Cosa vedere a Oaxaca de Juarez (Messico)

Oaxaca, il cui nome completo è Oaxaca de Juarez, è stata una folgorazione per me. E sì che c’ero anche già stata da ragazzina, ma la ricordavo pochissimo. Immagino, poi, che sia anche cambiata moltissimo da allora. Nel mio ultimo viaggio in Messico ci ho trascorso più di una settimana, ma ho avuto da subito la sensazione che potrei tornarci a vivere per un pò. Oaxaca de Juarez (Oaxaca è il nome della regione) è una città medio-grande (ha 300.000 abitanti) che offre tantissime cose da vedere e da fare, sia in città che nei dintorni. Negli ultimi anni è diventata una destinazione ambita anche per i nomadi digitali ma non solo, e sono tantissimi gli stranieri che hanno deciso di viverci per periodi medio-lunghi. Oaxaca è una città molto legata alla sua storia, alle sue radici e all’identità zapoteca, ma è anche una città proiettata in avanti, soprattutto dal punto di vista artistico, culturale e gastronomico. La cucina è un aspetto importantissimo a Oaxaca che è divenuta, di fatto, la capitale gourmet del Messico. Seguitemi, quindi, alla scoperta di questa magnifica città del Messico di cui mi sono follemente innamorata. (Come sempre vi inserisco a fine articolo anche le informazioni pratiche sulla città).

cortile interno a Oaxaca

Cosa vedere a Oaxaca de Juarez : i luoghi da non perdere 

Santo Domingo de Guzman

La prima cosa da vedere a Oaxaca è sicuramente la chiesa di Santo Domingo de Guzman e la piazza antistante. Consacrata nel 1611, Santo Domingo è un esempio magnifico di barocco messicano, con gli interni riccamente decorati da intagli e decorazioni (dorate ovviamente!). Appena entrati, alzando la testa, si vede l’albero genealogico di Felix de Guzman (padre di San Domenico, fondatore dell’ordine dei domenicani) rappresentato come un albero di vite, tutto intagliato nel legno. Anche la pala d’altare è stupenda, così come la Capilla de la Virgen del Rosario. La chiesa ha delle mura esterne spessissime (in alcuni punti fino a 10 metri) che l’hanno protetta dai terremoti. 

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Santo Domingo de Guzman, interni, Oaxaca
Santo Domingo de Guzman
Santo Domingo de Guzman, Oaxaca
Santo Domingo de Guzman

Museo de las Culturas de Oaxaca

Accanto alla chiesa c’è il grande palazzo dell’ex convento di Santo Domingo, costruito nel XVI  secolo e occupato dai domenicani fino al 1812. Durante la rivoluzione messicana venne adibito a caserma e solo recentemente è stato ristrutturato per ospitare il bel Museo de las Culturas de Oaxaca. Il museo espone la storia della città, dal periodo pre-ispanico fino al presente; il pezzo forte è sicuramente la galleria che ospita i ritrovamenti della Tomba 7 di Monte Alban. Qui vennero trovati dei magnifici gioielli in oro mixtechi, ma anche oggetti di madreperla, turchese ambra e giada. Questo tesoro è considerato uno dei ritrovamenti più importanti dell’archeologia messicana. Tutto il museo comunque è molto interessante e dalla sue finestre offre anche magnifiche viste sulla piazza e sulle montagne circostanti. 

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Museo de las Culturas de Oaxaca
Museo de las Culturas de Oaxaca
Museo de las Culturas de Oaxaca
Museo de las Culturas de Oaxaca

Giardino Etnobotanico di Oaxaca

Quello che era il giardino dell’ex convento di Santo Domingo è invece stato trasformato nel giardino Etnobotanico di Oaxaca. Questa oasi di pace nel centro cittadino preserva le specie native della regione, tra cui magnifici cactus e piante di agave. Il giardino si può visitare solo partecipando a delle visite guidate in inglese (dura 2h) o in spagnolo (dura 1h). Gli orari delle visite sono: dal lunedì al venerdì alle h10, h11, h12 e h17, il sabato invece ci sono alle h10, h11 e h12. Il costo della visita è di 50 pesos (meno di 3 euro), ma vi consiglio di andare lì almeno 30-40’ prima dell’orario che vi interessa perchè i posti vanno via molto facilmente. La visita guidata è molto interessante perchè, oltre a spiegare le piante, aiuta a capire anche la cultura e le usanze della regione nelle varie epoche. PS si trova qui il “muro di cactus” che vedrete in tantissime foto di Oaxaca su Instagram.  

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giardino Etnobotanico di Oaxaca
giardino Etnobotanico di Oaxaca
giardino Etnobotanico di Oaxaca
giardino Etnobotanico di Oaxaca

Xochimilco

Camminando verso nord da Santo Domingo vi consiglio di fare un salto nella graziosa Plaza Cruz de Piedra, sul cui lato vedrete gli Arcos de Xochimilco. Questi archi sono quello che resta dell’acquedotto di San Felipe e, camminandoci accanto, sempre verso nord, raggiungerete il quartiere più antico di Oaxaca: Xochimilco. Quest’ultimo ha tutto il fascino storico e altrettanti (se non di più!) murales e grafici rispetto a Jalatlaco (vedi paragrafo sotto), e merita sicuramente una passeggiata. Qui ci sono meno turisti rispetto a Jalatlaco, è una zona più residenziale che si sviluppa in pendenza, ma non mancano caffetterie e piccoli ristoranti. Due tappe sono imperdibili, la prima è il Corazón de Cacao, per bere un cioccolato autentico (caldo o freddo), fatto con il cacao proveniente da diverse parti dell’albero del cacao (buonissimo!). La seconda è il ristorante Ancestral quasi nascosto in mezzo a un vicolo curvo fuori dalla strada principale, che propone, come dice il nome, cucina ancestrale oaxaqueña. 

Xochimilco, Oaxaca
Xochimilco
murales a Xochimilco, Oaxaca
murales a Xochimilco, Oaxaca

Jalatlaco

Come vi anticipavo, l’altro quartiere storico che dovete assolutamente vedere a Oaxaca è Jalatlaco, che si trova a ovest del centro storico (la piazza principale è questa). Il quartiere ha origini antiche, era già abitato ai tempi degli zapotechi, ma l’architettura coloniale colorata e le strade lastricate del barrio che vediamo oggi rimandano al XIX e XX secolo, quando Jalatlaco è diventato il quartiere degli artisti e degli artigiani. Qui sono state prodotte alcune delle più belle ceramiche e dei più bei tessuti della città durante il periodo coloniale; più recentemente la zona è diventata anche un centro per la produzione di mezcal. Oggi, Jalatlaco è un quartiere molto attivo, pieno di bar e di gallerie, e attira artisti e creativi da tutto il mondo. Nel 2019, Time Out Magazine l’ha anche inserito tra i 20 quartieri più cool del mondo, ed è il quartiere di Oaxaca dove ci sono i festeggiamenti più importanti durante i Dia de los Muertos.  

 Jalatlaco, Oaxaca
Jalatlaco, Oaxaca
murales a Jalatlaco, Oaxaca
murales a Jalatlaco

Lo Zócalo e la Cattedrale

Come Città del Messico (e come ogni città messicana che si rispetti), anche Oaxaca ha il suo Zócalo, la sua piazza principale, che è Plaza de la Constitución. Insieme a l’adiacente Alameda de Leon, queste due piazze alberate e con i portici rappresentano il cuore di Oaxaca ed è qui che si trova anche la Cattedrale dell’Assunzione (l’interno è poco interessante). Sotto i portici ci sono bar e negozi (non i migliori della città), e sulla piazza c’è sempre un mercato di artigianato, soprattutto tessile. Essendo la piazza principale, qui troverete spesso spettacoli, concerti e danze, ma anche cortei di protesta. Se siete fortunati, vi potrebbe capitare di ascoltare un’orchestra che suona nel chiosco al centro dello Zócalo.  

Per aiutarti a preparare la valigia trovi tanti consigli utili nell’articolo su Cosa mettere in valigia per ogni occasione

zocalo di Oaxaca
zocalo di Oaxaca
 Cattedrale dell’Assunzione
Cattedrale dell’Assunzione

Basilica di Nuestra Senora de la Soledad

Tra le cose da vedere a Oaxaca vi consiglio anche la Basilica Minore di Nuestra Senora de la Soledad, anche se si trova leggermente defilata dal centro (ma neanche troppo in realtà). La chiesa è stata costruita nel XVII secolo per custodire la statua della Virgen de la Soledad, patrona di Oaxaca dal 1909. C’è una leggenda legata a questa statua e ad un’apparizione della Madonna e il punto in cui sarebbe avvenuta l’apparizione è esattamente quello dove è stata costruita la chiesa. È uno dei siti religiosi più importanti e venerati del Messico (mai quanto la Madonna di Guadalupe a Città del Messico però!). La chiesa si trova in una bella piazza alberata chiamata Plaza de la Danza, dove spesso fanno concerti e spettacoli e dove si trovano diversi ristorantini all’aperto. 

Basilica Minore di Nuestra Senora de la Soledad
Basilica Minore di Nuestra Senora de la Soledad
Basilica Minore di Nuestra Senora de la Soledad
piazza antistante la Basilica Minore di Nuestra Senora de la Soledad

I mercati di Oaxaca

Tutta la regione di Oaxaca è famosa per i suoi mercati e Oaxaca stessa ne ha tanti, che si trovano principalmente nella parte sud della città. Il giorno principale del mercato è il sabato, quando gli indigenas arrivano dai villaggi per vendere i loro prodotti, ma in realtà ormai sono aperti tutti i giorni. I mercati principali di Oaxaca sono: 

  • Mercado Benito Juarez: il più centrale, si trova poco sotto allo Zócalo. È un mercato molto orientato ai turisti, ma il rapporto qualità/prezzo secondo me non è gran chè.
  • Mercado 20 de Noviembre: questo mercato è incentrato molto sul cibo, c’è una grande corte con tantissimi stand gastronomici, ma la parte che preferisco è il Pasillo de l’humo (passaggio del fumo) dove è tutto un susseguirsi di griglie che cuociono carne a tutto spiano. La carne qui è ottima e i prezzi pure, quindi vi consiglio di non perdervi quest’esperienza. 
  • Mercado de Artesania: il marcato dell’artigianato, principalmente tessile, dove troverete maglie, tappeti, ecc a prezzi abbastanza buoni. 
  • Mercado de Abastos: il mercato centrale di Oaxaca, quello dove si vanno a comprare i prodotti di uso comune: frutta, verdura, carne, utensili per la casa, ecc. 
Mercado 20 de Noviembre, Oaxaca
Mercado 20 de Noviembre, Oaxaca
Pasillo de l'humo, Mercado 20 de Noviembre, Oaxaca
Pasillo de l’humo, Mercado 20 de Noviembre

Altri musei interessanti di Oaxaca

Essendo una città dalla forte vocazione artistica, Oaxaca è piena di gallerie e di piccoli musei d’arte, alcuni dei quali secondo me meritano almeno un salto veloce (tanto più che sono spesso gratuiti). In particolare vi consiglio:

  • Museo Balber Jiménez: piccolo museo ospitato in una bella casa coloniale di proprietà del gioielliere Francisco Jiménez e di sua moglie Ellen Belber. Espone la loro collezione privata di manufatti mixtechi, gioielli d’oro, collane e monili dell’epoca coloniale, ma anche tappeti e magnifici vestiti tradizionali .
  • Centro Fotografico Alvarez Bravo: ospita belle mostre fotografiche permanenti e temporanee nelle sale attorno ad un chiostro coloniale. 
  • Museo del Textil de Oaxaca: museo piccolissimo che illustra la storia delle eccellenze tessili dello stato di Oaxaca. 
  • Istituto de Artes Graficas: centro culturale molto carino che organizza mostre temporanee e concerti. C’è anche una biblioteca molto frequentata. 
Museo Balber Jiménez
Museo Balber Jiménez
Centro Fotografico Alvarez Bravo
Centro Fotografico Alvarez Bravo

Dove dormire a Oaxaca

A Oaxaca c’è davvero l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda le strutture dove alloggiare. Le soluzioni più economiche si trovano nella zona sud della città, vicino ai mercati, ma è una zona che vi sconsiglio per quanto riguarda la sicurezza. Compatibilmente con il proprio budget, è preferibile alloggiare nel centro storico, ma a nord dello Zócalo e non sotto. Tra gli ostelli/hotel vi consiglio ci sono:

  • Viajero Oaxaca Hostel: io ho alloggiato qui e ve lo consiglio, soprattutto se viaggiate da soli. L’ostello fa parte di una catena, è molto bello ed ha sia camerate che stanze private. Organizzano tante attività per socializzare e ha una magnifica terrazza con il bar dove vengono servite la colazione e tutti i pasti fino a tarda sera.
  • Nana Vida Hotel Oaxaca: hotel a 4 stelle in una posizione perfetta del centro storico. C’è un giardino, un bar e un ristorante e tutte le camere sono decorate ognuna in modo diverso. Buon rapporto qualità/prezzo. 
  • Casa Carmen Morelos: boutique hotel a due passi dalla Basilica Minore di Nuestra Senora de la Soledad, stile impeccabile e design molto bello. 
Viajero Oaxaca Hostel
Viajero Oaxaca Hostel
Terrazza del Viajero Oaxaca Hostel
Terrazza del Viajero Oaxaca Hostel

Come raggiungere Oaxaca e come muoversi

In aereo

L’Aeroporto Internazionale di Oaxaca Xoxocotlan si trova circa 10 km a sud del centro storico e collega la città principalmente con Città del Messico, ma c’è anche qualche volo diretto ad altre località del paese o degli Stati Uniti. Per raggiungere il centro città dall’aeroporto vi consiglio di optare per un Taxi Collettivo autorizzato (trovate i chioschi all’uscita): il costo va da 115 a 180 pesos a seconda della zona. 

In autobus o collectivos

Tutto il Messico è servito da una fitta rete di autobus (principalmente della compagnia ADO) a media e lunga percorrenza che raggiungono tutte le città principali e le destinazioni turistiche, Oaxaca inclusa. Gli autobus di linea sono moderni, comodi e con aria condizionata, ed è possibile acquistare i biglietti on-line prima della partenza. Calcolate che, per raggiungere Oaxaca da Città del Messico in bus si impiegano circa 7 ore, da Puebla 4-5 e da Puerto Escondido più di 10. 

Dove non arrivano gli autobus di linea arrivano invece i famosi collectivos, ovvero i classici minivan che trovate in tutto il centro-sud America. Per arrivare o raggiungere Mazunte o Zipolite, ad esempio, ci sono i minivan della compagnia Lineas Unidas che parte da qui. Questi biglietti non si possono comprare online, quindi vi consiglio di passare direttamente lì ad acquistarli qualche giorno primo, soprattutto in alta stagione (ci sono solo 2-3 partenze al giorno). 

In auto

Se avete intenzione di visitare con calma anche i bellissimi dintorni di Oaxaca e, magari raggiungere il Chiapas da qui, vi conviene noleggiare una macchina. In generale le strade siano in buono stato in Messico (talvolta ottimo!). Per il noleggio io di solito uso il sito Discovercars (prenotando il noleggio con un certo anticipo si spende sempre meno!). Per evitare fregature comunque, ricordatevi di controllare sempre il voto e le recensioni che gli utenti danno alle varie compagnie di autonoleggio. Li trovate sul sito stesso di Discovercars, ma potete fare un doppio controllo anche su Trustpilot

strada di Xochimilco
strada di Xochimilco

Dove mangiare a Oaxaca

Benvenuti a Oaxaca, il paradiso culinario del Messico! Celebre con l’appellativo di “città dei 7 moles” (tra cui c’è quello negro o oaxaqueño, famosissimo, fatto con il cioccolato), Oaxaca in realtà offre tantissime specialità. Ci sono i tamales (involtini fatti con un impasto di farina di mais e dai ripieni più svariati con una foglia di mais essiccata che fa da involucro), le tlayudas (grandi tortillas croccanti accompagnate con fagioli e il formaggio filante di Oaxaca, il quesillo), le chapulines (insetti croccanti conditi con sale e lime), per non parlare del mezcal, che è originario proprio di questa zona del Messico. Anno dopo anno Oaxaca sta cercando di strappare a Città del Messico il titolo di capitale gourmet del paese e, a occhio, ci potrebbe pure riuscire! 

Essendo stata a Oaxaca per più di una settimana ho provato parecchi ristoranti. Qui sotto trovate i miei preferiti, quelli che avrei voluto provare ma non sono riuscita, e alcuni ristoranti consigliati da amici che vivono a Oaxaca:

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Boulenc, Oaxaca
Boulenc
cevice a Los Danzantes
cevice a Los Danzantes

Dove bere a Oaxaca (mezcalerie)

Il mezcal è la bevanda per eccellenza di Oaxaca e non potete esimervi dal provarla in una delle tante mezcalerie in città. Tra quelle che vi consiglio ci sono: 

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El Espacio Cocktail Bar
El Espacio Cocktail Bar
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Mi chiamo Valentina e sono una travel blogger full time dal 2018. Sono anche una nomade digitale e trascorro buona parte dell’anno in viaggio, da sola o accompagnando gruppi in giro per il mondo. Amo i vulcani, i deserti, il Sudamerica e l’Asia Centrale, amo i gatti, New York, l’astronomia, e la musica elettronica. Il mio viaggio della vita? Decisamente l’Antartide!

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