Un viaggio in Iran in realtà significa molto di più che vedere luoghi meravigliosi e palazzi dalle cupole scintillanti. Un viaggio in Iran è soprattutto un’esperienza umana fatta di accoglienza, quella di un popolo tra i più aperti e ospitali che si possano mai incontrare. Non vorrei ripetermi troppo, ma sono gli iraniani a rendere questo viaggio davvero speciale. Fatta questa premessa, ora posso parlarvi dei luoghi e delle città che, a mio parere, devono essere assolutamente inserite nell’itinerario di viaggio. L’Iran è un paese molto grande (è circa 5 volte l’Italia) e richiederebbe davvero tanti giorni; io purtroppo avevo a disposizione poco più di una settimana e ho deciso di concentrarmi sulle città, Teheran, Kashan, Isfahan, Yazd e Shiraz. Ho dovuto fare una scelta e ho preferito rimandare ad un secondo viaggio (che spero di fare al più presto) la visita di tutta la zona del Kurdistan iraniano (a nord), Qazvin e la Valle degli Assassini, i deserti intorno a Kerman (a sud) e le isole del golfo persico.
Vi rimando all’articolo Organizzare un viaggio in Iran: tutto quello che devi sapere , per scoprire il mio itinerario dettagliato e tutte le informazioni pratiche (come spostarsi, dove dormire, ecc) per organizzare un viaggio fai-da-te.
Se invece volete affidarvi ad un’agenzia vi consiglio di fare un giro su questo portale iraniano, Persiaport, dove potete trovare tour di tutti i generi e di tutti i prezzi, guide turistiche, ogni tipo di hotel, non chè tantissime informazioni pratiche completamente gratuite. Questo portale è davvero ben fatto e, usando la funzione “Explore” , potrete trovare info su tutte le località dell’Iran e su tutte la attività che è possibile fare corredate di video, foto a 360° e tour virtuali.
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Cosa vedere in Iran
Teheran
Teheran è spesso bistrattata e ignorata da chi viaggia in Iran perché è una metropoli da 15 milioni di abitanti super trafficata e abbastanza inquinata, ma io personalmente l’ho trovata decisamente interessante. Se avete modo e tempo di girarla un pò vi accorgerete subito che c’è un divario enorme tra la parte sud, più povera e congestionata (dove però si trovano le attrazione principali della città), e la parte nord, più residenziale, occidentale e ricca. Sempre a nord si trovano anche i Monti Elburz ed è uno spettacolo vedere le loro cime innevate anche all’inizio dell’estate, quando in città ci sono già più di 30°. A Teheran si può andare a sciare praticamente in metro! La funivia del Monte Darband (4542 m) si può raggiungere in meno di 1h dal centro città comodamente seduti sui vagoni della metro.
Se avete un paio di giorni da dedicare a Teheran, ecco cosa non dovete perdervi:
Gollestan Palace
Questo complesso è un monumento agli eccessi della dinastia Qagiara dello scià Nasser al-Din, che lo fece costruire intorno alla fine dell’800 facendosi ispirare dai palazzi reali europei. Ci sono diversi edifici disposti intorno ad un grande giardino molto curato e gli ingressi per i diversi palazzi vanno comprati separatamente. C’è la Sala delle Udienze (dove Reza si autoproclamò scià di Persia nel 1925) tutta rivestita di specchi, l’Edificio del Sole, la Sala del Biliardo, la sfolgorante Sala degli Specchi, la Sala dei Diamanti e altre sale minori.
Gran Bazaar e Park-e Shahr
Quasi attaccati al Gollestan ci sono poi il Park-e Shahr, un’oasi di verde molto amata dagli iraniani per fare i picnic e andare in barca sul laghetto, ma soprattutto il Gran Bazaar, un labirinto di vicoli dove si affannano e rincorrono commercianti e clienti. Come tutti i grandi bazaar la maggior parte dei vicoli è specializzata in un particolare settore: calzolai, sarti, tabaccai,ecc.
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Il complesso dei Musei
Di fronte al Park-e Shahr, sull’altro lato di Imam Khomeini St, c’è una specie di “quadrilatero dei musei”, una zona pedonale molto carina dove si può dimenticare per un momento il trambusto del traffico. Qui trovate il Museo Nazionale dell’Iran (che conserva le testimonianze storiche del paese), l’Iran Ebrat Museum (l’ex prigione della brutale polizia segreta dello scià), ma soprattutto il bellissimo Museo Nazionale dei Gioielli. Se avete poco tempo e dovete scegliere solo un museo, andate decisamente a vedere questo! Nel caveau del museo sono custoditi il Darya-ye Nur (Mare di Luce), un diamante rosa di 182 carati, il Trono del Pavone, tempestato di pietre preziose, le corone degli ultii scià di Persia e il Mappamondo dei gioielli, del peso di 34 kg, realizzato con più di 50000 pietre preziose.
Torre Azadi
Cercate il monumento più instagrammato di Teheran? Eccolo qui, la Torre Azadi, costruita nel 1971 per commemorare i 25000 anni dell’impero persiano. Alta 50 metri, è stata teatro di tante manifestazioni di protesta durante la rivoluzione del 1979 ed è tuttora il posto dove gli abitanti si riuniscono per manifestare il loro dissenso. Io l’ho trovata stupenda!! È bella a tutte le ore, sia di giorno, che di sera illuminata. Il modo più semplice per raggiungerla è prendere la metro fino alla fermata “Meydan-e-Azadi”.
Ponte della Natura (Taleghani Forest Park)
Questo ponte collega due parchi separati da una strada a nord di Teheran e la cosa incredibile è che è stato progettato dalla giovane Leila Araghian, architetto di Teheran, quando aveva solo 26 anni. Inaugurato nel 2014, è lungo 270 metri ed è costruito su tre grandi pilastri con 3 piani di ristoranti, caffè e aree salotto. Il momento migliore per vederlo è la sera quando è illuminato da luci colorate, anche se di giorno da qui si gode una bella vista su tutta Teheran.[/vc_column_text][vc_message message_box_style=”classic” message_box_color=”alert-info” style=”rounded”]Cerchi un hotel a Teheran? Qui puoi prenotare con un click hotel di tutte le fasce di prezzo[/vc_message][vc_single_image image=”5778″ img_size=”medium” alignment=”center”][vc_column_text]
Kashan
Kashan si trova esattamente a metà strada lungo la strada tra Teheran e Isfahan e merita sicuramente una visita. È meno turistica di altre città e ha conservato un’aria più autentica, senza contare il fatto che ci sono delle attrazioni davvero meritevoli.
Bazaar
Ve lo dico sinceramente, l’antico bazaar di Kashan per me è stato il più bello che ho visto durante tutto il viaggio in Iran. Perdendosi nei vicoli del bazaar si scoprono antichi caravanserragli, madrase (scuole coraniche), moschee e hammam di incredibile bellezza. Dedicategli almeno un paio d’ore e fermatevi a bere un thè in uno dei tanti chioschi che trovate all’interno.
Le case tradizionali di Alavi Street
Kashan ha avuto un ruolo di rilevo ai tempi della dinastia qagiara e, a testimonianza di questo periodo, sono rimaste tantissime case tradizionali che erano le residenze dei ricchi mercanti dell’epoca. Si trovano tutte intorno ad Alavi Street, alcune di queste sono state restaurate e sono visitabili. Le più belle sono Khan-e Tabatei, Khan-e Borujerdi (entrambe di mercanti di tappeti) e la più grande Khan-e Ameriha, del governatore della città nonché uno degli uomini più facoltosi del paese. Quest’ultima, all’epoca della sua costruzione nel XVIII secolo, era la casa più grande di tutta la Persia. Fermatevi a mangiare all’Abbassi Teahouse & Traditional Restaurant, che si trova all’interno di quelli che erano gli alloggi della servitù della Kahan-e Abbasian.
Bagh-e-fin
Pochi chilometri fuori dal centro di Kashan c’è questo parco che è stato da poco inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. È stato realizzato dallo scià Abbas I ed incarna perfettamente l’archetipo del giardino persiano. Diversi canali alimentano vasche e cascate e irrigano il giardino in cui spiccano antichi alberi di cedro (hanno più di 500 anni!) e di arancio. C’è poi l’edificio dello scià e il complesso dell’hammam.
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Abyaneh
Questo villaggio con le case in mattoni crudi risale a più di 1500 anni fa e vale una deviazione lungo la strada che va da Teheran a Isfahan. È considerato uno dei villaggi più antichi dell’Iran ed è situato ai piedi del Monte Karkas (3899 mt..in inverno qui fa molto freddo!). Le auto si lasciano fuori dal villaggio per poi procedere a piedi tra un labirinto di viottoli ripidi e tortuosi dalle case color ocra. Essendo un villaggio decisamente isolato i suoi abitanti hanno mantenuto delle usanze diverse dal resto del paese e potrete vedere le donne vestite con dei coloratissimi abiti tradizionali e gli anziani parlare il ‘medio persiano’, una variante del farsi ormai scomparsa nel resto del paese. Ad Abyaneh sembra di fare un viaggio indietro nel tempo.
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Isfahan
Isfahan è la perla dell’Iran, la romantica città da Mille e una Notte che conserva i gioielli architettonici più belli e preziosi dell’impero safavide (di cui è stata la capitale). È la città più turistica dell’Iran, e la terza più grande del paese ma non per questo è la meno autentica.
Naqsh-e Jahan (Imam Square)
Quasi tutti i monumenti più importanti della città si affacciano su questa magnifica piazza che è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Io l’ho vista per la prima volta di sera e avevo la pelle d’oca! I palazzi e le moschee illuminati che si riflettono nella grande vasca centrale sono di una bellezza da togliere il fiato. Con i suoi 512 mt di lunghezza e 163 di larghezza è la seconda piazza più grande del mondo dopo Piazza Tien’ammen di Pechino, ma è decisamente più affascinante. Sulla piazza si affacciano l’incomparabile Masjed-e Shah con il suo incredibile portale d’ingresso, la Moschea dello sceicco Lotfollah, che è l’unica moschea senza minareti nella piazza, e il Palazzo di Ali Qapu, la residenza dello scià Abbas, con una magnifica terrazza e la bellissima Sala della Musica. Il pezzo forte però è sicuramente la Moschea Imam (Masjed-e Jameh) che rappresenta una delle massime espressioni di arte islamica al mondo (quando pianificate il viaggio ricordatevi che questa moschea è chiusa il venerdì, che corrisponde alla nostra domenica). Tutto intorno alla piazza si estende il bazar di Isfahan.
Chehel Sotoun
Questo palazzo si trova alle spalle dell’Imam Square ed è chiamato Chehel Sotoun, che in persiano significa “quaranta colonne”, perché le colonne che lo sorreggono, riflettendosi nella vasca davanti, sembrano quaranta. Qui lo scià Abbas II organizzava le feste e accoglieva dignitari stranieri e ambasciatori. Bellissimi gli affreschi che adornano il Grande Salone (la Sala del Trono). Il giardino del palazzo nel 2011 è stato inserito tra i Patrimoni dell’Umanità UNESCO.
I ponti sul fiume Zayandeh e il quartiere armeno
Ci sono ben 11 ponti che permettono di attraversare il fiume Zayandeh e quattro di questi sono stati costruiti in epoca safavide (XVI sec.). I più belli sono il Pol-e-o Seh che svolgeva la doppia funzione di ponte e diga, e il Pol-e Khaju con due ordini di terrazze porticate. Tutto il lungofiume, su entrambe le sponde, è coperto di giardini e prati dove gli abitanti di Isfahan vengono a fare i loro amati picnic e a camminare nei giorni di festa. Questa zona si anima moltissimo al tramonto quando la maggior parte dei ponti viene illuminata. Passate il fiume dal ponte Pol-e-o Seh e vi troverete nel quartiere armeno (chiamato Jolfa), un quartiere pittoresco e rilassato pieno di ottimi caffè, ristoranti, panifici e pasticcerie, molto carino e molto frequentato soprattutto durante il week-end.
Abbassi Hotel
Questo hotel di lusso si trova proprio dietro Imam Square ed è stato ricavato da un antico caravanserraglio. Anche se non alloggiate qui è vale comunque la pena entrare per fare un giro e bere un caffè o un drink nel magnifico giardino centrale, immersi in un’atmosfera da fiaba. Per la cena dirigetevi poi al Sharzhad Restaurant, considerato da molti il miglior ristorante di Isfahan; dovrete fare un pò di coda ma si esaurisce presto. Il costo della cena si aggira intorno ai 10-12 euro.
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Yazd
La città di Yazd è incastonata tra due deserti e si pensa che sia una delle città più antiche del mondo. È stata un’importante stazione commerciale (soprattutto per le sete e i per i tessuti, anche prima che Marco Polo arrivasse fin qui) ed è una delle poche città che scampò alla furia distruttrice di Genghis Khan e di Tamerlano. Oggi Yazd è famosa soprattutto il suo centro storico compatto e ben conservato e per le sue bellissime e numerosissime torri del vento (chiamate badgir), gli antichi ‘condizionatori’ progettati per catturare anche la brezza più leggera.
La città vecchia
La città vecchia appare come un blocco unico color ocra su cui si stagliano le torri del vento; tutte le case sono state costruite con mattoni di fango essiccati al sole (qui non piove mai), comprese le 2000 abitazioni di epoca qagiara. Potete quasi vagare senza meta e, in un modo o nell’altro, vedrete tutti le attrazioni più importanti. Per raggiungere la magnifica Moschea Masjed-e-Jameh vi basterà alzare gli occhi al cielo: i 2 minareti alti 48 metri vi guideranno fino all’ingresso. Da vedere c’è poi la tomba del notabile islamico locale Sayyed Roknad-din Mohammed Qazi, l’abitazione di epoca qagiara chiamata Khan-e Lari, la Prigione di Alessandro e il complesso di Amir Chakhmaq. Quest’ultimo è un edificio sacro unico nel suo genere; andateci al tramonto o la sera quando la luce illumina di rosa la sua particolarissima facciata a 3 piani. Un’esperienza molto particolare che vi suggerisco di fare è poi quella di andare a vedere i body builder locali che si allenano nel Saheb A Zaman ClubZurkhaneh, che si trova in un’antica cisterna dell’acqua in un vicolo proprio dietro il complesso di Amir Chakhmaq. È possibile assistere agli allenamenti ogni sera alle 8 e durano circa 1h.
Bag-e-Dolat
Il Bag-e-Dolat si trova poco fuori del centro; è un piccolo padiglione circondato da un giardino persiano costruito come residenza del reggente di Persia Karim Khan Zand. L’intero dell’edificio è superbo, con i suoi vetri policromi e complesse decorazioni a graticcio. La sua torre del vento èdi 33 mt la più alta del paese e potrete sperimentare voi stessi la sua efficacia.
Una gita nel deserto: Dakhmeh-ye Zartoshtiyun e Saryazd
Se avete tempo, da Yazd si possono fare diverse gite nei dintorni che durano mezza o una giornata intera. Con una gita di mezza giornata (alla modica cifra di 20 euro a persona) si possono vedere i magnifici edifici zoroastriani di Dakhmeh-ye Zartoshtiyun,il villaggio abbandonato di Saryazd e, subito alle porte di Yazd, il Tempio del Fuoco Zoroastriano (con la famosa fiamma che, dicono, arte dal 470 d.C.). I primi si trovano su alcune colline poco fuori dalla città e sono davvero suggestivi. Per raggiungere il villaggio di Saryazd invece ci vuole più di 1 ora; al suo interno la cosa più bella è sicuramente la fortezza sassanide utilizzata come granaio e come protezione dei cittadini in caso di pericolo. Salite sulle mura per avere una bella vista sul deserto che lo circonda.
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Shiraz
Shiraz è la seconda città più grande dell’Iran ed è considerata la culla della cultura persiana. Qui sono nati i più importanti poeti iraniani e ospita la tomba del più amato di tutti, Hafez e di Sa’di, tuttora meta di pellegrinaggio per molti iraniani. Camminando per le strade di Shiraz si respira un’atmosfera bohemien, si nota subito che è una città universitaria, è piena di giovani e ha una grande vitalità. Shiraz è anche la base perfetta per visitare Persepoli, l’antica capitale di Dario il Grande e la necropoli di Naqsh-e-Rostam.
Centro storico
Il centro storico di Shiraz si può visitare tutto a piedi e un buon punto di partenza è sicuramente la fortezza di Arg-e Karim Khan, un’imponente struttura che domina il centro della città. Questa fortezza faceva parte del complesso reale che Karim Khan voleva costruire per contrastare il potere della rivale Isfahan. Davanti all’ingresso della fortezza c’è il quartiere commerciale della città che ospita tuttora diversi bazaar; il più bello e famoso è il Bazaar-e-Vakil all’interno del quale si trova la bellissima Moschea Vakil. Magnifiche le maioliche a tema floreale nel portale e nella sala della preghiera. Leggermente più decentrata, ma assolutamente da non perdere, è anche la Moschea di Nasir-al-Molk, una delle più fotografate dell’Iran, grazie alle splendide vetrate colorate della sala invernale di preghiera. La mattina è il momento migliore per fare delle belle foto.
PS sul lato nord della fortezza c’è l’Arg Cafè, un posticino molto carino dove si mangia in una “vecchia casa della nonna”. Non c’è l’insegna, solo un portone verdino con scala che sale.
A nord del fiume (Tomba dell’emiro Ali e Tomba di Hafez)
Camminando fino a raggiungere l’altro lato del fiume Khoshk, il primo luogo da non perdere che si incontra è la Tomba dell’emiro Ali (Imamzadeh-ye Ali Ebn-e-Hamze), con una magnifica cupola e le splendide decorazioni interne realizzate con specchi veneziani nelle varie tonalità del verde. Per entrare all’interno del mausoleo le donne si devono coprire integralmente (forniscono loro delle palandrane nere) e devono entrare da un ingresso separato. Camminando per altri 10-15 minuti sempre verso nord si raggiunge la Tomba del poeta Hafez (1325-89) una figura mitica e molto venerata in Iran. Quasi tutti gli iraniani conoscono tanti suoi versi a memoria e la sua tomba continua a essere un luogo di pellegrinaggio molto frequentato. La tomba si trova in un bel giardino con diversi specchi d’acqua.
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I giardini persiani
Shiraz è famosa anche per i suoi giardini persiani, su tutti il Giardino degli Aranci (Bagh-e Naranjestan) e il Giardino del Paradiso (Bagh-e Eram). Il primo è un grande cortile con file di palme e aranci in cui si trova un padiglione riccamente decorato costruito per il ricco e potente Mohammad Ali Khan come sala di ricevimento per gli ospiti. Il secondo è famoso soprattutto per i suoi alti cipressi ed è stato inserito dall’UNESCO fra i siti Patrimonio dell’Umanità.
Persepoli e Naqsh-e-Rostam
A circa 1h-1h 30’ da Shiraz ci sono due tra i siti archeologici più importanti di tutto l’Iran: Persepoli e la necropoli di Naqsh-e-Rostam.
Il grande sito di Persepoli incarna la grandezza, e il successivo crollo, di uno degli imperi più potenti del mondo antico, quello degli Archemenidi di Ciro il Grande e Dario il Grande. All’epoca del suo massimo splendore Persepoli si esteva su un’area di 125000 mq e fu poi rasa al suolo da un incendio nel 330 a.C. durante il passaggio di Alessandro Magno. Dalle rovine rimaste fino ai giorni nostri il suo passato glorioso si può solo vagamente intuire, ma ci sono delle scalinate monumentali, dei grandiosi colonnati, delle sculture e dei rilievi raffinatissimi che non lasciano alcun dubbio. Le cose più belle da vedere a Persepoli sono sicuramente la Grande Scalinata con la Porta di Serse, il Palazzo dell’Apadana con il bellissimo bassorilievo sulla scalinata, il Tachara (un palazzo privato), il Palazzo dalle 100 Colonne e le Tombe rupestri di Antaserse II e Antaserse III da cui si gode una bella vista su tutto il sito archeologico.
A 6 km da Persepoli c’è poi la necropoli di Naqsh-e-Rostam, con le tombe rupestri attribuite a Dario II, Antaserse I, Dario I e Serse I (da sinstra a destra guardando la rupe). Queste tombe scavate in una parete rocciosa sono davvero meravigliose! I rilievi sopra gli ingressi che conducono alle camere funerarie raffigurano i sovrani in piedi su troni sostenuti da figure che rappresentano le nazioni sottomesse.
Sempre in zona, c’è poi il sito archeologico di Pasargade; della città non è rimasto praticamente nulla fatta eccezione per la sobria Tomba di Ciro. Io ci sono stata ma, con il sennò di poi, avrei potuto anche saltarla e magari dedicare più tempo a Persepoli.[/vc_column_text][vc_message message_box_style=”classic” message_box_color=”alert-info” style=”rounded”]Cerchi un hotel a Shiraz? Qui puoi prenotare con un click hotel di tutte le fasce di prezzo [/vc_message][vc_single_image image=”5807″ img_size=”medium” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row]
Ciao Valentina, ci eravamo scritte un po’ di tempo fa via instagram (julia_kendall_) riguardo al viaggio in Iran che sto pianificando per capodanno… e visto che sei stata così gentile, ti ricontatto per un altro consiglio 🙂 Ho elaborato un itinerario mettendoci praticamente tutti gli highlights da te consigliati (tranne forse giusto Saryazd perché non c’è molto tempo, ma se mi dici che è imperdibile ce la ficco a forza!). Ho contattato poi un tour operator locale, che mi ha consigliato di organizzare le tappe così:
– 1° giorno visita di TEHRAN, pernottamento
– 2° giorno volo per SHIRAZ, visita della città, pernottamento
– 3° giorno proseguimento visita SHIRAZ la mattina + Persepolis e Naghsh-e Rostam e proseguimento per Yazd. Pernottamento
– 4° giorno visita di YAZD con escursione nel deserto. Pernottamento
– 5° giorno proseguimento visita YAZD la mattina. Meybod e Naeen lungo la strada per ISFAHAN. Pernottamento
– 6° giorno visita di ISFAHAN. Pernottamento
– 7° giorno proseguimento visita ISFAHAN la mattina, poi Abyaneh verso KASHAN. Pernottamento
– 8° giorno visita di KASHAN. Nel pomeriggio partenza per Tehran per volo di rientro
Cosa ne pensi? C’è qualcosa che cambieresti, anche a livello di distribuzione delle notti?
Grazie mille!!!
Ciao! Sì mi ricordo 🙂 Mi sembri un po tirata su Shiraz, ma se ci voli la mattina presto ce la fai a vedere quesi tutto. Il programma comunque mi sembra ok, va benone. Saryazd non è fondamentale. Beata te! Buon viaggio
Grazie!!!