupenda sui vulcani Antisana e Cotopaxi. In totale è un trekking di 17/18 km circa, di livello medio. 

Dove dormire: The Secret Garden Cotopaxi, Chuquiragua Lodge & Spa

vista del vulcano Cotopaxi, Ecuador
vista del vulcano Cotopaxi
Vegetazione nel arco Nazionale Cotopaxi
Vegetazione nel arco Nazionale Cotopaxi
io al Rifugio Josè Rivas sul Cotopaxi
Rifugio Josè Rivas sul Cotopaxi

Laguna Quilotoa

Cercando fotografie dell’Ecuador sicuramente vi sarete imbattuti nelle foto della laguna Quilotoa. Questo lago di origine vulcanica, che si trova a 3500 metri di altitudine, è una delle attrazioni principali del paese. Per raggiungerla bisogna addentrarsi nelle Ande, e si impiegano ben due ore di auto, tra salite e discese, dallo svincolo sulla Panamericana. Vi sconsiglio caldamente di percorrere questa strada con il buio perchè è piena di buche e di cani randagi! La stupenda caldera, che ha ben 3 chilometri di diametro, si formò per il collasso di un vulcano circa 800 anni fa. Con il passare dei secoli il cratere si è riempito d’acqua formando un lago molto profondo: i locali dicono che è un lago senza fondo, ma si stima che sia profondo circa 250 metri. Il magnifico colore verde che lo caratterizza è dovuto ai minerali che vi sono sciolti. Accanto alla caldera c’è un piccolo villaggio (dove si dorme), dove è possibile entrare in contatto con le popolazioni andine, qui infatti si parla Quechua, la lingua usata dagli indigeni. Intorno alla laguna Quilotoa si possono fare diversi trekking: si può camminare in cresta sulla caldera (12 km in circa 6 ore), scendere fino all’acqua e fare poi canoa o kayak nella laguna oppure percorrere il famoso Quilotoa Loop. Quest’ultimo è un trekking di 3 giorni che parte, normalmente, da Sigchos e arriva a Quilotoa. Sono 40 km con tappe da 12/15 km al giorno e un dislivello variabile che va dai 450 ai 900 metri. I paesaggi che si attraversano sono spettacolari! 

Dove dormire: Runa Wasi Quilotoa

Laguna Quilotoa, Ecuador
Laguna Quilotoa
Laguna Quilotoa, Ecuador
bordo della Laguna Quilotoa

​​Baños de Agua Santa

​​La località di Baños de Agua Santa si trova a metà strada tra Quito e Guayaquil ed è diventata sempre più turistica, soprattutto grazie ai backpackers e agli amanti delle attività adrenaliniche. Il suo nome (Bagni di acqua santa), deriva dalle numerose sorgenti di acqua termale presenti nella città, conosciute per le grandi proprietà curative. L’acqua non manca in generale da queste parti e tra le attrazioni principali c’è infatti una stupenda cascata, El Pailon del Diablo. Ci sono due ingressi diversi che offrono diverse prospettive sulle cascate (2$ a persona per ciascun ingresso), ma sono due imprese di gestione diversa. Io ho fatto quella che parte da qui. Il percorso è molto bello, ci sono dei tunnel nella roccia, dove si passa dentro e si arriva dietro la cascata, un ponte tibetano e diverse terrazze panoramiche. Un’altra attrazione molto famosa di Banos è la casa del Arbol, un parco con una casa sull’albero, appunto, e diversi view point con tanto di altalene per gli amanti di Instagram. 

Qui trovate tutte le attività che si possono fare a Baños de Agua Santa 

percorso per vedere El Pailon del Diablo, Banos, Ecuador
percorso per vedere El Pailon del Diablo
Ponte tibetano vicino al Pailon del Diablo, Banos, Ecuador
Ponte tibetano vicino al Pailon del Diablo

Cuenca

Tra le cose da vedere in Ecuador non può mancare certamente Cuenca, insieme a Quito la città coloniale più bella del paese. Non a caso anche il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Cuenca è una città abbastanza piccola, raccolta intorno al fiume Tomebamba, ma ha monumenti, musei e chiese di tutto rispetto, oltre ad una bella atmosfera da città universitaria. Se dormite nel centro potete raggiungere tutte le attrazioni comodamente a piedi. Una curiosità: sin dall’800 viene prodotto a Cuenca il famoso e storico cappello che tutti chiamano “Panama” (perchè veniva molto usato a Panama per proteggersi dal sole), il cui nome originale in realtà è Montecristi. 

Cosa vedere a Cuenca

  • Parque Calderon:  (ovvero la piazza principale della città) con la Cattedrale dell’Immacolata Concezione e la vecchia cattedrale (chiamata El Sagrario) con il suo bellissimo chiostro.
  • Calle Larga: la passeggiata lungo il fiume Tomebamba
  • Plaza de San Sebastian: con la chiesa omonima. Molto carina anche tutta la zona intorno alla piazza. 
  • Museo del Banco Centrale “Pumapungo”: leggermente fuori dal centro, è un museo sulle diverse culture indigene locali. Attaccato al museo c’è anche un Parco Archeologico con i resti di quella che sembra essere l’antica città Inca di Tomebamba. 

Dove dormire: Hostal Posada del Angel

El Sagrario, Cuenca
El Sagrario, Cuenca
case nel centro storico di Cuenca, Ecuador
case nel centro storico di Cuenca

Tena e l’Amazzonia

Come il Perù, la Colombia e il Brasile, anche l’Ecuador possiede un “pezzo” di foresta amazzonica. Il punto di partenza per le escursioni nella foresta pluviale amazzonica dell’Ecuador è la città di Tena, nel sud est del paese. Da vedere in città c’è il Parque Amazonico La Isla, ma qui si possono fare poi sia dei tour giornalieri che dei tour di diversi giorni dove ci si addentra sempre di più nella jungla. 

Potrebbe interessarti: Tour di 3 giorni-2 notti nella jungla amazzonica

foresta amazzonica vicino Tena
foresta amazzonica vicino Tena

Isole Galapagos

A questo proposito vi consiglio di andare a leggere l’articolo su Come organizzare un viaggio alle isole Galapagos: tutto quello che devi sapere (quanto costa, quando andare, crociera o no?..). Come ho scritto anche lì.  per me le Galapagos sono uno dei luoghi più belli del mondo e da sole valgono un viaggio in Sud America. Se decidete di organizzare un viaggio in Ecuador, secondo me non si può prescindere dal visitarle. 

Galapagos - El Chato Reserve
Le tartarughe giganti nel Rancho El Chato a Santa Cruz
galapagos - leoni marini a san cristobal
leoni marini in relax a San Cristobal

Per aiutarti a preparare la valigia trovi tanti consigli utili nell’articolo su Cosa mettere in valigia per ogni occasione

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Scritto da:
Mi chiamo Valentina e sono una travel blogger full time dal 2018. Sono anche una nomade digitale e trascorro buona parte dell’anno in viaggio, da sola o accompagnando gruppi in giro per il mondo. Amo i vulcani, i deserti, il Sudamerica e l’Asia Centrale, amo i gatti, New York, l’astronomia, e la musica elettronica. Il mio viaggio della vita? Decisamente l’Antartide!

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