Granada è la regina del Andalucia, nonché una delle città più belle della Spagna. È stata l’ultimo avamposto arabo nel paese ed è dominata dalle montagne più alte della Spagna (la Sierra Nevada) su cui staglia il magnifico palazzo rosso dell’Alhambra. Quest’ultimo è uno dei monumenti più emozionanti e romantici del mondo e richiede, da solo, più di mezza giornata. Oltre all’Alhambra però ci sono tantissime altre cose da vedere a Granada: c’è l’antico quartiere moresco dell’Albaicin con i suoi tanti miradores, l’imponente Cattedrale di Granada con le Cappelle Reali, i bagni arabi, il monastero de la Cartuja, il quartiere gitano del Sacromonte, e tanto altro. Tutto questo per dirvi che a Granada bisogna stare almeno 2 giorni, ma anche di più, soprattutto se volete assaporare appieno la città andalusa e le sue tradizioni. Ma quali sono le cose imperdibili da vedere a Granada in 2 giorni? Seguimi e lo scoprirai.
In questo articolo:
- Come arrivare a Granada e come spostarsi
- Dove dormire a Granada
- Dove mangiare a Granada
- Cosa vedere a Granada in 2 giorni: i luoghi da non perdere
Come arrivare a Granada e come spostarsi
In aereo: Granada è raggiungibile dall’Italia con voli diretti di compagnie low-cost o facendo scalo a Madrid o a Barcellona. L’aeroporto di Granada si trova 17 km fuori dal centro.
In treno: dopo l’aereo, sicuramente il modo migliore perchè tutto il centro di Granada è a traffico limitato ed è davvero complicato muoversi in auto. Da Siviglia Granada si raggiunge in treno in 3h e 20 e da Cordoba in 2h e 5. La stazione ferroviaria si trova 1 km fuori dal centro.
In bus: anche il bus è comodo, soprattutto se non avete particolari problemi di tempo a disposizione. L’autostazione si trova nei sobborghi nord della città. Per raggiungere il centro dovrete poi prendere un bus.
Come spostarsi: la maggior parte delle attrazioni cittadine sono visitabili muovendosi a piedi, ma si fatica un pò perchè Granada è un continuo sali scendi (i vostri glutei vi ringrazieranno). Solo il monastero de la Cartuja è un pò più lontano ma si può raggiungere facilmente in autobus.
Dove dormire a Granada
Appartamenti/ Hotel Bellavista : come dice anche il nome, questi appartamenti (di varie metrature) si trovano nell’Albaicin e offrono una vista magnifica sull’Alhambra. Gli appartamenti sono carini e ben accessoriati e, per chi arriva in auto, forniscono anche un comodissimo servizio di wallet parking.
Dove mangiare a Granada
- Bodegas Castañeda: tapas bar storico molto buono e molto frequentato. Non si prenota e non si possono fare tavolate (max 4 pax), ma ci si mette in coda e, normalmente, non bisogna aspettare troppo. Nell’attesa del tavolo si può bere al bancone
- Bar Los Diamantes: altro tapas bar molto famoso, specializzato nel pesce. C’è sempre coda ma con un po’ di pazienza ci si siede. Grandi tavoloni da condividere con altri commensali.
- El Picoteo Casa Torcuato : ristorante carino e davvero buono. Specializzato nella griglia, fa ottima carne e ottime tapas (è buono anche tutto, anche il pesce). Servizio molto cortese e gentile (si spendono circa 25 euro/pax con vino in bottiglia).
- Cafè Gabriel : non lontano da El Picoteo, molto carino e buono. Simile al Picoteo come menù e come prezzi.
Cosa vedere a Granada in 2 giorni: i luoghi da non perdere
**Se non avete tanto tempo a disposizione, il mio consiglio è quello di partecipare, appena arrivate, ad un free tour che vi permetterà di orientarvi e di iniziare a capire la città.
L’Alhambra: il Palacio Nazaries, l’Alcazaba e il Generalife
La prima cosa da vedere a Granda è senza dubbio l’Alhambra. Questo grande complesso architettonico rappresenta la massima espressione artistica del mondo moresco ed è uno dei monumenti più emozionanti e romantici del mondo. Vedendola da fuori sembra una grande fortezza dai muri rossi, ma in realtà al suo interno si nasconde una vera e propria cittadella con palazzi reali, case più piccole, harem, scuole, moschee, caserme, orti e giardini. Principalmente esistono 3 distinti gruppi di edifici sulla collina dell’Alhambra: il Palacio Nazaries (ovvero il Palazzo Reale, costruito dai re arabi e utilizzato successivamente anche dai re cattolici), i giardini del Generalife e l’Alcazaba (la parte della fortezza più antica). La parte più riccamente decorata è quella dei Palacio Nazaries, dove si trova il famosissimo Patio dei Leoni e la Sala de los Abencerrajes, che ha il soffitto più bello dell’Alhambra. C’è poi il Palazzo di Carlo V, in stile rinascimentale, completamente diverso da tutti gli altri palazzi della cittadella, l’Alcazaba con la Torre de la Vela (da cui si gode una vista magnifica sull’Albaicin) e, separati da tutto il resto, i giardini e il palazzo del Generalife (la residenza estiva dei sultani).
Come visitare l’Alhambra
Avevo già visitato l’Alhambra tantissimi anni fa e sono rimasta molto contenta nel vedere che hanno strutturato molto di più la visita, imponendo dei percorsi obbligati e impedendo l’accesso ad alcune aree (finalmente si riescono a fare delle foto decenti del Patio dei Leoni senza una folla disumana davanti!). Il rovescio della medaglia è che trovare un biglietto per l’Alhambra senza averlo prenotato prima è quasi impossibile perchè hanno fissato un numero massimo di visitatori al giorno (6600). Oltre al numero chiuso, per proteggere il complesso i biglietti sono divisi in 2 ingressi: quello del mattino (8:30-14) e quello del pomeriggio (14-18 o 20 in estate). Per evitare poi il sovraffollamento, l’ingresso ai Palacio Nazaries e all’Alcazaba avvengono a scaglioni ogni 30’ (quindi vi troverete a fare diverse code quando sarete all’interno). Esistono anche le visite notturne.
Come acquistare i biglietti per l’Alhambra
Prevendita on-line: se volete essere sicuri di visitarla vi dovete muovere con un discreto anticipo acquistando i biglietti per la visita individuale o per un tour:
- Biglietto salta-coda per l’Alhambra (con audioguida in italiano)
- Visita guidata dell’Alhambra (biglietto incluso) di 3h in italiano
Acquisto al momento: decisamente rischioso ma possibile. Potete rivolgervi al punto vendita dell’Alhambra in città (C/Reyes Catolicos 40 – h 9:30-20:30), all’ingresso dell’Alhambra (h8-20) o nelle biglietterie elettroniche del circuito ServiCaixa (sono in un piccolo edificio fuori dal parcheggio vicino alle biglietteria).
L’antico quartiere moresco dell’Albaicin e i bagni arabi
Dopo l’Alhambra, la seconda cosa più importante da vedere a Granada se avete 2 giorni è l’Albaicin. Parliamo del quartiere più antico della città, che è stato dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO perchè è il più grande quartiere moresco sopravvissuto in Spagna. L’Albaicin si trova sulla collina di fronte all’Alhambra e a dividerle c’è il fiume Darro. Il modo migliore per iniziare la visita del quartiere è quello di partire da Plaza Nueva e salire lungo il fiume imboccando Carre del Darro. Al civico N.31 incontrerete i resti del complesso di El banuelo, ovvero gli antichi bagni arabi del XI secolo. Oggi rimangono visibili a noi delle sale con volte a mattoni e i tipici lucernai a stella. Proseguite avanti per poi iniziare a salire da Calle Horno del Horno de Oro, dove al civico 14 si trova una bella casa moresca (il cui ingresso è incluso nello stesso biglietto dei bagni arabi – 5 euro). Salite poi ancora fino a raggiungere il Mirador de San Nicolas (da cui c’è una vista super sull’Alhambra) e Plaza Larga, la piazza principale dell’Albaicin piena di bar e ristoranti frequentati dalla gente del posto.
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La cattedrale di Granada e la Cappella Reale
La Cattedrale di Granada si trova nella parte bassa della città, vicino a Plaza Nueva, ed è una chiesa rinascimentale non troppo emozionante. Subito dietro c’è però la Cappella Reale (o Capilla Real) che è invece l’edificio cristiano più importante di Granada, costruito per ospitare le tombe dei più amati re di Spagna: i re cattolici (Ferdinando e Isabella) e Filippo il Bello e Giovanna la Pazza. Costruita nel XVI secolo, questa magnifica cappella (che purtroppo non si può fotografare) vuole rendere omaggio ai sovrani che unirono la Spagna sotto un’unica monarchia e crearono legami con molti paesi stranieri, ponendo le basi per il colonialismo spagnolo. È un monumento molto amato e sentito dagli spagnoli ed entrando si percepisce moltissimo la solennità del luogo. Di gran lunga un’altra delle cose da vedere a Granada!
Proprio di fronte all’ingresso della Cappella Reale c’è poi il Palacio de la Madraza, un ex collegio islamico del XIV secolo e il Corral del Carbon, un magnifico caravanserraglio dello stesso periodo.
La Cartuja
La Cartuja è il più grandioso e sontuoso di tutti i monasteri certosini del paese e si trova fuori dal centro, in un quartiere a nord di Granada. Costruito all’inizio del ‘500, include una chiesa (dove l’opulenza regna sovrana), il sagrario e la sacrestia.
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Sacromonte (il quartiere gitano di Granada) e San Miguel Alto
Il Sacromonte si raggiunge salendo lungo il Camino omonimo ed è il quartiere gitano della città. A Granada vive in maniera stanziale una popolazione di gitani che ha prodotto molti dei migliori chitarristi, ballerini e cantanti di flamenco e la particolarità del Sacromonte sono le loro case. In realtà sono delle case-grotte scavate nella montagna dove tutt’oggi, la sera soprattutto, è possibile vedere spettacoli di flamenco. Proprio sopra il Sacromonte, c’è poi la chiesa di San Miguel Alto, il punto panoramico più bello di tutta Granada dove vedere il tramonto. Portatevi qualche birretta e salite fin lassù per vedere il cielo che si infiamma dietro l’Alhambra e dietro tutta la città (non ci sono chioschi o bar in cima). Se avete tempo, tra le cose da vedere a Granada vi consiglio di inserire uno spettacolo di flamenco. Potete prenotarlo tramite questi siti:
Huerta de San Vincente (la casa estiva di Garcia Lorca)
L’ultima cosa da vedere a Granada, se avete tempo, è la Huerta de San Vincente. A Granada ha vissuto per molto tempo Garcia Lorca, il grande poeta e drammaturgo, e i suoi fan hanno disposizione diverse case-museo e diversi luoghi legati a questo famosissimo scrittore (che era nato a pochi chilometri da qui). Uno di questi è Huerta de San Vincente, ovvero la casa estiva della famiglia del poeta, dove era solito trascorrere l’estate. La casa che si trova a ovest del centro, è stata restaurata e trasformata in un museo; è circondata da un parco che è il più grande roseto d’Europa.